Transcripción de documentos
I
MANUALE DI ISTRUZIONE PER IMPIANTO DI TAGLIO AL PLASMA
PAG. 2
GB INSTRUCTION MANUAL FOR PLASMA CUTTING SYSTEM
PAGE 38
D
BETRIEBSANLEITUNG FÜR PLASMASCHNEIDANLAGE
SEITE 74
F
MANUEL D’INSTRUCTIONS POUR INSTALLATION DE DÉCOUPE PLASMA
PAGE 110
E
MANUAL DE INSTRUCCIONES PARA EL SISTEMA DE CORTE AL PLASMA
PAG. 146
P
MANUAL DE INSTRUÇÕES PARA EQUIPAMENTO DE CORTE COM PLASMA
PAG. 182
SF KÄYTTÖOPAS PLASMALEIKKAUSKONEELLE
Parti di ricambio e schema elettrico
Spare parts and electrical schematic
Ersatzteile und Schaltplan
Pièces détachées et schéma électrique
Partes de repuesto y esquema eléctrico
Partes sobressalentes e esquema eléctrico
Varaosat ja sähkökaavio
Pagg. Sid.: 253
3.300.128/F
SIVU. 218
÷ 269
25/03/2015
INDICE
1 PRECAUZIONI DI SICUREZZA .............................................................................................. 3
1.1 TARGA DELLE AVVERTENZE ............................................................................................. 3
2 DATI TECNICI ........................................................................................................................ 4
2.1 DESCRIZIONE GENERALE DELL’IMPIANTO........................................................................ 4
2.2 GENERATORE PLASMA PROF 254 HQC............................................................................. 5
2.3 GAS CONSOLE.................................................................................................................... 6
2.3.1 Gas console manuale PGC-3 - PGC-2........................................................................ 6
2.3.2 Gas console automatica APGC................................................................................... 7
2.4 CONSOLE VALVOLE PVC..................................................................................................... 8
2.5 UNITÀ DI ACCENSIONE HV19-1........................................................................................... 8
2.6 UNITÀ DI ACCENSIONE – CONSOLE VALVOLE HV19-PVC................................................ 9
2.7 TORCIA CP450G..................................................................................................................10
2.8 TORCIA CP251G..................................................................................................................11
3 INSTALLAZIONE......................................................................................................................11
3.1 DISIMBALLO E ASSEMBLAGGIO.......................................................................................11
3.2 COLLEGAMENTO DEL GENERATORE................................................................................11
3.2.1 Collegamento al pantografo CNC...............................................................................13
3.2.2 Segnali digitali da controllo pantografo a generatore.................................................. 4
3.2.3 Segnali digitali da generatore a controllo pantografo.................................................15
3.2.4 Segnali analogici da generatore a controllo pantografo.............................................15
3.2.5 Segnale di arresto di emergenza per generatore........................................................16
3.3 COLLEGAMENTO DELLA GAS CONSOLE.........................................................................17
3.3.1 Gas console manuale PGC-3 e PGC-2......................................................................17
3.3.2 Gas console automatica APGC..................................................................................17
3.3.3 Nota sul collegamento dei gas....................................................................................18
3.4 COLLEGAMENTO DELLE TORCE CP 251G E CP450G......................................................18
3.4.1 Applicazioni su pantografo.........................................................................................18
3.4.2 Applicazioni su robot..................................................................................................18
3.5 REQUISITI DEL LIQUIDO REFRIGERANTE.........................................................................19
4 IMPIEGO
.......................................................................................................................19
4.1 DESCRIZIONE DEI PANNELLI DEL GENERATORE.............................................................19
4.2 DESCRIZIONE DEL PANNELLO DELLA GAS CONSOLE MANUALE E SUO IMPIEGO..... 20
4.2.1 Preparazione ed esecuzione del taglio (CUT).............................................................21
4.2.2 Preparazione ed esecuzione della marcatura (MARK)............................................... 22
4.2.3 Esecuzione del test di tenuta gas (TEST)................................................................... 23
4.2.4 Funzioni aggiuntive (Seconde funzioni)...................................................................... 23
4.2.4.1 Preparazione ed esecuzione della Marcatura Spot (SPOT MARK)............... 23
4.2.4.2 Gestione della corrente negli angoli del pezzo in lavorazione (CORNER)..... 23
4.2.4.3 Gestione del tempo di raffreddamento della torcia a fine taglio....................24
4.2.4.4 Visualizzazione portata del liquido refrigerante (H2O)....................................24
4.2.4.5 Esecuzione del taglio su lamiere forate o grigliati (SR)...................................24
4.2.4.6 Regolazione fine della corrente a distanza (RRI)........................................... 25
4.2.5 Codici di errore.......................................................................................................... 25
4.3 DESCRIZIONE DEL PANNELLO DELLA GAS CONSOLE AUTOMATICA............................27
4.4 QUALITÀ DEL TAGLIO........................................................................................................ 28
4.5 MANUTENZIONE DELL'IMPIANTO..................................................................................... 29
5 APPENDICE
...................................................................................................................... 30
5.1 KIT OPZIONALE (ART. 425) PER LA CONNESSIONE AL PANTOGRAFO.......................... 35
5.2 SCHEMA DI MESSA A TERRA DELL’IMPIANTO................................................................ 36
2
MANUALE DI ISTRUZIONE PER IMPIANTO DI TAGLIO AL PLASMA
IMPORTANTE: PRIMA DELLA MESSA IN OPERA DELL’APPARECCHIO LEGGERE IL CONTENUTO DI QUESTO
MANUALE E CONSERVARLO, PER TUTTA LA VITA OPERATIVA, IN UN LUOGO NOTO AGLI INTERESSATI.
QUESTO APPARECCHIO DEVE ESSERE UTILIZZATO
ESCLUSIVAMENTE PER OPERAZIONI DI SALDATURA.
1 PRECAUZIONI DI SICUREZZA
LA SALDATURA ED IL TAGLIO AD ARCO POSSONO ESSERE NOCIVI PER VOI E PER GLI
ALTRI, pertanto l’utilizzatore deve essere istruito contro i
rischi, di seguito riassunti, derivanti dalle operazioni di
saldatura. Per informazioni più dettagliate richiedere il
manuale cod.3.300758
RUMORE.
Questo apparecchio non produce di per se rumori eccedenti gli 80dB. Il procedimento di taglio
plasma/saldatura può produrre livelli di rumore
superiori a tale limite; pertanto, gli utilizzatori dovranno
mettere in atto le precauzioni previste dalla legge.
CAMPI ELETTROMAGNETICI- Possono essere dannosi.
· La corrente elettrica che attraversa qualsiasi conduttore produce dei campi elettromagnetici (EMF). La corrente di saldatura o
di taglio genera campi elettromagnetici attorno ai cavi e ai generatori.
· I campi magnetici derivanti da correnti elevate possono
incidere sul funzionamento di pacemaker. I portatori di
apparecchiature elettroniche vitali (pacemaker) devono
consultare il medico prima di avvicinarsi alle operazioni
di saldatura ad arco, di taglio, scriccatura o di saldatura
a punti.
· L’ esposizione ai campi elettromagnetici della saldatura
o del taglio potrebbe avere effetti sconosciuti sulla salute.
Ogni operatore, per ridurre i rischi derivanti dall’ esposizione ai campi elettromagnetici, deve attenersi alle seguenti procedure:
- Fare in modo che il cavo di massa e della pinza portaelettrodo o della torcia rimangano affiancati. Se
possibile, fissarli assieme con del nastro.
- Non avvolgere i cavi di massa e della pinza porta
elettrodo o della torcia attorno al corpo.
- Non stare mai tra il cavo di massa e quello della
pinza portaelettrodo o della torcia. Se il cavo di
massa si trova sulla destra dell’operatore anche
quello della pinza portaelettrodo o della torcia deve
stare da quella parte.
- Collegare il cavo di massa al pezzo in lavorazione
più vicino possibile alla zona di saldatura o di taglio.
- Non lavorare vicino al generatore.
ESPLOSIONI.
· Non saldare in prossimità di recipienti a pressione o in presenza di polveri, gas o vapori esplosivi.
· Maneggiare con cura le bombole ed i regolatori
di pressione utilizzati nelle operazioni di saldatura.
deve essere usato solo a scopo professionale in
un ambiente industriale. Vi possono essere, infatti,
potenziali difficoltà nell’assicurare la compatibilità
elettromagnetica in un ambiente diverso da quello
industriale.
SMALTIMENTO APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE.
Non smaltire le apparecchiature elettriche assieme ai rifiuti normali!
In ottemperanza alla Direttiva Europea 2002/96/CE sui
rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche e relativa attuazione nell’ambito della legislazione nazionale,
le apparecchiature elettriche giunte a fine vita devono
essere raccolte separatamente e conferite ad un impianto di riciclo ecocompatibile. In qualità di proprietario delle
apparecchiature dovrà informarsi presso il nostro rappresentante in loco sui sistemi di raccolta approvati. Dando
applicazione a questa Direttiva Europea migliorerà la situazione ambientale e la salute umana!
IN CASO DI CATTIVO FUNZIONAMENTO RICHIEDETE
L’ASSISTENZA DI PERSONALE QUALIFICATO.
1.1 TARGA DELLE AVVERTENZE
Il testo numerato seguente corrisponde alle caselle numerate della targa.
1. Le scintille provocate dal taglio possono causare
esplosioni od incendi.
1
1.1
1.2
1.3
?
2
2.1
2.2
2.3
F
OF
3
3.1
4
4.1
5
5.1
3.2
4.2
3.3
4.3
7
6
G
kl
a
g
xm
b
Ghgopglòdfòxlc òkvfàlxcvò l+dòvòùx
g
Sm,nxcv,mzx.c ierlòdfb-.èeì’,c mdlò
g
hsjkklasjlòsòlxc,òz
tg
n zx
n
,
sx h
xn m j
x
n
m ks j
su zx ks
k
w
e kx
sd n sk
h cm
js
jk c
sd
h
a
h
jhgfjksdhfjksdklcsmkldc
jk
xc
COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA
Questo apparecchio è costruito in conformità alle indicazioni contenute nella norma IEC 60974-10(Cl. A) e
3098464
3
1.1 Tenere i materiali infiammabili lontano dall’area di taglio.
1.2 Le scintille provocate dal taglio possono causare incendi. Tenere un estintore nelle immediate vicinanze
e far sì che una persona resti pronta ad utilizzarlo.
1.3 Non tagliare mai contenitori chiusi.
2. L’arco plasma può provocare lesioni ed ustioni.
2.1 Spegnere l’alimentazione elettrica prima di smontare
la torcia.
2.2 Non tenere il materiale in prossimità del percorso di
taglio.
2.3 Indossare una protezione completa per il corpo.
3. Le scosse elettriche provocate dalla torcia o dal cavo
possono essere letali. Proteggersi adeguatamente
dal pericolo di scosse elettriche.
3.1 Indossare guanti isolanti. Non indossare guanti umidi
o danneggiati.
3.2 Assicurarsi di essere isolati dal pezzo da tagliare e
dal suolo.
3.3 Scollegare la spina del cavo di alimentazione prima
di lavorare sulla macchina.
4. Inalare le esalazioni prodotte durante il taglio può essere nocivo alla salute.
4.1 Tenere la testa lontana dalle esalazioni.
4.2 Utilizzare un impianto di ventilazione forzata o di scarico locale per eliminare le esalazioni.
4.3 Utilizzare una ventola di aspirazione per eliminare le
esalazioni.
5. I raggi dell’arco possono bruciare gli occhi e ustionare la pelle.
5.1 Indossare elmetto e occhiali di sicurezza. Utilizzare
adeguate protezioni per le orecchie e camici con il
colletto abbottonato. Utilizzare maschere a casco
con filtri della corretta gradazione. Indossare una
protezione completa per il corpo.
6. Leggere le istruzioni prima di utilizzare la macchina
od eseguire qualsiasi operazione su di essa.
7. Non rimuovere né coprire le etichette di avvertenza.
2 DATI TECNICI
2.1 DESCRIZIONE GENERALE DELL’IMPIANTO
Il Plasma Prof 254 HQC (Art. 955), completo di unità di
accensione HV19-1 (Art. 464) oppure HV-PVC (art.462),
gas console manuale PGC-3 - PGC-2 (Art. 470) oppure gas console automatica APGC (Art.466), console valvole PVC (Art. 469) e torcia CP251G (Art.1237) oppure
CP450G (vari articoli in dipendenza dell’applicazione), è
un impianto per taglio plasma multigas meccanizzato e
completamente gestito da microprocessore, in grado di
erogare una corrente max di 250A al 100% di fattore di
utilizzo.
Tutti i parametri di processo (materiale, gas, spessore e
corrente) sono selezionabili dalla gas console e, in base
alla loro scelta, vengono automaticamente indicati i flussi
ottimali dei gas.
Attraverso una porta RS232 posta sul pannello posteriore del generatore è possibile acquisire facilmente, tramite
un Personal Computer, lo stato di tutti i parametri operativi; ciò consente una visione completa della situazione
di lavoro e può aiutare nel caso di eventuali malfunzionamenti.
Tramite la stessa RS232 è possibile poi aggiornare il software di macchina.
Per un taglio ottimale di ogni materiale metallico, l’impianto utilizza diversi gas, quali: aria, azoto N2, ossigeno O2,
miscela H35 (35% idrogeno H2 – 65% argon Ar), miscela
F5 (5% idrogeno H2 – 95% azoto N2). Le combinazioni di
questi ultimi vengono proposte in automatico in funzione
del materiale scelto.
E’ possibile poi eseguire la marcatura con il gas argon Ar,
proposto anch’esso in automatico.
Sono disponibili differenti set di consumabili in funzione
della corrente di taglio e del gas usato, calibrati e testati
per ottenere la massima qualità di taglio.
Art. 1169....
Art. 470-466
Art. 1166....
Art. 464
Art. 1189....
Art. 11224-1225-1237
Art. 469
Art. 955
4
Fig. 1
2.2 GENERATORE PLASMA PROF 254 HQC
DATI TECNICI
Il Plasma Prof 254 HQC è un generatore di corrente costante, 250A max al 100% di fattore di utilizzo, conforme
alla normativa IEC 60974-1, 60974-2 e 60974-10.
In esso risiede il microprocessore che gestisce l’intero
impianto ed il cui software è aggiornabile dalla porta
RS232 posta sul pannello posteriore.
Nella parte posteriore vi è incluso il gruppo di raffreddamento, completo di serbatoio, pompa, radiatore, filtro e
flussimetro.
Tensione nominale a vuoto (Uo)
315 V
Max corrente di uscita (I2)
250 A
Tensione di uscita (U2)
170 V
Fattore di utilizzo (duty cycle)
100% @ 250A
Max temperatura ambiente
Grado di protezione della carcassa
40 °C
Ad aria, con ventilazione forzata
IP21S
Peso netto
406 kg
Raffreddamento
Tensioni e max correnti nominali di alimentazione:
220/230 V, 3 ~, 50/60 Hz, 145 A
380/400 V, 3 ~, 50/60 Hz, 76 A
415/440 V, 3 ~, 50/60 Hz, 70 A
GRUPPO DI RAFFREDDAMENTO TORCIA
Potenza nominale di raffreddamento
1.7 kW
a 1 l/min a 25°C
Pressione max
681
0.45 MPa
1252
953
baricentro
Fig. 2
5
2.3 GAS CONSOLE
argon Ar) e F5 (miscela al 5% idrogeno H2 e 95% azoto
N2).
La gas console è un dispositivo atto a gestire la selezione dei parametri di processo e la regolazione dei flussi
di gas, conforme alla normativa IEC 60974-8. Contiene
elettrovalvole, riduttori e trasduttori di pressione nonché
schede elettroniche per l’alimentazione e controllo di tali
componenti.
DATI TECNICI
2.3.1 Gas console manuale PGC-3 - PGC-2
E’ suddivisa in due unità: la PGC-3, alimentata da gas
aria, argon Ar, azoto N2 e ossigeno O2, e la PGC-2, alimentata da gas H35 (miscela al 35% idrogeno H2 e 65%
GAS
USATI
TITOLO
Aria
Pulita, secca e
senza olio come
da normativa ISO
8573-1: 2010. Clas- 0.8 MPa (8 bar)
se 1.4.2 (particolato-acqua-olio)
220 l/min
Argon
99.997%
0.8 MPa (8 bar)
70 l/min
Azoto
99.997%
0.8 MPa (8 bar)
150 l/min
Ossigeno
99.95%
0.8 MPa (8 bar)
90 l/min
H35
F5
*
Miscela:
35% idrogeno, 65% 0.8 MPa (8 bar)
argon
Miscela:
5% idrogeno, 95% 0.8 MPa (8 bar)
azoto
130 l/min
30 l/min
* la normativa ISO 8573-1: 2010 prevede, per la Classe 1.4.2:
289
• Particolato: ≤ 20.000 particelle solide per m3 d’aria con
dimensioni comprese tra 0.1 e 0.5 µm;
≤ 400 particelle solide per m3 d’aria con dimensioni comprese tra 0.5 e 1.0 µm;
≤ 10 particelle solide per m3 d’aria con dimensioni comprese tra 1.0 e 5.0 µm.
• Acqua:
il punto di rugiada in pressione dell’aria deve
essere inferiore o uguale a 3°C.
• Olio:
la concentrazione totale di olio deve essere inferiore o uguale a 0,1 mg per m3 d’aria.
198
M
6
Fattore di utilizzo (duty cycle)
100%
Grado di protezione della carcassa
IP 23
Peso netto
20 kg
380
315
354
Fig. 3
6
PRESSIONE MAX PORTATA
DI INGRESSO
2.3.2 Gas console automatica APGC
E’ suddivisa in due unità: una superiore, alimentata da gas
aria, argon Ar, azoto N2 e ossigeno O2, e una inferiore, alimentata da gas H35 (miscela al 35% idrogeno H2 e 65%
argon Ar) e F5 (miscela al 5% idrogeno H2 e 95% azoto N2).
DATI TECNICI
GAS
USATI
TITOLO
Aria
Pulita, secca e
senza olio come
da normativa ISO
8573-1: 2010. Clas- 0.8 MPa (8 bar)
se 1.4.2 (particolato-acqua-olio)
220 l/min
Argon
99.997%
0.8 MPa (8 bar)
70 l/min
Azoto
99.997%
0.8 MPa (8 bar)
150 l/min
Ossigeno
99.95%
0.8 MPa (8 bar)
90 l/min
H35
F5
PRESSIONE MAX PORTATA
DI INGRESSO
*
Miscela:
35% idrogeno, 65% 0.8 MPa (8 bar)
argon
Miscela:
5% idrogeno, 95% 0.8 MPa (8 bar)
azoto
130 l/min
30 l/min
* la normativa ISO 8573-1: 2010 prevede, per la Classe 1.4.2:
• Particolato: ≤ 20.000 particelle solide per m3 d’aria con
dimensioni comprese tra 0.1 e 0.5 µm;
≤ 400 particelle solide per m3 d’aria con dimensioni comprese tra 0.5 e 1.0 µm;
≤ 10 particelle solide per m3 d’aria con dimensioni comprese tra 1.0 e 5.0 µm.
• Acqua:
il punto di rugiada in pressione dell’aria deve
essere inferiore o uguale a 3°C.
• Olio:
la concentrazione totale di olio deve essere inferiore o uguale a 0,1 mg per m3 d’aria.
198
289
M
6
Fattore di utilizzo (duty cycle)
100%
Grado di protezione della carcassa
IP 23
Peso netto
20 kg
352
315
354
Fig. 4
7
2.4 CONSOLE VALVOLE PVC
La console valvole PVC è un dispositivo atto a gestire lo
scambio di gas nei passaggi accensione-trasferimento e
nello spegnimento.
Contiene elettrovalvole, valvole di non ritorno, riduttori di
pressione.
Il peso netto della PVC (Fig. 5) è di 3,2 kg.
250
320
124
200
155
Ø 5,5
145
70
M6
205
240
Fig. 5
200
2.5 UNITÀ DI ACCENSIONE HV19-1
L’unità di accensione HV19-1 è un dispositivo atto a fornire l’impulso di alta frequenza-alta tensione (14 kV) necessario ad innescare l’arco elettrico all’interno della torcia,
tra elettrodo ed ugello.
Esso è conforme alla normativa IEC 60974-3.
Può essere montato in ogni posizione e l’apertura del coperchio provoca un arresto dell’impianto.
Fig. 6
DATI TECNICI
Tensione di picco (Upk)
14 kV
Fattore di utilizzo (duty cycle)
100% @ 420A
Grado di protezione della carcassa
IP 23
Peso netto
6.5 kg
8
2.6 UNITÀ DI ACCENSIONE – CONSOLE VALVOLE
HV19-PVC
L’unità di accensione – console valvole è un dispositivo
che svolge una duplice funzione:
- fornisce l’impulso di alta frequenza-alta tensione (14 kV),
necessario ad innescare l’arco elettrico all’interno della
torcia tra elettrodo ed ugello;
- gestisce lo scambio dei gas nei passaggi accensionetrasferimento e nello spegnimento. Contiene elettrovalvole, valvole di non ritorno e riduttori di pressione.
Esso conforme alla normativa IEC 60974-3.
Generalmente viene utilizzata in impianti robotizzati.
L’apertura del coperchio provoca un arresto dell’impianto.
Fattore di utilizzo (duty cycle)
100% @ 420A
Grado di protezione della carcassa
IP 23
Peso netto
10 kg
487
14 kV
188
M6
240
238
Tensione di picco (Upk)
300
DATI TECNICI
Fig. 7
9
2.7 TORCIA CP450G
La torcia CP450G è una torcia multigas raffreddata con
refrigerante liquido, adatta al taglio inclinato (bevel cutting) e conforme alla normativa IEC 60974-7.
E’ adatta all’uso di gas plasma quali: aria, argon Ar, azoto
N2, ossigeno O2, miscela H35 (35% idrogeno H2 – 65%
argon Ar) e miscela F5 (5% idrogeno H2 – 95% azoto N2);
di gas secondari quali: aria, argon Ar, azoto N2, ossigeno
Applicazioni robotizzate
10
O2; di gas ausiliari quali: aria e azoto N2. Utilizzata con
il generatore Plasma Prof 420 HQC, la corrente max di
taglio è 420A al 100% di fattore di utilizzo.
Vi sono diverse versioni della torcia CP450G in base
all’applicazione: su pantografo oppure su impianti robotizzati.
Il peso netto della torcia completa di cavo, varia da 8 kg a
12 kg in base alle diverse lunghezze.
Fig. 8
Applicazioni su pantografo
2.8 TORCIA CP251G (Fig. 9)
3 INSTALLAZIONE
La torcia CP251G è una torcia multigas raffreddata con
refrigerante liquido, conforme alla normativa IEC 60974-7.
E’ adatta all’uso di gas plasma quali: aria, argon Ar, azoto
N2, ossigeno O2, miscela H35 (35% idrogeno H2 – 65%
argon Ar) e miscela F5 (5% idrogeno H2 – 95% azoto N2);
e di gas secondari quali: aria, argon Ar, azoto N2, ossigeno O2.
Utilizzata con il generatore Plasma Prof 254 HQC, la corrente max di taglio è 250A al 100% di fattore di utilizzo.
Il peso netto della torcia completa di cavo di lunghezze
4m, 6m e 9m è, rispettivamente, di 6 kg, 7.5 kg e 10 kg.
L’installazione dell’impianto deve essere eseguita da personale qualificato. Tutti i collegamenti devono essere conformi alle vigenti norme e realizzati nel pieno rispetto della
legge antinfortunistica (vedi CEI 26-23 / IEC-TS 62081).
Assicurarsi che il cavo di alimentazione sia disconnesso
durante tutte le fasi di installazione.
Seguire scrupolosamente lo schema di messa a terra evidenziato in Appendice 5.2 -Pag.36.
3.1 DISIMBALLO E ASSEMBLAGGIO
Per spostare il generatore usare un carrello elevatore.
Per rimuovere la pedana in legno facente parte dell’imballo:
• svitare le 4 viti di fissaggio alla pedana di legno
• sollevare il generatore con un carrello elevatore e posizionare le forche tenendo conto della posizione del suo
baricentro (vedi Fig. 2).
L’impianto di raffreddamento preleva l’aria dalla parte posteriore del generatore e la fa fuoriuscire dalle grate della
parte anteriore. Posizionare il generatore in modo da avere un’ampia zona di ventilazione e tenere una distanza da
eventuali pareti di almeno 1 m.
3.2 COLLEGAMENTO DEL GENERATORE.
414
Ø 51
Tutti i collegamenti devono essere eseguiti da personale
qualificato.
• Il generatore viene fornito predisposto per la tensione di
alimentazione di 400V trifase. Per alimentazioni diverse:
smontare il laterale destro del generatore (vedi lista ricambi), togliere il coperchio a copertura delle morsettiere ed
agire sulle stesse come indicato in figura 10:
139
Fig. 10
Fig. 9
11
NOTA: le morsettiere a 3 poli in alto rispettivamente a sinistra e a destra sono relative al trasformatore ausiliario e
al trasformatore di servizio.
Nel caso di alimentazione a 230V trifase, cortocircuitare
anche il primo morsetto in basso a sinistra con l’ultimo in
basso a destra (vedi Fig.10 riquadro 230V) usando il cavo
in dotazione (posizionato con una fascetta sul coperchio).
Assicurarsi che la tensione di alimentazione corrisponda a
quella indicata sulla targa dati del generatore.
Il conduttore giallo-verde del cavo di alimentazione deve
essere collegato ad una efficiente presa di terra dell’impianto (vedi schema in Appendice 5.2-Fig.19); i rimanenti
conduttori devono essere collegati alla linea di alimentazione attraverso un interruttore posto, possibilmente, vicino alla zona di taglio per permettere uno spegnimento
veloce in caso di emergenza. La portata dell’interruttore magnetotermico o dei fusibili deve essere uguale alla
corrente I1max assorbita dall’apparecchio. La I1max è
riportata nella targa dati, sul posteriore della macchina, in
corrispondenza della tensione U1 di alimentazione.
Eventuali prolunghe devono essere di sezione adeguata
alla corrente I1max assorbita.
• Dopo tale operazione, proseguire con il collegamento
delle diverse connessioni (Fig. 11).
Inserire la connessione di collegamento art. 1169, con i
relativi cavi, nell’attacco torcia G del generatore e avvitare
a fondo le 3 viti di fissaggio. Serrare il cavo nero di potenza al morsetto B (-), inserire i due cavetti della sicurezza
nella morsettiera C e il faston del cavo rosso dell’arco pilota nel relativo cavetto A con faston maschio.
Serrare il terminale del cavo massa nel morsetto H (+)
come da figura e i tubi dell’acqua di raffreddamento E
ed F, facendo attenzione alla corrispondenza del colore
(E-rosso = acqua calda, ritorno; F-blu = acqua fredda,
mandata).
Inserire l’altro capo della connessione art. 1169 nella l’Unità HV19-1 (art. 464) come indicato nella parte destra
della figura 12 (cavo nero di potenza al morsetto B (-) e
faston del cavo rosso dell’arco pilota in A):
B
A
Fig. 12
L’Unità HV19-1 deve essere collegata a massa direttamente sul pantografo (tramite le 4 viti di fissaggio mostrate nella figura 6), in posizione tale da permettere una sua
apertura.
Con riferimento alla Fig.13, collegare la connessione
art.1189 al connettore B (relativa alla gas console); la connessione di collegamento al pantografo al connettore A;
infine, l’eventuale connessione art.1199 al connettore C
(relativa al remote panel).
B
C
A
Fig. 13
A
F
B
E
H
G
12
Fig. 11
C
3.2.1 Collegamento al pantografo CNC
Nel caso di generatore provvisto di interfaccia digitale, riferirsi alla documentazione specifica.
N.B.: per il connettore CNC viene dato in dotazione il connettore volante maschio (AMP P/N 182926-1- Fig. 14) con
i rispettivi pin; il resto della connessione al pantografo è a
cura del cliente.
Connettore AMP
P/N 182926-1
Fig. 14
13
3.2.2 Segnali digitali da controllo pantografo a generatore.
CABLAGGIO DI UN INGRESSO DIGITALE
SPOT-MARK
TERMINALI
CONNETTORE
NOME
CNC SU
SEGNALE
GENERATORE
5
6
Spot
TIPO
SEGNALE
POSIZIONE
SU SCHEDA
INTERFACCIA
Segnale
+24 Vdc
J10, pin 7
J10, pin 8
Il segnale “Spot” è attivo alto.
Spot 0 Vdc=
il Controllo Pantografo segnala al Generatore la condizione di taglio normale.
Spot +24 Vdc= il Controllo Pantografo comanda al Generatore di attivare la modalità “Marcatura Spot”.
CORNER
TERMINALI
CONNETTORE
NOME
CNC SU
SEGNALE
GENERATORE
livello logico basso
0 ÷ +7,5 Vdc;
livello logico alto
+14,5 ÷ +24 Vdc;
corrente d’ingresso
2,5 mA, max.;
frequenza d’ingresso 100 Hz, max.;
potenziale di riferimento per ogni ingresso (Gnd) J1, pin 2,
su scheda interfaccia.
ROBOT READY
TERMINALI
CONNETTORE
NOME
CNC SU
SEGNALE
GENERATORE
1
2
Robot
Ready
TIPO
SEGNALE
Segnale
+24 Vdc
POSIZIONE
SU SCHEDA
INTERFACCIA
J10, pin 3
J10, pin 4
Il segnale “Robot Ready” è attivo alto.
Per avere il Generatore pronto per il taglio è richiesta una
tensione di +24Vdc.
Il Controllo Pantofgrafo deve impostare questo segnale
appena è pronto per il taglio.
La mancanza del segnale “Robot Ready” arresta immediatamente il processo di taglio con indicazione su Pannello di Controllo del messaggio “rob” lampeggiante.
NOTA: Se il segnale “Robot Ready” non è attivo nessun
segnale digitale o analogico viene acquisito.
START
TERMINALI
CONNETTORE
NOME
CNC SU
SEGNALE
GENERATORE
3
4
Start
TIPO
SEGNALE
POSIZIONE
SU SCHEDA
INTERFACCIA
Segnale
+24 Vdc
J10, pin 1
J10, pin 2
Il segnale “Start” è attivo alto ed avvia il processo di taglio. Il processo rimane attivo finchè il segnale “Start” è
presente.
Eccezioni: il segnale “Robot Ready” è assente.
il segnale “Power Source Ready” è assente (es: sovratemperatura, livello liquido insufficiente, etc.).
14
15
16
Corner
TIPO
SEGNALE
POSIZIONE
SU SCHEDA
INTERFACCIA
Segnale
+24 Vdc
J10, pin 5
J10, pin 6
Il segnale “Corner” è attivo alto.
Corner 0 Vdc =
il Controllo Pantografo segnala al Generatore la condizione di taglio normale.
Corner +24 Vdc = il Controllo Pantografo segnala al Generatore l’avvicinamento ad un angolo.
PREFLOW
TERMINALI
CONNETTORE
NOME
CNC SU
SEGNALE
GENERATORE
17
18
Preflow
TIPO
SEGNALE
POSIZIONE
SU SCHEDA
INTERFACCIA
Segnale
+24 Vdc
J11, pin 5
J11, pin 6
Il segnale “Preflow” è attivo alto.
Preflow 0 Vdc =
il Controllo Pantografo segnala al Generatore di NON attivare la funzione
“Preflow”.
Preflow +24 Vdc = il Controllo Pantografo comanda al
Generatore di attivare la funzione
“Preflow”.
CUT/MARK
TERMINALI
CONNETTORE
NOME
CNC SU
SEGNALE
GENERATORE
19
20
Cut/Mark
TIPO
SEGNALE
POSIZIONE
SU SCHEDA
INTERFACCIA
Segnale
+24 Vdc
J11, pin 7
J11, pin 8
Il segnale “Cut/Mark” è attivo alto.
Cut/Mark 0 Vdc = il Controllo Pantografo segnala al Generatore la condizione di taglio normale.
Cut/Mark +24 Vdc = il Controllo Pantografo segnala al
Generatore di attivare la modalità
“Marcatura”.
3.2.3 Segnali digitali da generatore a controllo pantografo.
CABLAGGIO DI UNA USCITA DIGITALE A RELÈ
PROCESS ACTIVE
TERMINALI
CONNETTORE NOME
CNC SU
SEGNALE
GENERATORE
27
28
Process
Active
TIPO
SEGNALE
POSIZIONE
SU SCHEDA
INTERFACCIA
Terminale C
Contatto NO
J3, pin 3
J3, pin 4
Il segnale “Process Active” è attivo alto (contatto chiuso).
Quando il Controllo Pantografo inizializza il segnale digitale “Start”, il processo di taglio inizia con il gas preflow,
seguito dall’operazione di taglio e successivamente dal
gas postflow.
Dall’inizio del gas preflow fino alla fine del gas postflow, il
Generatore inizializza il segnale “Process Active”. Il Generatore sta eseguendo il processo.
3.2.4 Segnali analogici da generatore a controllo
pantografo.
CABLAGGIO DI UNA USCITA ANALOGICA DI TENSIONE ISOLATA.
tensione contatti
24 Vdc / 120 Vac;
corrente contatti
1 Adc / 0,5 Aac max;
frequenza di commutazione
15 Hz max.
ARC TRANSFER
TERMINALI
CONNETTORE NOME
CNC SU
SEGNALE
GENERATORE
12
14
Arc
Transfer
TIPO
SEGNALE
POSIZIONE
SU SCHEDA
INTERFACCIA
Contatto NO
Terminale C
J4, pin 1
J4, pin 3
Il segnale “Arc Transfer” è attivo alto (contatto chiuso).
Il segnale “Arc Transfer” rimane attivo per la durata del
taglio, inclusa la fase di sfondamento.
POWER SOURCE READY
TERMINALI
CONNETTORE NOME
CNC SU
SEGNALE
GENERATORE
25
26
Power
Source
ready
TIPO
SEGNALE
POSIZIONE
SU SCHEDA
INTERFACCIA
Terminale C
J3, pin 5
Contatto NO
J3, pin 6
Il segnale “Power Source Ready” è attivo alto (contatto
chiuso).
Il segnale “Power Source Ready” rimane attivo per il tempo in cui il Generatore è pronto per tagliare. Appena interviene un messaggio di errore nel Generatore, oppure il
segnale “Robot Ready” è disattivato dal Controllo Pantografo, il segnale “Power Source Ready” cessa di essere
attivo. Ciò significa che il segnale “Power Source Ready”
può rilevare sia errori del Generatore sia errori del Pantografo.
tensione d’uscita
corrente d’uscita
frequenza d’uscita
0 ÷ 10 Vdc;
20 mA max;
5 Hz max.
VALORE DI
FONDO SCALA
PER SEGNALE
V_ARC-ISO
DIP1
1
DIP1
2
10 V
5V
OFF
ON
OFF
ON
DIP 1
15
NOTA: Entrambe le sezioni 1 e 2 di DIP1 devono essere
sempre in posizioni uguali (es.: entrambe in ON o entrambe in OFF).
CABLAGGIO DI UNA USCITA ANALOGICA DI TENSIONE NON ISOLATA.
V_Arc-ISO
TERMINALI
CONNETTORE
CNC SU
GENERATORE
11
7
NOME
SEGNALE
TIPO
SEGNALE
analog out+
V_Arc-ISO
(0÷5V) (0÷10V) analog out-
POSIZIONE
SU SCHEDA
INTERFACCIA
J5, pin 3
J5, pin 4
“V_Arc-ISO” è il segnale relativo alla tensione d’arco all’uscita del Generatore (tensione “elettrodo-pezzo in lavorazione”), fornito in modo isolato e ridotto.
Il segnale “V_Arc-ISO” è disponibile con i seguenti valori
di fondo scala:
• tensione da 0 a 5V, corrispondente alla tensione d’arco
da 0 a 250V (rapporto riduzione = 1/50);
• tensione da 0 a 10V, corrispondente alla tensione d’arco
da 0 a 250V (rapporto riduzione = 1/25).
Il valore di fondo scala dipende dalla posizione dei dipswitches Dip1 sulla scheda Interfaccia (vedi fig. 15).
tensione d’uscita
impedenza d’uscita
0 ÷ 250 Vdc;
10 Kohm, circa.
V_Arc-NO-ISO
TERMINALI
CONNETTORE
CNC SU
GENERATORE
9
8
NOME
SEGNALE
TIPO
SEGNALE
V_Arc-NO-ISO analog out+
(0÷250V)
analog out-
POSIZIONE
SU CIRCUITO
TORCIA +
MISURA
J8, pin 1
J8, pin 2
“V_Arc-NO-ISO” è’ il segnale relativo alla tensione d’arco
all’uscita del Generatore (tensione “elettrodo-pezzo in lavorazione”), fornito in modo diretto e NON isolato.
Il segnale “V_Arc-NO-ISO” è disponibile con valori di tensione 0 ÷ 250 Vdc e con il terminale positivo (potenziale
del pezzo in lavorazione) elettricamente collegato al potenziale di massa dell’impianto.
Il potenziale di “elettrodo” è fornito con un resistore da 10
Kohm, circa, inserito in serie all’uscita.
3.2.5 Segnale di arresto di emergenza per generatore
CABLAGGIO DELL’INGRESSO EMERGENZA.
DIP 3
DIP 1
Fig. 15
Tensione d’ingresso 24 Vdc;
corrente assorbita 20 mA max
EMERGENCY A
La macchina viene fornita con l’uscita della tensione d’arco ridotta isolata a 1/50 Varc.
TERMINALI
CONNETTORE
NOME
CNC SU
SEGNALE
GENERATORE
21
22
16
Emergency
A
TIPO
SEGNALE
Contatto NC
Contatto NC
POSIZIONE
INTERNA AL
GENERATORE
Controllo TL
linea
Controllo TL
linea
“Emergency A” è il segnale di arresto di emergenza fornito
al Generatore dal Controllo Pantografo o dai dispositivi di
protezione dell’Impianto. Deve essere fornito dal contatto
di un relè o dispositivo di sicurezza; l’intervento sul dispositivo provoca l’apertura del contatto e quindi l’arresto immediato del Generatore, con l’apertura del contattore di
linea interno al Generatore. Il Generatore risulta così privo
di alimentazione ai circuiti di potenza. Il segnale “Emergency A” è attivo basso (contatto aperto): per avere il
Generatore pronto per il taglio è richiesta la chiusura del
contatto. “Emergency A” arresta immediatamente l’erogazione di corrente dal Generatore. Su Pannello di Controllo appare il messaggio “OFF rob”.
EMERGENCY B
TERMINALI
CONNETTORE
NOME
CNC SU
SEGNALE
GENERATORE
23
24
Emergency
B
TIPO
SEGNALE
Contatto NC
Contatto NC
POSIZIONE
INTERNA AL
GENERATORE
Controllo TL
linea
Controllo TL
linea
“Emergency B” è il segnale di arresto di emergenza fornito al Generatore dal Controllo Pantografo o dai dispositivi
di protezione dell’Impianto. Deve essere fornito dal contatto di un relè o dispositivo di sicurezza; l’intervento sul
dispositivo provoca l’apertura del contatto e quindi l’arresto immediato del Generatore, con l’apertura del contattore di linea interno al Generatore. Il Generatore risulta
così privo di alimentazione ai circuiti di potenza. Il segnale
“Emergency B” è attivo basso (contatto aperto): per avere il Generatore pronto per il taglio è richiesta la chiusura del contatto. “Emergency B” arresta immediatamente
l’erogazione di corrente dal Generatore. Su Pannello di
Controllo appare il messaggio “OFF rob”.
NOTA: è disponibile, come kit opzionale, un connettore
multipolare con segnali aggiuntivi (vedi appendice).
3.3 COLLEGAMENTO DELLA GAS CONSOLE
3.3.1 Gas console manuale PGC-3 e PGC-2
• Fissare la gas console sopra il generatore oppure sopra
il pantografo e collegare le masse ad un efficiente impianto di terra secondo lo schema di fig. 24 in appendice 5.2.
Le due unità PGC-3 e PGC-2 sono collegate insieme tramite:
- la connessione tra CN6 e CN7
- il tubo tra l’uscita “plasma cutflow” di PGC-3 e l’ingresso
“plasma” di PGC-2
• Collegare il fascio tubi art.1166 serrando i tubi alle rispettive uscite dei gas e facendo attenzione alla corrispondenza delle marcature (plasma preflow, secondary
preflow/cutflow e auxiliary nella PGC-3; plasma cutlow
nella PGC-2); avvitare il connettore elettrico all’uscita
CN05 (vedi parte sinistra di fig. 16).
• Collegare l’altra estremità del art.1166 alla console valvole PVC (art.469) per i tubi “plasma”, a “secondary” e
“auxiliary”, facendo attenzione alla corrispondenza delle
marcature. Fissare la PVC sulla testa del pantografo, in
prossimità della torcia (vedi parte destra di fig. 16).
• Collegare infine la connessione art.1189 avvitando il
connettore elettrico all’uscita CN04 (vedi parte sinistra di
fig. 16).
3.3.2 Gas console automatica APGC.
• Fissare la gas console sopra il generatore oppure sopra
il pantografo e collegare le masse ad un efficiente impianto di terra secondo lo schema di Fig. 24 in appendice 5.2.
• Collegare il fascio tubi art.1166 serrando i tubi alle rispettive uscite dei gas e facendo attenzione alla corrispondenza delle marcature (plasma preflow - cutflow,
secondary preflow - cutflow e auxiliary); avvitare il connettore elettrico all’uscita CN05 (vedi fig.17).
• Collegare l’altra estremità del art.1166 alla console valvole PVC (art.469) per i tubi “plasma”, a “secondary” e
“auxiliary”, facendo attenzione alla corrispondenza delle
marcature dei tubi gas. Fissare la PVC sulla testa del pantografo, in prossimità della torcia (vedi parte destra di fig.
16).
Fig. 16
17
• Collegare infine la connessione art.1189 avvitando il
connettore elettrico all’uscita CN04 (vedi fig.17).
Assicurarsi che l’aria (AIR) sia sempre connessa, alla
pressione adeguata, alla gas console automatica poiché
viene usata come gas di “servizio”.
• Collegare il fascio di tubi uscenti dalla torcia alla console valvole PVC (art.469) serrandoli alle rispettive uscite
dei gas e seguendo l’ordine indicato dalla marcatura sugli
stessi (vedi Fig. 18).
Fig. 17
3.3.3 Nota sul collegamento dei gas
Le filettature degli ingressi dei gas (INLET GAS) sono rispettivamente 1/4G per gas aria, Ar, N2, O2 e auxiliary e
1/8G per gas H35 e F5.
La fornitura dei gas così come la manutenzione programmata/preventiva dell’impianto di distribuzione degli stessi
è a cura del cliente. Si ricorda che la mancata manutenzione dell’impianto può essere causa di gravi incidenti.
Leggere attentamente la “Scheda di Sicurezza” relativa
ad ogni gas usato in modo da non sottovalutare pericoli
derivanti da un uso improprio.
NOTA: La scelta del tipo di tubo va effettuata in base al
gas utilizzato (vedi norma EN 559).
NOTA: l’uso di gas di purezza inferiore può portare, per
ogni dato materiale, ad una riduzione della velocità, della
qualità e dello spessore massimo di taglio. Non è inoltre
garantita la durata dei consumabili.
ATTENZIONE: quando si utilizza gas ossigeno, tutto ciò
che entra in contatto con esso deve essere esente da oli
e grassi.
• quando si seleziona il programma di taglio MS - O2/O2
(taglio di acciaio dolce con gas ossigeno/ossigeno), assicurarsi che l’aria (AIR) sia connessa all’ingresso della gas
console, poiché viene utilizzata come gas di “preflow”.
• quando si seleziona una corrente di taglio superiore a
80A, assicurarsi che l’aria (AIR) o l’azoto (N2) siano connessi all’ingresso della gas console (manuale o automatica) anche nel canale AUXILIARY.
3.4 COLLEGAMENTO DELLE TORCE CP 251G E
CP450G
3.4.1 Applicazioni su pantografo
18
Fig. 18
• Assicurarsi, con l’uso di una squadra, che la torcia sia
perpendicolare al piano di taglio del pantografo.
• Inserire il cavo della torcia (art.1224, 1225 o 1237)
nell’Unità HV19-1 (art. 464) come mostrato nella parte destra di figura 19.
Fig. 19
3.4.2 Applicazioni su robot
• Collegare il fascio di tubi uscenti dalla torcia alla unità
accensione - console valvole HV19-PVC (art.462) serrandoli alle rispettive uscite dei gas e seguendo l’ordine indicato dalla marcatura sugli stessi.
• Assicurarsi, con l’uso di una squadra, che la torcia sia
perpendicolare al piano di taglio del pantografo.
• Inserire il cavo della torcia (art.1222 o Art.1223) nell’unità accensione – console valvole HV19-PVC (art. 462) e
procedere allo stesso modo descritto nel paragrafo precedente.
3.5 REQUISITI DEL LIQUIDO REFRIGERANTE
Il generatore viene fornito con una quantità minima di liquido refrigerante: è cura del cliente riempire il serbatoio
prima dell’uso dell’impianto.
Usare unicamente liquido refrigerante CEBORA (art. 1514)
e leggere attentamente il MSDS in appendice per un suo
uso sicuro ed una sua conservazione corretta.
L’ingresso del serbatoio, della capacità 10 litri, si trova nella
parte posteriore del generatore, come mostrato in fig. 20.
Riempire sino al livello max e, dopo la prima accensione
dell’ impianto, rabboccare per compensare il volume di
liquido presente nei tubi.
NOTA: durante l’uso dell’impianto e in particolare nella
sostituzione della torcia o dei consumabili si hanno piccole perdite di liquido. Rabboccare settimanalmente sino
al livello max.
NOTA: dopo 6 mesi il liquido refrigerante deve essere
completamente sostituito, indipendentemente dalle ore di
lavoro dell’impianto.
A
4 IMPIEGO
4.1 DESCRIZIONE DEI PANNELLI DEL GENERATORE
Dal pannello anteriore del generatore si accende l’intero impianto tramite la manopola A: la lampada B segnala
tale operazione.
A = interruttore di rete.
B = lampada spia di rete.
C = porta di ingresso seriale RS232.
D = fusibile protezione pompa del circuito di raffreddamento (5A-250V-T).
E = Passacavo per cavo rete.
F = connettore CNC collegamento al pantografo.
G = connettore CN03 collegamento alla Gas Console.
H = tappo serbatoio liquido refrigerante.
I = indicatore di livello liquido refrigerante.
L = filtro mandata liquido refrigerante.
M = rubinetto svuotamento serbatoio liquido refrigerante.
N = innesto rapido tubo mandata liquido refrigerante.
O = innesto rapido tubo ritorno liquido refrigerante.
P = attacco torcia.
Q = passacavo per cavo massa.
R = filtro ritorno liquido refrigerante.
S = connettore collegamento al pannello remoto.
B
D
C
F
G
S
E
H
I
R
L
M
N
P
Q
O
Fig. 20
19
4.2
DESCRIZIONE DEL PANNELLO DELLA GAS
CONSOLE MANUALE E SUO IMPIEGO (Fig. 21)
H: Led che segnala la modalità selezione dello spessore del materiale da ta-
gliare.
I: Led che segnala la modalità selezio ne della corrente di taglio.
L: Led che segnala la modalità selezio ne della velocità di taglio.
M: Led che segnala il diametro dell’ugello
da utilizzare relativo alle selezioni pre-
cedenti.
N: Display che visualizza i valori dei pa rametri in regolazione.
Dal pannello della gas console si gestiscono tutte le funzioni dell’impianto. In particolare si seleziona il tipo di lavoro da effettuare ossia taglio (CUT), marcatura (MARK),
oppure test di tenuta gas (TEST) dell’impianto.
A: Pulsante di selezione modalità di lavoro.
Ad ogni pressione di questo pulsante si ac-
cende il led corrispondente alla scelta:
B: Led modalità taglio.
C: Led modalità marcatura.
O: Manopola di regolazione dei para-
metri.
D: Led modalità test.
P: Display che visualizza il tipo di gas plasma
di taglio.
E: Pulsante di selezione parametri da regolare.
Ad ogni pressione di questo pulsante si
accende il led corrispondente alla scelta:
F: Led che segnala la modalità sele-
zione del tipo di materiale da tagliare.
G: Led che segnala la modalità sele
zione della combinazione gas PLASMA
/SECONDARY.
B
G
C
D
H
P
Q: Display che visualizza il tipo di gas seconda rio di taglio.
R: Display che visualizza la pressione del gas
plasma durante il taglio.
R
S
W
V
T
A
Q
F
E
U
I
X
L
N
Y
O
M
20
K
Z
Fig. 21
S: Display che visualizza la pressione del gas
plasma in accensione.
T: Display che visualizza la pressione del gas
secondario in accensione.
U: Display che visualizza la pressione del gas
secondario durante il taglio.
V: Pulsante di selezione dei canali gas plasma
PRE/CUT FLOW e secondary PRE/CUT
FLOW.
W: Pulsante di conferma impostazione parame tri: console pronta per CUT, MARK o TEST.
X: Led di aiuto ricerca pressione corretta dei gas:
-pressione bassa = led di sinistra acceso.
-pressione alta = led di destra acceso.
-pressione corretta = entrambi i led accesi.
Y: Manopole di regolazione della pressione dei
gas della console PGC-3.
SELEZIONE
(premendo il pulsante E)
Z: Led che segnala l’attivazione della console
PGC-2.
K: Manopola di regolazione della pressione dei
gas della console PGC-2.
4.2.1 Preparazione ed esecuzione del taglio (CUT)
Dopo aver acceso l’impianto tramite l’interruttore posto
sul pannello anteriore del generatore, l’accensione del
led B CUT (vedi Fig. 21) indica che la macchina è in modalità “taglio”. Occorre dapprima effetturare una serie di
selezioni/regolazioni e pertanto assicurarsi che il tasto
RUN non sia premuto (display PREFLOW e CUTFLOW di
Fig.21 del flusso dei gas PLASMA e SECONDARY spenti).
La prima predisposizione da effettuare, in sequenza, è la
selezione indicata in tabella1.
Tenendo premuto il pulsante nella selezione della corrente (led I acceso), si entra in modalità fine indicata dal led
lampeggiante. E’ possibile quindi regolare la corrente, con
step di 1A, in intervalli prefissati: [20-50A], [70-90A], [110120A].
La seconda predisposizione da effettuare, in sequenza, è
la regolazione indicata in tabella 2.
DESCRIZIONE
tipo di materiale da tagliare
SELEZIONE
(ruotando la manopola O)
MS = Mild Steel
SS = Stainless Steel
AL = Aluminium
t
combinazione di gas
(PLASMA/SECONDARY)
idonea al materiale scelto
AIR/AIR - O2/AIR
O2/O2 - N2/N2
F5/N2 - H35/N2
Spessore del materiale da tagliare
Vedi tabelle di taglio
Corrente di taglio suggerita per la
combinazione (MAT/GAS/mm) scelta
Vedi tabelle di taglio
Velocità di taglio suggerita per la
combinazione (MAT/GAS/mm/A) scelta
Vedi tabelle di taglio
Diametro dell’ugello da usare per la
combinazione (MAT/GAS/mm/A) scelta
Vedi tabelle di taglio
t
t
t
t
Tab. 1
21
SELEZIONE
(premendo il pulsante V)
REGOLAZIONE
(ruotando la manopola Y)
DESCRIZIONE
Accensione display R
PLASMA CUTFLOW
Sino all’accensione contemporanea
dei due led a freccetta X
Accensione display S
PLASMA PREFLOW
Sino all’accensione contemporanea
dei due led a freccetta X
Accensione display T
SECONDARY PREFLOW
Sino all’accensione contemporanea
dei due led a freccetta X
Accensione display U
SECONDARY CUTFLOW
Sino all’accensione contemporanea
dei due led a freccetta X
t
t
t
Tab. 2
Ad una pressione del tasto SET, il flusso di gas, per ogni
canale, è attivo per 10 s: dopodichè occorre ripremerlo se
si vuole continuare la regolazione.
Ripremendo il pulsante SET dopo l’ultima regolazione, si
esce dalla modalità di regolazione. Con una successiva
pressione del pulsante si ritorna alla prima regolazione e
cosi via.
I led a freccetta sotto il display del canale corrispondente
indicano il senso di regolazione della manopola: se acceso quello di sinistra occorre incrementare il flusso (senso
orario), viceversa per quello di destra (senso antiorario). Al
raggiungimento del flusso corretto, in base alla selezione
effettuata in Tab. 1, si ha l’accensione di entrambi.
Usciti dalla modalità regolazione, dopo le suddette predisposizioni, si deve premere il pulsante RUN: si accendono
così tutti i display relativi ai canali PLASMA e SECONDARY e il generatore è pronto per il taglio. Nel caso sia stato
selezionato il gas H35 o F5 si accende il led della gas
console PGC-2.
N.B. all’accensione dell’impianto, rimane memorizzata
l’ultima impostazione di lavoro (i.e. MAT-GAS-mm-A). Se
nella successiva regolazione si cambia il tipo di gas allora
viene eseguito in automatico il “purge” ossia prima uno
svuotamento dei tubi seguito da una successiva pulizia
con flusso attivo per circa 10 s.
Dopo il segnale di start dal pantografo, si attiva in automatico la sequenza seguente:
-Preflow di 0.5 s con il gas selezionato.
-Impulso di Alta tensione / Alta frequenza.
-Accensione dell’arco pilota.
-Trasferimento dell’arco plasma (invio al CNC del segnale
“arc transfer”).
-Inizio del movimento sul piano x-y del CNC al termine del
“pierce delay time”.
Al segnale di stop dal pantografo, si attiva in automatico
la sequenza seguente:
-Spegnimento dell’arco plasma.
-Termine del movimento sul piano x-y del CNC.
-Postflow con il gas selezionato.
22
4.2.2 Preparazione ed esecuzione della marcatura
(MARK)
Dopo aver acceso l’impianto tramite l’interruttore posto
sul pannello anteriore del generatore, l’accensione del led
MARK indica che la macchina è in modalità “marcatura”.
Occorre dapprima effetturare una serie di selezioni/regolazioni e pertanto assicurarsi che il tasto RUN non sia premuto (display PREFLOW-CUTFLOW di Fig.21 del flusso
dei gas PLASMA e SECONDARY spenti).
La prima predisposizione da effettuare, in sequenza, è
quella di Tab. 3.
Per la seconda predisposizione ci si riferisce a quella di
Tab. 2 con le relative note.
SELEZIONE
(premendo il
pulsante E)
DESCRIZIONE
tipo di materiale
da marcare
SELEZIONE
(ruotando la
manopola O)
MS = Mild Steel
SS = Stainless
Steel
AL = Aluminium
t
combinazione di gas
(PLASMA/SECONDARY)
idonea al materiale
scelto
Ar/Ar
Corrente di taglio
suggerita per la
combinazione (MAT/
GAS/mm) scelta
Vedi tabelle di
taglio
t
Tab. 3
4.2.3 Esecuzione del test di tenuta gas (TEST)
Dopo aver acceso l’impianto tramite l’interruttore posto
sul pannello anteriore del generatore, l’accensione del led
TEST indica che la macchina è in modalità “test”. Si deve
eseguire periodicamente il test di tenuta, da T01 a T05,
per verificare eventuali perdite di gas nei tubi, dall’ingresso di essi nella parte posteriore della gas console sino
all’ingresso della console valvole. Inoltre il test di flusso
TF6 permette di verificare il flusso del canale ausiliario
AUX.
E’ possibile verificare ogni canale singolarmente, come
mostrato in Tab. 4:
SELEZIONE
(ruotando la manopola O)
DESCRIZIONE
Test canale air / air
t
Test canale N2 / N2
t
Test canale O2 / O2
t
Test canale H35 / --
4.2.4 Funzioni aggiuntive (Seconde funzioni)
Nelle descrizioni seguenti, ci riferiremo alla Fig.21.
Ad impianto acceso ed in modalità inattiva (no RUN: display R,S,T,U spenti), entrare nel menù “seconde funzioni” premendo contemporaneamente i tasti A ed E.
4.2.4.1 Preparazione ed esecuzione della Marcatura
Spot (SPOT MARK)
La marcatura spot è un particolare tipo di marcatura ove
la traccia consiste in un punto, a differenza di una linea
o un qualunque disegno propri della marcatura normale
(vedi modalità di lavoro MARK, par.4.2.2).
Dopo aver impostato alcuni parametri dalla gas console,
è possibile gestire ed eseguire la marcatura spot direttamente dal CNC, mantenendo gli stessi parametri di taglio
e gli stessi consumabili.
Regolare i parametri di spot marking sottoindicati, selezionabili in successione premendo il pulsante E:
Dopo le regolazioni sopradescritte, tramite un segnale digitale sui pin relativi (vedi Fig.14) si passa dalla modalità
taglio a quella della marcatura spot (CUT/SPOT MARK).
SELEZIONE
(premendo il
pulsante E)
t
Test canale Ar / Ar
t
DESCRIZIONE
SELEZIONE
(ruotando la manopola O)
SEN
Spot Enable
(abilita/disabilita la
funzione
di marcatura spot)
OFF = disabilitata
ON = abilitata
SI
Spot Current
(corrente di
marcatura spot)
Da 10 a 39 A
ST
Spot Time
(tempo di
marcatura spot)
OFF*
Da 0.01 a 1.00 s
t
Test canale AUX
t
Test completo (sequenza
automatica temporizzata
di T01, T02, T03, T04,
T05, T06)
Tab. 4
Alla pressione del tasto RUN, si avvia il test selezionato:
la macchina esegue dapprima un “purge”, poi vengono
riempiti i tubi con il gas e successivamente disattivate le
elettrovalvole di INLET GAS e quelle presenti nella console valvole.
Se non vengono rilevate perdite durante il tempo di test,
ad esempio con AIR/AIR, il display della gas console mostra il messaggio OK AIR (idem per gli altri gas: OK N2,
OK O2, OK H35 e OK Ar).
Nel caso sia stato selezionato il test T04, si accende, durante il TEST, il led della gas console PGC-2.
t
Tab. 5
* in tal caso, la durata dello spot viene gestita tramite
il segnale di Start/Stop del pantografo. Se, viceversa,
viene impostato il tempo, allora tale valore rappresenta la durata massima dello spot dal segnale di arco
trasferito.
4.2.4.2 Gestione della corrente negli angoli del pezzo
in lavorazione (CORNER)
La riduzione della corrente negli angoli del pezzo in lavorazione è una funzionalità utile quando associata alla
riduzione della velocità di taglio negli stessi. In tal modo si
elimina l’eccessiva rimozione di metallo nell’angolo.
Dopo aver impostato alcuni parametri dalla gas console,
è possibile gestire ed eseguire la funzione Corner direttamente dal CNC, mantenendo gli stessi parametri di taglio
e gli stessi consumabili.
Regolare i parametri di corner sottoindicati, selezionabili
in successione premendo il pulsante E.
23
SELEZIONE
(premendo il
pulsante E)
DESCRIZIONE
SELEZIONE
(ruotando la
manopola O)
CEN
Corner Enable
(abilita/disabilita la
funzione corner)
OFF = disabilitata
ON = abilitata
CI
Corner Current
(percentuale della
corrente di corner
rispetto alla corrente
di taglio)
direttamente dal pannello della gas console agendo sulla
manopola O.
Nella figura di seguito riportata, temporizzazione dei segnali:
t
Segnale di Corner
Dal 50 al 100% *
Corrente di taglio
t
CSD
Corner Slope Down
(pendenza della rampa di discesa
della corrente)
Corrente di corner
Da 1 a 100 A/
(s/100)
t
CSU
Corner Slope Up
(pendenza della
rampa di salita della
corrente)
Da 1 a 100 A/
(s/100)
Tab. 6
* La regolazione della corrente di corner è subordinata
alla posizione dello switch #2 del banco DIP3 presente
nella scheda remote (vedi Fig.15).
Con lo switch #2 in posizione OFF (configurazione predefinita) il valore della corrente di corner è regolato direttamente dal pantografo attraverso il relativo ingresso
analogico (0-10V) (vedi kit opzionale art.425) secondo la
relazione descritta in tabella 7
INGRESSO
ANALOGICO
CORRENTE
DI CORNER
0V
50%
VALORE
ATTUATO
½ della corrente
di taglio
…
…
…
5V
75%
…
…
…
10V
100%
uguale alla
corrente di taglio
¾ della corrente
di taglio
Tab. 7
Qualora tale ingresso analogico (0-10V) sia disconnesso,
il valore della corrente di corner rimane fissato al valore
50% (default) della corrente di taglio.
Viceversa con lo switch #2 in posizione ON l’ingresso
analogico sopradescritto viene ignorato dal generatore e
l’operatore può regolare il valore della corrente di corner
24
4.2.4.3 Gestione del tempo di raffreddamento della
torcia a fine taglio
Al termine di ogni taglio del pezzo in lavorazione, si riattiva il flusso di gas secondario per raffreddare la torcia.
La durata di tale flusso dipende dalla corrente di taglio e
aumenta in funzione della corrente stessa.
A volte, per particolari lavorazioni, può essere utile ridurre
tale durata.
L’operatore può regolare il valore del tempo di Post-Flow
(PoF) direttamente dal pannello della gas console agendo
sulla manopola O. In particolare, può ridurre tale tempo
dalla durata massima, dipendente dalla corrente di taglio
impostata, sino ad un minimo di 5 secondi.
SELEZIONE
(premendo il
pulsante E)
PoF
SELEZIONE
(ruotando la
manopola O)
Da 5 a T s
Post Flow
(durata del flusso (T=durata max. in
di raffreddamen- secondi, dipento della torcia a dente dalla corfine taglio)
rente di taglio)
DESCRIZIONE
4.2.4.4 Visualizzazione portata del liquido refrigerante (H2O)
In tale modalità è possibile visualizzare la portata, sul display N, in litri/min, del liquido di raffreddamento; solitamente il suo valore è di circa 3 litri/minuto.
4.2.4.5 Esecuzione del taglio su lamiere forate o grigliati (SR)
Per tagliare lamiere forate o grigliati, risulta spesso utile
attivare la funzione Self Restart. Con tale funzione attivata, il generatore riaccende l’arco ogni volta che questo si
interrompe. Occorre predisporre inoltre il pantografo per
tagli di questo tipo.
SELEZIONE
(premendo il
pulsante E)
SR
DESCRIZIONE
SELEZIONE
(ruotando la
manopola O)
Self Restart
(abilita/disabilita OFF = disabilitata
la funzione
ON = abilitata
di self restart)
4.2.4.6 Regolazione fine della corrente a distanza
(RRI)
Tale funzionalità, presente comunque nel menù “seconde funzioni” della gas console, necessita del kit opzionale
art.425.
Fare riferimento al manuale istruzioni di quest’ultimo per
la descrizione completa.
4.2.5 CODICI DI ERRORE
DESCRIZIONE ERRORE
CODICE
POSSIBILE SOLUZIONE
Start premuto all'accensione oppure al riarmo
TRG
Spegnere il generatore, rimuovere il comando di start e
(passaggio alla modalità RUN) del generatore (Err. 53) riaccendere il generatore.
Sovratemperatura del trasformatore di
potenza
Verificare eventuali occlusioni dei tubi del circuito di
TH0
o della torcia. Controllare l’integrità del
(Err. 93) raffreddamento
fusibile della pompa. Pulire il radiatore.
Sovra temperatura dei moduli:
IGBT 1 / IGBT 2
Non spegnere il generatore, per mantenere il ventilatore in
TH1
funzione ed avere così un rapido raffreddamento.
(Err. 74) Il ripristino del normale funzionamento avviene automaticamente al rientro della temperatura entro i limiti consentiti.
TH2
(Err. 77) Se il problema persiste, contattare il Servizio Assistenza
CEBORA.
Flusso inferiore al limite minimo del liquido di
raffreddamento
eventuali occlusioni dei tubi del circuito di
H2O/ Verificare
raffreddamento
o della torcia. Controllare l’integrità del
(Err 75) fusibile della pompa.
Pulire il radiatore.
Pressione bassa in un canale di
alimentazione gas
Aumentare la pressione del gas corrispondente tramite la
GAS LO manopola posta sul pannello frontale della gas console.
(Err. 78) Verificare altresì la pressione di alimentazione del gas, la
quale deve essere circa 8 bar.
Sportello aperto nel generatore o nel modulo
di accensione HV19-1 o HV19-PVC
OPN Controllare la corretta chiusura del coperchio del
(Err. 80) generatore e/o dell’unità HV19-1 o HV19-PVC.
CNC spento, in emergenza oppure non
connesso al generatore
rob
Accendere il CNC, uscire dall’emergenza, controllare il
(Err. 90) collegamento generatore-CNC.
Errore interno nella memoria del
microprocessore
Err 2
Contattare il Servizio Assistenza CEBORA.
Il generatore non comunica con la gas
console
Err 6
Verificare il collegamento tra il generatore e la gas
console. Se il problema persiste, contattare il Servizio
Assistenza CEBORA.
Il generatore non comunica con il circuito
interfaccia
Err 7
Contattare il Servizio Assistenza CEBORA.
La gas console non comunica con il
generatore
Err 9
Verificare il collegamento tra il generatore e la gas
console. Se il problema persiste, contattare il Servizio
Assistenza CEBORA.
Tensione continua inferiore al valore minimo
accettato sul modulo IGBT2
Err 15
Contattare il Servizio Assistenza CEBORA
Tensione continua inferiore al valore minimo
accettato sul modulo IGBT1
Err 16
Contattare il Servizio Assistenza CEBORA
Rilevata corrente, ad arco spento, sul modulo
IGBT 1
Err 30
Contattare il Servizio Assistenza CEBORA
Rilevata corrente, ad arco spento, sul modulo
IGBT2
Err 31
Contattare il Servizio Assistenza CEBORA
25
DESCRIZIONE ERRORE
CODICE
POSSIBILE SOLUZIONE
Misura fuori scala della corrente, sul modulo
IGBT1, durante il taglio
Err 35
Contattare il Servizio Assistenza CEBORA
Misura fuori scala della corrente, sul modulo
IGBT2, durante il taglio
Err 36
Contattare il Servizio Assistenza CEBORA
Rilevata corrente, sul circuito di arco pilota,
ad arco spento.
Err 39
Contattare il Servizio Assistenza CEBORA
Tensione pericolosa: guasto al circuito di
potenza
Err 40
Contattare il Servizio Assistenza CEBORA
Rilevata corrente, nel circuito arco pilota,
durante il taglio
Err 49
Contattare il Servizio Assistenza CEBORA
Err 55
Sostituire elettrodo e/o ugello. Verificare il corretto
montaggio dei consumabili in relazione al tipo di lavoro.
Controllare altresì la correttezza del gas di taglio.
Elettrodo esaurito
Errore di allineamento tra le versioni del
firmware di: generatore, gas console, modulo
interfaccia CNC; oppure, errore durante la
fase di auto-upgrade operata dal generatore
fase L1 inferiore al minimo
Contattare il Servizio Assistenza CEBORA
Err 58
Err 61
Verificare i fusibili del quadro elettrico dove è collegato il
cavo rete del generatore. Se il problema persiste,
contattare il Servizio Assistenza CEBORA.
Err 62
Verificare i fusibili del quadro elettrico dove è collegato il
cavo rete del generatore. Se il problema persiste,
contattare il Servizio Assistenza CEBORA.
Err 63
Verificare i fusibili del quadro elettrico dove è collegato il
cavo rete del generatore. Se il problema persiste,
contattare il Servizio Assistenza CEBORA.
Err 64
Verificare i fusibili del quadro elettrico dove è collegato il
cavo rete del generatore. Se il problema persiste,
contattare il Servizio Assistenza CEBORA.
Svuotamento tubi gas non completato oppure pressione alta in un canale di alimentazione gas
Err 79
Controllare i consumabili o ridurre la pressione di
alimentazione.
Gas console non connessa al generatore
Err 81
Contattare il Servizio Assistenza CEBORA
Mancanza collegamento tra gas console
PGC-3 e PGC-2 oppure APGC-1 e APGC-2
Err 82
Verificare il collegamento tra il modulo PGC-3 oppure
APGC-1 (quello superiore) e il modulo PGC-2 oppure
APGC-2 (quello inferiore)
fase L1 superiore al massimo
fase L2 inferiore al minimo
fase L2 superiore al massimo
26
4.3 DESCRIZIONE DEL PANNELLO DELLA GAS CONSOLE AUTOMATICA (FIG. 22)
Il pannello anteriore della gas console automatica presenta un led multifunzione, il quale ne definisce il suo stato.
In particolare:
Fase
Colore LED
Descrizione
Assenza di alimenSpento
tazione della scheda
elettronica interna
Problemi al microproAccensione del
Rosso fisso
cessore della scheda
generatore
elettronica interna
Attesa della comuniRosso/Verde
cazione con il genealternato
ratore
Mancata comunicaRosso/Verde
zione con il generaalternato lento
tora
A regime
Funzionamento
Verde fisso
regolare
Per la gestione della gas console automatica (configurazione dei parametri di taglio e impostazione dello stato di
RUN) occorre collegare il pannello remoto art.460. Fare
riferimento al manuale istruzioni di tale articolo per la descrizione del funzionamento.
Viceversa, con una interfaccia digitale CANopen tra pantografo/robot e generatore ed in assenza del art.460, occorre avere un applicativo specifico sul controllo.
A=led multifunzione
A
Fig. 22
27
4.4 QUALITÀ DEL TAGLIO
Diversi sono i parametri e le combinazioni di essi che influenzano la qualità del taglio: nel presente manuale sono
indicate, nella sezione Tabelle di Taglio, le regolazioni ottimali per il taglio di un determinato materiale. Tuttavia,
a causa delle inevitabili differenze dovute all’installazione
su diversi pantografi e alla variazione delle caratteristiche
dei materiali tagliati, i parametri ottimali possono subire
piccole variazioni rispetto a quelli indicati nelle tabelle
suddette. I punti seguenti possono aiutare l’utilizzatore ad
apportare quelle piccole variazioni necessarie all’ottenimento di un taglio di buona qualità.
Come mostrato nelle tabelle di taglio, vi sono diversi set
di consumabili in funzione della corrente di taglio e dei
gas usati.
Se prevalgono esigenze di alta produttività, quindi necessità di alte velocità di taglio, impostare la massima corrente permessa e quindi l’ugello di diametro più grande.
Viceversa, se l’attenzione è rivolta alla qualità del taglio
PROBLEMA
Taglio inclinato
Insufficiente penetrazione
Presenza di
“bave di bassa velocità” *
Presenza di
“bave di alta velocità” **
Bordo di taglio arrotondato
(maggiore squadratura e solco di taglio (kerf) più stretto)
impostare la minima corrente permessa per il materiale e
lo spessore in lavorazione.
Prima di effettuare qualsiasi regolazione, verificare che:
La torcia sia perpendicolare al piano di taglio.
Elettrodo, ugello, portaugello H2O e protezione ugello non
siano eccessivamente usurati e che la loro combinazione
sia rispondente al lavoro scelto.
La direzione di taglio, in funzione della figura da ottenere,
sia corretta. Ricordare che il lato migliore di un taglio è
sempre quello destro rispetto alla direzione di moto della
torcia (il diffusore plasma usato ha i fori in senso orario).
Nel caso si debbano tagliare alti spessori, particolare
attenzione deve essere posta durante la fase di sfondamento: in particolare, cercare di togliere l’accumulo di
materiale fuso attorno al foro di inizio taglio, in modo da
evitare fenomeni di doppio arco quando la torcia ripassa
per il punto di partenza. Inoltre, tenere sempre pulita la
protezione ugello da eventuali scorie di metallo fuso che
vi hanno aderito.
La tabella 8 indica alcune delle problematiche più frequenti e la relativa soluzione.
CAUSA
SOLUZIONE
Elettrodo od ugello usurati
Sostituire entrambi
Stand off troppo alto
Abbassare lo stand off
Velocità di taglio troppo alta
Regolare la velocità
Velocità di taglio troppo alta
Regolare la velocità
Ugello con diametro troppo grande
rispetto alla corrente impostata
Spessore eccessivo del pezzo in
lavorazione in rapporto alla corrente
impostata
Cavo di massa non in buon contatto
elettrico con il piano di taglio
Controllare le Tabelle di Taglio
Aumentare la corrente di taglio
Verificare il serraggio del terminale di
massa al CNC
Velocità di taglio troppo bassa
Regolare la velocità
Corrente di taglio troppo alta
Diminuire la corrente di taglio
Stand off troppo basso
Alzare lo stand off
Velocità di taglio troppo alta
Regolare la velocità
Corrente di taglio troppo bassa
Aumentare la corrente di taglio
Stand off troppo alto
Abbassare lo stand off
Velocità di taglio troppo alta
Regolare la velocità
Stand off troppo alto
Abbassare lo stand off
* Le bave di bassa velocità (low speed dross) sono bave spesse, di forma globulare, facilmente rimovibili. Il solco di
taglio (kerf) risulta piuttosto ampio.
** Le bave di alta velocità (high speed dross) sono bave sottili, difficili da rimuovere. La parete del taglio, nel caso di
velocità molto alta, risulta piuttosto rugosa.
Tab. 8
28
4.5 MANUTENZIONE DELL'IMPIANTO
Una corretta manutenzione dell’impianto assicura le prestazioni ottimali e allunga la vita di tutti i suoi componenti,
comprese le parti consumabili. Pertanto, si consiglia di
eseguire le operazioni elencate nella tabella seguente.
Periodo
Operazioni di manutenzione
Controllare la corretta pressione dei gas
Giornalmente
di alimentazione
Controllare il corretto funzionamento
delle ventole del generatore, del gruppo
di raffreddamento e della gas console
SettimanalControllare il livello del liquido
mente
refrigerante
Pulire i filetti della torcia e controllare
che non vi siano segni di corrosione o
scariche elettriche
Controllare le connessioni gas, acqua
ed elettriche riguardo a screpolature,
Mensilmente abrasioni o perdite
Eseguire il programma TEST tramite la
gas console.
Sostituire il liquido refrigerante presente
nell’impianto
Pulire i filtri, esterni e del serbatoio, del
Semestralgruppo di raffreddamento;
mente
Pulire il filtro della gas console
Sostituire gli O-ring della torcia, ordinando il kit art.1400
Per tutti i componenti:
• Pulire l’interno con aria compressa (pulita, secca e senza olio) per eliminare gli accumuli di polvere. Se possibile, usare un aspiratore;
• Controllare che le connessioni elettriche siano ben serrate e non presentino surriscaldamenti.
Per ogni componente:
Componente Operazioni di manutenzione
Pulire con aria compressa i radiatori dei
Generatore
moduli IGBT, dirigendo il getto d’aria su
di essi .
Pulire con aria compressa il radiatore,
Gruppo di
dirigendo il getto d’aria su di esso.
raffreddaControllare il circuito idraulico interno
mento
riguardo a screpolature o perdite.
Controllare il circuito pneumatico interno
Gas console
riguardo a screpolature o perdite.
Console
Controllare il circuito pneumatico interno
valvole
riguardo alle perdite.
Controllare che lo spinterometro non
presenti annerimenti eccessivi e sia
rispettata la corretta distanza tra le
Unità di acpuntine;
censione
Controllare il circuito idraulico interno
riguardo a screpolature o perdite.
Verificare inoltre, periodicamente, la messa a terra dell’impianto. In particolare, seguendo lo schema di fig.24, controllare che ogni cavo sia ben serrato tra vite e dado relativi.
Se, in seguito ad un controllo, si nota un componente eccessivamente usurato o un suo funzionamento non regolare, contattare il Servizio Assistenza CEBORA.
Per una manutenzione delle parti interne dei diversi componenti l’impianto, richiedere l’intervento di personale
qualificato. In particolare, si consiglia di eseguire periodicamente le operazioni di seguito elencate.
29
5 APPENDICE
SCHEDA DI SICUREZZA ITACA GP 73190-BIO
Scheda di sicurezza del 8/7/2013, revisione 1
SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa
1.1. Identificatore del prodotto
Identificazione della miscela: Glicole propilenico e toliltriazoli sodici in soluzione acquosa
Nome commerciale:
ITACA GP 73190-BIO
Codice commerciale:
02290
1.2. Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati
Uso raccomandato:
Battereostatico anticorrosivo/antigelo
1.3. Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza
Fornitore:
I.T.A.C.A. S.r.l.- Via Remigia, 19 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO)
Tel. +39 051 6257493 - Fax +39 051 6255978
Persona competente responsabile della scheda di sicurezza: email:
[email protected]
1.4. Numero telefonico di emergenza: +39 051 3140161 (orario: 9:00-12:30, 14:30-18:00)
SEZIONE 2: Identificazione dei pericoli
2.1. Classificazione della sostanza o della miscela
Criteri delle Direttive 67/548/CE, 99/45/CE e successivi emendamenti:
Proprietà / Simboli:
Nessuna.
Effetti fisico-chimici dannosi alla salute umana e all’ambiente: Nessun altro pericolo
2.2. Elementi dell’etichetta
La sostanza non è da considerarsi pericolosa ai sensi della direttiva 67/548/CEE e successivi adeguamenti.
Disposizioni speciali in base all'Allegato XVII del REACH e successivi adeguamenti: Nessuna
2.3. Altri pericoli
Sostanze vPvB: Nessuna - Sostanze PBT: Nessuna
Altri pericoli:
Nessun altro pericolo
SEZIONE 3: Composizione/informazioni sugli ingredienti
3.1. Sostanze: N.A.
3.2. Miscele
Contiene:
4(o 5)-metl-1H-benzotriazolide di sodio
n. CAS: 64665-57-2
n. EINECS: 265-004-9
n. Registrazione REACH: n.d.
Sostanza in regime di autoclassificazione ex art. 13 del Regolamento(CE) n.1272/2008 e smi:
Percentuale
Simbolo
Pericoli
Frasi
< 0,5%
Acute Tox oral, cat.4
H302
Ulteriori indicazioni: il testo dell’avvertenza dei pericoli citati può essere appreso dal capitolo 16
SEZIONE 4: Misure di primo soccorso
4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso
In caso di contatto con la pelle: Lavare abbondantemente con acqua e sapone.
In caso di contatto con gli occhi: lavare immediatamente e abbondantemente con acqua e consultare un
medico.
In caso di ingestione:
Non provocare assolutamente vomito. RICORRERE IMMEDIATAMENTE A
VISITA MEDICA.
In caso di inalazione:
Portare l’infortunato all’aria aperta e tenerlo al caldo e a riposo.
30
4.2. Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati Nessuno
4.3. Indicazione della eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali
Trattamento:
Nessuno
SEZIONE 5: Misure antincendio
5.1. Mezzi di estinzione
Mezzi di estinzione idonei: Acqua. - Biossido di carbonio (CO2).
Mezzi di estinzione che non devono essere utilizzati per ragioni di sicurezza: Nessuno in particolare.
5.2. Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela
Non inalare i gas prodotti dall’esplosione e dalla combustione.
La combustione produce fumo pesante.
5.3. Raccomandazioni per gli addetti all’estinzione degli incendi
Impiegare apparecchiature respiratorie adeguate.
Raccogliere separatamente l’acqua contaminata utilizzata per estinguere l’incendio. Non scaricarla nella rete
fognaria.
Se fattibile sotto il profilo della sicurezza, spostare dall’area di immediato pericolo i contenitori non danneggiati.
SEZIONE 6: Misure in caso di rilascio accidentale
6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza
Indossare i dispositivi di protezione individuale.
Spostare le persone in luogo sicuro.
Consultare le misure protettive esposte al punto 7 e 8.
6.2. Precauzioni ambientali
Impedire la penetrazione nel suolo/sottosuolo. Impedire il deflusso nelle acque superficiali o nella rete fognaria.
Trattenere l’acqua di lavaggio contaminata ed eliminarla.
In caso di fuga di gas o penetrazione in corsi d’acqua, suolo o sistema fognario informare le autorità responsabili.
Materiale idoneo alla raccolta: materiale assorbente, organico, sabbia
6.3. Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica
Lavare con abbondante acqua.
6.4. Riferimento ad altre sezioni
Vedi anche paragrafo 8 e 13
SEZIONE 7: Manipolazione e immagazzinamento
7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura
Evitare il contatto con la pelle e gli occhi, l’inalazione di vapori e nebbie.
Non utilizzare contenitori vuoti prima che siano stati puliti.
Prima delle operazioni di trasferimento assicurarsi che nei contenitori non vi siano materiali incompatibili
residui.
Gli indumenti contaminati devono essere sostituiti prima di accedere alle aree da pranzo.
Durante il lavoro non mangiare né bere.
Si rimanda anche al paragrafo 8 per i dispositivi di protezione raccomandati.
7.2. Condizioni per l’immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità
Tenere lontano da cibi, bevande e mangimi.
Materie incompatibili:
Nessuna in particolare. Si veda anche il successivo paragrafo 10.
Indicazione per i locali: Locali adeguatamente areati.
7.3. Usi finali specifici
Nessun uso particolare
SEZIONE 8: Controllo dell’esposizione/protezione individuale
8.1. Parametri di controllo
Non sono disponibili limiti di esposizione lavorativa
31
Valori limite di esposizione DNEL: N.A.
Valori limite di esposizione PNEC: N.A.
8.2. Controlli dell’esposizione
Protezione degli occhi:
Non richiesto per l’uso normale. Operare comunque secondo le buone
pratiche di lavoro.
Protezione della pelle:
Non è richiesta l’adozione di alcuna precauzione speciale per l’uso
normale.
Protezione delle mani:
Non richiesto per l’uso normale.
Protezione respiratoria:
Non necessaria per l'utilizzo normale.
Rischi termici:
Nessuno
Controlli dell’esposizione ambientale: Nessuno
SEZIONE 9: Proprietà fisiche e chimiche
9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali
Aspetto e colore:
liquido incolore
Odore:
percettibile
Soglia di odore:
non determinata
pH:
8,4
Punto di fusione/congelamento: -15 °C
Punto di ebollizione iniziale e intervallo di ebollizione:
102/105°C a 760 mmHg
Infiammabilità solidi/gas:
non applicabile
Limite superiore/inferiore d’infiammabilità o esplosione: Inf 3,2%-Sup. 15,3%
Densità dei vapori:
1,9 (aria=1)
Punto di infiammabilità:
110°C (v.a.) ° C
Velocità di evaporazione:
non determinata
Pressione di vapore:
< 8 Pa a 20°C
Densità relativa:
1,02-1,04 g/cm3 20°C
Idrosolubilità:
completa
Solubilità in olio:
non determinata
Coefficiente di ripartizione (n-ottanolo/acqua):
non applicabile
Temperatura di autoaccensione: non determinata
Temperatura di decomposizione: n.d.
Viscosità:
40 mPa/s
Proprietà esplosive:
non applicabile
Proprietà comburenti:
non applicabile
9.2. Altre informazioni
Miscibilità:
acqua, alcol, acetone, glicoli eteri
Liposolubilità:
non determinata
Conducibilità:
8+-2 uS/cm
Proprietà caratteristiche dei gruppi di sostanze
Non Rilevante
SEZIONE 10: Stabilità e reattività
10.1. Reattività:
Stabile in condizioni normali
10.2. Stabilità chimica:
Stabile in condizioni normali
10.3. Possibilità di reazioni pericolose
Può generare gas infiammabili a contatto con metalli elementari (alcali e terre alcaline), nitruri, agenti riducenti forti.
Può infiammarsi a contatto con acidi minerali ossidanti, metalli elementari (alcali e terre alcaline), nitruri,
perossidi ed idroperossidi organici, agenti ossidanti e riducenti.
10.4. Condizioni da evitare:
Stabile in condizioni normali.
10.5. Materiali incompatibili:
Nessuna in particolare.
10.6. Prodotti di decomposizione pericolosi: Nessuno.
SEZIONE 11: Informazioni tossicologiche
11.1. Informazioni sugli effetti tossicologici
Informazioni tossicologiche riguardanti la sostanza: ITACA GP 73190-BIO
32
b) corrosione/irritazione cutanea:
Test: LC50 - Via: Inalazione - Specie: Ratto 5 mg/l - Durata: 1h
Test: LD50 - Via: Orale - Specie:
Ratto 2000 mg/kg
Test: LD50 - Via: Pelle - Specie:
Coniglio 2000 mg/kg
Se non diversamente specificati, i dati richiesti dal Regolamento 453/2010/CE sotto indicati sono da intendersi N.A.:
a) tossicità acuta;
b) corrosione/irritazione cutanea;
c) lesioni oculari gravi/irritazioni oculari gravi;
d) sensibilizzazione respiratoria o cutanea;
e) mutagenicità delle cellule germinali;
f) cancerogenicità;
g) tossicità per la riproduzione;
h) tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) — esposizione singola;
i) tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) — esposizione ripetuta;
j) pericolo in caso di aspirazione.
SEZIONE 12: Informazioni ecologiche
12.1. Tossicità
Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente.
ITACA GP 73190-BIO
a) Tossicità acquatica acuta: Endpoint: LC50 - Specie: Pesci 54900 mg/l - Durata h: 96
Endpoint: EC50 - Specie: Dafnie 34400 mg/l - Durata h: 48
Endpoint: LC50 - Specie: Alghe 19000 mg/l - Durata h: 96
c) Tossicità per i batteri:
Endpoint: EC50 26800 mg/l - Durata h: 0.5
12.2. Persistenza e degradabilità
ITACA GP 73190-BIO
Biodegradabilità:
Rapidamente degradabile - Test: N.A. - Durata: N.A. - %: 90 - Note::
12.3. Potenziale di bioaccumulo
ITACA GP 73190-BIO
Bioaccumulazione:
12.4. Mobilità nel suolo:
(% media) Test MITI - 28 d
Non bioaccumulabile - Test: BCF - Fattore di bioconcentrazione - 0.92 Durata: N.A. - Note:: log P (o/w)
N.A.
12.5. Risultati della valutazione PBT e vPvB
Sostanze vPvB:
Nessuna
Sostanze PBT:
Nessuna
12.6. Altri effetti avversi:
Nessuno
SEZIONE 13: Considerazioni sullo smaltimento
13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti
Recuperare se possibile. Operare secondo le vigenti disposizioni locali e nazionali.
SEZIONE 14: Informazioni sul trasporto
14.1. Numero ONU
14.2. Nome di spedizione dell’ONU
ADR Non soggetto
IATA Non soggetto
IMDG Non soggetto
14.3. Trasporto di rinfuse secondo l’allegato II di MARPOL 73/78 ed il codice IBC: N.A.
SEZIONE 15: Informazioni sulla regolamentazione
15.1. Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela
D.Lgs. 3/2/1997 n. 52 (Classificazione, imballaggio ed etichettatura sostanze pericolose)
D.Lgs 14/3/2003 n. 65 (Classificazione, imballaggio ed etichettatura preparati pericolosi)
D.Lgs. 2/2/2002 n. 25 (Rischi derivanti da agenti chimici durante il lavoro)
33
D.M. Lavoro 26/02/2004 (Limiti di esposizione professionali)
D.M. 03/04/2007 (Attuazione della direttiva n. 2006/8/CE)
Regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH)
Regolamento (CE) n. 1272/2008 (CLP)
Regolamento (CE) n. 790/2009 (ATP 1 CLP)
Regolamento (CE) n. 286/2011 (ATP 2 CLP)
Regolamento (UE) n. 453/2010 (Allegato I)
Restrizioni relative al prodotto o alle sostanze contenute in base all'Allegato XVII del Regolamento (CE)
1907/2006 (REACH) e successivi adeguamenti: Nessuna
Ove applicabili, si faccia riferimento alle seguenti normative:
Circolari ministeriali 46 e 61 (Ammine aromatiche).
D.Lgs. 21 settembre 2005 n. 238 (Direttiva Seveso Ter).
D.P.R. 250/89 (Etichettatura detergenti).
D.L. 3/4/2006 n. 152 Norme in materia ambientale
15.2. Valutazione della sicurezza chimica: No
SEZIONE 16: Altre informazioni
Questo documento e' stato redatto da un tecnico competente in materia di SDS e che ha ricevuto formazione adeguata.
Testo delle frasi utilizzate nel paragrafo 3:
Frasi R:
nessuna
Frasi H:
H302 Nocivo se ingerito
Principali fonti bibliografiche:
ECDIN - Environmental Chemicals Data and Information Network Joint Research Centre, Commission of the European Communities
SAX's DANGEROUS PROPERTIES OF INDUSTRIAL MATERIALS Eight Edition - Van Nostrand Reinold
CCNL - Allegato 1 Istituto Superiore di Sanità - Inventario Nazionale Sostanze Chimiche
Le informazioni ivi contenute si basano sulle nostre conoscenze alla data sopra riportata. Sono riferite
unicamente al prodotto indicato e non costituiscono garanzia di particolari qualità.
L'utilizzatore è tenuto ad assicurarsi della idoneità e completezza di tali informazioni in relazione all'utilizzo
specifico che ne deve fare.
Questa scheda annulla e sostituisce ogni edizione precedente.
ADR:
Accordo europeo relativo al trasporto internazionale stradale di merci pericolose.
CAS:
Chemical Abstracts Service (divisione della American Chemical Society).
CLP:
Classificazione, Etichettatura, Imballaggio.
DNEL:
Livello derivato senza effetto.
EINECS:
Inventario europeo delle sostanze chimiche europee esistenti in commercio.
GefStoffVO: Ordinanza sulle sostanze pericolose in Germania.
GHS:
Sistema globale armonizzato di classificazione e di etichettatura dei prodotti chimici.
IATA:
Associazione per il trasporto aereo internazionale.
IATA-DGR: Regolamento sulle merci pericolose della "Associazione per il trasporto aereo internazionale".
ICAO:
Organizzazione internazionale per l'aviazione civile.
ICAO-TI:
Istruzioni tecniche della "Organizzazione internazionale per l'aviazione civile" (ICAO).
IMDG:
Codice marittimo internazionale per le merci pericolose
INCI:
Nomenclatura internazionale degli ingredienti cosmetici.
KSt:
Coefficiente d'esplosione.
LC50:
Concentrazione letale per il 50 per cento della popolazione di test.
LD50:
Dose letale per il 50 per cento della popolazione di test.
LTE:
Esposizione a lungo termine.
PNEC:
Concentrazione prevista senza effetto.
RID:
Regolamento riguardante il trasporto internazionale di merci pericolose per via ferroviaria.
STE:
Esposizione a breve termine.
STEL:
Limite d'esposizione a corto termine.
STOT:
Tossicità organo-specifica.
TLV:
Valore limite di soglia.
TWATLV:
Valore limite di soglia per la media pesata su 8 ore. (ACGIH Standard).
WGK:
Classe di pericolo per le acque (Germania).
N.A.:
N.A.
N.D.:
34
5.1 KIT OPZIONALE (ART. 425) PER LA CONNESSIONE AL PANTOGRAFO (FIG. 23)
Per il montaggio del kit Art. 425 fare riferimento all’ istruzione relativa.
Fig. 23
35
5.2 SCHEMA DI MESSA A TERRA DELL’IMPIANTO (FIG. 24)
Usare cavi di terra di sezione pari o superiore a 16 mm2
Art. 1159....
Art. 470-466
Art. 1166....
Art. 469
Art. 464
Art. 1189....
Art. 1224-1225-1237
Art. 955
Cavo rete
Ferrite
Barra di
rame
Fig. 24
36
37
CONTENTS
1 SAFETY PRECAUTIONS......................................................................................................... 39
1.1 WARNING LABEL............................................................................................................... 39
2 TECHNICAL SPECIFICATIONS.............................................................................................. 40
2.1 GENERAL DESCRIPTION OF THE SYSTEM...................................................................... 40
2.2 PLASMA PROF 254 HQC POWER SOURCE......................................................................41
2.3 GAS CONSOLE.................................................................................................................. 42
2.3.1 Manual gas console................................................................................................... 42
2.3.2 Automatic gas console.............................................................................................. 43
2.4 PVC VALVE CONSOLE....................................................................................................... 44
2.5 IGNITION UNIT HV19-1....................................................................................................... 44
2.6 IGNITION UNIT – HV19-PVC VALVE CONSOLE................................................................. 45
2.7 CP450G TORCH................................................................................................................. 46
2.8 TORCH CP251G...................................................................................................................47
3 INSTALLATION .......................................................................................................................47
3.1 UNPACKING AND ASSEMBLY............................................................................................47
3.2 CONNECTING THE POWER SOURCE................................................................................47
3.2.1 Connecting the CNC pantograph.............................................................................. 49
3.2.2 Digital signals from pantograph control to power source.......................................... 50
3.2.3 Digital signals from power source to pantograph control...........................................51
3.2.4 Analogue signals from power source to pantograph control......................................51
3.2.5 Emergency stop signal for power sourc.................................................................... 52
3.3 CONNECTING THE GAS CONSOLE.................................................................................. 53
3.3.1 Manual gas console PGC-3 and PGC-2.................................................................... 53
3.3.2 Automatic gas console APGC.................................................................................... 53
3.3.3 Note on gas connection............................................................................................. 54
3.4 CONNECTING THE TORCHES CP251G AND CP450G...................................................... 54
3.4.1 Applications on pantograph....................................................................................... 54
3.4.2 Applications to robot.................................................................................................. 54
3.5 COOLANT LIQUID REQUIREMENTS................................................................................. 55
4 USE
...................................................................................................................... 55
4.1 DESCRIPTION OF THE POWER SOURCE PANELS........................................................... 55
4.2 DESCRIPTION OF MANUAL GAS CONSOLE PANEL AND ITS USE................................. 56
4.2.1 Preparation and execution of the CUT........................................................................57
4.2.2 Preparation and execution of MARK.......................................................................... 58
4.2.3 Performing the gas TEST........................................................................................... 59
4.2.4 Additional functions (SECOND FUNCTIONS)............................................................ 59
4.2.4.1 Preparation and execution of SPOT MARK.................................................. 59
4.2.4.2 Controlling the current in the work piece corners (CORNER)....................... 59
4.2.4.3 Management of torch cooling time at end of cutting.................................... 60
4.2.4.4 Display of coolant (H2O) flow rate and temperature..................................... 60
4.2.4.5 Making the cut on perforated or gridded plates (SR).................................... 60
4.2.4.6 Fine remote current adjustment (RRI)............................................................61
4.2.5 Errors codes................................................................................................................61
4.3 DESCRIPTION OF AUTOMATIC GAS CONSOLE PANEL................................................... 63
4.4 CUT QUALITY..................................................................................................................... 64
4.5 SYSTEM MAINTENANCE................................................................................................... 65
5 APPENDIX
...................................................................................................................... 66
5.1 OPTIONAL KIT (ART. 425)FOR THE CONNECTION TO THE PANTOGRAPH’S CNC........71
5.2 GROUNDING SCHEMATIC OF THE CUTTING PLANT...................................................... 72
38
INSTRUCTION MANUAL FOR PLASMA CUTTING SYSTEM
IMPORTANT: BEFORE STARTING THE EQUIPMENT,
READ THE CONTENTS OF THIS MANUAL, WHICH MUST
BE STORED IN A PLACE FAMILIAR TO ALL USERS FOR
THE ENTIRE OPERATIVE LIFE-SPAN OF THE MACHINE.
THIS EQUIPMENT MUST BE USED SOLELY FOR WELDING OPERATIONS.
1 SAFETY PRECAUTIONS
WELDING AND ARC CUTTING CAN BE
HARMFUL TO YOURSELF AND OTHERS. THE
USER MUST THEREFORE BE EDUCATED AGAINST THE
HAZARDS, SUMMARIZED BELOW, DERIVING FROM
WELDING OPERATIONS. FOR MORE DETAILED INFORMATION, ORDER THE MANUAL CODE 3.300.758.
NOISE.
This machine does not directly produce noise
exceeding 80dB. The plasma cutting/welding
procedure may produce noise levels beyond said
limit; users must therefore implement all precautions required by law.
MAGNETIC FIELDS - May be dangerous.
· Electric current following through any conductor causes localized Electric and Magnetic Fields (EMF). Welding/cutting current
creates EMF fields around cables and power sources.
· The magnetic fields created by high currents may affect
the operation of pacemakers. Wearers of vital electronic
equipment (pacemakers) shall consult their physician before beginning any arc welding, cutting, gouging or spot
welding operations.
· Exposure to EMF fields in welding/cutting may have
other health effects which are now not known.
· All operators should use the followingprocedures in order to minimize exposure to EMF fields from the welding/
cutting circuit:
- Route the electrode and work cables together - Secure them with tape when possible.
- Never coil the electrode/torch lead around your body.
- Do not place your body between the electrode/torch
lead and work cables. If the electrode/torch lead cable
is on your right side, the work cable should also be on
your right side.
- Connect the work cable to the workpiece as close as
possible to the area being welded/cut.
- Do not work next to welding/cutting power source.
EXPLOSIONS.
· Do not weld in the vicinity of containers under
pressure, or in the presence of explosive dust,
gases or fumes. · All cylinders and pressure regulators used in welding operations should be handled with
care.
ELECTROMAGNETIC COMPATIBILITY
This machine is manufactured in compliance with the instructions contained in the standard IEC 60974-10 (CL.
A), and must be used solely for professional purposes
in an industrial environment. There may be potential
difficulties in ensuring electromagnetic compatibility
in non-industrial environments.
DISPOSAL OF ELECTRICAL AND ELECTRONIC
EQUIPMENT
Do not dispose of electrical equipment together
with normal waste!In observance of European Directive 2002/96/EC on Waste Electrical and Electronic
Equipment and its implementation in accordance with
national law, electrical equipment that has reached the
end of its life must be collected separately and returned
to an environmentally compatible recycling facility. As the
owner of the equipment, you should get information on
approved collection systems from our local representative. By applying this European Directive you will improve
the environment and human health!
IN CASE OF MALFUNCTIONS, REQUEST ASSISTANCE
FROM QUALIFIED PERSONNEL.
1.1 WARNING LABEL
The following numbered text corresponds to the label
numbered boxes.
1. Cutting sparks can cause explosion or fire.
1.1 Keep flammable materials away from cutting.
1.2 Cutting sparks can cause fires. Have a fire extinguisher nearby, and have a watchperson ready to use it.
1
1.1
1.2
1.3
?
2
2.1
2.2
2.3
F
OF
3
3.1
4
4.1
5
5.1
3.2
4.2
3.3
4.3
7
6
G
kl
a
g
xm
b
Ghgopglòdfòxlc òkvfàlxcvò l+dòvòùx
g
Sm,nxcv,mzx.c ierlòdfb-.èeì’,c mdlò
g
hsjkklasjlòsòlxc,òz
tg
n zx
n
,
sx h
xn m j
x
n
m ks j
su zx ks
k
w
e kx
sd n sk
h cm
js
jk c
sd
h
a
h
jhgfjksdhfjksdklcsmkldc
jk
xc
3098464
39
1.3
2.
2.1
2.2
2.3
3.
3.1
3.2
3.3
4
4.1
4.2
4.3
5
5.1
6
7
Do not cut on drums or any closed container.
The plasma arc can cause injury and burns.
Turn off power before disassembling torch.
Do not grip material near cutting path.
Wear complete body protection.
Electric shock from torch or wiring can kill.
Wear dry insulating gloves. Do not wear wet or damaged gloves.
Protect yourself from electric shock by insulating
yourself from work and ground.
Disconnect input plug or power before working on
machine.
Breathing cutting fumes can be hazardous to your
health.
Keep your head out of fumes.
Use forced ventilation or local exhaust to remove fumes.
Use ventilating fan to remove fumes.
Arc rays can burn eyes and injure skin.
Wear hat and safety glasses. Use ear protection and
button shirt collar. Use welding helmet with correct
shade of filter. Wear complete body protection.
Become trained and read the instructions before
working on the machine or cutting.
Do not remove or paint over (cover) the label.
2 TECHNICAL SPECIFICATIONS
2.1 GENERAL DESCRIPTION OF THE SYSTEM
The Plasma Prof 254 HQC (Art. 955), complete with ignition unit HV19-1 (Art. 464) or HV-PVC (art.462), manual
gas console PGC-3 - PGC-2 (Art. 470) or automatic gas
console APGC (Art.466), PVC valve console (Art. 469)
and torch CP251G (art. 1237) or CP450G (articles depend
on application), is a mechanized multigas plasma cutting
system, fully controlled by a microprocessor, able to dispense a max current of 250A at 100% duty cycle.
All process parameters (material, gas, thickness and current) may be selected from the gas console; the optimum
gas flow is automatically indicated based on the choices
made.
The status of all operating parameters may be easily acquired, via personal computer, through a RS232 port on
the front panel of the power source; this allows a complete overview of the job situation and can help in the event
of any malfunctions.
The machine software can then be updated using the
same RS232.
For optimum cutting of any metal material, the system
uses different gases, such as: air, nitrogen N2, oxygen
O2, H35 blend (35% hydrogen H2 – 65% argon AR), F5
blend (5% hydrogen H2 – 95% nitrogen N2). Combinations of the latter are automatically suggested based on
the material selected. it is then possible to perform the
marking with gas argon Ar, also automatically suggested.
Various sets of consumables are available based on the
cutting current and gases used, calibrated and tested to
obtain the maximum cutting quality.
Art. 1169....
Art. 470-466
Art. 1166....
Art. 464
Art. 1189....
Art. 11224-1225-1237
Art. 469
Art. 955
40
Fig. 1
2.2 PLASMA PROF 254 HQC POWER SOURCE
TECHNICAL SPECIFICATIONS
The Plasma Prof 254 HQC is a direct current power
source, 250A max at 100% duty cycle, compliant with
IEC standards 60974-1, 60974-2 and 60974-10.
This is where the microprocessor resides that manages
the entire system, and whose software may be updated
from the RS232 port on the front panel.
In the back it includes the cooling unit, complete with
tank, pump, radiator, filter and flow meter.
Rated open circuit voltage (Uo)
315 V
Max output current (I2)
250 A
Output voltage (U2)
170 V
Duty cycle
100% @ 250A
Max ambient temperature
Protection rating for the housing
40 °C
Air, with forced
ventilation
IP21S
Net weight
406 kg
Cooling
Rated supplyes voltage and max currents:
220/230 V, 3 ~, 50/60 Hz, 145 A
380/400 V, 3 ~, 50/60 Hz, 76 A
415/440 V, 3 ~, 50/60 Hz, 70 A
TORCH COOLING UNIT
1.7 kW
Max pressure
0.45 MPa
990
1367
900
Rated cooling power at
1 l/min at 25°C
barycentre
Fig. 2
41
2.3 GAS CONSOLE
and 95% nitrogen N2).
The gas console is a device to manage selection of the
process parameters and adjust the gas flow, compliant
with IEC 60974-8 regulations. It contains solenoid valves,
pressure reducers and transducers as well as electronic
boards to power and control these components.
TECHNICAL SPECIFICATIONS
GAS
USED
TITRE
2.3.1 Manual gas console PGC-3 - PGC-2
It is divided into two units: the PGC-3, powered by air,
argon Ar, nitrogen N2 and oxygen O2, and the PGC-2,
powered by the gases H35 (blend of 35% hydrogen H2
and 65% argon AR) and F5 (blend of 5% hydrogen H2
MAX. INLET
PRESSURE
FLOW
RATE
Air
Clean, dry and oil
free according to
ISO 8573-1: 2010
standard. Class
1.4.2 (particulatewater-oil)*
0.8 MPa (8 bars)
220 l/min
Argon
99.997%
0.8 MPa (8 bars)
70 l/min
Nitrogen
99.997%
0.8 MPa (8 bars)
150 l/min
Oxygen
99.95%
0.8 MPa (8 bars)
90 l/min
H35
F5
130 l/min
30 l/min
lISO 8573-1.2010 standard provides for Class 1.4.2:
*• Particulate:
≤ 20,000 solid particles per m3 air measuring
198
289
M
• Water:
6
• Oil:
between 0.1 and 0.5 µm;
≤ 400 solid particles per m3 air measuring between 0.5 and 1.0 µm;
≤ 10 solid particles per m3 air measuring between 1.0 and 5.0 µm.
Pressure dew point must be lower than or equal
to 3°C.
oil total concentration must be lower than or
equal to 0.1 mg per m3 air.
Duty cycle
100%
Protection rating for the housing
IP 23
Net weight
20 kg
380
315
354
Fig. 3
42
Mix:
35% hydrogen,
0.8 MPa (8 bars)
65% argon
Mix:
5% hydrogen, 95% 0.8 MPa (8 bars)
nitrogen
2.3.2 Automatic gas console APGC
This is split into two units: one upper unit, supplied with air
gas, argon Ar, nitrogen N2 and oxygen O2, and one lower
unit supplied by gas H35 (mixture at 35% hydrogen H2 and
65% argon Ar) and F5 (mixture at 5% hydrogen H2 and 95%
nitrogen N2).
TECHNICAL DATA
GASES
USED
TITLE
MAX INLET
PRESSURE
FLOW
RATE
Air
Clean, dry and oil
free as per ISO
8573-1: 2010
standard. Class
1.4.2 (particulatewater-oil)
0.8 MPa (8 bar)
220 l/min
Argon
99.997%
0.8 MPa (8 bar)
70 l/min
Nitrogen
99.997%
0.8 MPa (8 bar)
150 l/min
Oxygen
99.95%
0.8 MPa (8 bar)
90 l/min
0.8 MPa (8 bar)
130 l/min
0.8 MPa (8 bar)
30 l/min
H35
F5
*
Mixture:
35% hydrogen,
65% argon
Mixture:
5% hydrogen,
95% azoto
for the Class 1.4.2, the ISO 8573-1 2010 standard requires:
*• Particulate:
≤ 20,000 solid particles per m3 of air with size
289
198
• Water:
• Oil:
M
between 0.1 and 0.5 µm;
≤ 400 solid particles per m3 of air with size
between 0.5 and 1.0 µm;
≤ 10 solid particles per m3 of air with size between 1.0 and 5.0 µm.
the air pressure dew point must be below or
same as 3°C.
the total oil concentration must be below or the
same as 0.1 mg per m3 of air.
6
Duty cycle
100%
Protection rating for the housing
IP 23
Net weight
20 kg
352
315
354
Fig. 4
43
2.4 PVC VALVE CONSOLE
The PVC valve console is a device suitable for managing
the exchange of gas in the ignition-transfer passages and
switch-off.
It contains solenoid valves, check valves, pressure reducers.
The net weight of the PVC (Fig. 5) is 3.2 kg.
250
320
124
200
155
Ø 5,5
145
70
M6
205
240
Fig. 5
200
2.5 IGNITION UNIT HV19-1
The HV19-1 ignition unit is a device that provides the high
frequency-high voltage (14 kV) impulse needed to trigger
the electric arc inside the torch, between electrode and
nozzle.
It complies with IEC 60974-3 standard.
It can be mounted in any position and when the cover is
opened, this causes the system to come to a standstill.
Fig. 6
TECHNICAL DATA
Peak voltage (Upk)
14 kV
Duty cycle
100% @ 420A
Protection rating for the housing
IP 23
Net weight
6.5 kg
44
2.6 IGNITION UNIT – HV19-PVC VALVE CONSOLE
The ignition unit – valve console is a device which performs a double function:
- it provides the high frequency-high voltage (14 kV) impulse needed to trigger the electric arc inside the torch,
between electrode and nozzle;
- it manages the exchange of gas in the ignition-transfer passages and switch-off. It contains solenoid valves,
check valves, pressure reducers.
It complies with IEC 60974-3 standard.
It is generally used in robotized plants.
When the cover is opened, this causes the system to
come to a standstill.
Duty cycle
100% @ 420A
Protection rating for the housing
IP 23
Net weight
10 kg
487
14 kV
188
M6
240
238
Peak voltage (Upk)
300
TECHNICAL DATA
Fig. 7
45
2.7 CP450G TORCH
The CP450G torch is a multi-gas appliance cooled by
means of liquid coolant, suitable for bevel cutting and in
compliance with the IEC 60974-7 standard.
It is suitable for the use of plasma gas such as: air, argon
Ar, nitrogen N2, oxygen O2, mixture H35 (35% hydrogen
H2 – 65% argon Ar) and mixture F5 (5% hydrogen H2 –
95% nitrogen N2); of secondary gases such as: air, argon
Robotized applications
46
Ar, nitrogen N2, oxygen O2; of auxiliary gases such as:
air and nitrogen N2. Used with the Plasma Prof 420 HQC
power source, max cutting current is 420A at 100% of
duty cycle.
Various versions exist of the CP450G torch depending on
the application: on pantograph or on robotized systems.
The net weight of the torch complete with cable varies between 8 kg and 12 kg depending on the different lengths.
Fig. 8
Pantograph applications
2.8 TORCH CP251G (Fig. 7)
3 INSTALLATION
The torch CP251G is a multigas torch cooled with liquid
coolant, compliant with IEC 60974-7 regulations.
It is suited for the use of plasma gases such as: air, argon
Ar, nitrogen N2, oxygen O2, H35 blend (35% hydrogen H2
– 65% argon AR) and F5 blend (5% hydrogen H2 – 95%
nitrogen N2); and of secondary gases such as: air, argon
Ar, nitrogen N2, oxygen O2.
Used with the power source Plasma Prof 254 HQC, the
max cutting current is 250A at 100% duty cycle.
The net weight of torch complete with 4m, 6m and 9m
cable is, respectively, 6kg, 7.5kg and 10kg.
The system must be installed by qualified personnel. All
the connections must comply with applicable standards
and be made in full compliance with safety regulations
(see CEI 26-23 / IEC-TS 62081).
Make sure the supply cable is disconnected during all the
installation phases.
Carefully keep to the earth connection diagram shown on
Appendix 5.2 -Page72.
3.1 UNPACKING AND ASSEMBLY
To move the power source, use a fork-lift truck.
To remove the wooden platform forming part of the packaging:
• loosen the 4 wooden platform retention screws
• lift the power source using a fork-lift truck and position the forks, bearing in mind the position of its centre of
gravity (see Fig. 2).
3.2 CONNECTING THE POWER SOURCE.
All the connections must be made by qualified personnel.
• The power source is supplied with power voltage 400V
three-phase. For different power voltages: remove the
right side of the power source (see spare parts list), remove the cover of the terminal boards and proceed as
indicated in figure 10.
414
Ø 51
139
Fig. 10
Fig. 9
NOTE: the 3-pole terminal board at the top relates to the
service transformer.
Make sure the power voltage corresponds to that shown
47
on the power source data plate.
The yellow-green lead of the power cable must be connected to an efficient earth system (see diagram of Appendix 5.2-Fig.27); the remaining leads must be connected to
the power supply line by means of a switch, possibly near
the cutting area to permit speedy switch-off in case of an
emergency. The capacity of the thermal magnetic switch
or fuses must be the same as the max appliance current
input. This is shown on the data plate, on the rear of the
machine, in correspondence to the U1 power voltage.
Any extensions must have a section suited for the max
power input.
• After performing this operation, proceed to make the
various connections (Fig. 11).
Fit the connection art. 1159, with relative cables, in torch
coupling G of the power sourceand fully tighten the 3 retention screws. Tighten the black power cable to the terminal B (-), fit the two safety leads in the terminal board C
and the red lead faston of the pilot arc in the relative lead
A with male faston.
Tighten the end of the earth lead in the clamp H (+) as
shown in figure 11. Also, connect the cooling water pipes
E and F, being careful to make sure the colours correspond (E-red = hot water, return; F-blue = cold water,
supply), to the respective connection pipes Art. 1156.
Fit the other end of the connection art. 1159 in the HV19-1
unit (art. 464) as indicated in the part section of figure 12
[black power lead to clamp B (-) and red cable faston to
pilot arc in A (+)]:
B
A
Fig. 12
The HV19-1 unit must be connected to the earth system
directly on the pantograph (by means of the 4 retention
screws shown in figure 7), in a position such as to permit
its opening.
With reference to Fig.13, connect the connections
art.1189 to the connectors B (relating to the gas console);
the connection the pantograph to the connector A; finally,
any connection art.1199 to the connector C (relating to
the remote control).
B
C
A
Fig. 13
A
F
B
E
H
G
48
Fig. 11
C
3.2.1 Connecting the CNC pantograph.
In the case of a generator featuring Devicenet interface,
refer to the specific documentation.
NOTE: the male patch connector (AMP P/N 182926-1Fig 14) with corresponding pins is provided for the CNC
connector; the customer is responsible for the rest of the
connection to the pantograph.
Connector AMP
P/N 182926-1
Fig. 14
49
3.2.2 Digital signals from pantograph control to power source
WIRING OF A DIGITAL INPUT.
SPOT-MARK.
CONNECTOR
TERMINALS
CNC ON POWER SOURCE
SIGNAL
NAME
SIGNAL
TYPE
POSITION ON
INTERFACE
BOARD
5
6
Spot
Signal
+24 Vdc
J10, pin 7
J10, pin 8
The “Spot” signal is active at top.
Spot 0 Vdc=
the Pantograph control signals normal
cutting condition to the Power source.
Spot +24 Vdc= the Pantograph control commands the
Power source to start “Spot Marking”
mode.
CORNER
CNC CONNECTOR
SIGNAL
TERMINALS ON
NAME
POWER SOURCE
15
16
Corner
SIGNAL
TYPE
POSITION ON
INTERFACE
BOARD
Signal
+24 Vdc
J10, pin 5
J10, pin 6
low logic level 0 ÷ +7,5 Vdc;
high logic level +14,5 ÷ +24 Vdc;
input current
2,5 mA, max.;
input frequency 100 Hz, max.;
reference potential for each input (Gnd) J1, pin 2, on
interface board.
The “Corner” signal is active at top.
Corner 0 Vdc = the Pantograph control signals normal
cutting condition to the Power source.
Corner +24 Vdc = the Pantograph control signals approach to a corner to the Power source.
ROBOT READY.
PREFLOW
CONNECTOR
TERMINALS
CNC ON POWER SOURCE
SIGNAL
NAME
SIGNAL
TYPE
POSITION ON
INTERFACE
BOARD
1
2
Robot
Ready
Signal
+24 Vdc
J10, pin 3
J10, pin 4
"Robot Ready” signal is active in high position.
A +24Vdc voltage is required in order to have the Power
source ready for cutting .
Pantograph Control must set this signal as soon as it is
ready for cutting.
If the “Robot Ready” signal is absent the cutting process
is immediately stopped and a flashing signal is displayed on the Control Panel.
NOTE: If the “Robot Ready” signal is not active no signal,
either digital or analog, is obtained.
17
18
CONNECTOR
TERMINALS
CNC ON POWER SOURCEE
SIGNAL
NAME
SIGNAL
TYPE
POSITION ON
INTERFACE
BOARD
3
4
Start
Signal
+24 Vdc
J10, pin 1
J10, pin 2
I“Start” signal is active in high position and starts the cutting process.The cutting process is active as long as the
“Start” signal is present.
Exceptions: “Robot Ready” signal is absent.
“Power Source Ready” signal is absent (ex.:
over temperature, insufficient coolant level, etc.).
Preflow
SIGNAL
TYPE
POSITION ON
INTERFACE
BOARD
Signal
+24 Vdc
J11, pin 5
J11, pin 6
The “Preflow” signal is active at top.
Preflow 0 Vdc =
the Pantograph control signals NOT
to start “Preflow” function to Power
source.
Preflow +24 Vdc = the Pantograph control commands
Power source to start “Preflow” function.
CUT/MARK
CNC CONNECTOR
SIGNAL
TERMINALS ON
NAME
POWER SOURCE
19
20
START.
50
CNC CONNECTOR
SIGNAL
TERMINALS ON
NAME
POWER SOURCE
Cut/
Mark
SIGNAL
TYPE
POSITION ON
INTERFACE
BOARD
Signal
+24 Vdc
J11, pin 7
J11, pin 8
Il segnale “Cut/Mark” è attivo alto.
Cut/Mark 0 Vdc =
il Controllo Pantografo segnala al
Generatore la condizione di taglio
normale.
The “Cut/Mark” signal is active at top.
Cut/Mark 0 Vdc =
the Pantograph control signals normal cutting condition to the Power
source.
Cut/Mark +24 Vdc = the Pantograph control signals to
the Power source to start “Cut/
Mark” mode.
3.2.3 Digital signals from power source to pantograph control.
WIRING A RELAY DIGITAL OUTLET
PROCESS ACTIVE
CNC CONNECTOR
SIGNAL
TERMINALS ON
NAME
POWER SOURCE
27
286
SIGNAL
TYPE
Process Terminal C
Active Contact NO
POSITION
ON
INTERFACE
BOARD
J3, pin 3
J3, pin 4
The “Process Active” signal is active at top (contact
closed).
When the Pantograph control initializes the digital “Start”
signal, the cutting process starts with gas preflow, followed by the cutting operation and subsequently by gas
postflow.
From the start of gas preflow until the end of gas postflow,
the Power source initializes the “Process Active” signal.
The Power source is performing the process.
3.2.4 Analogue signals from power source to pantograph control.
WIRING AN
OUTPUT.
contact voltage
contact current
switchover frequency
INSULATED
VOLTAGE
ANALOGUE
24 Vdc / 120 Vac;
1 Adc / 0.5 Aac max;
15 Hz max.
ARC TRANSFER
CNC CONNECTOR
SIGNAL
TERMINALS ON
NAME
POWER SOURCE
12
14
SIGNAL
TYPE
Contact NO
Arc
Transfer Terminal C
POSITION
ON
INTERFACE
BOARD
J4, pin 1
J4, pin 3
The “Arc Transfer” signal is active at top (contact closed).
The “Arc Transfer” signal remains active for the duration
of cutting, including break-through phase.
POWER SOURCE READY
CNC CONNECTOR
SIGNAL
TERMINALS ON
NAME
POWER SOURCE
25
26
Power
Source
ready
SIGNAL
TYPE
POSITION
ON
INTERFACE
BOARD
Terminal C
J3, pin 5
Contact NO
J3, pin 6
The “Power Source Ready” signal is active at top (contact
closed).
The “Power Source Ready” signal remains active for the
time the Power source is ready to cut. As soon as an error message appears on the Power source or the “Robot
Ready” signal is deactivated from the Pantograph control,
the “Power Source Ready” signal ceases being active.
This means that the “Power Source Ready” signal can
detect both Power source errors and Pantograph errors.
output voltage
output current
output frequency
0 ÷ 10 Vdc;
20 mA max;
5 Hz max.
FULL SCALE
VALUE FOR
V_ARC-ISO
SIGNAL
DIP1
1
DIP1
2
10 V
5V
OFF
ON
OFF
ON
DIP 1
NOTE: Both the sections 1 and 2 of DIP1 must always be
in identical positions (e.g.: both ON or both OFF).
51
V_Arc-ISO
CNC
CONNECTOR
TERMINALS
ON POWER
SOURCE
11
7
SIGNAL
NAME
SIGNAL
TYPE
analog out+
V_Arc-ISO
(0÷5V) (0÷10V) analog out-
POSITION
ON
INTERFACE
BOARD
WIRING OF A NON-INSULATED VOLTAGE ANALOGUE
OUTPUT.
J5, pin 3
J5, pin 4
“V_Arc-ISO” is the signal relating to the arc voltage at
Power source output (“electrode-piece being worked”
voltage), provided in insulated and reduced way.
The “V_Arc-ISO” signal is available with the following fullscale values:
• voltage from 0 to 5V, corresponding to the arc voltage
from 0 to 250V (reduction ratio = 1/50);
• voltage from 0 to 10V, corresponding to arc voltage from
0 to 250V (reduction ratio = 1/25).
The full scale value depends on the position of the
dip-switches Dip1 on the interface board (see fig. 15).
output voltage
output impedance
0 ÷ 250 Vdc;
10 Kohm, approx.
V_Arc-NO-ISO
CNC
CONNECTOR
TERMINALS
ON POWER
SOURCE
9
8
SIGNAL
NAME
SIGNAL
TYPE
V_Arc-NO-ISO analog out+
(0÷250V)
analog out-
POSITION
ON TORCH
CIRCUIT +
MEASUREMENT
J8, pin 1
J8, pin 2
“V_Arc-NO-ISO” is the signal relating to the arc voltage
at Power source output (“electrode-piece being worked”
voltage), provided in a direct and NON insulated way.
The “V_Arc-NO-ISO” signal is available with voltage values 0 ÷ 250 Vdc and with positive terminal (potential of
piece being worked) electrically connected to the earth
potential of the system.
The “electrode” potential is provided with a 10 Kohm resistor, fitted in series at output.
3.2.5 Emergency stop signal for power source
DIP 3
WIRING THE EMERGENCY INPUT.
DIP 1
Fig. 15
Input voltage 24 Vdc;
Current input 20 mA max
The machine is supplied with the insulated reduced arc
voltage output at 1/50 Varc.
EMERGENCY A
CNC
CONNECTOR
TERMINALS
ON POWER
SOURCE
21
22
52
SIGNAL
NAME
Emergency
A
SIGNAL
TYPE
Contact NC
Contact NC
POSITION
INSIDE POWER
SOURCE
Line TL
control
Line TL
control
“Emergency A” is the emergency stop signal sent to the
Power source by the Pantograph control or system protection devices. It is triggered by a relay contact or safety
device; when the device trips, the contact is opened and
the Power source comes to an immediate halt, with the
opening of the line contact inside the Power source. The
Power source is thus without power supply to the power
circuits. The “Emergency A” signal is active low (contact
open): to have the Power source ready to start cutting,
the contact must be closed. “Emergency A” immediately
stops the power supply from the Power source. The message “OFF rob” appears on the control panel.
EMERGENCY B.
CNC
CONNECTOR
TERMINALS
ON POWER
SOURCE
23
24
SIGNAL
NAME
Emergency
B
SIGNAL
TYPE
Contact NC
Contact NC
POSITION
INSIDE POWER
SOURCE
Line TL
control
Line TL
control
“Emergency B” is the emergency stop signal sent to the
Power source by the Pantograph control or system protection devices. It is triggered by a relay contact or safety
device; when the device trips, the contact is opened and
the Power source comes to an immediate halt, with the
opening of the line contact inside the Power source. The
Power source is thus without power supply to the power
circuits. The “Emergency B” signal is active low (contact
open): to have the Power source ready to start cutting,
the contact must be closed. “Emergency B” immediately
stops the power supply from the Power source. The message “OFF rob” appears on the control panel.
NOTE: a multipolar connector with additional signals is
available as an optional kit (see appendix).
3.3 CONNECTING THE GAS CONSOLE.
3.3.1 Manual gas console PGC-3 and PGC-2.
• Fasten the gas console above the power source or
above the pantograph and connect the earth leads to an
efficient earth system as indicated in the Fig. 26 of Appendix 5.3.
The two units PGC-3 and PGC-2 are connected together
by means of:
- the connection between CN6 and CN7
- the pipe between the “plasma cutflow” outlet of PGC-3
and the “plasma” inlet of PGC-2 (see Fig. 16)
• Connect the pipe bundle art.1166 by tightening the
pipes to the relative gas outlets, being careful to ensure
the markings correspond (plasma preflow, secondary
preflow/cutflow and auxiliary in PGC-3; plasma cutflow in
PGC-2); screw the electric connector to the outlet CN05
(see the left part of Fig. 16).
• Connect the other end of art.1166 to the PVC valve
console (art.469) for the “plasma”, to “secondary” and
“auxiliary” pipes, being careful to make sure the markings
correspond. Fasten the PVC to the pantograph head, near
the torch (see the right part of Fig. 16).
• Finally connect the connection art.1189 by screwing the
electric connector onto the CN04 outlet (see the left part
of Fig. 17).
3.3.2 Automatic gas console APGC.
• Fasten the gas console above the power source or
above the pantograph and connect the earth leads to an
efficient earth system as indicated in the diagram of Fig.
24 in Appendix 5.3.
• Connect the pipe bundle art.1166 by tightening the
pipes to the relative gas outlets, being careful to ensure
the markings correspond (plasma preflow, secondary preflow/cutflow and auxiliary; screw the electric connector to
the outlet CN05 (see Fig. 17).
• Connect the other end of art.1166 to the PVC valve console (art.469) for the “plasma”, to “secondary” and “auxiliary” pipes, being careful to make sure the gas pipe markings correspond. Fasten the PVC to the pantograph head,
near the torch (see the right part of Fig. 16).
Fig. 16
53
• Finally connect the connection art.1189 by screwing the
electric connector onto the CN04 outlet (see Fig. 17).
Make sure the air (AIR) is always connected, at adequate
pressure, to the automatic gas console, as this is used as
“service” gas.
Fig. 18
Fig. 17
3.3.3 Note on gas connection
The gas inlet threads are 1/4G for air gas, Ar, N2, O2 and
auxiliary and 1/8G for H35 and F5 gas respectively.
The customer is responsible for the supply of gases, and
for the programmed/preventive maintenance of the distribution system. Remember that lack of system maintenance could be the cause of serious accidents.
Carefully read the “Safety Sheet” relating to each of the
gases used, so as not to underestimate hazards caused
by incorrect use.
NOTE: The choice of the type of pipe depends on the gas
used (see EN 559 standard).
NOTE: The use of gas of inferior purity could result in a
reduction in speed, quality and maximum thickness of the
cut. Furthermore, the life-span of expendable materials
cannot be guaranteed.
IMPORTANT: when oxygen gas is used, everything that
comes into contact with it must be free of oils and grease.
• when the MS - O2/O2 cutting program is selected (mild
steel with oxygen/oxygen gas), make sure the air is connected to the gas console inlet, as this is used as “preflow” gas.
• when a cutting current is selected higher than 80A,
make sure the air or nitrogen (N2) are also connected to
the gas inlet of the manual or automatic gas console in the
AUXILIARY channel.
3.4 CONNECTING THE TORCHES CP251G AND CP450G
3.4.1 Applications on pantograph
• Connect the pipe bundle exiting from the torch to the
PVC valve console (art.469) tightening these to the respective gas outlets and following the order indicated by
their markings (see Fig. 18).
54
• Using a T-square, make sure the torch is perpendicular
to the pantograph cutting surface.
• Insert a torch cable (art.1224, 1225 or 1237) in the HV191 Unit (art. 464) as shown in the right part of figure 19.
Fig. 19
3.4.2 Applications to robot
• Connect the pipe bundle exiting from the torch to the
switch-on unit - HV19-PVC valve console (art.462) tightening these to the respective gas outlets and following the
order indicated by the markings on same.
• Using a T-square, make sure the torch is perpendicular
to the pantograph cutting surface.
• Insert a torch cable (art.1222 or 1223) in the switch-on
unit - HV19-PVC valve console (art. 462) and proceed in
the same manner as described in the previous paragraph.
3.5 COOLANT LIQUID REQUIREMENTS
4 USE
The cooling unit is supplied with a minimum quantity of
coolant liquid: the customer is responsible for filling the
tank before using the system.
Use only CEBORA coolant (art. 1514) and carefully read
the MSDS in the appendix for its safe use and correct
storage.
The inlet of the 10-litre tank is in the upper part of the
cooling unit, as shown in fig.20.
Fill to max level and, after first starting the system, top up
to offset the volume of liquid in the pipes.
NOTE: during system use and especially when replacing
the torch or expendable materials, small liquid leaks occur. Top up weekly up to max level.
NOTE: after 6 months, the coolant must be completely
changed, whatever the operating hours of the system.
4.1 DESCRIPTION OF THE POWER SOURCE PANELS
A
The entire system can be turned on from the power
source panel using the knob A. The lamp B on signals
such operation.
A = Mains power switch.
B = Mains power lamp.
C = RS232 serial input port.
D = fuse protecting the cooling circuit pump (5A-250V-T).
E = Fairlead for power supply cable.
F = CNC connector for pantograph connection.
G = CN03 connector for Gas Console connection
H = Coolant tank cap.
I = Coolant level indicator.
L= Coolant outlet filter.
M= Coolant tank bleeder valve.
N= Coolant delivery pipe quick-fitting.
O= Coolant return pipe quick-fitting.
P = Welding torch coupling
Q = Fairlead for earth cable.
R= Coolant return filter.
S = Connector for remote panel connection.
B
D
C
F
G
S
E
H
I
R
L
M
N
P
Q
O
Fig. 20
55
4.2
DESCRIPTION OF MANUAL GAS CONSOLE
PANEL AND ITS USE (FIG. 21)
H: Led indicating the selection mode of
the thickness of the material to be
cut.
I: Led indicating the selection mode of
the cutting current.
L: Led indicating the selection mode of
the cutting speed.
M: Led indicating the diameter of the
nozzle to be used relating to previous
selections.
N: Display showing parameters being
adjusted.
All system functions can be controlled from the gas console panel. In particular, the type of job to be performed is
selected, i.e., CUT, MARK, or gas TEST.
A: Work mode selection button.
Every time this button is pressed, the corresponding LED comes on:
B: Cutting mode LED.
C: Mark mode LED.
O: Parameter adjustment knob.
D: Test mode LED.
P: Display showing type of cutting plasma gas.
E: Button for selecting the parameters to be
regulated.
Every time this button is pressed, the corresponding LED comes on:
F: Led indicating the selection mode of
the type of material to be cut.
G: Led indicating the selection mode
of the PLASMA/SECONDARY gas
combination.
B
G
C
D
H
P
Q: Display showing type of secondary cutting
gas.
R: Display showing pressure of plasma gas
during cutting.
S: Display showing pressure of plasma gas
being ignited.
R
S
W
V
T
A
Q
F
E
U
I
X
L
N
Y
O
M
56
K
Z
Fig. 21
T: Display showing pressure of secondary gas
being ignited.
U: Display showing pressure of secondary gas
during cutting.
V: Button for selecting PRE/CUT FLOW and
secondary PRE/CUT FLOW plasma gas
channels.
W: Button for confirming parameter settings:
console ready for CUT, MARK or TEST.
X: Correct gas pressure search help LED:
-low pressure = left LED on.
- high pressure = right LED on.
- correct pressure = both LEDs on.
Y: Knobs for regulating the pressure of the
gases of the PGC-3 console.
SELECTION
(pressing button E)
Z: Led indicating start of PGC-2 console.
K: Knob for regulating the pressure of the gases
of the PGC-2 console.
4.2.1 Preparation and execution of the CUT
After starting the system by means of the switch on the
front power source panel, the lighting up of the CUT
LED B (see Fig. 21) indicates that the machine is in “cut”
mode. First of all, a series of selections/adjustments must
be made and a check must be carried out to ensure the
RUN key is not pressed (PREFLOW and CUTFLOW display screen in Fig.21 of PLASMA and SECONDARY gas
flow off).
The first thing to do, in sequence, is the selection indicated on table 1.
By keeping the current selection button pressed (LED I
on), end mode is selected as indicated by the flashing
LED. The current can now be regulated, with 1A step, in
preset intervals [20-50A], [70-90A], [110-120A].
The second thing to do, in sequence, is the regulation indicated on table 2.
DESCRIPTION
type of material to be cut
SELECTION
(turning knob O)
MS = Mild Steel
SS = Stainless Steel
AL = Aluminium
t
gas combination
(PLASMA/SECONDARY)
Suitable for chosen material
AIR/AIR - O2/AIR
O2/O2 - N2/N2
F5/N2 - H35/N2
Thickness of material to be cut
See cut tables
Cut current suggested for the chosen
(MAT/GAS/mm) combination
See cut tables
Cut speed suggested for the chosen
(MAT/GAS/mm/A) combination
See cut tables
Diameter of the nozzle to be used for the
chosen (MAT/GAS/mm/A) combination
See cut tables
t
t
t
t
Tab. 1
57
SELECTION
(pressing button V)
REGULATION
(turning knob Y)
DESCRIPTION
Switch on of display R
PLASMA CUTFLOW
Until simultaneous switch-on
of the two arrow LEDs X
Switch on of displayy S
PLASMA PREFLOW
Until simultaneous switch-on
of the two arrow LEDs X
Switch on of display T
SECONDARY PREFLOW
Until simultaneous switch-on
of the two arrow LEDs X
Switch on of display U
SECONDARY CUTFLOW
Until simultaneous switch-on
of the two arrow LEDs X
t
t
t
Tab. 2
When the SET key is pressed, the gas flow for each channel is active for 10 s: after which, the key must be pressed
again to continue regulation.
By pressing the SET button again after the last adjustment, the regulation mode is exited. If the button is
pressed again, return is made to the first regulation, and
so on.
The arrow LEDs under the display screen of the corresponding channel indicate the direction of adjustment
of the knob: if the left one is lit, flow must be increased
(clockwise), vice versa for the right one (anticlockwise).
Once the correct flow is achieved, depending on the selection made on Tab. 1, both are switched on.
After exiting from regulation mode, after the above adjustments, press the RUN button: all the display screens will
thus light up relating to the PLASMA and SECONDARY
channels, and the power source will be ready for cutting.
If the H35 or F5 gas has been selected, the LED comes on
of the PGC-2 gas console.
NOTE: when the system is switched on, the last work setting remains stored (i.e. MAT-GAS-mm-A). If, in the next
adjustment, the type of gas is changed, then “purge” is
automatically performed, i.e., first of all pipe emptying,
followed by subsequent cleaning with flow active for
about 10 s.
After the start signal from the pantograph, the following
sequence is automatically started:
- Preflow lasting 0.5 s with selected gas.
- High voltage / High frequency Pulse.
- Pilot arc switch-on.
- Transfer of plasma arc (sending of “arc transfer” signal to
CNC).
- Start of CNC movement on x-y plane at end of “pierce
delay time”.
When the stop signal is received from the pantograph, the
following sequence automatically starts:
- Switch-off of plasma arc.
- End of CNC movement on x-y plane.
- Postflow with selected gas.
58
4.2.2 Preparation and execution of MARK
After starting the system by means of the switch on the
front power source panel, the lighting up of the MARK
LED indicates that the machine is in “mark” mode. First
of all, a series of selections/adjustments must be made
and a check must be carried out to ensure the RUN key is
not pressed (PREFLOW and CUTFLOW display screen in
Fig.21 of PLASMA and SECONDARY gas flow off).
The first thing to do, in sequence, is the selection indicated on table 3.
For the second setting, refer to that of Tab. 2 with relative
notes.
SELECTION
(pressing
button E)
DESCRIPTION
type of material
to be marked
SELECTION
(turning
knob O)
MS = Mild Steel
SS = Stainless
Steel
AL = Aluminium
t
Combination of
(PLASMA/SECONDARY) gas suitable for the chosen
material
Ar/Ar
t
Cutting current
suggested for the
chosen (MAT/GAS/
mm) combinationa
Tab. 3
See cut tables
4.2.3 Performing the gas TEST
After starting the system by means of the switch on the
front power source panel, the lighting up of the TEST LED
indicates that the machine is in “test” mode. The seal
test must be periodically performed, from T01 to T05, to
check for any gas leaks in the pipes, from where they enter the rear of the gas console as far as entry into the valve
console. The TF6 flow test also permits checking the flow
in the auxiliary AUX channel.
Each channel can be checked individually, as shown on
Tab. 4:
SELECTION
(turning knob O)
DESCRIPTION
Air / air channel test
t
4.2.4.1 Preparation and execution of SPOT MARK
The spot mark is a special type of mark in which the trace
consists of a spot, rather than a line or any other normal
type of mark (see MARK work mode, para.4.2.2).
After setting a number of gas console parameters, the
spot mark can be controlled and performed directly by
the CNC, maintaining the same cut parameters and the
same expendables.
Regulate the sport mark parameters indicated below, selectable in succession by pressing button E:
After the above regulations, by means of a digital signal
on the relative pins (see Fig.14), switch is made from cut
mode to spot mark mode (CUT/SPOT MARK).
SELECTION
(pressing
button E)
DESCRIPTION
SELECTION
(turning knob O)
SEN
Spot Enable
(enables/disables spot mark
function)
OFF = disabled
ON = enabled
SI
Spot Current
(spot mark
current)
From 10 to 39 A
ST
Spot Time
(spot mark time)
OFF*
From 0.01 to 1.00 s
N2 / N2 channel test
t
O2 / O2 channel test
t
t
H35 / -- channel test
t
t
Ar / Ar channel test
t
AUX channel test
Tab. 5
* * in this case, the duration of the spot is controlled by
t
Complete test (timed automatic sequence of T01,
T02, T03, T04, T05, T06)
means of the pantograph Start/Stop signal. If, on the
other hand, the time is set, then this value represents
the max duration of the spot from the transferred arc
signal.
Tab. 4
When the RUN key is pressed, the selected test is started: the machine first of all performs a “purge”, then the
pipes are filled with gas and the GAS INLET solenoids are
subsequently deactivated along with those in the valve
console.
If no leaks are found during the test, e.g., with AIR/AIR,
the display screen of the gas console shows the AIR OK
message (same goes for the other gases: N2 OK, O2 OK,
H35 OK and Ar OK).
If the test T04 has been selected, during the TEST, the
LED of the PGC-2 gas console lights up.
4.2.4.2 Controlling the current in the work piece corners (CORNER)
Reducing the current in the corners of the work piece is
a useful function when associated with cutting speed reduction in same. This way, excessive removal of metal in
the corner is eliminated.
After setting a number of parameters from the gas console, the Corner function can be managed and performed
directly from the CNC, maintaining the same cutting parameters and the same expendables.
Regulate the corner parameters mentioned below, selectable in succession by pressing button E.
4.2.4 Additional functions (SECOND FUNCTIONS)
In the following descriptions, we shall refer to Fig.21.
With system on and in inactive mode (no RUN: display
R,S,T,U off), enter the “second functions” menu by pressing the keys A and E at the same time.
59
SELECTION
(pressing
button E)
DESCRIPTION
Corner Enable
(enables/disables
the corner function)
CEN
SELECTION
(turning knob O)
from the gas console panel by means of the knob O.
The following illustration shows signal timing:
OFF = disabled
ON = enabled
t
Segnale di Corner
CI
Corner Current
(percentage of corner
From 50 to 100 *
current with respect
to cutting current)
Corrente di taglio
Corrente di corner
t
CSD
Corner Slope Down
(current ramp down
gradient)
From 1 to 100 A/
(s/100)
Corner Slope Up
(current ramp up
gradient)
From 1 to 100 A/
(s/100)
t
CSU
Tab. 6
* The regulation of the corner current depends on
the position of the switch #2 of the bench DIP3 in the
remote board (see Fig.15).
With the switch #2 in OFF position (predefined configuration), the value of the corner current is regulated directly
from the pantograph through the relative analogue input
(0-10V) (see optional kit art.425) according to the ratio described on table 7.
ANALOGUE
INPUT
CORNER
CURRENT
0V
50%
…
…
5V
75%
…
…
10V
100%
IMPLEMENTED
VALUE
½ of cutting
current
…
¾ of cutting
current
…
same as cutting
current
Tab. 7
In the event of such analogue input (0-10V) being disconnected, the corner current value remains fixed at 50%
(default) of the cutting current.
With the switch #2 in ON position, the analogue input described above is ignored by the power source and the operator can regulate the value of the corner current directly
60
4.2.4.3 Management of torch cooling time at end of
cutting
At the end of each cut of the piece being worked, the
flow of secondary gas starts again to cool the torch. The
duration of this flow depends on the cutting current and
increases along with the current itself.
Sometimes, for specific jobs, it may be a good idea to
reduce such duration.
The operator can adjust the Post-Flow (PoF) time directly
from the gas console panel by means of the knob O. In
particular, the max duration of such time can be adjusted,
depending on the set cutting current, by up to 5 seconds
at the most.
SELECTION
(pressing
button E)
PoF
DESCRIPTION
SELECTION
(turning knob O)
From 5 to T s
Post Flow
(duration of torch (T=max duration in
cooling flow at seconds, depending
end of cut)
on cutting current)
4.2.4.4 Display of coolant (H2O) flow rate and temperature
In this mode, the flow rate of the coolant can be displayed
on screen N, in litres/min. This is normally 3 litres/min.
4.2.4.5 Making the cut on perforated or gridded plates
(SR)
To cut perforated or gridded plates, it is often best to use
the Self Restart function. With such function started, the
power source restarts the arc every time this is interrupted. The pantograph must also be prepared for cuts of this
type.
SELECTION
(pressing
button E)
SR
DESCRIPTION
SELECTION
(turning knob O)
Self Restart
(enables/disables self restart
function)
OFF = disabled
ON = enabled
4.2.4.6 Fine remote current adjustment (RRI)
This function, available in the “second functions” menu of
the gas console, requires the optional kit art.425.
Make reference to the instruction manual of the latter for
a complete description.
4.2.5 ERROR CODES
ERROR DESCRIPTION
CODE
POSSIBLE SOLUTION
Start pressed at switch-on or power source
reset (switch to RUN mode)
TRG
Switch off the power source, remove the start command
(Err. 53) and restart the power source.
Power transformer over-temperature
Check for any blockages in the cooling circuit or torch
TH0
Check the integrity of the pump fuse. Clean the
(Err. 93) pipes.
radiator.
Module overtemperature: IGBT 1 / IGBT 2
Do not switch off the power source. This way the fan will
TH1
(Err. 74) continue to operate for quick cooling. Return to normal
operation is automatic when the temperature returns to
TH2
within normal limits. If the problem continues, contact the
(Err. 77) CEBORA assistance service.
Flow below minimum limit of cooling liquid
for any blockages in the cooling circuit or torch
H2O/ Check
pipes.
Check
the integrity of the pump fuse. Clean the
(Err 75) radiator.
Low pressure in a gas supply channel
the pressure of the corresponding gas by means
GAS LO Increase
of
the
knob
on the front panel of the gas console. Also
(Err. 78) check the gas
supply pressure. This must be around 8 bar.
Door open in power source or in ignition module HV19-1 or HV19-PVC
OPN Make sure the cover of the power source and/or of the
(Err. 80) HV19-1 or HV19-PVC unit is correctly closed.
CNC off, in emergency or not corrected to
the power source
rob
Switch on the CNC, exit the emergency, check the power
(Err. 90) source-CNC connection.
Internal error in the microprocessor memory
Err 2
Contact the CEBORA assistance service.
The power source does not communicate
with the gas console
Err 6
Check the connection between the power source and the
gas console. If the problem continues, contact the CEBORA assistance service.
The power source does not communicate
with the interface circuit
Err 7
Contact the CEBORA assistance service.
The gas console does not communicate with
the power source
Err 9
Check the connection between power source and gas
console. If the problem continues, contact the CEBORA
assistance service.
Direct current below minimum acceptable
on IGBT2
Err 15
Contact the CEBORA assistance service
Direct current below minimum acceptable
on IGBT1
Err 16
Contact the CEBORA assistance service
Current detected with arc off on IGBT1
module
Err 30
Contact the CEBORA assistance service
Current detected with arc off on IGBT2
module
Err 31
Contact the CEBORA assistance service
Current over range measurement on IGBT1
module during cutting
Err 35
Contact the CEBORA assistance service
Current over range measurement on IGBT2
module during cutting
Err 36
Contact the CEBORA assistance service
Current detected on pilot arc circuit with arc
off.
Err 39
Contact the CEBORA assistance service
Hazardous power voltage: power circuit fault
Err 40
Contact the CEBORA assistance service
61
ERROR DESCRIPTION
Current detected in pilot arc circuit during
cutting
Electrode spent
Alignment error between the firmware versions of: power source, gas console, CNC interface module; or, error during power source
auto-upgrade phase
L1 phase lower than the minimum
CODE
POSSIBLE SOLUTION
Err 49
Contact the CEBORA assistance service
Err 55
Replace the electrode and/or nozzle. Make sure the expendable parts are correctly fitted depending on the type
of job. Also check the correctness of the cutting gas.
Contact the CEBORA assistance service
Err 58
Err 61
Check the fuse of the switchboard to which the power
source mains wire is connected. If the problem continues,
contact the CEBORA assistance service.
Err 62
Check the fuse of the switchboard to which the power
source mains wire is connected. If the problem continues,
contact the CEBORA assistance service.
Err 63
Check the fuse of the switchboard to which the power
source mains wire is connected. If the problem continues,
contact the CEBORA assistance service.
Err 64
Check the fuse of the switchboard to which the power
source mains wire is connected. If the problem continues,
contact the CEBORA assistance service.
Gas pipe emptying not completed or pressure high in a gas supply channel
Err 79
Check the expendable parts or reduce the supply pressure.
Gas console not connected to power source
Err 81
Contact the CEBORA assistance service
No connection between the gas console
PGC-3 and PGC-2 or APGC-1 and APGC-2
Err 82
Check the connection between the PGC-3 module or
APGC-1 module (top one) and the PGC-2 module or
APGC-2 module (bottom one)
L1 phase greater than the maximum
L2 phase lower than the minimum
L2 phase greater than the maximum
62
4.3 DESCRIPTION OF AUTOMATIC GAS CONSOLE
PANEL (FIG. 24)
The front panel of the automatic gas console features a
multifunction LED defining its status.
In particular:
Phase
LED colour
Off
Power source
switch-on
Red steady
Red/Green
alternated
Fully operating
Red/Green
alternated
slow
Green steady
Description
No power to internal
electronic board
Problems with microprocessor of internal
electronic board
Waiting for communication with power
source
No communication
with power source
To manage the automatic gas console (configuration of
the cutting parameters and setting the RUN status) the
remote panel art. 460 must be connected. Make reference to the instruction manual of this article for a description of operation.
With the CAN digital interface open between the pantograph/robot and the power source, and in the absence of
art. art.460, a specific application will be required on the
control.
Regular operation
A=multifunction LED
A
Fig. 22
63
4.4 CUT QUALITY
Many are the parameters and their combinations which
affect cut quality: the Cut Table manual shows the perfect adjustments for cutting a specific material. Nevertheless, because of the inevitable difference caused by
installation on different pantographs and variations in
the characteristics of the cut materials, the most perfect
parameters can undergo small variations with respect to
those indicated on the above tables. The following points
can help the user to make those small alterations needed
to obtain a good-quality cut.
As is shown on the cutting tables, there are various sets
of expendable parts depending on the cutting current
and gas used.
If high output requirements prevail, and therefore the
need for high cutting speeds, set the maximum allowed
current and the nozzle with the largest diameter. If on the
other hand, focus is on cutting quality (greater squaring
and narrower kerf) set the minimum current allowed for
PROBLEM
Bevel cut
Not enough penetration
Presence of
“low-speed dross” *
Presence of
“high-speed dross” **
Rounded cutting edge
the material and the thickness being worked.
Before making any adjustment, make sure:
The torch is perpendicular to the cutting surface.
The electrode, nozzle, H2O nozzle carrier and nozzle
protection are not too worn and that their combination
corresponds to the chosen job.
The cutting direction, depending on the figure to be obtained, is correct. Remember that the best side of a cut
is always the right side with respect to the direction of
movement of the torch (the plasma diffuser used has the
holes in clockwise direction).
If large thicknesses have to be cut, special attention
must be given during the break-through phase: in particular, try and remove any build-up of melted material
around the hole where cutting starts to avoid double
arc phenomena when the torch passes over the starting point again. Also always keep the nozzle protection
clean of any melted metal slag.
Table 7 indicates some of the most frequent problems
and relative solutions.
CAUSE
SOLUTION
Electrode or nozzle worn
Replace both
Stand off too high
Lower stand off
Cutting speed too high
Regulate speed
Cutting speed too high
Regulate speed
Nozzle diameter too large with respect to set current
Check Cutting Tables
Work piece thickness excessive with
respect to set current
Increase the cutting current
Earth lead not in good electric contact with cutting surface
Check the tightness of the earth
terminal to CNC
Cutting speed too low
Regulate speed
Cutting current too high
Reduce cutting current
Stand off too low
Raise stand off
Cutting speed too high
Regulate speed
Cutting speed too low
Increase cutting speed
Stand off too high
Lower stand off
Cutting speed too high
Regulate speed
Stand off too high
Lower stand off
* The low speed dross is thick dross, of globular shape, easy to remove. The kerf is fairly large.
** The high speed dross is thin dross, hard to remove. In case of very high speed, the cut wall is rather rough.
Tab. 7
64
4.5 SYSTEM MAINTENANCE
Correct system maintenance ensures top performance
and extends the life of all the components, including expendable parts. We therefore suggest performing the following maintenance jobs.
Period
Daily
Weekly
Monthly
Every six
months
Maintenance operations
Make sure the gas supply is at the right
pressure
Make sure the power source, cooling
unit and gas console fans are working
correctly
Check coolant level
Clean the torch threads and make sure
there are no signs of corrosion or electric discharges
Check the gas, water and electric connections for any cracks, abrasions or
leaks
Run the TEST program through the gas
console.
Change the coolant in the system
Clean the external and tank filters of the
cooling unit
Clean the gas console filter
Replace the torch O-rings, and order the
kit art.1400
For all the component parts:
• Clean the inside with compressed air (clean, dry and
oil free) to eliminate any dust build up. If possible use a
vacuum cleaner;
• Make sure the power connections are tight and are not
overheating.
For each component part:
Component Maintenance operations
Clean the radiators of the IGBT modules
Power source with compressed air, directing the jet of
air on them .
Clean the radiator with compressed air,
directing the air jet towards it
Cooling unit
Check the internal hydraulic circuit for
cracks or leaks.
Check the internal pneumatic circuit for
Gas console
cracks or leaks.
Check the internal pneumatic circuit for
Valve console
leaks.
Make sure the spark-gap is not excessively blackened and that the gap distance is correct;
Ignition unit
Check the inner hydraulic circuit for
cracks or leaks.
Also periodically check the system earth connection. In
particular, following the diagram in fig.24, make sure all
leads are perfectly tight between screw and nut.
If, during an inspection, a highly worn component part
is found or one that is not working properly, contact the
CEBORA assistance service.
To service the inner parts of the different system components, request the assistance of qualified personnel.
In particular, the following operations are best performed
periodically.
65
5 APPENDIX
SAFETY DATA SHEET FOR ITACA GP 73190-BIO
Safety datasheet issued on 8/7/2013, revision 1
SECTION 1: Identification of substance or mixture and company
1.1. Product identifier
Mixture identification:
Trade name:
Trade code:
Propylene glycol and sodium tolytriazol in aqueous solution
ITACA GP 73190-BIO
02290
1.2. Relevant identified uses of the substance or mixture and uses advised against
Recommended use:
Bacteriostatic anticorrosive/antifreeze
1.3. Details of the supplier of the safety data sheet
Supplier:
I.T.A.C.A. S.r.l.- Via Remigia, 19 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO)
Tel. +39 051 6257493 - Fax +39 051 6255978
Competent person responsible for the safety data sheet: email:
[email protected]
1.4. Emergency telephone number: +39 051 3140161 (hours: 9:00 a.m. -12:30 p.m., 2:30-8:00 p.m.)
SECTION 2: HAZARDS IDENTIFICATION
2.1. Classification of the substance or mixture
Directive criteria, 67/548/EC, 99/45/EC and subsequent amendments thereof:
Properties / Symbols: None.
Adverse physicochemical, human health and environmental effects: No other hazards
2.2. Label elements
The substance is not classified as dangerous according to Directive 67/548/EEC and subsequent
amendments thereof. Special provisions based on Annex XVII to REACH and subsequent amendments:
None
2.3. Other hazards
vPvB Substances: None - PBT Substances: None
Other Hazards:
No other hazards
SECTION 3: Composition/information on ingredients
3.1. Substances: N.A.
3.2. Mixtures
Contains:
odium 4(or 5)-methyl-1H-benzotriazolide
CAS no.: 64665-57-2
EINECS no.: 265-004-9
REACH Registration no.: n.a.
Substance subject to self-classification pursuant to art. 13 of (EC) Regulation no. 1272/2008 and subsequent amendments and additions:
Percentage
Symbol
Hazards
Phrases
< 0,5%
Acute Tox oral, cat.4
Further indications: For the wording of the listed risk phrases refer to section 16
SECTION 4: First aid measures
4.1. Description of first aid measures
After contact with skin:
Wash with plenty of soap and water.
66
H302
In case of contact with eyes: Rinse immediately with plenty of water and seek medical advice.
If swallowed:
Do NOT induce vomiting. SEEK MEDICAL ADVICE IMMEDIATELY.
In case of inhalation:
Remove the affected person to fresh air and keep warm and at rest.
4.2. Most important symptoms and effects, both acute and delayed. None
4.3. Indication of any immediate medical attention and special treatment needed
Treatment:
None
SECTION 5: Firefighting measures
5.1. Extinguishing media
Suitable extinguishing agents: Water spray – Carbon dioxide (CO2).
Extinguishing agents which must not be used for safety reasons: None in particular.
5.2. Special hazards arising from the substance or mixture
Do not inhale explosion or combustion gases.
Burning produces heavy smoke.
5.3. Advice for firefighters
Wear suitable breathing apparatus.
Collect contaminated fire extinguishing water separately. Do not discharge into drains.
Move undamaged containers from immediate hazard area if it can be done safely.
SECTION 6: Accidental release measures
6.1. Personal precautions, protective equipment and emergency procedures
Wear personal protective equipment.
Remove persons to safety.
Refer to protective measures listed in sections 7 and 8.
6.2. Environmental precautions
Do not allow to enter into soil/subsoil. Do not allow to enter into surface water or drains.
Retain contaminated washing water and dispose of it.
In the event of a gas leak or entry into waterways, soil or drains, inform the responsible authorities.
Suitable material for taking up: absorbing material, organic material, sand
6.3. Methods and material for containment and cleaning up
Wash with abundant water.
6.4. Reference to other sections
See also section 8 and 13
SECTION 7: Handling and storage
7.1. Precautions for safe handling
Avoid contact with skin and eyes and inhalation of vapours and mists.
Do not use empty containers before they have been cleaned.
Before carrying out transfer operations, make sure there are no incompatible residual materials in the containers.
Remove contaminated clothing before entering eating areas.
Do not eat or drink while working.
See also section 8 for recommended protective equipment.
7.2. Conditions for safe storage, including any incompatibilities
Keep away from food, drink and animal foodstuffs.
Incompatible materials:
None in particular. See also section 10 below.
Instructions concerning storage facilities: provide adequate ventilation.
7.3. Specific end use(s)
None in particular
SECTION 8: Exposure controls/personal protection
8.1. Control parameters
Workplace exposure limits: no data available
DNEL exposure limit values: N.A.
67
PNEC exposure limit values: N.A.
8.2. Exposure controls
Eye protection:
Not required for normal use. However, always observe good
working practices.
Skin protection:
No special precaution needs to be adopted for
normal use.
Protection for hands:
Not required for normal use.
Respiratory protection:
Not needed for normal use.
Thermal Hazards:
None
Environmental exposure controls:
None
SECTION 9: Physical and chemical properties
9.1. Information on basic physical and chemical properties
Appearance and colour:
colourless liquid
Odour:
perceptible
Odour threshold:
not determined
pH:
8.4
Melting point / freezing point:
-15 °C
Initial boiling point and boiling range: 102/105°C at 760 mmHg
Solid/gas flammability:
not applicable
Upper/lower flammability or explosive limits: Lower 3.2%-Upper 15.3%
Vapour density:
1.9 (air=1)
Flash point:
110°C (OC) ° C
Evaporation rate:
not determined
Vapour pressure:
< 8 Pa at 20°C
Relative density:
1.02-1.04 g/cm3 20°C
Solubility in water:
complete
Solubility in oil:
not determined
Partition coefficient (n-octanol/water): not applicable
Auto-ignition temperature:
not determined
Decomposition temperature:
n.a.
Viscosity:
40 mPa/s
Explosive properties:
not applicable
Oxidizing properties:
not applicable
9.2. Other information
Miscibility:
Fat Solubility:
Conductivity:
Substance Group relevant properties:
water, alcohol, acetone, glycol ethers
not determined
8+-2 uS/cm
none
SECTION 10: Stability and reactivity
10.1. Reactivity:
Stable under normal conditions
10.2. Chemical stability:
Stable under normal conditions
10.3. Possibility of hazardous reactions
May generate flammable gases on contact with elementary metals (alkali and alkaline earth), nitrides and
strong reducing agents.
May ignite on contact with oxidizing mineral acids, elementary metals (alkali and alkaline earth), nitrides,
peroxides and organic hydroperoxides and oxidizing and reducing agents.
10.4. Conditions to avoid:
Stable under normal conditions.
10.5. Incompatible materials:
None in particular.
10.6. Hazardous decomposition products: None.
SECTION 11: Information on toxicological effects
11.1. Information on toxicological effects
Toxicological information regarding the substance: ITACA GP 73190-BIO
b) skin corrosion/irritation:
68
Test: LC50 - Route: Inhalation - Species:
Rat 5 mg/l - Duration: 1h
Test: LD50 - Route: Oral - Species: Rat 2000 mg/kg
Test: LD50 - Route: Dermal - Species: Rabbit 2000 mg/kg
Unless otherwise specified, the data required under Regulation 453/2010/CE and indicated below are to be
considered N.A.: a) acute toxicity;
b) skin corrosion/irritation;
c) serious eye damage/irritation;
d) respiratory or skin sensitization;
e) germ cell mutagenicity;
f) carcinogenicity;
g) reproductive toxicity;
h) specific target organ toxicity (STOT) — single exposure;
i) specific target organ toxicity (STOT) — repeated exposure;
j) aspiration hazard.
SECTION 12: Ecological information
12.1. Toxicity
Adopt good working practices, preventing the product form being released into the environment.
ITACA GP 73190-BIO
a) Acute aquatic toxicity:
Endpoint: LC50 - Species: Fish 54900 mg/l - Duration: 96 h
Endpoint: EC50 - Species: daphnia 34400 mg/l - Duration: 48 h
Endpoint: LC50 - Species: Algae 19000 mg/l - Duration: 96 h
c) Toxicity for bacteria:
Endpoint: EC50 26800 mg/l - Duration: 0.5 h
12.2. Persistence and degradability
ITACA GP 73190-BIO
Biodegradability:
Rapidly degradable - Test: N.A. - Duration: N.A. - %: 90 - Notes:
(average %) MITI Test - 28 d
12.3. Bioaccumulative potential
ITACA GP 73190-BIO
Bioaccumulation:
12.4. Mobility in soil:
Not bioaccumulative - Test: BCF - bioconcentration factor - 0.92 Duration: N.A. - Notes: log P (o/w)
N.A.
12.5. Results of PBT and vPvB assessment
vPvB substances:
None
PBT substances:
None
12.6. Other adverse effects:
None
SECTION 13: Disposal considerations
13.1. Waste treatment methods
Recover if possible. Comply with the local and national regulations currently in force.
SECTION 14: Transport information
14.1. UN number
14.2. UN proper shipping name
ADR Void
IATA Void
IMDG Void
14.3. Transport in bulk according to Annex II of MARPOL 73/78 and the IBC Code: N.A..
SECTION 15: Regulatory information
15.1. Safety, health and environmental regulations/legislation specific for the substance or mixture
Legislative Decree no. 52 of 3/2/1997 (Classification, packaging and labelling of hazardous substances)
Legislative Decree no. 65 of 14/3/2003 (Classification, packaging and labelling of hazardous preparations)
Legislative Decree no. 25 of 2/2/2002 (Risks related to chemical agents at work)
Ministry of Labour Decree of 26/02/2004 (Occupational exposure limits)
Ministerial Decree of 03/04/2007 (Implementation of Directive 2006/8/EC)
69
Regulation (EC) no. 1907/2006 (REACH)
Regulation (EC) no. 1272/2008 (CLP)
Regulation (EC) no. 790/2009 (ATP 1 CLP)
Regulation (EC) no. 286/2011 (ATP 2 CLP)
Regulation (EU) no. 453/2010 (Annex I)
Restrictions on the product or substances contained therein based on Annex XVII of Regulation (EC)
1907/2006 (REACH) and subsequent amendments: None
Where applicable, reference should be made to the following legislation:
Ministerial circulars 46 and 61 (Aromatic amines).
Legislative Decree no. 238 of 21 September 2005 (Seveso III Directive).
Presidential Decree 250/89 (Labelling of detergents).
Law Decree no. 152 of 3/4/2006 Environmental provisions
15.2. Chemical safety assessment: No
SECTION 16: Other information
This document was prepared by a technician who is competent in respect of SDS and has received appropriate training.
Full text of phrases used in section 3:
R phrases:
none
H phrases:
H302 Harmful if swallowed
Main references:
ECDIN - Environmental Chemicals Data and Information Network Joint Research Centre, Commission of the European Communities
SAX's DANGEROUS PROPERTIES OF INDUSTRIAL MATERIALS Eighth Edition - Van Nostrand Reinhold
CCNL (national collective labour agreement) - Annex 1 Higher Health Institute - National Inventory of Chemical Substances.
The information contained herein is based on our knowledge as at the above-specified date. It refers solely
to the product indicated and shall not constitute a guarantee of any particular features thereof.
It is the user’s responsibility to ensure that this information is complete in relation to the specific use for
which the product is intended.
This data sheet supersedes and replaces all previous editions.
ADR:
European Agreement concerning the International Carriage of Dangerous Goods by Road.
CAS:
Chemical Abstracts Service (division of the American Chemical Society).
CLP:
Classification, Labelling, Packaging.
DNEL:
Derived no-effect level.
EINECS:
European Inventory of Existing Commercial Chemical Substances.
GefStoffVO: German hazardous substance ordinance.
GHS:
Globally Harmonized System of Classification and Labelling of Chemicals.
IATA:
International Air Transport Association.
IATA-DGR:
Dangerous Goods Regulations of the "International Air Transport Association".
ICAO:
International Civil Aviation Organization.
ICAO-TI:
Technical instructions of the "International Civil Aviation Organization" (ICAO).
IMDG:
International Maritime Dangerous Goods Code.
INCI:
International Nomenclature of Cosmetic Ingredients.
KSt:
Explosion coefficient.
LC50:
Lethal concentration for 50 percent of the test population.
LD50:
Lethal dose for 50 percent of the test population.
LTE:
Long-term exposure.
PNEC:
Predicted no-effect concentration.
RID:
Regulation concerning the international carriage of dangerous goods by rail.
STE:
Short-term exposure.
STEL:
Short-term exposure limit.
STOT:
Specific Target Organ Toxicity.
TLV:
Threshold limit value.
TWATLV:
Time Weighted Average Threshold Limit Value 8 hour day (ACGIH Standard).
WGK:
Water hazard class (Germany).
N.A.:
N.A. (not available/not applicable
70
5.1 OPTIONAL KIT (ART. 425)FOR THE CONNECTION
TO THE PANTOGRAPH’S CNC (FIG. 23)
To assemble the kit Art.425, please refer to the relevant
specific instructions.
Fig. 23
71
5.2 GROUNDING SCHEMATIC OF THE CUTTING PLANT (FIG. 24)
Use ground cables with cross-section equal or higher than 16 mm2.
Art. 1159....
Art. 470-466
Art. 1166....
Art. 469
Art. 464
Art. 1189....
Art. 1224-1225-1237
Art. 955
Power cord
ground
Chcke
Copper
bar
Fig. 24
72
73
INHALTSVERZEICHNIS
1
SICHERHEITSVORSCHRIFTEN..............................................................................................75
1.1 WARNHINWEISSCHILD.......................................................................................................75
2
TECHNISCHE DATEN..............................................................................................................76
2.1 ALLGEMEINE BESCHREIBUNG DER ANLAGE...................................................................76
2.2 STROMQUELLE PLASMA PROF 254 HQC........................................................................ 77
2.3 GASKONSOLE.....................................................................................................................78
2.3.1 Manuelle Gaskonsole PGC-3 - PGC-2.......................................................................78
2.3.2 Automatische Gaskonsole APGC.............................................................................. 79
2.4 VENTILKONSOLE PVC....................................................................................................... 80
2.5 ZÜNDGERÄT HV19-1.......................................................................................................... 80
2.6 ZÜNDGERÄT – VENTILKONSOLE HV19-PVC.....................................................................81
2.7 BRENNER CP450G............................................................................................................. 82
2.8 BRENNER CP251G............................................................................................................. 83
3
INSTALLATION ...................................................................................................................... 83
3.1 AUSPACKEN UND ZUSAMMENBAUEN............................................................................. 83
3.2 ANSCHLUSS DER STROMQUELLE................................................................................... 83
3.2.1 Anschluss an den CNC-Pantographen...................................................................... 85
3.2.2 Digitale Signale von der Pantographen-steuerung an die Stromquelle..................... 86
3.2.3 Digitale Signale von der Stromquelle an die Pantographensteuerung........................87
3.2.4 Analoge Signale von der Stromquelle an die Pantographensteuerung.....................87
3.2.5 Not-Aus-Signal für die Stromquelle........................................................................... 89
3.3 ANSCHLUSS DER GASKONSOLE..................................................................................... 89
3.3.1 Manuelle Gaskonsole PGC-3 und PGC-2.................................................................. 89
3.3.2 Automatische Gaskonsole APGC.............................................................................. 89
3.3.3 Hinweis zum Anschluss der Gase.............................................................................. 90
3.4 ANSCHLUSS DER BRENNER CP251G UND CP450G........................................................91
3.4.1 Anwendungen auf Pantographen................................................................................91
3.4.2 Anwendungen auf Roboter.........................................................................................91
3.5 ANFORDERUNGEN AN DIE KÜHLFLÜSSIGKEIT................................................................91
4
BETRIEB
...................................................................................................................... 92
4.1 BESCHREIBUNG DES BEDIENFELDS DER STROMQUELLE............................................ 92
4.2 BESCHREIBUNG DES BEDIENFELDS DER GASKONSOLE.............................................. 93
4.2.1 Vorbereitung und Ausfürung des Schneidprozesses (CUT)....................................... 94
4.2.2 Vorbereitung und Ausführung des Markierprozesses (MARK).................................. 95
4.2.3 Ausführung der Gasdichtigkeitsprüfung (TEST)......................................................... 96
4.2.4 Zusätzliche Funktionen (Nebenfunktionen)................................................................ 96
4.2.4.1 Vorbereitung und Ausführung des Punktmarkierprozesses (SPOT MARK).. 96
4.2.4.2 Steuern des Stroms in den Ecken des Werkstücks (CORNER).................... 96
4.2.4.3 Steuerung der Zeit für die Kühlung des Brenners am Ende des Schneidvorgangs.97
4.2.4.4 Anzeige des Volumenstroms der Kühlflüssigkeit (H2O).................................97
4.2.4.5 Schneiden von Lochblechen oder Gitterwerk (SR)........................................97
4.2.4.6 Fern-Feineinstellung des Stroms (RRI).......................................................... 98
4.2.5 FEHLERCODES......................................................................................................... 98
4.3 BESCHREIBUNG DES BEDIENFELDS DER GASKONSOLE.............................................100
4.4 SCHNITTQUALITÄT..............................................................................................................01
4.5 WARTUNG DER ANLAGE..................................................................................................102
5
ANHANG
.....................................................................................................................102
5.1 OPTIONALER SATZ (ART. 425) FÜR DEN AN-SCHLUSS AN DEN PANTOGRAPHEN.....108
5.2 ERDUNGSPLAN DER ANLAGE.........................................................................................109
74
BETRIEBSANLEITUNG FÜR DIE PLASMASCHNEIDANLAGE
WICHTIG: VOR DER INBETRIEBNAHME DES GERÄTS
DEN INHALT DER VORLIEGENDEN BETRIEBSANLEITUNG AUFMERKSAM DURCHLESEN; DIE BETRIEBSANLEITUNG MUSS FÜR DIE GESAMTE LEBENSDAUER
DES GERÄTS AN EINEM ALLEN INTERESSIERTEN PERSONEN BEKANNTEN ORT AUFBEWAHRT WERDEN.
DIESES GERÄT DARF AUSSCHLIESSLICH ZUR AUSFÜHRUNG VON SCHWEISSARBEITEN VERWENDET
WERDEN.
1 SICHERHEITSVORSCHRIFTEN
DAS
LICHTBOGENSCHWEISSEN
UND
-SCHNEIDEN KANN FÜR SIE UND ANDERE
GESUNDHEITSSCHÄDLICH SEIN; daher muß der Benutzer über die nachstehend kurz dargelegten Gefahren
beim Schweißen unterrichtet werden. Für ausführlichere
Informationen das Handbuch Nr. 3.300.758 anfordern.
LÄRM.
Dieses Gerät erzeugt selbst keine Geräusche, die
80 dB überschreiten. Beim Plasmaschneid- und
Plasmaschweißprozeß kann es zu einer Geräuschentwicklung kommen, die diesen Wert überschreitet.
Daher müssen die Benutzer die gesetzlich vorgeschriebenen Vorsichtsmaßnahmen treffen.
ELEKTROMAGNETISCHE FELDER - Schädlich können
sein:
· Der elektrische Strom, der durch einen beliebigen Leiter fließt, erzeugt elektromagnetische Felder (EMF). Der Schweiß- oder
Schneidstrom erzeugt elektromagnetische
Felder um die Kabel und die Stromquellen.
• Die durch große Ströme erzeugten magnetischen Felder
können den Betrieb von Herzschrittmachern stören. Träger von lebenswichtigen elektronischen Geräten (Herzschrittmacher) müssen daher ihren Arzt befragen, bevor
sie sich in die Nähe von Lichtbogenschweiß-, Schneid-,
Brennputz- oder Punktschweißprozessen begeben.
• Die Aussetzung an die beim Schweißen oder Schneiden erzeugten elektromagnetischen Felder kann bislang
unbekannte Auswirkungen auf die Gesundheit haben.
Um die Risiken durch die Aussetzung an elektromagnetische Felder zu mindern, müssen sich alle SchweißerInnen an die folgenden Verfahrensweisen halten:
- Sicherstellen, dass das Massekabel und das Kabel
der Elektrodenzange oder des Brenners nebeneinan
der bleiben. Die Kabel nach Möglichkeit mit einem
Klebeband aneinander befestigen.
- Das Massekabel und das Kabel der Elektrodenzange
oder des Brenners nicht um den Körper wickeln.
- Sich nicht zwischen das Massekabel und das Kabel
der Elektrodenzange oder des Brenners stellen. Wenn
sich das Massekabel rechts vom Schweißer bzw. der
Schweißerin befindet, muss sich auch das Kabel der
Elektrodenzange oder des Brenners auf dieser Seite
befinden.
- Das Massekabel so nahe wie möglich an der Schweißoder Schneidstelle an das Werkstück anschließen.
- Nicht in der Nähe der Stromquelle arbeiten.
EXPLOSIONSGEFAHR.
• Keine Schneid-/Schweißarbeiten in der Nähe
von Druckbehältern oder in Umgebungen ausführen, die explosiven Staub, Gas oder Dämpfe enthalten. Die für den Schweiß-/Schneiprozeß verwendeten
Gasflaschen und Druckregler sorgsam behandeln.
ELEKTROMAGNETISCHE VERTRÄGLICHKEIT
Dieses Gerät wurde in Übereinstimmung mit den Angaben der harmonisierten Norm IEC 60974-10 (Cl. A) konstruiert und darf ausschließlich zu gewerblichen Zwecken und nur in industriellen Arbeitsumgebungen
verwendet werden. Es ist nämlich unter Umständen
mit Schwierigkeiten verbunden ist, die elektromagnetische Verträglichkeit des Geräts in anderen als
industriellen Umgebungen zu gewährleisten.
ENTSORGUNG DER ELEKTRO- UND ELEKTRONIKGERÄTE
Elektrogeräte dürfen niemals gemeinsam mit gewöhnlichen Abfällen entsorgt werden! In Übereinstimmung mit der Europäischen Richtlinie 2002/96/EG
über Elektro- und Elektronik-Altgeräte und der jeweiligen Umsetzung in nationales Recht sind nicht mehr verwendete Elektrogeräte gesondert zu sammeln und einer
Anlage für umweltgerechtes Recycling zuzuführen. Als
Eigentümer der Geräte müssen Sie sich bei unserem örtlichen Vertreter über die zugelassenen Sammlungssysteme informieren. Die Umsetzung genannter Europäischer
Richtlinie wird Umwelt und menschlicher Gesundheit zugute kommen!
Im Falle von Fehlfunktionen muß man sich an einen Fachmann wenden.
IM FALLE VON FEHLFUNKTIONEN MUSS MAN SICH AN
EINEN FACHMANN WENDEN.
1.1 WARNHINWEISSCHILD
Die Nummerierung der Beschreibungen entspricht der
Nummerierung der Felder des Schilds.
1. Die beim Schneiden entstehenden Funken können
Explosionen oder Brände auslösen.
1.1 Keine entflammbaren Materialien im Schneidbereich
aufbewahren.
1.2 Die beim Schneiden entstehenden Funken können
Brände auslösen. Einen Feuerlöscher in der unmittelbaren Nähe bereit halten und sicherstellen, dass
eine Person anwesend ist, die ihn notfalls sofort einsetzen kann.
1.3 Niemals Schneidarbeiten an geschlossenen Behältern ausführen.
2. Der Plasmalichtbogen kann Verbrennungen und
Verletzungen verursachen.
2.1 Vor der Demontage des Brenners die Stromversorgung unterbrechen.
2.2 Das Werkstück nicht in der Nähe des Schnittverlaufs festhalten.
2.3 Einen kompletten Körperschutz tragen.
3. Vom Brenner oder Kabel verursachte Stromschläge können tödlich sein. Für einen angemessenen
75
1
1.1
1.2
3.3 Vor Arbeiten an der Maschine den Stecker ihres
Netzkabels abziehen.
4. Das Einatmen der beim Schneiden entstehenden
Dämpfe kann gesundheitsschädlich sein.
4.1 Den Kopf von den Dämpfen fern halten.
4.2 Zum Abführen der Dämpfe eine lokale Zwangslüftungs- oder Absauganlage verwenden.
4.3 Zum Beseitigen der Dämpfe einen Sauglüfter verwenden.
5. Die Strahlung des Lichtbogens kann Verbrennungen
an Augen und Haut verursachen.
5.1 Schutzhelm und Schutzbrille tragen. Einen geeigneten Gehörschutztragen und bei Hemden den Kragen zuknöpfen. Einen Schweißerschutzhelm mit einem Filter mit der geeigneten Tönung tragen. Einen
kompletten Körperschutz tragen.
6. Vor der Ausführung von Arbeiten an oder mit der
Maschine die Betriebsanleitung lesen.
7. Die Warnhinweisschilder nicht abdecken oder entfernen.
1.3
?
2
2.1
2.2
2.3
F
OF
3
3.1
4
4.1
3.2
4.2
3.3
4.3
2 TECHNISCHE DATEN
2.1 ALLGEMEINE BESCHREIBUNG DER ANLAGE
5
5.1
7
6
G
kl
a
g
xm
b
Ghgopglòdfòxlc òkvfàlxcvò l+dòvòùx
g
n zx
n
,
sx h
xn m j
x
n
m ks j
su zx ks
k
w
e kx
sd n sk
h cm
js
jk c
sd
jk
xc
h
Sm,nxcv,mzx.c ierlòdfb-.èeì’,c mdlò
g
hsjkklasjlòsòlxc,òz
tg
a
h
jhgfjksdhfjksdklcsmkldc
3098464
Schutz gegen Stromschläge Sorge tragen.
3.1 Isolierhandschuhe tragen. Keinesfalls feuchte oder
schadhafte Schutzhandschuhe verwenden.
3.2 Sicherstellen, dass eine angemessene Isolierung
vom Werkstück und vom Boden gewährleistet ist.
Il Die Plasma Prof 254 HQC (Art. 955) inklusive Zündgerät HV19-1 (Art. 464) oder HV-PVC (Art. 462), manuelle
Gaskonsole PGC-3 – PGC-2 (Art. 470) oder automatische
Gaskonsole APGC (Art. 466), Ventilkonsole PVC (Art. 469)
und Brenner CP251G (Art. 1237) oder CP450G, ist eine
mechanisierte Plasmaschneidanlage mit Mehrgastechnik, die vollständig von einem Mikroprozessor gesteuert
wird und einen Strom von max. 250A bei einer Einschaltdauer von 100% abgeben kann.
Alle Prozessparameter (Material, Gas, Dicke und Strom)
können über die Gaskonsole eingestellt werden und auf
Grundlage dieser Einstellungen werden automatisch die
optimalen Gasvolumenströme angegeben.
Über eine serielle Schnittstelle RS232 auf der Rückwand
der Stromquelle können mit Hilfe eines Personal Compu-
Abb. 1
76
ters die Werte aller Betriebsparameter erfasst werden; so
hat man einen vollständigen Überblick über die Betriebsbedingungen und kann im Falle einer Fehlfunktion das
Problem schneller erkennen.
Über die Schnittstelle RS232 kann ferner die Software
der Maschine aktualisiert werden.
Zur Gewährleistung der optimalen Schnittqualität bei den
verschiedenen Metallen kann die Anlage verschiedene
Gasarten verwenden wie z.B.: Luft, Stickstoff N2, Sauerstoff O2, Gemisch H35 (35% Wasserstoff H2 – 65%
Argon Ar), Gemisch F5 (5% Wasserstoff H2 – 95% Stickstoff N2). Die Kombinationen werden automatisch in Abhängigkeit vom eingestellten Material vorgeschlagen.
Auch das Markieren mit dem Gas Argon (Ar) ist möglich,
das automatisch vorgeschlagen wird. Für die verschiedenen Schneidströme und Gasarten stehen unterschiedliche Sätze von erprobten Verschleißteilen zur Verfügung,
die auf die maximale Schnittqualität ausgelegt sind.
TECHNISCHE DATEN
Nennleerlaufspannung (Uo)
315 V
Max. Ausgangsstrom (I2)
250 A
Ausgangsspannung (U2)
170 V
Einschaltdauer (duty cycle)
100% @ 250A
Max. Umgebungstemperatur
Schutzart des Gehäuses
40 °C
Luft, mit
Zwangslüftung
IP21S
Nettogewicht
406 kg
Kühlung
Nennspannung und max. Nennstrom:
220/230 V, 3 ~, 50/60 Hz, 145 A
380/400 V, 3 ~, 50/60 Hz, 76 A
415/440 V, 3 ~, 50/60 Hz, 70 A
KÜHLAGGREGAT DES BRENNER
2.2 STROMQUELLE PLASMA PROF 254 HQC
Die Plasma Prof 254 HQC ist eine Konstantstromquelle
mit max. 250 A bei 100% Einschaltdauer und entspricht
den IEC-Normen 60974-1, 60974-2 und 60974-10.
Sie verfügt über einen Mikroprozessor, der die gesamte
Anlage steuert und dessen Software über die Schnittstelle RS232 auf der Rückwand aktualisiert werden kann.
Auf der Rückseite befindet sich das Kühlaggregat mit Behälter, Pumpe, Kühler, Filter und Durchflussmesser.
681
Nennkühlleistung bei
1 l/min a 25°C
1.7 kW
Max. Druck
0.45 MPa
1252
953
Schwerpunkt
Abb. 2
77
2.3 GASKONSOLE
Wasserstoff H2 und 65% Argon Ar) und F5 (Gemisch aus
5% Wasserstoff H2 und 95% Stickstoff N2) gespeist wird.
Die Gaskonsole dient zum Einstellen der Prozessparameter und zum Regeln der Gasvolumenströme gemäß Norm
IEC 60974-8. Sie enthält Magnetventile, Druckminderer
und Druckmessumformer sowie Platinen für die Stromversorgung und die Kontrolle dieser Komponenten.
TECHNISCHE DATEN
VER-WENDETE
REINHEIT
GASE
2.3.1 Manuelle Gaskonsole PGC-3 - PGC-2
Sie ist in zwei Einheiten unterteilt: Einheit PGC-3, die mit
Luft, Argon Ar, Stickstoff N2 und Sauerstoff O2 gespeist
wird, und Einheit PGC-2, die mit H35 (Gemisch aus 35%
MAX. EINVOLUMENGANGS-DRUCK STROM
Luft
Sauber, trocken
und ölfrei nach ISO
8573-1: 2010. Klas- 0.8 MPa (8 bar)
se 1.4.2 (Partikel,
Wasser, Öl)
220 l/min
Argon
99.997%
0.8 MPa (8 bar)
70 l/min
Stickstoff
99.997%
0.8 MPa (8 bar)
150 l/min
0.8 MPa (8 bar)
90 l/min
0.8 MPa (8 bar)
130 l/min
0.8 MPa (8 bar)
30 l/min
*
Sauerstoff 99.95%
H35
F5
289
Norm ISO 8573-1:2010 sieht für die Klasse 1.4.2 Folgen* Die
des vor:
198
• Partikel:
M
6
• Wasser:
• Öl:
≤ 20.000 Feststoffpartikel pro Kubikmeter Luft im
Größenbereich von 0,1 bis 0,5 µm;
≤ 400 Feststoffpartikel pro Kubikmeter Luft im
Größenbereich von 0,5 bis 1,0 µm;
≤ 10 Feststoffpartikel pro Kubikmeter Luft im
Größenbereich von 1,0 bis 5.0 µm.
Der Drucktaupunkt darf höchstens 3°C betragen.
Die Gesamtkonzentration an Öl darf höchsten 0,1
mg pro Kubikmeter Luft betragen.
Einschaltdauer (duty cycle)
100%
Schutzart des Gehäuses
IP 23
Nettogewicht
20 kg
380
315
354
Abb. 3
78
Gemisch:
35% Wasserstoff,
65% Argon
Gemisch:
5% Wasserstoff,
95% Stickstoff
2.3.2 Automatische Gaskonsole APGC
TECHNISCHE DATEN
Sie ist in zwei Einheiten unterteilt: eine Top, die mit Luft,
Argon Ar, Stickstoff N2 und Sauerstoff O2 gespeist wird,
und eine untere, die mit H35 (Gemisch aus 35% Wasserstoff H2 und 65% Argon Ar) und F5 (Gemisch aus 5%
Wasserstoff H2 und 95% Stickstoff N2) gespeist wird.
VER-WENDETE
REINHEIT
GASE
MAX. EINVOLUMENGANGS-DRUCK STROM
Luft
Sauber, trocken
und ölfrei nach ISO
8573-1: 2010. Klas- 0.8 MPa (8 bar)
se 1.4.2 (Partikel,
Wasser, Öl)
220 l/min
Argon
99.997%
0.8 MPa (8 bar)
70 l/min
Stickstoff
99.997%
0.8 MPa (8 bar)
150 l/min
0.8 MPa (8 bar)
90 l/min
0.8 MPa (8 bar)
130 l/min
0.8 MPa (8 bar)
30 l/min
*
Sauerstoff 99.95%
H35
F5
Gemisch:
35% Wasserstoff,
65% Argon
Gemisch:
5% Wasserstoff,
95% Stickstoff
Norm ISO 8573-1:2010 sieht für die Klasse 1.4.2 Folgen* Die
des vor:
• Partikel:
198
289
M
• Wasser:
• Öl:
6
≤ 20.000 Feststoffpartikel pro Kubikmeter Luft im
Größenbereich von 0,1 bis 0,5 µm;
≤ 400 Feststoffpartikel pro Kubikmeter Luft im
Größenbereich von 0,5 bis 1,0 µm;
≤ 10 Feststoffpartikel pro Kubikmeter Luft im
Größenbereich von 1,0 bis 5.0 µm.
Der Drucktaupunkt darf höchstens 3°C betragen.
Die Gesamtkonzentration an Öl darf höchsten 0,1
mg pro Kubikmeter Luft betragen.
Einschaltdauer (duty cycle)
100%
Schutzart des Gehäuses
IP 23
Nettogewicht
20 kg
352
315
354
Fig. 4
79
2.4 VENTILKONSOLE PVC
Die Ventilkonsole PVC steuert den Gaswechsel in den
Phasen Zündung-Übertragung und beim Ausschalten.
Sie enthält Magnetventile, Rückschlagventile und Druckminderer.
Das Nettogewicht der Ventilkonsole PVC (Abb. 5) beträgt
3,2 kg.
250
320
124
200
155
Ø 5,5
145
70
M6
205
240
Abb. 5
200
2.5 ZÜNDGERÄT HV19-1
Das Zündgerät HV19-1 stellt den Hochspannungs-/Hochfrequenzimpuls (14 kV) zum Zünden des Lichtbogens im
Brenner zwischen Elektrode und Düse bereit.
Es entspricht der Norm IEC 60974-3.
Es kann in jeder Lage eingebaut werden. Die Anlage wird
stillgesetzt, wenn der Gehäusedeckel geöffnet wird.
TECHNISCHE DATEN
Abb. 6
Spitzenspannung (Upk)
14 kV
Einschaltdauer (duty cycle)
100% bei 420A
Schutzart des Gehäuses
IP 23
Nettogewicht
6.5 kg
80
2.6 ZÜNDGERÄT – VENTILKONSOLE HV19-PVC
Die Einheit Zündgerät/Ventilkonsole erfüllt zwei Funktionen:
- sie stellt den Hochspannungs-/Hochfrequenzimpuls (14
kV) zum Zünden des Lichtbogens im Brenner zwischen
Elektrode und Düse bereit;
- sie steuert den Gaswechsel in den Phasen ZündungÜbertragung und beim Ausschalten. Sie enthält Magnetventile, Rückschlagventile und Druckminderer.
Sie entspricht der Norm IEC 60974-3.
Sie kommt im Allgemeinen in robotisierten Anlagen zum
Einsatz.
Die Anlage wird stillgesetzt, wenn der Gehäusedeckel geöffnet wird.
14 kV
Einschaltdauer (duty cycle)
100% bei 420A
Schutzart des Gehäuses
IP 23
Nettogewicht
10 kg
188
M6
240
238
Spitzenspannung (Upk)
487
300
TECHNISCHE DATEN
Abb. 7
81
2.7 BRENNER CP450G
Der Brenner CP450G ist ein flüssigkeitsgekühlter Brenner
mit Mehrgastechnik, der sich zum Fasenschneiden eignet. Er entspricht der Norm IEC 60974-7.
Er eignet sich für den Betrieb mit folgenden Plasmagasen:
Luft, Argon Ar, Stickstoff N2, Sauerstoff O2, Gemisch H35
(35% Wasserstoff H2 – 65% Argon Ar) und Gemisch F5
(5% Wasserstoff H2 – 95% Stickstoff N2); mit folgenden
Sekundärgasen: Luft, Argon Ar, Stickstoff N2, Sauerstoff
Robotisierte Anwendungen
82
O2; sowie mit folgenden Hilfsgasen: Luft und Stickstoff
N2. Bei Betrieb mit der Stromquelle Plasma Prof 420 HQC
beträgt der maximale Schneidstrom 420A bei 100% Einschaltdauer.
Es gibt verschiedene Versionen des Brenners CP450G
für die unterschiedlichen Anwendungen: für Pantographen oder für robotisierte Anlagen.
Das Nettogewicht des Brenners inklusive Kabel beträgt je
nach Kabellänge 8 bis 12 kg.
Abb. 8
Anwendungen auf Pantographen
2.8 BRENNER CP251G (ABB. 9)
3 INSTALLATION
Der Brenner CP251G ist ein flüssigkeitsgekühlter Brenner
mit Mehrgastechnik, der der Norm IEC 60974-7 entspricht.
Er eignet sich für den Betrieb mit folgenden Plasmagasen:
Luft, Argon Ar, Stickstoff N2, Sauerstoff O2, Gemisch H35
(35% Wasserstoff H2 – 65% Argon Ar) und Gemisch F5 (5%
Wasserstoff H2 – 95% Stickstoff N2); sowie mit folgenden
Sekundärgasen: Luft, Argon Ar, Stickstoff N2, Sauerstoff O2.
Bei Betrieb mit der Stromquelle Plasma Prof 254 HQC beträgt der max. Schneidstrom 250A bei 100% Einschaltdauer.
Das Nettogewicht des Brenners mit Schlauchpaket von 4,
6 bzw. 9 m Länge beträgt 6, 7,5 bzw. 10 kg.
Die Installation der Anlage muss durch Fachpersonal erfolgen. Alle Anschlüsse müssen nach den geltenden Bestimmungen und unter strikter Beachtung der Unfallverhütungsvorschriften ausgeführt werden (siehe CEI 26-23
/ IEC-TS 62081). Während sämtlicher Installationsarbeiten darf das Netzkabel nicht angeschlossen sein.
Den Erdungsplan in Anhang 5.2 - Seite 19 strikt einhalten.
3.1 AUSPACKEN UND ZUSAMMENBAUEN
Zum Transportieren der Stromquelle einen Hubwagen
verwenden. Zum Entfernen der Holzpalette, die Teil der
Verpackung ist, wie folgt verfahren:
• die 4 Schrauben für die Befestigung an der Holzpalette
ausschrauben;
• die Stromquelle mit einem Hubwagen anheben; beim
Positionieren der Gabel den Schwerpunkt der Stromquelle
berücksichtigen (siehe Abb. 2). Die Kühlanlage saugt die
Luft auf der Rückseite der Stromquelle an und stößt sie
durch das Gitter auf der Vorderseite aus. Die Stromquelle
so aufstellen, dass ausreichend Platz für die Lüftung ist;
von Wänden einen Mindestabstand von 1 m einhalten.
3.2 ANSCHLUSS DER STROMQUELLE.
414
Ø 51
Alle Anschlüsse müssen vom Fachmann ausgeführt werden.
• Die Stromquelle ist bei Lieferung für eine dreiphasige
Netzspannung von 400V eingerichtet. Netzspannung von
400V eingerichtet. Für andere Netzspannungen wie folgt
verfahren: Die rechte Seitenwand der Stromquelle (siehe
Ersatzteilliste) ausbauen, die Abdeckung der Klemmenleisten entfernen und die Klemmenleisten nach den Angaben in Abbildung 10 konfigurieren:
139
Fig. 10
Fig. 9
83
ANMERKUNG: Die 3-poligen Klemmenleisten oben links
bzw. rechts sind für den Hilfstrafo und den Steuerstromtrafo vorgesehen. Bei dreiphasiger Versorgungsspannung von
230V mit Hilfe des beiliegenden Kabels (mit einem Kabelbinder am Deckel befestigt) auch die erste Klemme unten links
mit der letzten Klemme unten rechts kurzschließen (siehe
Abb. 8, Kasten 230V)
Sicherstellen, dass die Netzspannung der auf dem Typenschild
der Stromquelle angegebenen Nennspannung entspricht.
Der gelb-grüne Schutzleiter des Netzkabels muss an einen
wirksamen Erdungsanschluss der Anlage angeschlossen
werden (siehe Plan im Anhang 5.2 - Abb. 24); die übrigen
Leiter müssen über einen Schalter ans Netz angeschlossen
werden; der Schalter sollte sich möglichst in der Nähe der
Schneidzone befinden, damit er im Notfall schnell ausgeschaltet werden kann. Der Bemessungsstrom des LS-Schalters oder der Sicherungen muss der Stromaufnahme I1max
des Geräts entsprechen. Die Stromaufnahme I1max ist auf
dem Typenschild auf der Rückseite des Geräts bei der Nennspannung U1 angegeben.
Eventuelle Verlängerungen müssen einen für die maximale
Stromaufnahme I1max geeigneten Querschnitt haben.
• Anschließend die verschiedenen Verbindungsleitungen anschließen (Abb. 11).
Die Verbindungsleitung Art. 1169 mit den zugehörigen Kabeln in den Brenneranschluss G der Stromquelle einführen und die 3 Befestigungsschrauben fest anschrauben.
Das schwarze Hauptstromkabel mit der Klemme B (-) verschrauben, die zwei Drähte der Sicherheitsvorrichtung in
die Klemmenleiste C stecken und die Faston-Buchse des
roten Kabels des Pilotlichtbogens auf den Faston-Stecker
A des zugehörigen Kabels stecken.
Den Kabelschuh des Massekabels an die Klemme H (+) anschließen (siehe Abbildung) und die Kühlwasserleitungen E
und F anschließen; hierbei auf die Farbcodierung achten (E,
rot = Warmwasser, Rücklauf; F-blau = Kaltwasser, Vorlauf).
Das andere Ende der Verbindungsleitung Art. 1169 an das
Zündgerät HV19-1 (Art. 464) anschließen, wie es auf der
rechten Seite der Abbildung 12 zu sehen ist (schwarzes
Hauptstromkabel an die Klemme B (-) und Faston-Steckverbinder des roten Kabels des Pilotlichtbogens an A):
B
A
Abb. 12
Das Zündgerät HV19-1 muss direkt auf dem Pantographen so an Masse angeschlossen werden (mit den 4 in
Abb. 6 gezeigten Befestigungsschrauben), dass es geöffnet werden kann.
Anhand von Abb. 13 die Zwischenverbindung Art. 1189
an die Steckbuchse B (für die Gaskonsole), die Zwischenverbindung für den Anschluss an den Pantographen an
die Steckbuchse A und schließlich ggf. die Zwischenverbindung Art. 1199 an die Steckbuchse C (für die externe
Steuertafel) anschließen.
B
C
A
Abb. 13
A
F
B
E
H
G
84
Abb. 11
C
3.2.1 Anschluss an den CNC-Pantographen.
Falls die Stromquelle über eine digitalet Schnittstelle verfügt, die zugehörige Dokumentation zu Rate ziehen.
HINWEIS: Für die Steckvorrichtung CNC wird ein fliegender Stecker (AMP P/N 182926-1; Abb. 14) mit den entsprechenden Stiften mitgeliefert; den übrigen Anschluss
an den Pantographen muss der Kunde ausführen.
Stecker AMP
P/N 182926-1
Abb. 14
85
3.2.2 Digitale Signale von der Pantographen-steuerung an die Stromquelle.
VERDRAHTUNG EINES DIGITALEINGANGS
SPOT-MARK.
ANSCHLÜSSE DES CNC
SIGNALSTECKVERBINNAME
DERS AUF DER
STROMQUELLE
5
6
Spot
SIGNALTYP
POSITION
AUF DER
SCHNITTSTELLENKARTE
Signal
+24 Vdc
J10, pin 7
J10, pin 8
Das Signal “Spot” ist high-aktiv.
Spot 0 VDC
= Die Pantographensteuerung signalisiert der Stromquelle die Bedingung
"normaler Schnitt".
Spot +24 VDC = Die Pantographensteuerung weist
die Stromquelle an, den Arbeitsmodus
“Punktmarkierung” zu aktivieren.
CORNER
Low-Pegel
High-Pegel
Eingangsstrom
Eingangsfrequenz
Bezugspotential für jedenEingang (Gnd)
0 ÷ +7,5 Vdc;
+14,5 ÷ +24 Vdc;
2,5 mA, max.;
100 Hz, max.;
J1, pin 2, auf der
Schnittstellenkarte.
ROBOT READY.
ANSCHLÜSSE DES CNC
SIGNALSTECKVERBINNAME
DERS AUF DER
STROMQUELLE
1
2
Robot
Ready
SIGNALTYP
POSITION
AUF DER
SCHNITTSTELLENKARTE
Signal
+24 Vdc
J10, pin 3
J10, pin 4
Das Signal “Robot Ready” ist high-aktiv.
Damit die Stromquelle bereit für den Schneidprozess ist,
ist eine Spannung von +24 VDC erforderlich.
Die Pantographensteuerung muss dieses Signal setzen,
sobald sie bereit zum Schneiden ist.
Fehlt das Signal “Robot Ready”, wird der Schneidprozess
unverzüglich gestoppt und auf der Steuertafel wird die
blinkende Meldung “rob” angezeigt.
ANMERKUNG: Ist das Signal “Robot Ready” nicht aktiv,
wird kein digitales oder analoges Signal erfasst.
START.
ANSCHLÜSSE DES CNC
SIGNALSTECKVERBINNAME
DERS AUF DER
STROMQUELLE
3
4
Start
SIGNALTYP
POSITION
AUF DER
SCHNITTSTELLENKARTE
Signal
+24 Vdc
J10, pin 1
J10, pin 2
Das Signal “Start” ist high-aktiv und startet den Schneidprozess. Der Prozess bleibt aktiviert, solange das Signal
“Start” anliegt.
Ausnahmen: - Das Signal “Robot Ready” liegt nicht an.
- Das Signal “Power Source Ready” liegt
nicht an (Beispiel: Übertemperatur, unge
nügender Flüssigkeitsstand usw.).
86
ANSCHLÜSSE DES CNC
SIGNALSTECKVERBINNAME
DERS AUF DER
STROMQUELLE
15
16
Corner
SIGNALTYP
POSITION
AUF DER
SCHNITTSTELLENKARTE
Signal
+24 Vdc
J10, pin 5
J10, pin 6
Das Signal “Corner” ist high-aktiv.
Corner 0 Vdc =
Die Pantographensteuerung signalisiert
der Stromquelle die Bedingung "normaler Schnitt".
Corner +24 Vdc = Die Pantographensteuerung signalisiert der Stromquelle die Anstellung in
einem Winkel.
PREFLOW
ANSCHLÜSSE DES CNC
SIGNALSTECKVERBINNAME
DERS AUF DER
STROMQUELLE
17
18
Preflow
SIGNALTYP
POSITION
AUF DER
SCHNITTSTELLENKARTE
Signal
+24 Vdc
J11, pin 5
J11, pin 6
Das Signal “Preflow” ist high-aktiv.
Preflow 0 Vdc =
Die Pantographensteuerung weist die
Stromquelle an, die Funktion “Preflow” NICHT zu aktivieren.
Preflow +24 Vdc = Die Pantographensteuerung signalisiert der Stromquelle den Arbeitsmodus “Markierung”.
CUT/MARK
ANSCHLÜSSE DES CNC
SIGNALSTECKVERBINNAME
DERS AUF DER
STROMQUELLE
19
20
Cut/Mark
SIGNALTYP
POSITION
AUF DER
SCHNITTSTELLENKARTE
Signal
+24 Vdc
J11, pin 7
J11, pin 8
Das Signal “Cut/Mark” ist high-aktiv.
Cut/Mark 0 Vdc = Die Pantographensteuerung signali-
siert der Stromquelle die Bedingung
"normaler Schnitt".
Cut/Mark+24 Vdc = Die Pantographensteuerung signalisiert der Stromquelle den Arbeitsmodus “Markierung”.
3.2.3 Digitale Signale von der Stromquelle an die
Pantographensteuerung.
geschlossen).
Das Signal “Power Source Ready” bleibt über die Zeit aktiv, in der die Stromquelle bereit zum Schneiden ist. Gibt
die Stromquelle eine Fehlermeldung aus oder wird das Signal “Robot Ready” von der Pantographensteuerung deaktiviert, ist das Signal “Power Source Ready” nicht mehr
aktiv. Das heißt, dass das Signal “Power Source Ready”
Fehler sowohl der Stromquelle als auch des Pantographen signalisieren kann.
VERDRAHTUNG EINES DIGITALEN RELAISAUSGANGS
PROCESS ACTIVE
ANSCHLÜSSE
DES CNCSIGNALSTECKVERBINNAME
DERS AUF DER
STROMQUELLE
27
28
SIGNALTYP
Anschluss C
Process
Arbeitskontakt
Active
NO
POSITION AUF
DER SCHNITTSTELLENKARTE
J3, pin 3
J3, pin 4
Das Signal “Process Active” ist high-aktiv (Kontakt geschlossen).
Wenn die Pantographensteuerung das digitale Signal
“Start” aktiviert, beginnt der Schneidprozess mit der Gasvorströmung, auf die der Schneidvorgang und anschließend die Gasnachströmung folgen.
Ab dem Beginn der Gasvorströmung bis zum Ende der
Gasnachströmung gibt die Stromquelle das Signal “Process Active” aus. Die Stromquelle führt den Prozess aus.
Spannung Kontakte
Strom Kontakte
Schaltfrequenz
24 Vdc / 120 Vac;
1 Adc / 0,5 Aac max;
15 Hz max.
3.2.4 Analoge Signale von der Stromquelle an die
Pantographensteuerung.
ARC TRANSFER.
ANSCHLÜSSE DES CNC
SIGNALSTECKVERBINNAME
DERS AUF DER
STROMQUELLE
12
14
SIGNALTYP
Arbeitskontakt
Arc
Transfer Anschluss C
POSITION
AUF DER
SCHNITTSTELLENKARTE
VERDRAHTUNG EINES ISOLIERTEN
SPANNUNGSAUSGANGS.
ANALOGEN
J4, pin 1
J4, pin 3
Das Signal “Arc Transfer” ist high-aktiv (geschlossener
Kontakt).
Das Signal “Arc Transfer” bleibt während des Schneidvorgangs inklusive der Einstechphase aktiv.
POWER SOURCE READY
ANSCHLÜSSE
DES CNCSIGNALSTECKVERBINNAME
DERS AUF DER
STROMQUELLE
25
26
Power
Source
ready
SIGNALTYP
Anschluss C
Arbeitskontakt
NO
POSITION AUF
DER SCHNITTSTELLENKARTE
Ausgangsspannung
Ausgangsstrom
Ausgangsfrequenz
0 - 10 VDC;
max. 20 mA;
max. 5 H
J3, pin 5
J3, pin 6
Das Signal “Power Source Ready” ist high-aktiv (Kontakt
87
SKALENENDWERT FÜR
DAS SIGNAL
I_ARC-ISO
DIP1
1
DIP1
2
10 V
5V
OFF
ON
OFF
ON
DIP 1
DIP 3
DIP 1
ANMERKUNG: Beide Schalter von DIP1 müssen sich
stets in der gleichen Schaltstellung befinden (Beispiel: bei
auf ON oder beide auf OFF). Das Gleiche gilt für DIP2.
V_Arc-ISO.
ANSCHLÜSSE
DES CNCSTECKVERBIN- SIGNALNAME
DERS AUF DER
STROMQUELLE
11
7
SIGNALTYP
analog out+
V_Arc-ISO
(0÷5V) (0÷10V) analog out-
POSITION
AUF DER
SCHNITTSTELLENKARTE
J5, pin 3
J5, pin 4
“V_Arc-ISO” ist das Signal für die Lichtbogenspannung
am Ausgang der Stromquelle (Spannung “ElektrodeWerkstück”). Es wird isoliert mit den folgenden Skalenendwerten bereitgestellt:
• Spannung von 0 bis 5V, was einer Lichtbogenspannung
von 0 bis 250V entspricht (Reduktionsverhältnis = 1/50);
• Spannung von 0 bis 10V, was einer Lichtbogenspannung
von 0 bis 250A entspricht (Reduktionsverhältnis = 1/25).
Der Skalenendwert von der Schaltstellung der DIP-Schalter DIP1 auf der Schnittstellenkarte ab (siehe Abb. 15).
Abb. 15
Bei Lieferung ist die Maschine für die Abgabe der galvanisch getrennten reduzierten Lichtbogenspannung 1/50
Varc eingerichtet.
VERDRAHTUNG EINES NICHT ISOLIERTEN ANALOGEN SPANNUNGSAUSGANGS.
Ausgangsspannung
Ausgangsimpedanz
0 ÷ 250 Vdc;
ca. 10 Kohm
V_Arc-NO-ISO.
ANSCHLÜSSE
POSITION
DES CNCIM
STECKVERBIN- SIGNALNAME SIGNALTYP SCHALTKREIS
DERS AUF DER
BRENNER +
STROMQUELLE
MESSUNG
9
8
V_Arc-NO-ISO analog out+
(0÷250V)
analog out-
J8, pin 1
J8, pin 1
V_Arc-NO-ISO.
“V_Arc-NO-ISO” ist das Signal für die Lichtbogenspannung
am Ausgang der Stromquelle (Spannung “Elektrode-Werkstück”). Es wird NICHT isoliert und NICHT gedämpft mit
88
Spannungswerten von 0 bis 250 VDC bereitgestellt, wobei der
positive Anschluss (Potential des Werkstücks) elektrisch mit
dem Massepotential der Anlage verbunden ist. Das Potential
“Elektrode” wird mit einem Widerstand von ca. 10 kOhm bereitgestellt, der mit dem Ausgang in Reihe geschaltet ist.
3.2.5 Not-Aus-Signal für die Stromquelle.
VERDRAHTUNG DES NOTBEFEHLSEINGANGS.
“Emergency B” ist das Not-Aus-Signal, das von der Pantographensteuerung oder den Schutzeinrichtungen der
Anlage an die Stromquelle gesendet wird. Es muss von
einem Kontakt eines Relais oder einer Sicherheitsvorrichtung kommen; die Auslösung der Vorrichtung bewirkt das
Öffnen des Kontakts und folglich die unverzügliche Abschaltung der Stromquelle sowie das Öffnen des Netzschützes in der Stromquelle. Die Hauptstromkreise der
Stromquelle sind so ohne Stromversorgung. Das Signal
“Emergancy B” ist low-aktiv (offener Kontakt): Damit die
Stromquelle bereit zum Schneiden ist, muss der Kontakt
geschlossen werden. “Emergency B” unterbricht unverzüglich die Stromabgabe durch die Stromquelle. Auf der
Steuertafel erscheint die Meldung “OFF rob”.
HINWEIS: Als optionaler Satz ist ein mehrpoliger Steckverbinder für zusätzliche Signale lieferbar (siehe Anhang)
3.3 ANSCHLUSS DER GASKONSOLE
Eingangsspannung 24 VDC;
Stromaufnahme max. 20 mA
EMERGENCY A
ANSCHLÜSSE
DES CNCSTECKVERBIN- SIGNALDERS AUF DER
NAME
STROMQUELLE
21
22
Emergency
A
SIGNALTYP
Ruhekontakt
Ruhekontakt
POSITION AUF
DER SCHNITTSTELLENKARTE
Steuerung
Netzschütz
Steuerung
Netzschütz
“Emergency A” ist das Not-Aus-Signal, das von der Pantographensteuerung oder den Schutzeinrichtungen der
Anlage an die Stromquelle gesendet wird. Es muss von
einem Kontakt eines Relais oder einer Sicherheitsvorrichtung kommen; die Auslösung der Vorrichtung bewirkt das
Öffnen des Kontakts und folglich die unverzügliche Abschaltung der Stromquelle sowie das Öffnen des Netzschützes in der Stromquelle. Die Hauptstromkreise der
Stromquelle sind so ohne Stromversorgung. Das Signal
“Emergancy A” ist low-aktiv (offener Kontakt): Damit die
Stromquelle bereit zum Schneiden ist, muss der Kontakt
geschlossen werden. “Emergency A” unterbricht unverzüglich die Stromabgabe durch die Stromquelle. Auf der
Steuertafel erscheint die Meldung “OFF rob”.
EMERGENCY B
ANSCHLÜSSE
DES CNCSTECKVERBINDERS AUF DER
STROMQUELLE
23
24
SIGNALNAME
SIGNALTYP
Emergency Ruhekontakt
B
Ruhekontakt
POSITION AUF
DER SCHNITTSTELLENKARTE
Steuerung
Netzschütz
Steuerung
Netzschütz
3.3.1 Manuelle Gaskonsole PGC-3 und PGC-2
• Die Gaskonsole auf der Stromquelle oder dem Pantographen befestigen und die Massen nach dem Plan in
Abb. 24 von Anhang 5.2 mit einer wirksamen Erdungsanlage verbinden.
Die zwei Einheiten PGC-3 und PGC-2 sind wie folgt miteinander verbunden:
- Verbindungsleitung zwischen CN6 und CN7
- Schlauch zwischen dem Ausgang “plasma cutflow” von
PGC-3 und dem Eingang “plasma” von PGC-2
• Das Schlauchpaket Art. 1166 anschließen. Die Schläuche an die zugehörigen Gasausgänge schrauben; hierbei auf die Entsprechung der Kennzeichnungen achten
(plasma preflow, secondary preflow/cutflow und auxiliary
an PGC-3; plasma cutlow an PGC-2); den elektrischen
Steckverbinder an Ausgang CN05 schrauben (siehe die
linke Seite von Abb. 16).
• Das andere Ende des Schlauchpakets Art. 1166 an die
Ventilkonsole PVC (Art. 469) für die Schläuche “plasma”,
“secondary” und “auxiliary” anschließen; hierbei auf die
Entsprechung der Kennzeichnungen achten. Die Ventilkonsole PVC auf dem Kopfteil des Pantographen in der
Nähe des Brenners befestigen (siehe die rechte Seite von
Abb. 16).
• Schließlich zum Anschließen der Zwischenverbindung
Art. 1189 den elektrischen Steckverbinder an Ausgang
CN04 schrauben. (siehe die linke Seite von Abb. 16).
3.3.2 Automatische Gaskonsole APGC.
• Die Gaskonsole auf der Stromquelle oder dem Pantographen befestigen und die Massen nach dem Plan in
Abb. 24 von Anhang 5.2 mit einer wirksamen Erdungsanlage verbinden.
• Das Schlauchpaket Art. 1166 anschließen. Die Schläuche an die zugehörigen Gasausgänge schrauben; hierbei
auf die Entsprechung der Kennzeichnungen achten (plasma preflow - cutflow, secondary preflow - cutflow und
auxiliary); den elektrischen Steckverbinder an Ausgang
CN05 schrauben (siehe Abb. 17).
• Das andere Ende des Schlauchpakets Art. 1166 an die
Ventilkonsole PVC (Art. 469) für die Schläuche “plasma”,
89
Abb. 16
“secondary” und “auxiliary” anschließen; hierbei auf die
Entsprechung der Kennzeichnungen der Gasschläuche
achten. Die Ventilkonsole PVC auf dem Kopfteil des Pantographen in der Nähe des Brenners befestigen (siehe die
rechte Seite von Abb. 16).
• Schließlich zum Anschließen der Zwischenverbindung
Art. 1189 den elektrischen Steckverbinder an Ausgang
CN04 schrauben (siehe Abb. 17).
Es ist sicherzustellen, dass die Luft (AIR) mit dem richtigen Druck stets an die automatische Gaskonsole angeschlossen ist, da sie als Prozessgas verwendet wird.
Abb. 17
3.3.3 Hinweis zum Anschluss der Gase
Bei den Gewinden der Gaseingänge (INLET GAS) handelt
es sich um 1/4G für die Gase Luft, Ar, N2, O2 und Hilfsgas
und um 1/8G für die Gase H35 und F5.
90
Für die Beschaffung der Gase und die Wartung der Verteilungsanlage ist der Kunde zuständig. Es wird daran
erinnert, dass eine mangelhafte Wartung der Anlage zu
schweren Unfällen führen kann.
Die Sicherheitsdatenblätter der einzelnen Gase aufmerksam durchlesen, um die mit einem unsachgemäßen Gebrauch verbundenen Gefahren richtig einschätzen zu
können.
HINWEIS: Die Wahl des Schlauchtyps muss in Abhängigkeit vom verwendeten Gas erfolgen (siehe die Norm
EN 559).
HINWEIS: Die Verwendung von Gas mit einer geringeren Reinheit kann je nach Material zu einer Reduzierung
der Geschwindigkeit, der Qualität und der maximalen
Schneiddicke führen. Außerdem ist die Lebensdauer der
Verbrauchsteile nicht garantiert.
ACHTUNG: Bei Verwendung von Sauerstoff müssen alle
Komponenten, die mit ihm in Kontakt kommen, frei von
Ölen und Fetten sein.
• Wenn man das Schneidprogramm MS - O2/O2 (Schneiden von unlegiertem Stahl mit Sauerstoff/Sauerstoff)
wählt, muss man sicherstellen, dass die Luft (AIR) an
den Eingang der Gaskonsole angeschlossen ist, da sie
als Vorströmgas verwendet wird.
• Wenn man einen Schneidstrom von mehr als 80A wählt,
muss man sicherstellen, dass die Luft (AIR) oder der
Stickstoff (N2) auch beim Kanal AUXILIARY an den Eingang der Gaskonsole angeschlossen ist.
3.4 ANSCHLUSS DER BRENNER CP251G UND CP450G
3.4.1 Anwendungen auf Pantographen
• Das Schlauchpaket des Brenners an die Ventilkonsole
PVC (Art. 469) anschließen; hierzu die Schläuche unter
Beachtung der durch ihre Kennzeichnung angegebenen
Reihenfolge an die jeweiligen Gasausgänge schrauben
(siehe Abb. 18).
3.4.2 Anwendungen auf Roboter
• Das Schlauchpaket des Brenners an die Einheit Zündgerät/Ventilkonsole HV19-PVC (Art. 462) anschließen;
hierzu die Schläuche unter Beachtung der durch ihre
Kennzeichnung angegebenen Reihenfolge an die jeweiligen Gasausgänge schrauben.
• Mit einem Winkeldreieck kontrollieren, dass der Brenner senkrecht zur Schneidebene des Pantographen ist.
• Das Kabel des Brenners (Art. 1222 oder Art. 1223) in die
Einheit Zündgerät/Ventilkonsole HV19-PVC (Art. 462)
einführen und dann wie im vorhergehenden Abschnitt
beschrieben verfahren.
3.5 ANFORDERUNGEN AN DIE KÜHLFLÜSSIGKEIT
Abb. 18
• Mit einem Winkeldreieck kontrollieren, dass der Brenner senkrecht zur Schneidebene des Pantographen ist.
• Das Kabel des Brenners (Art. 1224, 1225 oder 1237)
wie auf der rechten Seite von Abb. 19 gezeigt in das
Zündgerät HV19-1 einführen.
Die Stromquelle enthält bei Lieferung eine Mindestmenge
Kühlflüssigkeit: Es ist Aufgabe des Kunden, den Behälter
vor Gebrauch der Anlage zu füllen.
Ausschließlich das Kühlmittel von CEBORA (Art. 1514)
verwenden und das Sicherheitsdatenblatt im Anhang aufmerksam lesen, um den sicheren Gebrauch und die richtige Lagerung zu gewährleisten.
Die Einfüllöffnung des Behälters mit einem Fassungsvermögen von 10 Litern befindet sich auf der Rückseite der
Stromquelle (siehe Abb. 20). Den Behälter bis zur MaxMarkierung füllen und nach der ersten Einschaltung der
Anlage Kühlmittel ergänzen, um das in den Schläuchen
enthaltene Flüssigkeitsvolumen auszugleichen.
ANMERKUNG: Während des Betriebs der Anlage und
insbesondere beim Auswechseln des Brenners oder der
Verschleißteile kommt es zu geringfügigen Flüssigkeitsverlusten. Wöchentlich bis zur Max-Markierung nachfüllen.
ANMERKUNG: Nach 6 Monaten muss die Kühlflüssigkeit
ungeachtet der Betriebsstunden der Anlage vollständig
gewechselt werden.
Abb. 19
91
4 BETRIEB
4.1 BESCHREIBUNG
STROMQUELLE
DES
BEDIENFELDS
DER
Mit dem Schalter A auf der Bedienfront der Stromquelle
schaltet man die gesamte Anlage ein: Die Lampe B
schaltet sich ein, um diesen Vorgang zu bestätigen.
A = Netzschalter.
B = Netzkontrolllampe.
C = serielle Schnittstelle RS232.
D = Sicherung der Pumpe des Kühlkreislaufs
(5A-250V-T).
E = Kabeldurchführung für das Netzkabel.
F = Steckverbinder CNC für den Anschluss an den
Pantographen.
A
G = Steckverbinder CN03 für den Anschluss an die
Gaskonsole.
H = Verschluss des Kühlflüssigkeitsbehälters.
I
= Füllstandsanzeige der Kühlflüssigkeit.
L
= Filter Vorlauf Kühlflüssigkeit.
M = Hahn zum Entleeren des Kühlflüssigkeitsbehäl
ters.
N = Steckanschluss für den Vorlaufschlauch der
Kühlflüssigkeit.
O = Steckanschluss für den Rücklaufschlauch der
Kühlflüssigkeit.
P = Brenneranschluss.
Q = Kabeldurchführung für das Massekabel.
R
= Filter Rücklauf Kühlflüssigkeit.
S
= Steckverbinder für den Anschluss an die externe
Steuertafel.
B
D
C
F
G
S
E
H
I
R
L
M
N
O
Abb. 20
92
P
Q
4.2
BESCHREIBUNG DES BEDIENFELDS DER
GASKONSOLE (ABB. 21)
H: Diese LED signalisiert den Modus
für die Wahl der Dicke des zu schnei-
denden Materials.
I: Diese LED signalisiert den Modus
für die Wahl des Schneidstroms.
L: Diese LED signalisiert den Modus
für die Wahl der Schnittgeschwindigkeit.
M: Diese LED signalisiert den Durchmes
ser der für die zuvor vorgenommenen
Einstellungen zu verwendenden Düse.
N: Dieses Display zeigt die Werte der
eingestellten Parameter an.
Über das Bedienfeld der Gaskonsole werden alle Funktionen der Anlage gesteuert. Insbesondere wird der Arbeitsmodus gewählt, d.h. Schneiden (CUT), Markieren (MARK)
oder Gasdichtigkeitsprüfung (TEST) der Anlage.
A: Taste für die Wahl des Arbeitsmodus.
Bei jeder Betätigung dieser Taste leuchtet
die der Wahl entsprechende LED auf:
B: LED: Arbeitsmodus Schneiden.
C: LED: Arbeitsmodus Markieren.
O: Regler der Parameter.
D: LED: Arbeitsmodus Test.
P: Dieses Display zeigt den Plasmagastyp an.
E: Taste für die Wahl der einzustellenden
Parameter. Bei jeder Betätigung dieser Taste
leuchtet die der Wahl entsprechende LED auf:
F: Diese LED signalisiert den Modus
für die Wahl des zu schneidenden
Materialtyps.
G: Diese LED signalisiert den Modus
für die Wahl der Gaskombination.
PLASMA/SECONDARY.
B
G
C
D
H
P
Q: Dieses Display zeigt den Sekundärgastyp an.
R: Dieses Display zeigt den Druck das Plasma gases beim Schneiden an.
S: Dieses Display zeigt den Druck des Plasma gases beim Zünden an.
R
S
W
V
T
A
Q
F
E
U
I
X
L
N
Y
O
M
K
Z
Fig. 21
93
T: Dieses Display zeigt den Druck des Sekun-
därgases beim Zünden an.
U: Dieses Display zeigt den Druck des Sekun-
därgases beim Schneiden an.
Z: Diese LED signalisiert die Aktivierung der
Konsole PGC-2.
K: Regler für den Druck der Gase der Konsole
PGC-2.
V: Taste für die Wahl der Gaskanäle PLASMA
PRE/CUT FLOW und SECONDARY PRE/CUT
FLOW
4.2.1 Vorbereitung und Ausfürung des Schneidprozesses (CUT)
W: Taste zum Bestätigen der Parametereinstel-
lungen: Konsole bereit für CUT, MARK oder
TEST
X: LEDs zur Unterstützung bei der Einstellung des
richtigen Drucks der Gase:
- niedriger Druck = linke LED eingeschaltet.
- hoher Druck = rechte LED eingeschaltet.
- richtiger Druck = beide LEDs eingeschaltet.
Y: Regler für den Druck der Gase der Konsole
PGC-3.
WAHL
(durch Drücken der Taste E)
Nach dem Einschalten der Anlage mit dem Schalter auf
der Bedienfront der Stromquelle zeigt das Aufleuchten
der LED CUT B (siehe Abb. 21) an, dass die Maschine
auf den Arbeitsmodus "Schneiden" geschaltet ist. Da zunächst einige Einstellungen erforderlich sind, muss man
sicherstellen, dass die Taste RUN nicht gedrückt ist (Displays PREFLOW und CUTFLOW von Abb. 21 der Gasvolumenströme PLASMA und SECONDARY ausgeschaltet).
Zunächst muss man der Reihe nach die in Tabelle 1 angegebenen Einstellungen vornehmen.
Hält man bei der Wahl des Stroms (LED I eingeschaltet)
die Taste gedrückt, wird die Funktion für die Feineinstellung aktiviert, was durch die blinkende LED signalisiert
wird. Man kann dann den Strom innerhalb der folgenden
vorgegebenen Bereiche in Schritten von 1A einstellen:
[20-50A], [70-90A], [110-120A].
Als nächstes muss man der Reihe nach die in Tabelle 2
angegebenen Einstellungen vornehmen.
BESCHREIBUNG
Zu schneidender Materialtyp
WAHL
(durch Drehen des Reglers O)
MS = Mild Steel
SS = Stainless Steel
AL = Aluminium
t
Gaskombination (PLASMA/SECONDARY), die für das gewählte Material
geeignet ist.
AIR/AIR - O2/AIR
O2/O2 - N2/N2
F5/N2 - H35/N2
Dicke des zu schneidenden Materials
Siehe die Schneidtabellen
Empfohlener Schneidstrom für die
gewählte Kombination (MAT/GAS/mm)
Siehe die Schneidtabellen
Empfohlene Schnittgeschwindigkeit
für die gewählte Kombination (MAT/
GAS/mm/A)
Siehe die Schneidtabellen
Für die gewählte Kombination (MAT/
GAS/mm/A) zu verwendender
Düsendurchmesser
Siehe die Schneidtabellen
t
t
t
t
Tab. 1
94
WAHL
(durch Drücken der Taste V)
EINSTELLUNG
(durch Drehen des Reglers Y)
BESCHREIBUNG
Einschaltung des Displays R
PLASMA CUTFLOW
Bis gleichzeitig die zwei pfeilförmigen
LEDs aufleuchten. X
Einschaltung des Displaysy S
PLASMA PREFLOW
Bis gleichzeitig die zwei pfeilförmigen
LEDs aufleuchten. X
Einschaltung des Displays T
SECONDARY PREFLOW
Bis gleichzeitig die zwei pfeilförmigen
LEDs aufleuchten. X
Einschaltung des Displays U
SECONDARY CUTFLOW
Bis gleichzeitig die zwei pfeilförmigen
LEDs aufleuchten. X
t
t
t
Tab. 2
Bei einmaliger Betätigung der Taste SET wird der Gasvolumenstrom für jeden Kanal für 10 s aktiviert: Will man die
Einstellung anschließend fortsetzen, muss man die Taste
erneut drücken.
Drückt man die Taste SET nach der letzten Einstellung erneut, verlässt man den Einstellmodus. Durch erneutes Drücken der Taste kehrt man zur ersten Einstellung zurück usw.
Die pfeilförmigen LEDs unter dem Display des entsprechenden Kanals zeigen die Einstellrichtung des Reglers an: Wenn
die linke LED leuchtet, muss man den Volumenstrom erhöhen (Uhrzeigersinn), und wenn die rechte LED leuchtet, muss
man den Volumenstrom vermindern (Gegenuhrzeigersinn).
Wenn der für die in Tab. 1 ausgeführte Wahl richtige Volumenstrom erreicht wird, leuchten beide LEDs auf.
Nachdem man den Einstellmodus nach den o.g. Voreinstellungen verlassen hat, die Taste RUN drücken: Es
leuchten dann die Displays der Kanäle PLASMA und
SECONDARY auf und die Stromquelle ist bereit für den
Schneidprozess. Wenn das Gemisch H35 oder F5 gewählt wurde, leuchtet die LED der Gaskonsole PGC-2 auf.
HINWEIS: Beim Ausschalten der Anlage wird die letzte Arbeitseinstellung gespeichert (d.h. MAT-GAS-mm-A).
Wird bei der anschließenden Einstellung die Gasart geändert, wird automatisch das "Purge" durchgeführt, d.h. die
Schläuche werden entleert und dann durch einen für 10 s
aktiven Fluss gereinigt.
Nach dem Startsignal des Pantographen wird automatisch die folgende Sequenz aktiviert:
- Preflow von 0,5 s mit dem gewählten Gas
- Hochspannungs-/Hochfrequenzimpuls.
- Zünden des Pilotlichtbogens.
- Übertragung des Plasmabogens (Übermittlung des Signals “arc transfer” an den CNC-Pantographen”).
- Beginn der Bewegung in der Ebene x-y des CNCPantographen am Ende der “pierce delay time”. Beim
Stoppsignal vom Pantographen wird automatisch die
folgende Sequenz aktiviert:
- Ausschalten des Plasmabogens.
- Ende der Bewegung in der Ebene x-y des CNC-Pantographen.
- Postflow mit dem gewählten Gas.
4.2.2 Vorbereitung und Ausführung des Markierprozesses (MARK)
Nach dem Einschalten der Anlage mit dem Schalter auf
der Bedienfront der Stromquelle zeigt das Aufleuchten
der LED MARK an, dass die Maschine auf den Arbeitsmodus "Markieren" geschaltet ist. Da zunächst einige
Einstellungen erforderlich sind, muss man sicherstellen,
dass die Taste RUN nicht gedrückt ist (Displays PREFLOW - CUTFLOW von Abb. 21 der Gasströme PLASMA
und SECONDARY ausgeschaltet).
Zunächst muss man der Reihe nach die in Tabelle 3 angegebenen Einstellungen vornehmen.
Für die zweite Einstellung siehe die Tab. 2 mit den zugehörigen Anmerkungen.
WAHL
(durch Drücken
der Taste E)
BESCHREIBUNG
WAHL
(durch Drehen
des Reglers O)
MS = Mild Steel
Wahl des zu markie- SS = Stainless
renden Materials
Steel
AL = Aluminium
t
Gaskombination
(PLASMA/SECONDARY),
die für das gewählte
Material geeignet ist
Ar/Ar
t
Empfohlener
Siehe die
Schneidstrom für die
gewählte Kombina- Schneidtabellen
tion (MAT/GAS/mm)
Tab. 3
95
4.2.3 Ausführung der Gasdichtigkeitsprüfung (TEST)
Nach dem Einschalten der Anlage mit dem Schalter auf
der Bedienfront der Stromquelle zeigt das Aufleuchten
der LED TEST an, dass die Maschine auf den Arbeitsmodus "Test" geschaltet ist. Die Dichtigkeitsprüfungen von
T01 bis T05 müssen in regelmäßigen Zeitabständen ausgeführt werden. Hierbei sind die Schläuche vom Eingang
auf der Rückseite der Gaskonsole bis zum Eingang der
Ventilkonsole auf Gaslecks zu prüfen. Außerdem gestattet
der Durchflusstest TF6 die Kontrolle des Durchflusses im
Zusatzkanal AUX.
Die Kanäle können einzeln geprüft werden; siehe hierzu
die Tab. 4:
WAHL
BESCHREIBUNG
(durch Drücken der Taste O
Test Kanal air / air
t
Test Kanal N2 / N2
t
Test Kanal O2 / O2
t
4.2.4.1 Vorbereitung und Ausführung des Punktmarkierprozesses (SPOT MARK)
Das Punktmarkieren ist ein besonderes Markierverfahren,
bei dem die Spur aus einem Punkt besteht und nicht aus
einer Linie oder einer sonstigen Figur, wie es beim normalen Markieren der Fall ist (siehe den Arbeitsmodus MARK,
Abs. 4.2.2).
Hierzu muss man zunächst einige Parameter an der Gaskonsole einstellen. Dann kann man den Punktmarkierprozess unter Beibehaltung derselben Schnittparameter und
Verbrauchsteile direkt über die CNC-Steuerung steuern
und ausführen.
Die unten angegebenen Parameter für das Punktmarkieren einstellen, die mit der Taste E nacheinander angewählt
werden können:
Nach Ausführung der o.g. Einstellungen schaltet man mit
einem digitalen Signal an den entsprechenden Kontaktstiften (siehe Abb. 14) vom Schneidmodus auf den Punktmarkiermodus (CUT/SPOT MARK).
WAHL
(durch Drücken
der Taste E)
Test Kanal H35 / --
SEN
t
Test Kanal Ar / Ar
t
t
SI
Spot Current
(Strom für das
Punktmarkieren)
von 10 bis 39 A
ST
Spot Time
(Zeit für das
Punktmarkieren)
OFF*
von 0,01 bis 1,00 s
Test Kanal AUX
t
t
Kompletter Test (zeitgesteuerte automatische
Sequenz von T01, T02,
T03, T04, T05 und T06)
Tab. 4
Bei Betätigung der Taste RUN beginnt die gewählte Prüfung: Die Maschine führt zuerst ein "Purge" aus; dann
werden die Schläuche mit dem Gas gefüllt und anschließend die Magnetventile INLET GAS und die Magnetventile der Ventilkonsole deaktiviert.
Wenn während der Prüfung keine Lecks festgestellt werden, erscheint z.B. im Falle von AIR/AIR auf dem Display
der Gaskonsole die Meldung OK AIR (das gleiche gilt für
die anderen Gase): OK N2, OK O2, OK H35 und OK Ar).
Bei Wahl von Test T04 leuchtet während der Prüfung die
LED der Gaskonsole PGC-2.
4.2.4 Zusätzliche Funktionen (Nebenfunktionen)
Die nachstehenden Beschreibungen beziehen sich auf
Abb.21.
Bei eingeschalteter, aber nur im Bereitschaftszustand befindlicher Anlage (nicht RUN: Displays R,S,T und U ausgeschaltet) gleichzeitig die Tasten A und E drücken, um
das das Menü “Nebenfunktionen” aufzurufen.
96
WAHL
BESCHREIBUNG (durch Drehen des
Reglers O)
Spot Enable
(Aktivieren/Deakti= deaktiviert
vieren der Funktion OFF
ON
= aktiviert
zum Punktmarkieren)
Tab. 5
* In diesem Fall wird die Dauer des Punkts durch das
Start/Stopp-Signal des Pantographen gesteuert. Wird
hingegen die Zeit eingestellt, repräsentiert dieser Wert
die maximale Dauer des Punkts ab dem Signal "Lichtbogen übertragen".
4.2.4.2 Steuern des Stroms in den Ecken des
Werkstücks (CORNER)
Die Funktion zum Herabsetzen des Stroms in den Ecken
des Werkstücks ist in Verbindung mit der Herabsetzung
der Schnittgeschwindigkeit in den Ecken von Nutzen. Auf
diese Weise verhindert man, dass in der Ecke zu viel Metall entfernt wird.
Hierzu muss man zunächst einige Parameter an der Gaskonsole einstellen. Dann kann man die Funktion Corner
unter Beibehaltung derselben Schnittparameter und Verbrauchsteile direkt über die CNC-Steuerung steuern und
nutzen.
Die unten angegebenen Parameter der Funktion Corner
einstellen, die mit der Taste E nacheinander angewählt
werden können.
WAHL
(durch
Drücken der
Taste E)
BESCHREIBUNG
WAHL
(durch Drehen
des Reglers O)
CEN
Corner Enable
(Aktivieren/Deaktivieren der Funktion
Corner)
OFF = deaktiviert
ON = aktiviert
CI
Corner Current
(Prozentsatz des
Stroms der
Funktion Corner
bezogen auf den
Schneidstrom)
von 50 bis 100% *
stellung ON, wird der o.g. Analogeingang von der Stromquelle nicht berücksichtigt. Der Benutzer kann den Wert
des Corner-Stroms direkt am Bedienfeld der Gaskonsole
mit dem Regler O regulieren.
Die nachstehende Abbildung zeigt die Zeitsteuerung der
Signale:
t
Corner-Signal
Schneidstrom
t
Corner-Strom
CSD
Corner Slope Down
von 1 bis 100 A/
(Neigung der abfallen(s/100)
den Stromrampe)
t
CSU
Corner Slope Up
(Steigung der ansteigenden Stromrampe)
von 1 bis 100 A/
(s/100)
Tab. 6
* Die Regelung des Corner-Stroms ist abhängig von
der Schaltstellung des Schalters Nr. 2 der Gruppe DIP3
auf der Karte Remote (siehe Abb. 15).
Wenn sich der Schalter Nr. 2 in der Schaltstellung OFF befindet (Voreinstellung), wird der Wert des Corner-Stroms
auf Grundlage der in Tabelle 7 angegebenen Beziehung
über den entsprechenden Analogeingang (0-10V) (siehe
den optionalen Satz Art. 425) direkt vom Pantographen
geregelt.
ANALOGEINGANG
CORNERSTROM
0V
50%
…
…
5V
75%
…
…
10V
100%
GESTEUERTER
WERT
½ des
Schneidstroms
…
¾ des
Schneidstroms
…
gleich dem
Schneidstrom
Tab. 7
Ist dieser Analogeingang (0-10V) nicht angeschlossen,
bleibt der Wert des Corner-Stroms auf 50% (Standardeinstellung) des Schneidstroms festgelegt.
Befindet sich der Schalter Nr. 2 hingegen in der Schalt-
4.2.4.3 Steuerung der Zeit für die Kühlung des Brenners am Ende des Schneidvorgangs
Am Ende jedes Schnitts am Werkstück wird der Sekundärgasstrom zum Kühlen des Brenners erneut aktiviert.
Die Dauer dieses Gasstroms ist abhängig vom Schneidstrom und verlängert sich mit steigendem Strom.
Für bestimmte Bearbeitungen kann es manchmal nützlich
sein, diese Dauer zu verkürzen.
Der Bediener kann die Nachströmzeit (PoF) direkt am Bedienfeld der Gaskonsole mit dem Regler O einstellen. Insbesondere kann er diese Zeit von der maximalen Dauer,
die vom eingestellten Schneidstrom abhängt, bis auf eine
Mindestdauer von 5 Sekunden verkürzen.
WAHL
(durch Drücken
der Taste E)
PoF
BESCHREIBUNG
WAHL
(durch Drehen
des Reglers O)
Post Flow
(Dauer des Kühlstroms für den
Brenner am Ende
des Schneidvorgangs)
von 5 bis T s
(T= max. Dauer
in
Sekunden,
abhängig
vom
Schneidstrom)
4.2.4.4 Anzeige des Volumenstroms der Kühlflüssigkeit (H2O)
In diesem Modus kann der Volumenstrom der Kühlflüssigkeit auf dem Display N in Liter/Stunde angezeigt werden.
Gewöhnlich beträgt dieser Wert ca. 3 Liter/Stunde.
4.2.4.5 Schneiden von Lochblechen oder Gitterwerk
(SR)
Zum Schneiden von Lochblechen und Gitterwerk ist es
oft nützlich, die Funktion Self Restart zu aktivieren. Wenn
diese Funktion aktiviert ist, zündet die Stromquelle den
Lichtbogen jedes Mal erneut, wenn er erloschen ist. Außerdem muss der Pantograph auf Schnitte dieses Typs
eingestellt werden.
97
WAHL
(durch Drücken
der Taste E)
SR
BESCHREIBUNG
WAHL
(durch Drehen
des Reglers O)
Self Restart
(Aktivieren/Deaktivieren der
Funktion Self
Restart)
OFF = deaktiviert
ON = aktiviert
4.2.4.6 Fern-Feineinstellung des Stroms (RRI)
Für diese ebenfalls im Menü “Nebenfunktionen” der Gaskonsole verfügbare Funktion ist der optionale Satz Art.
425 erforderlich.
Siehe die Betriebsanleitung dieses Zubehörs für die vollständige Beschreibung.
4.2.5 FEHLERCODES
FEHLERBESCHREIBUNG
CODE
MÖGLICHE LÖSUNG
Start beim Einschalten oder beim WiedereinDie Stromquelle ausschalten, den Startbefehl aufheben
TRG
schalten (Übergang zur Betriebsart RUN) der (Err.
53) und die Stromquelle wieder einschalten.
Stromquelle gedrückt.
Übertemperatur beim Leistungstransformator.
Kontrollieren, ob die Leitungen des Kühlkreislaufs oder des
TH0
verschlossen sind. Sicherstellen, dass die Siche(Err. 93) Brenners
rung der Pumpe intakt ist. Den Kühlkörper reinigen.
Übertemperatur bei den Modulen IGBT 1 /
IGBT 2
Die Stromquelle nicht ausschalten, damit der Lüfter eingeschaltet bleibt und die Kühlung schneller erfolgt. Das Gerät
TH1
(Err. 74) kehrt automatisch wieder in den normalen Betriebszustand
zurück, wenn die Temperatur wieder innerhalb der zulässiTH2
gen Grenzen liegt. Lässt sich das Problem nicht beheben,
(Err. 77) den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Volumenstrom der Kühlflüssigkeit unter Unter- H2O/ Kontrollieren, ob die Leitungen des Kühlkreislaufs oder des
grenze.
verschlossen sind. Sicherstellen, dass die Siche(Err 75) Brenners
rung der Pumpe intakt ist. Den Kühlkörper reinigen.
Niedriger Druck in einem GasversorgungskaDen Druck des entsprechenden Gases mit dem Regler auf
nal.
GAS LO dem Bedienfeld der Gaskonsole erhöhen. Außerdem den
(Err. 78) Versorgungsdruck des Gases kontrollieren, der rund 8 bar
betragen muss.
Deckel bei der Stromquelle oder beim Zünd- OPN Sicherstellen, dass der Deckel der Stromquelle und/oder
gerät HV19-1 oder HV19-PVC geöffnet.
Einheit HV19-1 oder HV19-PVC ordnungsgemäß ge(Err. 80) der
schlossen ist.
CNC-Pantrograph ausgeschaltet, notabgeDen CNC-Pantrographen einschalten, den Not-Aus-Zurob
schaltet oder nicht an die Stromquelle ange- (Err.
aufheben und die Verbindung zwischen Stromquelle
90) stand
schlossen.
und CNC-Pantograph kontrollieren.
Interner Fehler im Speicher des Mikroprozessors.
Err 2
Den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Die Stromquelle kommuniziert nicht mit der
Gaskonsole.
Err 6
Die Verbindung zwischen der Stromquelle und der Gaskonsole überprüfen. Lässt sich das Problem nicht beheben,
den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Die Stromquelle kommuniziert nicht mit der
Schnittstellenschaltung.
Err 7
Den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Die Gaskonsole kommuniziert nicht mit der
Stromquelle.
Err 9
Die Verbindung zwischen der Stromquelle und der Gaskonsole überprüfen. Lässt sich das Problem nicht beheben,
den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Gleichspannung am Modul IGBT2 unter dem
zulässigen Mindestwert.
Err 15
Den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Gleichspannung am Modul IGBT1 unter dem
zulässigen Mindestwert.
Err 16
Den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Bei ausgeschaltetem Lichtbogen wurde am
Modul IGBT 1 Strom detektiert.
Err 30
Den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
98
FEHLERBESCHREIBUNG
CODE
Bei ausgeschaltetem Lichtbogen wurde am
Modul IGBT 2 Strom detektiert.
Err 31
Den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Strommesswert am Modul IGBT 1 während
des Schneidens außer Bereich.
Err 35
Den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Strommesswert am Modul IGBT 2 während
des Schneidens außer Bereich.
Err 36
Den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Bei ausgeschaltetem Lichtbogen wurde im
Stromkreis des Pilotlichtbogens Strom detektiert.
Err 39
Gefährliche Spannung: Fehler beim Hauptstromkreis.
Err 40
Den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Während des Schneidens wurde im Stromkreis des Pilotlichtbogens Strom detektiert.
Err 49
Den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Err 55
Elektrode und/oder Düse auswechseln. Kontrollieren, ob die
Montage der Verbrauchsteile für die jeweils auszuführende
Arbeit ordnungsgemäß vorgenommen wurde. Außerdem
kontrollieren, ob das richtige Schneidgas verwendet wird.
Elektrode verbraucht.
Fehler beim Abgleich der Firmware-Versionen
von: Stromquelle, Gaskonsole, Schnittstellenmodul CNC-Pantrograph; bzw. Fehler während automatischer Aktualisierung durch die
Stromquelle
MÖGLICHE LÖSUNG
Den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Err 58
Phase L1 unter Mindestwert.
Err 61
Die Sicherungen im Schaltschrank überprüfen, an die das
Netzkabel der Stromquelle angeschlossen ist. Lässt sich
das Problem nicht beheben, den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Err 62
Die Sicherungen im Schaltschrank überprüfen, an die das
Netzkabel der Stromquelle angeschlossen ist. Lässt sich
das Problem nicht beheben, den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Err 63
Die Sicherungen im Schaltschrank überprüfen, an die das
Netzkabel der Stromquelle angeschlossen ist. Lässt sich
das Problem nicht beheben, den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Err 64
Die Sicherungen im Schaltschrank überprüfen, an die das
Netzkabel der Stromquelle angeschlossen ist. Lässt sich
das Problem nicht beheben, den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Gasschläuche nicht vollständig entleert oder
hoher Druck in einem Gasversorgungskanal.
Err 79
Die Verbrauchsteile kontrollieren oder den Versorgungsdruck senken.
Gaskonsole nicht an die Stromquelle angeschlossen.
Err 81
Den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Keine Verbindung zwischen den Gaskonsolen
PGC-3 und PGC-2 bzw. APGC-1 und APGC-2.
Err 82
Die Verbindung zwischen dem (oberen) Modul PGC-3 bzw.
APGC-1 und dem (unteren) Modul PGC-2 bzw. APGC-2
überprüfen.
Phase L1 über Höchstwert.
Phase L2 unter Mindestwert.
Phase L2 über Höchstwert.
99
4.3 BESCHREIBUNG DES BEDIENFELDS DER GASKONSOLE (ABB. 22)
Auf dem vorderen Bedienfeld der automatischen Gaskonsole befindet sich eine Multifunktions-LED, die ihren Zustand anzeigt.
Das heißt im Einzelnen:
Phase
Farbe der LED Beschreibung
Interne Platine ohne
Ausgeschaltet
Stromversorgung.
Probleme beim MikroStändig rot
Einschaltung
prozessor der interleuchtend
der Stromquelle
nen Platine
Warten auf KomAbwechselnd
munikation mit der
rot/grün
Stromquelle
Langsam
Keine Kommunikation
abwechselnd mit der Stromquelle
rot/grün
Im Betrieb
Ständig grün Ordnungsgemäßer
leuchtend
Betrieb
Für die Steuerung der automatischen Gaskonsole (Konfiguration der Schneidparameter und Einstellung des
Zustands RUN) ist die externe Steuertafel Art. 460 anzuschließen. Siehe die Betriebsanleitung dieses Geräts für
die Beschreibung seiner Funktionsweise.
Erfolgt die Steuerung hingegen ohne Art. 460 über eine
digitale Schnittstelle CANopen zwischen Pantograph/Roboter und Stromquelle, muss eine spezielle Anwendung in
der Steuerung installiert sein.
A=Multifunktions-LED
A
Abb. 22
100
4.4 SCHNITTQUALITÄT
Verschiedene Parameter und Parameterkombinationen
beeinflussen die Schnittqualität: Im Bereich Schneidtabellen des vorliegenden Handbuchs sind die optimalen
Einstellungen zum Schneiden eines bestimmten Materials angegeben. Doch in Anbetracht der unvermeidlichen
Unterschiede aufgrund der verschiedenen Pantographen
und der Abweichungen der Materialeigenschaften können
die optimalen Parameter geringfügig von den Angaben in
den o.g. Tabellen abweichen. Der Benutzer kann anhand
der nachstehenden Punkte diese kleinen Änderungen
vornehmen, die erforderlich sind, um eine gute Schnittqualität zu erhalten.
Wie aus den Schneidtabellen zu ersehen ist, gibt es
verschiedene Verschleißteilsätze für die verschiedenen
Schneidströme und Gasarten.
Wenn eine hohe Produktivität den Vorrang hat und somit
hohe Schnittgeschwindigkeiten verlangt sind, den maximal zulässigen Strom einstellen und folglich die Düse mit
dem größten Durchmesser verwenden. Wenn umgekehrt
die Schnittqualität Vorrang hat (bessere Rechtwinkligkeit
PROBLEM
Schräge Schnittkante
Durchdringung unzureichend
Barte wegen zu niedriger
Geschwindigkeit *
Barte wegen zu hoher
eschwindigkeit **
Runde Schnittkante
und schmalere Schnittfuge), den niedrigsten für das jeweilige Material und die jeweilige Materialdicke zulässigen Strom einstellen.
Vor Ausführung irgendeiner Einstellung sicherstellen,
dass:
der Brenner senkrecht zur Schneidebene ist;
Elektrode, Düse, H2O-Düsenhalter und Schutzkappe
nicht zu stark verschlissen sind und dass ihre Kombination für die auszuführende Arbeit geeignet ist;
die Schneidrichtung für die auszuführende Figur stimmt.
Man bedenke, dass die beste Seite für einen Schnitt stets
die bezogen auf die Bewegungsrichtung des Brenners
rechte Seite ist (der Plasma-Diffusor hat die Bohrungen
im Uhrzeigersinn).
Beim Schneiden von großen Dicken ist während des
Einstechens besondere Aufmerksamkeit erforderlich:
Insbesondere muss man versuchen, Ansammlungen geschmolzenen Materials um das Einstechloch zu entfernen,
um das Auftreten eines Doppellichtbogens zu verhindern,
wenn der Brenner erneut über den Ausgangspunkt fährt.
Außerdem muss der Düsenschutz stets von Metallschlacke gesäubert werden.
In Tabelle 7 sind einige der am häufigsten auftretenden
Probleme und mögliche Abhilfemaßnahmen aufgeführt.
URSACHE
ABHILFE
Elektrode oder Düse verschlissen
Beide auswechseln
Brennerabstand zu groß
Brennerabstand verringern
Schnittgeschwindigkeit zu hoch
Geschwindigkeit regulieren
Schnittgeschwindigkeit zu hoch
Geschwindigkeit regulieren
Düsendurchmesser zu groß für
den eingestellten Strom
Werkstückdicke zu groß für den
eingestellten Strom
Schlechter Kontakt zwischen
Massekabel und Schneidtisch
Schneidtabellen kontrollieren
Schneidstrom erhöhen
Verschraubung des Masseanschlusses
am CNC-Pantographen kontrollieren
Schnittgeschwindigkeit zu niedrig
Geschwindigkeit regulieren
Schneidstrom zu hoch
Schneidstrom herabsetzen
Brennerabstand zu klein
Brennerabstand vergrößern
Schneidstrom zu hoch
Geschwindigkeit regulieren
Schneidstrom zu niedrig
Schneidstrom erhöhen
Brennerabstand zu groß
Brennerabstand verringern
Schneidstrom zu hoch
Geschwindigkeit regulieren
Brennerabstand zu groß
Brennerabstand verringern
* Bei den Barten wegen zu niedriger Geschwindigkeit (low speed dross) handelt es sich um dicke, kugelförmige
Barte, die leicht entfernt werden können. Die Schnittfuge (kerf) ist eher breit.
** Bei den Barten wegen zu hoher Geschwindigkeit (high speed dross) handelt es sich um dünne, schwer zu entfernende Barte. Die Schnittflanken sind bei sehr hoher Geschwindigkeit eher rau.
Tab. 7
101
4.5 WARTUNG DER ANLAGE
Die fachgerechte Wartung der Anlage gewährleistet das
optimale Betriebsverhalten und die lange Lebensdauer
aller ihrer Komponenten, Verbrauchsteile eingeschlossen.
Daher sollten die in der nachstehenden Tabelle aufgeführten Tätigkeiten regelmäßig ausgeführt werden.
Frist
Täglich
Wöchentlich
Monatlich
Wartungstätigkeiten
Sicherstellen, dass die Gase mit dem
richtigen Druck zugeführt werden.
Sicherstellen, dass die Lüfter der Stromquelle, des Kühlaggregats und der Gaskonsole ordnungsgemäß funktionieren.
Den Kühlflüssigkeitsstand kontrollieren.
Die Gewinde des Brenners reinigen und
kontrollieren, dass sie keine Zeichen von
Korrosion oder elektrischen Entladungen aufweisen.
Die Gas-, Wasser- und Stromleitungen
auf Rissbildung, Abrieb und undichte
Stellen untersuchen.
Mit der Gaskonsole das Programm
TEST ausführen.
Die Kühlflüssigkeit der Anlage wechseln.
Halbjährlich
Die äußeren Filter und die des Behälters
des Kühlaggregats reinigen.
Den Filter der Gaskonsole reinigen.
Die O-Ringe des Brenners auswechseln;
hierzu den Satz Art. 1400 bestellen
Wenn bei einer Kontrolle festgestellt wird, dass eine Komponente übermäßig verschlissen ist oder nicht ordnungsgemäß funktioniert, den Kundendienst von CEBORA kontaktieren.
Mit der Wartung der internen Bauteile der verschiedenen
Komponenten der Anlage einen Fachmann beauftragen.
Insbesondere sollten regelmäßig die nachstehend aufgeführten Tätigkeiten ausgeführt werden.
Bei allen Komponenten:
• Innenreinigung mit (sauberer, trockener und ölfreier)
Druckluft, um die Staubansammlungen zu entfernen.
Nach Möglichkeit einen Sauger verwenden.
• Kontrollieren, dass die elektrischen Verbindungen fest
angezogen sind und keine Zeichen von Überhitzung
aufweisen.
Bei jeder Komponente:
Komponente Wartungstätigkeiten
Die Kühlkörper der IGBT-Module mit
Stromquelle
Druckluft reinigen.
Den Kühlkörper mit Druckluft reinigen.
Den internen Wasserkreislauf auf RissKühlaggregat
bildung und undichte Stellen untersuchen.
Den internen Druckluftkreislauf auf RissGaskonsole bildung und undichte Stellen untersuchen.
Den internen Druckluftkreislauf auf unVentilkonsole
dichte Stellen untersuchen.
Sicherstellen, dass die Funkenstrecke
keine übermäßigen Schwärzungen
aufweist und dass die Zündstifte den
richtigen Abstand haben.
Zündgerät
Den internen Wasserkreislauf auf Rissbildung und undichte Stellen untersuchen.
Außerdem regelmäßig die Erdung der Anlage kontrollieren. Insbesondere anhand des Plans in Abb. 24 kontrollieren, dass die Schraubverbindungen bei allen Kabeln fest
angezogen sind.
5 ANHANG
SICHERHEITSDATENBLATT ITACA GP 73190-BIO
Sicherheitsdatenblatt vom 8.7.2013, Überarbeitung 1
ABSCHNITT 1: Bezeichnung des Stoffs bzw. des Gemischs und des Unternehmens
1.1. Produktidentifikator
Bezeichnung des Gemischs: Propylenglykol und Tolyltriazol, Natriumsalz in Wasserlösung
Handelsname:
ITACA GP 73190-BIO
Handelscode:
02290
1.2. Relevante identifizierte Verwendungen des Stoffs oder Gemischs und Verwendungen, von denen abgeraten wird
Empfohlene Verwendung:
Korrosions- und Frostschutz, mit bakteriostatischer Wirkung
1.3. Einzelheiten zum Lieferanten, der das Sicherheitsdatenblatt bereitstellt
Lieferant:
I.T.A.C.A. S.r.l.- Via Remigia, 19 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO)
Tel. +39 051 6257493 - Fax +39 051 6255978
Sachkundige Person, die für das Sicherheitsdatenblatt zuständig ist: E-Mail:
[email protected]
1.4. Notrufnummer: +39 051 3140161 (Betriebszeit: 9:00-12:30 Uhr, 14:30-18:00 Uhr)
102
ABSCHNITT 2: Mögliche Gefahren
2.1. Einstufung des Stoffs oder Gemischs
Einstufung gemäß den Richtlinien 67/548/EWG, 99/45/EG und nachfolgende Änderungen:
Eigenschaften / Symbole:
keine.
Schädliche physikalisch-chemische Wirkungen sowie schädliche Wirkungen auf die menschliche Gesundheit und die Umwelt Keine weiteren Gefahren
2.2. Kennzeichnungselemente
Dieser Stoff gilt nicht als gefährlich im Sinne der Richtlinie 67/548/EWG und ihren nachfolgenden Änderungen.
Besondere Regelungen gemäß Anhang XVII der REACH-Verordnung und nachfolgende Änderungen: Keine
2.3. Sonstige Gefahren
vPvB-Stoffe: Keine - PBT-Stoffe: Keine
Sonstige Gefahren:
Keine weiteren Gefahren
ABSCHNITT 3: Zusammensetzung / Angaben zu den Bestandteilen
3.1. Stoffe: n. z.
3.2. Gemische
Enthält:
Natrium-4(oder 5)-methyl-1H-benzotriazolid
CAS-Nr.: 64665-57-2
EINECS-Nr.: 265-004-9
REACH-Registrierungsnr.: n. v.
Der Stoff unterliegt der Selbsteinstufung gemäß Artikel 13 der Verordnung (EG) Nr. 1272/2008 i.g.F.:
Prozentsatz
Symbol
Gefahren
Sätze
< 0,5%
Akute Toxizität oral, Kat. 4
H302
Zusätzliche Angaben: Der Wortlaut der angeführten Gefahrenhinweise ist dem Kapitel 16 zu entnehmen
ABSCHNITT 4: Erste-Hilfe-Maßnahmen
4.1. Beschreibung der Erste-Hilfe-Maßnahmen
Nach Hautkontakt:
Gründlich mit Wasser und Seife abwaschen.
Nach Augenkontakt: Unverzüglich mit reichlich Wasser spülen und einen Arzt aufsuchen.
Nach Verschlucken: Keinesfalls Erbrechen herbeiführen. UNVERZÜGLICH ÄRZTLICHE HILFE
I
N ANSPRUCH NEHMEN.
Nach Einatmen:
Den Verletzten an die frische Luft bringen, ausruhen lassen und warm halten.
4.2. Wichtigste akute und verzögert auftretende Symptome und Wirkungen Keine
4.3. Hinweise auf ärztliche Soforthilfe oder Spezialbehandlung
Behandlung:
Keine
ABSCHNITT 5: Maßnahmen zur Brandbekämpfung
5.1. Löschmittel
Geeignete Löschmittel:
Wasser. - Kohlendioxid (CO2).
Aus Sicherheitsgründen ungeeignete Löschmittel: Keine besonderen Einschränkungen.
5.2. Besondere vom Stoff oder Gemisch ausgehende Gefahren
Die Explosions- bzw. Verbrennungsgase nicht einatmen.
Durch die Verbrennung entsteht ein dichter Rauch.
5.3. Hinweise für die Brandbekämpfung
Geeignete Atemgeräte verwenden.
Kontaminiertes Löschwasser getrennt sammeln. Es darf nicht in die Kanalisation gelangen.
Wenn im Rahmen der Sicherheit möglich, die unbeschädigten Behälter aus der unmittelbaren Gefahrenzone
entfernen.
ABSCHNITT 6: Maßnahmen bei unbeabsichtigter Freisetzung
6.1. Personenbezogene Vorsichtsmaßnahmen, Schutzausrüstungen und in Notfällen anzuwendende Verfahren
Die persönlichen Schutzausrüstungen verwenden.
103
Personen an einen sicheren Ort bringen.
Siehe die unter Punkt 7 und 8 dargelegten Schutzmaßnahmen.
6.2. Umweltschutzmaßnahmen
Eindringen in den Boden/tiefere Bodenschichten verhindern. Den Eintrag in Oberflächenwasser oder in das
Abwassernetz verhindern.
Kontaminiertes Waschwasser auffangen und entsorgen.
Bei Gasaustritt oder Eindringen in Wasserläufe, in den Boden oder in das Abwassersystem die zuständigen
Behörden informieren.
Geeignetes Material zum Aufnehmen des Produkts: absorbierendes, organisches Material, Sand.
6.3. Methoden und Material für Rückhaltung und Reinigung
Mit reichlich Wasser waschen.
6.4. Verweis auf andere Abschnitte
Siehe auch die Abschnitte 8 und 13
ABSCHNITT 7: Handhabung und Lagerung
7.1. Schutzmaßnahmen zur sicheren Handhabung
Haut- und Augenkontakt sowie das Einatmen von Dämpfen und Nebeln vermeiden.
Keine leeren Behälter verwenden, bevor diese nicht gereinigt wurden.
Vor dem Umfüllen sicherstellen, dass sich in den Behältern keine Reste inkompatibler Stoffe befinden.
Kontaminierte Kleidungsstücke müssen vor dem Eintritt in Speiseräume gewechselt werden.
Während der Arbeit nicht essen oder trinken.
Für die empfohlenen Schutzausrüstungen wird auch auf Abschnitt 8 verwiesen.
7.2. Bedingungen zur sicheren Lagerung unter Berücksichtigung von Unverträglichkeiten
Lebensmittel, Getränke und Tiernahrung fern halten.
Unverträgliche Werkstoffe:
Keine besonderen Einschränkungen. Sie auch den nachfolgenden Abschnitt 10.
Angaben zu den Lagerräumen: Ausreichende Belüftung der Räume.
7.3. Spezifische Endanwendungen
Kein besonderer Verwendungszweck
ABSCHNITT 8: Begrenzung und Überwachung der Exposition / Persönliche Schutzausrüstungen
8.1. Zu überwachende Parameter
Keine Grenzwerte für Exposition am Arbeitsplatz verfügbar.
Expositionsgrenzwerte DNEL: n. z.
Expositionsgrenzwerte PNEC: n. z.
8.2. Begrenzung und Überwachung der Exposition
Augenschutz:
Bei normaler Verwendung nicht erforderlich. In jedem Fall nach den Regeln
einer guten Arbeitspraxis verfahren.
Hautschutz:
Bei normaler Verwendung ist keine besondere Schutzmaßnahme erforderlich.
Handschutz:
Bei normaler Verwendung nicht erforderlich.
Atemschutz:
Bei normaler Verwendung nicht erforderlich.
Thermische Gefahren:
Keine
Begrenzung und Überwachung der Umweltexposition: Keine
ABSCHNITT 9: Physikalische und chemische Eigenschaften
9.1. Angaben zu den grundlegenden physikalischen und chemischen Eigenschaften
Aussehen und Farbe:
farblose Flüssigkeit
Geruch:
wahrnehmbar
Geruchsschwelle:
nicht bestimmt
pH-Wert:
8,4
Schmelz-/Gefrierpunkt:
-15 °C
Unterer Siedepunkt und Siedeintervall:
102/105°C bei 760 mmHg
Entzündbarkeit Festkörper/Gas:
nicht zutreffend
Oberer/unterer Flamm- bzw. Explosionspunkt: unt. 3,2% - ob. 15,3%
Dampfdichte:
1,9 (Luft = 1)
Flammpunkt:
110°C (o.T.) ° C
Verdampfungsgeschwindigkeit:
nicht bestimmt
104
Dampfdruck:
< 8 Pa bei 20°C
Relative Dichte:
1,02-1,04 g/cm3 20°C
Löslichkeit in Wasser:
vollständig
Löslichkeit in Öl:
nicht bestimmt
Verteilungskoeffizient (n-Oktanol/Wasser):
nicht zutreffend
Selbstentzündungstemperatur:
nicht bestimmt
Zersetzungstemperatur:
n. v.
Viskosität:
40 mPa/s
Explosionseigenschaften:
nicht zutreffend
Brandfördernde Eigenschaften:
nicht zutreffend
9.2. Sonstige Angaben
Mischbarkeit:
Wasser, Alkohol, Aceton, Glycolether
Fettlöslichkeit:
nicht bestimmt
Leitfähigkeit:
8+-2 uS/cm
Typische Eigenschaften der Stoffgruppen: nicht relevant
ABSCHNITT 10: Stabilität und Reaktivität
10.1. Reaktivität:
Unter normalen Bedingungen stabil
10.2. Chemische Stabilität:
Unter normalen Bedingungen stabil
10.3. Möglichkeit gefährlicher Reaktionen
Kann bei Kontakt mit elementaren Metallen (Alkali- und Erdalkalimetalle), Nitriden und starken Reduktionsmitteln entzündliche Gase erzeugen.
Kann sich bei Kontakt mit oxidierenden Mineralsäuren, elementaren Metallen (Alkali- und Erdalkalimetalle),
Nitriden, organischen Peroxiden und Hydroperoxiden, Oxidations- und Reduktionsmitteln entzünden.
10.4. Zu vermeidende Bedingungen:
Unter normalen Bedingungen stabil.
10.5. Unverträgliche Materialien:
Kein spezifisches.
10.6 Gefährliche Zersetzungsprodukte: Keine.
ABSCHNITT 11: Toxikologische Angaben
11.1. Angaben zu toxikologischen Wirkungen
Toxikologische Angaben zum Stoff: ITACA GP 73190-BIO
b) Ätz-/Reizwirkung auf die Haut:
Test: LC50 - Aufnahme: Einatmen - Spezies: Ratten 5 mg/l - Dauer: 1h
Test: LD50 - Aufnahme: Oral - Spezies:
Ratten 2000 mg/kg
Test: LD50 - Aufnahme: Haut - Spezies:
Kaninchen 2000 mg/kg
Sofern nicht anders angegeben, sind die unten angegebenen, von der Verordnung (EU) Nr. 453/2010 verlangten Daten als nicht zutreffend anzusehen: a) akute Toxizität;
b) Ätz-/Reizwirkung auf die Haut;
c) schwere Augenschädigung/-reizung;
d) Sensibilisierung der Atemwege/Haut;
e) Keimzell-Mutagenität;
f) Karzinogenität;
g) Reproduktionstoxizität;
h) spezifische Zielorgan-Toxizität bei einmaliger Exposition;
i) spezifische Zielorgan-Toxizität bei wiederholter Exposition;
j) Aspirationsgefahr
ABSCHNITT 12: Umweltbezogene Angaben
12.1. Toxizität
Im Einklang mit der guten Arbeitspraxis verwenden. Nicht in die Umwelt gelangen lassen.
ITACA GP 73190-BIO
a) Akute aquatische Toxizität: Endpunkt: LC50 - Spezies: Fische 54900 mg/l - Dauer h: 96
Endpunkt: EC50 - Spezies: Daphnien 34400 mg/l - Dauer h: 48
Endpunkt: LC50 - Spezies: Algen 19000 mg/l - Dauer h: 96
C) Toxizität für Bakterien:
Endpunkt: EC50 26800 mg/l - Dauer h: 0,5
12.2. Persistenz und Abbaubarkeit
105
ITACA GP 73190-BIO
Bioabbaubarkeit:
12.3. Bioakkumulationspotenzial
ITACA GP 73190-BIO
Bioakkumulation:
12.4. Mobilität im Boden:
Schnell abbaubar - Test: n. z. - Dauer: n. z. - %: 90 - Anmerkungen:
(% Mittelwert) MITI-Test - 28 Tage
Nicht bioakkumulierbar - Test: BCF - Biokonzentrationsfaktor - 0,92 Dauer: n. z. - 90 - Anmerkungen: log P (o/w)
n. z.
12.5. Ergebnisse der PBT- und vPvB-Beurteilung
vPvB-Stoffe:
Keine
PBT-Stoffe:
Keine
12.6. Andere schädliche Wirkungen: Keine
ABSCHNITT 13: Hinweise zur Entsorgung
13.1. Verfahren der Abfallbehandlung
Nach Möglichkeit rückgewinnen. Gemäß den geltenden örtlichen und nationalen gesetzlichen Bestimmungen verfahren.
ABSCHNITT 14: Angaben zum Transport
14.1. UN-Nummer
14.2. Ordnungsgemäße UN-Versandbezeichnung
ADR Nicht zutreffend
IATA Nicht zutreffend
IMDG Nicht zutreffend
14.3. Massengutbeförderung gemäß Anhang II des MARPOL-Übereinkommens 73/78 undgemäß IBC-Code N. z..
ABSCHNITT 15: Rechtsvorschriften
15.1. Vorschriften zu Sicherheit, Gesundheits- und Umweltschutz/spezifische Rechtsvorschriften für den Stoff
oder das Gemisch
Gesetzesvertretendes Dekret Nr. 52 vom 3.2.1997 (Einstufung, Verpackung und Kennzeichnung gefährlicher
Stoffe)
Gesetzesvertretendes Dekret Nr. 65 vom 14.3.2003 (Einstufung, Verpackung und Kennzeichnung gefährlicher Zubereitungen)
Gesetzesvertretendes Dekret Nr. 25 vom 2.2.2002 (Gefährdung durch chemische Arbeitsstoffe bei der Arbeit)
Ministerialdekret Arbeit vom 26.2.2004 (Grenzwerte für die Exposition am Arbeitsplatz)
Ministerialdekret vom 3.4.2007 (Umsetzung der Richtlinie 2006/8/EG)
Verordnung (EG) Nr. 1907/2006 (REACH)
Verordnung (EG) Nr. 1272/2008 (CLP)
Verordnung (EG) Nr. 790/2009 (ATP 1 CLP)
Verordnung (EG) Nr. 286/2011 (ATP 2 CLP)
Verordnung (EU) Nr. 453/2010 (Anhang I)
Beschränkungen für das Produkt oder die darin enthaltenen Stoffe gemäß Anhang XVII der Verordnung (EG)
1907/2006 (REACH) und der nachfolgenden Änderungen: Keine
Bezugnahme auf die folgenden Normen sofern zutreffend:
Ministerialrundschreiben Nr. 46 und 61 (Aromatische Amine).
Gesetzesvertretendes Dekret Nr. 238 vom 21. September 2005 (Seveso-III-Richtlinie).
Dekret des Präsidenten der Republik Nr. 250/89 (Etikettierung von Reinigungsmitteln).
Gesetzesdekret Nr. 152 vom 3.4.2006 Umweltrichtlinien
15.2 Stoffsicherheitsbeurteilung: Nein
ABSCHNITT 16: Sonstige Angaben
Dieses Dokument wurde von einem Fachmann für Sicherheitsdatenblätter mit entsprechender Ausbildung
abgefasst.
Wortlaut der in Abschnitt 3 verwendeten Sätze:
106
R-Sätze:
H-Sätze:
keine
H302 Gesundheitsschädlich bei Verschlucken.
Hauptsächliche Literatur:
ECDIN - Environmental Chemicals Data and Information Network Joint Research Centre, Commission of the European Communities
SAX's DANGEROUS PROPERTIES OF INDUSTRIAL MATERIALS Eight Edition - Van Nostrand Reinold
CCNL - Allegato 1 Istituto Superiore di Sanità - Inventario Nazionale Sostanze Chimiche
Die hier enthaltenen Angaben stützen sich auf den Stand unserer Kenntnisse zum oben angegebenen Datum. Sie gelten nur für das angegebene Produkt und stellen keine Zusicherung von Eigenschaften dar.
Der Anwender muss sich der Eignung und der Vollständigkeit dieser Informationen in Bezug auf den spezifischen von ihm vorgesehenen Gebrauch versichern.
Dieses Datenblatt hebt jede vorherige Fassung auf und ersetzt sie.
ADR:
Europäisches Übereinkommen über die internationale Beförderung gefährlicher Güter auf der Straße.
CAS:
Chemical Abstracts Service (Abteilung der American Chemical Society).
CLP:
Einstufung, Kennzeichnung, Verpackung.
DNEL:
Abgeleitete Expositionshöhe, unterhalb deren der Stoff zu keiner Beeinträchtigung der
menschlichen Gesundheit führt.
EINECS:
Europäisches Altstoffverzeichnis.
GefStoffVO: Deutsche Gefahrstoffverordnung.
GHS:
Global harmonisiertes System zur Einstufung und Kennzeichnung von Chemikalien.
IATA:
Internationale Luftverkehrs-Vereinigung.
IATA-DGR: Gefahrgutvorschriften der Internationalen Luftverkehrs-Vereinigung (IATA).
ICAO:
Internationale Zivilluftfahrtorganisation.
ICAO-TI:
Technische Anweisungen für die Beförderung gefährlicher Güter im Luftverkehr der Internationa
len Zivilluftfahrtorganisation (ICAO).
IMDG:
Gefahrgutkennzeichnung für gefährliche Güter im Seeschiffsverkehr
INCI:
Internationale Nomenklatur für kosmetische Inhaltsstoffe.
KSt:
Explosions-Koeffizient.
LC50:
Wirkstoffkonzentration, bei der 50 % der Versuchsorganismen innerhalb eines bestimmten
Zeitraumes sterben.
LD50:
Wirkstoffdosis, bei der 50 % der Versuchsorganismen innerhalb eines bestimmten Zeitraumes
sterben.
LTE:
Langzeitige Exposition.
PNEC:
Vorausgesagte Konzentration eines in der Regel umweltgefährlichen Stoffes, bis zu der sich
keine Auswirkungen auf die Umwelt zeigen.
RID:
Regelung zur Ordnung für die internationale Eisenbahnbeförderung gefährlicher Güter.
STE:
Kurzzeitige Exposition.
STEL:
Grenzwert für kurzzeitige Exposition.
STOT:
Zielorganspezifische Toxizität.
TLV:
Schwellengrenzwert.
TWATLV:
Schwellengrenzwert bei einer mittleren gewichteten Exposition von 8 Stunden pro Tag.
(Standard ACGIH).
WGK:
Wassergefährdungsklasse (Deutschland).
n. z.:
nicht zutreffend.
n. v.:
nicht verfügbar
107
5.1 OPTIONALER SATZ (ART. 425) FÜR DEN ANSCHLUSS AN DEN PANTOGRAPHEN (ABB. 23)
Für die Montage des Satzes Art. 158 siehe die zugehörige
Anleitung
Abb. 23
108
5.2 ERDUNGSPLAN DER ANLAGE (ABB. 24)
Erdungskabel mit einem Mindestquerschnitt von 16 mm2 verwenden.
Art. 1159....
Art. 470-466
Art. 1166....
Art. 469
Art. 464
Art. 1189....
Art. 1224-1225-1237
Art. 955
Netzkabel
Ferritken
Kupferschiene
Fig. 24
109
SOMMAIRE
1 CONSIGNES DE SÉCURITÉ.................................................................................................. 111
1.1 PLAQUETTE DES AVERTISSEMENTS............................................................................... 111
2 DONNÉES TECHNIQUES...................................................................................................... 112
2.1 DESCRIPTION GÉNÉRALE DE L’INSTALLATION DE DÉCOUPE...................................... 112
2.2 GÉNÉRATEUR PLASMA PROF 254 HQC.......................................................................... 113
2.3 CONSOLE GAZ................................................................................................................. 114
2.3.1 Gas console manuel PGC-3 - PGC-2....................................................................... 114
2.3.2 Gas console automatique APGC.............................................................................. 115
2.4 CONSOLE VANNES PVC................................................................................................... 116
2.5 UNITE D’AMORÇAGE HV19-1............................................................................................ 116
2.6 UNITE D'AMORÇAGE – CONSOLE VANNES HV19-PVC.................................................. 117
2.7 TORCHE CP450G.............................................................................................................. 118
2.8 Torche CP251G.................................................................................................................. 119
3 MISE EN SERVICE................................................................................................................. 119
3.1 DÉBALLAGE ET ASSEMBLAGE........................................................................................ 119
3.2 RACCORDEMENT DU GÉNÉRATEUR............................................................................... 119
3.2.1 Raccordement à la table de découpe CNC..............................................................121
3.2.2 Signaux numériques de contrôle pantographe à générateur....................................122
3.2.3 Signaux numériques de générateur à contrôle pantographe....................................123
3.2.4 Signaux analogiques de générateur à contrôle pantographe...................................123
3.2.5 Signal d'arrêt d'urgence pour générateur.................................................................124
3.3 RACCORDEMENT DE LA CONSOLE GAS........................................................................125
3.3.1 Console Gaz manuelle PGC-3 et PGC-2..................................................................125
3.3.2 Console Gaz automatique APGC.............................................................................125
3.3.3 Remarque sur le raccordement des gaz...................................................................126
3.4 RACCORDEMENT DES TORCHES CP 251G ET CP450G.................................................126
3.4.1 Applications sur table de découpe...........................................................................126
3.4.2 Applications sur robot...............................................................................................126
3.5 CARACTÉRISTIQUES DU LIQUIDE RÉFRIGÉRANT..........................................................127
4 UTILISATION .....................................................................................................................127
4.1 DESCRIPTION DU PANNEAU DU GÉNÉRATEUR.............................................................127
4.2 DESCRIPTION DU PANNEAU DE LA CONSOLE GAZ MANUELLE ET UTILZACION.......128
4.2.1 Préparation et exécution de la découpe (CUT)........................................................129
4.2.2 Préparation et exécution du marquage (MARK).......................................................130
4.2.3 Exécution du test d’étanchéité gaz (TEST)...............................................................131
4.2.4 Fonctions additionnelles (fonctions secondaires).....................................................131
4.2.4.1 Préparation et exécution du Marquage par points (SPOT MARK)...............131
4.2.4.2 Gestion du courant dans les angles de la pièce usinée (CORNER).............131
4.2.4.3 Gestion du temps de refroidissement de la torche à la fin de la découpe...132
4.2.4.4 Affichage du débit du liquide de refroidissement (H2O)..............................132
4.2.4.5 Exécution de la découpe sur tôles percées ou grillées (SR)........................132
4.2.4.6 Réglage fin du courant à distance (RRI).......................................................133
4.2.5 Codes d'erreur..........................................................................................................133
4.3 DESCRIPTION DU PANNEAU DE LA CONSOLE GAZ AUTOMATIQUE............................135
4.4 QUALITÉ DE LA DÉCOUPE...............................................................................................136
4.5 ENTRETIEN DE L'INSTALLATION......................................................................................137
5 ANNEXE
.....................................................................................................................138
5.1 KIT EN OPTION (ART. 425) POUR LA CONNEXION À LA TABLE DE DÉCOUPE.............143
5.2 SCHÉMA DE MISE À LA TERRE DE L’INSTALLA-TION DE DÉCOUPE.............................144
110
MANUEL D’INSTRUCTION POUR INSTALLATION DE DÉCOUPE PLASMA
IMPORTANT: AVANT DE METTRE EN SERVICE L’INSTALLATION, LIRE CE MANUEL. LE CONSERVER PENDANT TOUTE LA DURÉE DE VIE DE L’INSTALLATION
DANS UN ENDROIT ACCESSIBLE ET CONNU DU PERSONNEL CONCERNÉ.
CETTE INSTALLATION DOIT ÊTRE UTILISÉE EXCLUSIVEMENT POUR RÉALISER DES OPÉRATIONS DE DÉCOUPE.
1 CONSIGNES DE SÉCURITÉ
LA DÉCOUPE A L’ARC PLASMA PEUT ENTRAÎNER DES RISQUES POUR LES PERSONNES, c’est pourquoi l’utilisateur doit être formé sur
les risques, récapitulés ci-après, dérivant des opérations
de découpe. Pour des informations plus détaillées, demander le manuel réf. 3.300.758
BRUIT.
Cette machine ne produit pas elle-même des
bruits supérieurs à 80 dB. Le procédé de découpage au plasma/soudure peut produire des niveaux de bruit supérieurs à cette limite; les utilisateurs
devront donc mette en oeuvre les précautions prévues
par la loi.
CHAMPS ELECTROMAGNETIQUES- Peuvent être dangereux.
• Le courant électrique traversant n'importe
quel conducteur produit des champs électromagnétiques (EMF). Le courant de soudure ou de découpe produisent des champs
électromagnétiques autour des câbles ou
des générateurs.
• Les champs magnétiques provoqués par des courants
élevés peuvent interférer avec le fonctionnement des stimulateurs cardiaques.
C’est pourquoi, avant de s’approcher des opérations de
soudage à l’arc, découpe, décriquage ou soudage par
points, les porteurs d’appareils électroniques vitaux (stimulateurs cardiaques) doivent consulter leur médecin.
• L’ exposition aux champs électromagnétiques de soudure ou de découpe peut produire des effets inconnus
sur la santé.
Pour reduire les risques provoqués par l'exposition aux
champs électromagnétiques chaque opérateur doit
suivre les procédures suivantes:
- Vérifier que le câble de masse et de la pince porteélectrode ou de la torche restent disposés côte à côte.
Si possible, il faut les fixer ensemble avec du ruban.
- Ne pas enrouler les câbles de masse et de la pince
porte-électrode ou de la torche autour du corps.
- Ne jamais rester entre le câble de masse et le câble de
la pince porte-électrode ou de la torche. Si le câble de
masse se trouve à droite de l'opérateur, le câble de la
pince porte-électrode ou de la torche doit être également à droite.
- Connecter le câble de masse à la pièce à usiner aussi
proche que possible de la zone de soudure ou de découpe.
- Ne pas travailler près du générateur.
EXPLOSIONS.
Ne pas souder à proximité de récipients sous
pression ou en présence de poussières, gaz ou
vapeurs explosifs. Manier avec soin les bouteilles
et les détendeurs de pression utilisés dans les opérations
de soudure.
COMPATIBILITE ELECTROMAGNETIQUE
Cette machine est construite en conformité aux indications contenues dans la norme harmonisée IEC 6097410(Cl. A) et ne doit être utilisée que pour des buts professionnels dans un milieu industriel. En fait, il peut
y avoir des difficultés potentielles dans l’assurance
de la compatibilité électromagnétique dans un milieu
différent de celui industriel.
ÉLIMINATION D'ÉQUIPEMENTS ÉLECTRIQUES
ET ÉLECTRONIQUES
Ne pas éliminer les déchets d’équipements
électriques et électroniques avec les ordures
ménagères!Conformément à la Directive Européenne
2002/96/CE sur les déchets d’équipements électriques
et électroniques et à son introduction dans le cadre des
législations nationales, une fois leur cycle de vie terminé,
les équipements électriques et électroniques doivent
être collectés séparément et conférés à une usine de
recyclage. Nous recommandons aux propriétaires des
équipements de s’informer auprès de notre représentant
local au sujet des systèmes de collecte agréés. En vous
conformant à cette Directive Européenne, vous contribuez à la protection de l’environnement et de la santé!
EN CAS DE MAUVAIS FONCTIONNEMENT, DEMANDER
L’ASSISTANCE DE PERSONNEL QUALIFIÉ.
1.1 PLAQUETTE DES AVERTISSEMENTS
Le texte numéroté suivant correspond aux cases numérotées de la plaquette.
1. Les étincelles provoquées par la découpe peuvent
causer des explosions ou des incendies.
1.1 Tenir les matières inflammables à l’écart de la zone
de découpe.
1.2 Les étincelles provoquées par la découpe peuvent
causer des incendies. Maintenir un extincteur à
proximité et faire en sorte qu'une personne soit toujours prête à l'utiliser.
1.3 Ne jamais découper des récipients fermés.
2. L’arc plasma peut provoquer des lésions et des brûlures.
2.1 Débrancher l'alimentation électrique avant de démonter la torche.
2.2 Ne jamais garder les matières à proximité du parcours de découpe.
2.3 Porter des équipements de protection complets pour
le corps.
3. Les décharges électriques provoquées par la torche
ou le câble peuvent être mortelles. Se protéger de
manière adéquate contre les décharges électriques.
3.1 Porter des gants isolants. Ne jamais porter des gants
humides ou endommagés.
3.2 S'assurer d'être isolés de la pièce à découper et du sol.
111
1
1.1
1.2
4.2 Utiliser un système de ventilation forcée ou de déchargement des locaux pour éliminer toute exhalation.
4.3 Utiliser un ventilateur d'aspiration pour éliminer les
exhalations.
5. Les rayons de l’arc peuvent irriter les yeux et brûler la
peau.
5.1 Porter un casque et des lunettes de sécurité. Utiliser des dispositifs de protection adéquats pour les
oreilles et des blouses avec col boutonné. Utiliser
des masques et casques de soudeur avec filtres de
degré approprié. Porter des équipements de protection complets pour le corps.
6. Lire la notice d'instruction avant d'utiliser la machine
ou avant d'effectuer toute opération.
7. Ne pas enlever ni couvrir les étiquettes d'avertissement.
1.3
?
2
2.1
2.2
2.3
F
OF
3
3.1
3.2
3.3
2 DONNÉES TECHNIQUES
4
4.1
5
4.2
2.1 DESCRIPTION GÉNÉRALE DE L’INSTALLATION
DE DÉCOUPE
4.3
5.1
7
6
G
kl
a
g
xm
b
Ghgopglòdfòxlc òkvfàlxcvò l+dòvòùx
g
n zx
n
,
sx h
xn m j
x
n
m ks j
su zx ks
k
w
e kx
sd n sk
h cm
js
jk c
sd
jk
xc
h
Sm,nxcv,mzx.c ierlòdfb-.èeì’,c mdlò
g
hsjkklasjlòsòlxc,òz
tg
a
h
jhgfjksdhfjksdklcsmkldc
3098464
3.3 Débrancher la fiche du cordon d’alimentation avant
d'intervenir sur la machine.
4. L'inhalation des exhalations produites par la découpe
peut être nuisible pour la santé.
4.1 Tenir la tête à l'écart des exhalations.
L’installation de découpe plasma Prof 254 HQC (générateur Art. 955), qui inclut l’unité d’amorçage HV19-1 (Art.
464) ou l’unité HV-PVC (Art. 462), la console gaz manuelle
PGC-3 - PGC-2 (Art. 470) ou la console gaz automatique
APGC (Art. 466), les consoles vannes PVC (Art. 469) et
la torche CP251G (Art. 1237) ou CP450G (divers articles
en fonction de l'application), constitue une installation de
découpe plasma multi-gaz mécanisée entièrement gérée
par microprocesseur, en mesure de fournir un courant
max. de 250 A avec facteur de marche 100%.
Tous les paramètres de procédé (matériau, gaz, épaisseur et courant) peuvent être sélectionnés depuis la
console gaz ; les débits optimaux des gaz sont alors
automatiquement indiqués.
Un port RS232 situé sur le panneau arrière du générateur
permet d’acquérir facilement, à l’aide d’un micro-ordinateur, l’état des différents paramètres ; cela permet de
Art. 1169....
Art. 470-466
Art. 1166....
Art. 464
Art. 1189....
Art. 11224-1225-1237
Art. 469
Art. 955
112
Fig. 1
contrôler l’ensemble de la situation de fonctionnement et
peut aider à résoudre d’éventuelles anomalies de fonctionnement.
Toujours depuis ce port RS232, il est également possible
d’effectuer la mise à niveau du logiciel.
Pour une découpe optimale des différents matériaux métalliques, la console gaz utilise des gaz différents : air,
azote N2, oxygène O2, mélange H35 (35% hydrogène H2
- 65% argon Ar), mélange F5 (5% hydrogène H2 - 95%
azote N2). Les combinaisons de ces derniers sont proposées automatiquement en fonction du matériau choisi.
Il possible d’exécuter le marquage au gaz argon Ar, proposé, lui aussi, en automatique.
Différents jeux de consommables, réglés et testés pour
assurer une qualité de découpe optimale, sont disponibles en fonction du courant de découpe et du gaz utilisé.
2.2 GÉNÉRATEUR PLASMA PROF 254 HQC
Le générateur plasma Prof 254 HQC est un générateur
de courant constant, 250A max. avec facteur de marche
100%, conforme à la norme IEC 60974-1, 60974-2 et
60974-10.
Il abrite le microprocesseur qui gère toute l’installation
de découpe et le logiciel qui peut être mis à niveau par le
port RS232 situé sur le panneau arrière.
Dans la partie arrière, il y a le refroidisseur, avec réservoir,
pompe, radiateur, filtre et débitmètre.
681
DONNÉES TECHNIQUES
Tension nominale à vide (Uo)
315 V
Max courant de sortie (I2)
250 A
Tension de sortie (U2)
170 V
Facteur de marche
100% @ 120A
Température ambiante max
Degré de protection de la carcasse
40 °C
Par air, avec ventilation forcée
IP21S
Poids net
406 kg
Refroidissement
Tensions et courants nominaux d’alimentation max.:
220/230 V, 3 ~, 50/60 Hz, 145 A
380/400 V, 3 ~, 50/60 Hz, 76 A
415/440 V, 3 ~, 50/60 Hz, 70 A
REFROIDISSEUR DE LA TORCHE
Puissance nominale de refroidissement à 1 l/min à 25°C
1.7 kW
Pression max
0.45 MPa
1252
953
baricentro
Fig. 2
113
2.3 CONSOLE GAZ
DONNÉES TECHNIQUES
La console gaz, qui est conforme à la norme IEC 60974-8,
est un dispositif utilisé pour gérer la sélection des paramètres de procédé et le réglage des débits de gaz.
Elle comprend les électrovannes, les réducteurs et transducteurs de pression et les cartes électroniques pour l’alimentation et le contrôle de ces composants.
GAZ
EMPLOYES
TITRE
Air
Propre, sec et sans
huile, respectant la
norme ISO 8573-1: 0.8 MPa (8 bars)
2010. Classe 1.4.2
(particules fineseau-huile*
Argon
99.997%
0.8 MPa (8 bars)
70 l/min
Azote
99.997%
0.8 MPa (8 bars)
150 l/min
Oxygène
99.95%
Mélange:
35% hydrogène,
65% argon
Mélange:
5% hydrogène,
95% azote
0.8 MPa (8 bars)
90 l/min
0.8 MPa (8 bars)
130 l/min
0.8 MPa (8 bars)
30 l/min
2.3.1 gas console manuel PGC-3 - PGC-2
Elle est divisée en deux unités : la PGC-3, alimentée à air,
argon Ar, azote N2 et oxygène O2, et la PGC-2 alimentée
au gaz H35 (mélange à 35% hydrogène H2 et 65% argon
Ar) et F5 (mélange à 5% hydrogène H2 et 95% azote N2).
H35
F5
PRESSION MAXIMUM A L'ENTREE
DEBIT
220 l/min
la norme ISO 8573-1: 2010 prévoit, pour la Classe 1.4.2 :
*• Particules
fines : ≤ 20 000 particules solides pour m3 d’air
198
289
M
• Eau :
6
• Huile :
Facteur d'utilisation (duty cycle)
100%
Indice de protection du matériel
IP 23
Poids net
20 kg
380
315
354
Fig. 3
114
ayant des dimensions comprises entre 0,1
et 0,5 µm ;
≤ 400 particules solides pour m3 d’air ayant
des dimensions comprises entre 0,5 et 1,0
µm ;
≤ 10 particules solides pour m3 d’air ayant
des dimensions comprises entre 1.0 et 5.0
µm.
le point de rosée sous pression de l'air doit être
inférieur ou égal à 3°C.
la concentration totale d'huile doit être inférieure
ou égale à 0,1 mg pour m3 d’air.
2.3.2 gas console automatique APGC
Elle est divisée en deux unités: un supérieur, alimentée
à air, argon Ar, azote N2 et oxygène O2, et un inférieur
alimentée au gaz H35 (mélange à 35% hydrogène H2 et
65% argon Ar) et F5 (mélange à 5% hydrogène H2 et 95%
azote N2).
DONNÉES TECHNIQUES
GAZ
EMPLOYES
TITRE
Air
Propre, sec et sans
huile, respectant la
norme ISO 8573-1: 0.8 MPa (8 bars)
2010. Classe 1.4.2
(particules fineseau-huile*
Argon
99.997%
0.8 MPa (8 bars)
70 l/min
Azote
99.997%
0.8 MPa (8 bars)
150 l/min
Oxygène
99.95%
Mélange:
35% hydrogène,
65% argon
Mélange:
5% hydrogène,
95% azote
0.8 MPa (8 bars)
90 l/min
0.8 MPa (8 bars)
130 l/min
0.8 MPa (8 bars)
30 l/min
H35
F5
PRESSION MAXIMUM A L'ENTREE
DEBIT
220 l/min
la norme ISO 8573-1: 2010 prévoit, pour la Classe 1.4.2 :
*• Particules
fines : ≤ 20 000 particules solides pour m3 d’air
198
289
M
• Eau :
6
• Huile :
ayant des dimensions comprises entre 0,1
et 0,5 µm ;
≤ 400 particules solides pour m3 d’air ayant
des dimensions comprises entre 0,5 et 1,0
µm ;
≤ 10 particules solides pour m3 d’air ayant
des dimensions comprises entre 1.0 et 5.0
µm.
le point de rosée sous pression de l'air doit être
inférieur ou égal à 3°C.
la concentration totale d'huile doit être inférieure
ou égale à 0,1 mg pour m3 d’air.
Facteur d'utilisation (duty cycle)
100%
Indice de protection du matériel
IP 23
Poids net
20 kg
352
315
354
Fig. 4
115
2.4 CONSOLE VANNES PVC
La console vannes PVC est un dispositif utilisé pour gérer
l’échange des gaz dans les passages amorçage-transfert et
dans l’extinction.
Elle comprend les électrovannes, les clapets anti-retour, les
détendeurs de pression.
Le poids net de la PVC (Fig. 5) est 3,2 kg
250
320
124
200
155
Ø 5,5
145
70
M6
205
240
Fig. 5
L’unité d’amorçage HV19-1 est un dispositif utilisé pour
fournir l’impulsion haute fréquence-haute tension (14 kV)
nécessaire pour amorcer l’arc électrique à l’intérieur de la
torche entre l’électrode et la tuyère ;
elle est réalisée conformément à la norme IEC 60974-3.
Elle peut être montée dans toute position et l’ouverture
de son couvercle provoque l’arrêt de l’installation de découpe.
DONNEES TECHNIQUES
Tension de crête (Upk)
14 kV
Facteur d'utilisation (duty cycle)
100% @ 420A
Indice de protection du matériel
IP 23
Poids net
6.5 kg
116
200
2.5 UNITE D’AMORÇAGE HV19-1
Fig. 6
300
2.6 UNITE D'AMORÇAGE – CONSOLE VANNES
HV19-PVC
L’unité d'amorçage – console vannes est un dispositif qui
a deux fonctions :
- elle fournit l’impulsion haute fréquence-haute tension
(14 kV) nécessaire pour amorcer l’arc électrique à l’intérieur de la torche entre l’électrode et la tuyère ;
- elle gère l’échange des gaz dans les passages amorçage-transfert et dans l’extinction. Elle comprend les
électrovannes, les clapets anti-retour et les détendeurs
de pression.
Elle est réalisée conformément à la norme IEC 60974-3.
Généralement elle est utilisée sur des installations robotisées.
L’ouverture de son couvercle provoque l’arrêt de l’installation.
14 kV
Facteur d'utilisation (duty cycle)
100% @ 420A
Indice de protection du matériel
IP 23
Poids net
10 kg
188
M6
240
238
Tension de crête (Upk)
487
DONNÉES TECHNIQUES
Fig. 7
117
2.7 TORCHE CP450G
La torche CP450G est une torche multi-gaz refroidie par
un réfrigérant liquide, appropriée pour la découpe inclinée
(bevel cutting) et conforme à la norme IEC 60974-7.
Elle est adaptée pour l’utilisation de gaz plasma comme
: air, argon Ar, azote N2, oxygène O2, mélange H35 (35%
hydrogène H2 - 65% argon Ar), mélange F5 (5% hydrogène H2 - 95% azote N2) ; d’autres gaz de protection
Applications robotisées
118
comme : air, argon Ar, azote N2, oxygène O2 ; de gaz auxiliaires comme : air et azote N2. Quand on l’utilise avec le
générateur Plasma Prof 420 HQC, le courant de découpe
maxi est 420A avec facteur de marche 100%.
Des différentes versions de la torche CP450G existent
selon l'application : sur table de découpe ou bien des installations robotisées.
Le poids net de la torche complète avec câble, varie de 8
kg à 12 kg selon les différentes longueurs.
Fig. 8
Applications sur table de découpe
2.8 TORCHE CP251G (Fig. 9)
3 MISE EN SERVICE
La torche CP251G est une torche multi-gaz refroidie par
un réfrigérant liquide, conforme à la norme IEC 60974-7.
Elle est adaptée pour l’utilisation de gaz plasma comme
: air, argon Ar, azote N2, oxygène O2, mélange H35 (35%
hydrogène H2 - 65% argon Ar), mélange F5 (5% hydrogène H2 - 95% azote N2) et d’autres gaz de protection
comme l’air, l’argon Ar, l’azote N2, l’oxygène O2.
Quand on l’utilise avec le générateur Plasma Prof
254HQC, le courant de découpe max. est 250A avec facteur de marche 100%.
Le poids net de la torche avec câble de longueur 4 m, 6 m
et 9 m est, respectivement, de 6 kg, 7,5 kg et 10 kg.
La mise en service de l’installation de découpe doit être
exécutée par du personnel qualifié. Tous les raccordements doivent être conformes aux normes en vigueur et
être réalisés dans le respect des lois sur la sécurité (voir
CEI 26-23 / IEC-TS 62081).
S’assurer que le câble d’alimentation est débranché pendant toutes les phases d’installation.
Respecter scrupuleusement le schéma de mise à la terre
reporté dans l’Appendice 5.2.
3.1 DÉBALLAGE ET ASSEMBLAGE
Pour déplacer le générateur, utiliser un chariot élévateur.
Pour retirer la palette de bois qui fait partie de l’emballage:
• dévisser les 4 vis de fixation à la palette;
• soulever le générateur avec un chariot élévateur en positionnant les fourches en fonction du barycentre du générateur (voir Fig. 2). Le refroidisseur prélève l’air depuis l’arrière du générateur et la fait sortir depuis les grilles situées
à l’avant. Positionner le générateur de façon à obtenir une
ample zone de ventilation et maintenir une distance d’au
moins 1 m par rapport aux éventuels murs.
3.2 RACCORDEMENT DU GÉNÉRATEUR.
414
Ø 51
Tous les raccordements doivent être exécutés par du personnel qualifié.
• Le générateur est fourni prévu pour une tension d’alimentation triphasée de 400V. En cas d’alimentations différentes : démonter le panneau latéral droit du générateur (voir liste pièces de rechange), retirer le couvercle qui
protège les borniers et intervenir sur ceux-ci de la façon
indiquée sur la figure 10:
139
Fig. 10
Fig. 9
119
REMARQUE: les borniers à 3 pôles en haut, respectivement à gauche et à droite, sont ceux du transformateur
auxiliaire et du transformateur de service.
Dans le cas d’une alimentation triphasée 230V, court-circuiter également la première borne en bas sur la gauche
avec la dernière borne en bas sur la droite (voir Fig.8, section 230V) en utilisant pour ce faire le câble fourni (il est
fixé au couvercle avec un collier). S’assurer que la tension d’alimentation correspond à la tension indiquée sur
la plaque des données du générateur.
Le conducteur jaune-vert du câble d’alimentation doit
être raccordé à une prise de terre de l’installation électrique qui fonctionne correctement (voir schéma dans
l’Appendice 5.2 - Fig.24). Les autres conducteurs doivent
être raccordés à la ligne d’alimentation par l’intermédiaire
d’un interrupteur situé, si possible, à proximité de la zone
de découpe, de façon à permettre un arrêt rapide en cas
d’urgence. La portée de l’interrupteur magnétothermique
ou des fusibles doit être égale au courant I1max absorbé
par l’appareil. I1max est reporté sur la plaque des données à l’arrière de la machine, près de la tension U1 d’alimentation. Si l’on utilise des rallonges, elles doivent avoir
une section adaptée au courant I1max absorbé.
• Après cette opération, procéder au raccordement des
différentes connexions (Fig. 11).
Insérer la gaine de raccordement art. 1169, avec les câbles
correspondants, dans le raccord torche G du générateur
et visser à fond les 3 vis de fixation. Serrer le câble noir
de puissance dans la borne B (-), insérer les deux câbles
de la sécurité dans le bornier C et le connecteur faston du
câble rouge de l’arc pilote dans le câble A avec connecteur faston mâle correspondant.
Serrer la cosse du câble de masse dans la borne H (+),
comme indiqué sur la figure, et les tuyaux de l’eau de refroidissement E et F, en veillant à respecter les couleurs
(E-rouge = eau chaude, retour ; F-bleu = eau froide, départ). Insérer l’autre bout de la gaine de raccordement art.
1169 dans l’Unité HV19-1 (art. 464), de la façon indiquée
sur la partie droite de la figure 10 (câble noir de puissance
dans la borne B (-) et connecteur faston du câble rouge
de l’arc pilote dans A):
B
A
Fig. 12
L’Unité HV19-1 doit être reliée à la masse directement sur
la table de découpe (à l’aide des 4 vis de fixation indiquées sur la figure 6), de façon à permettre son ouverture.
Avec référence à la Fig.13, relier la connexion art.1189 au
connecteur B (concernant la console gaz); la connexion
de reliage à la table de découpe au connecteur A; Enfin, la
connexion éventuelle art.1199 au connecteur C (concernant le panneau à distance).
B
C
A
Fig. 13
A
F
B
E
H
G
120
Fig. 11
C
3.2.1 Raccordement à la table de découpe CNC
En cas de générateur muni d'interface digitale, se référer
à la documentation spécifique.
N.B. : pour le connecteur CNC, le connecteur volant mâle
(AMP P/N 182926-1- Fig. 14) avec les broches correspondantes est fourni avec le générateur ; les autres raccordements à la table de découpe sont à la charge du client.
connecteur AMP
P/N 182926-1
Fig. 14
121
3.2.2 Signaux numériques de contrôle pantographe à
générateur.
CÂBLAGE D'UNE ENTRÉE NUMÉRIQUE.
SPOT MARK.
BORNES DU
CONNECTEUR
CNC SUR
GÉNÉRATEUR
NOM
SIGNAL
TYPE
SIGNAL
POSITION
SUR FICHE
INTERFACE
5
6
Spot
Signal
+24 Vdc
J10, pin 7
J10, pin 8
Le signal «Spot» est actif haut.
Spot 0 VCC
= le Contrôle Pantographe signale au Générateur la condition de découpe normale.
Spot +24 VCC = le Contrôle Pantographe commande au
Générateur d'activer le mode «Marquage
par points».
CORNER
niveau logique bas
0 ÷ +7,5 Vdc;
niveau logique élevél
+14,5 ÷ +24 Vdc;
courant d'entrée
2,5 mA, max.;
fréquence d'entrée
100 Hz, max.;
potentiel de référence pour
J1, pivot 2, sur
chaque entrée (Gnd)
fiche interface.
ROBOT READY.
BORNES DU
CONNECTEUR
CNC SUR
GÉNÉRATEUR
1
2
NOM
SIGNAL
TYPE
SIGNAL
POSITION
SUR FICHE
INTERFACE
Robot
Ready
Signal
+24 Vdc
J10, pin 3
J10, pin 4
Le signal «Robot Ready» est actif haut.
Pour que le générateur soit prêt pour la découpe, une tension de +24VCC est nécessaire.
Le Contrôle Pantographe doit enregistrer ce signal dès
qu'il est prêt pour la découpe.
Le manque du signal «Robot Ready» arrête immédiatement le procédé de découpe et le message clignotant est
visualisé sur le tableau de contrôle.
REMARQUE: Si le signal «Robot Ready» n'est pas actif,
aucun signal, numérique ou analogique, n'est obtenu.
START.
BORNES DU
CONNECTEUR
CNC SUR
GÉNÉRATEUR
NOM
SIGNAL
TYPE
SIGNAL
POSITION
SUR FICHE
INTERFACE
3
4
Start
Signal
+24 Vdc
J10, pin 1
J10, pin 2
Le signal «Start» est actif haut et démarre le procédé de
découpe.
Le procédé reste actif jusqu'à quand le signal «Start» est
présent.
Exceptions : -le signal «Robot Ready» est absent.
-le signal «Power Source Ready» est absent
(ex. : surchauffe, niveau du liquide de refroidissement insuffisant, etc.).
122
BORNES DU
CONNECTEUR
CNC SUR
GÉNÉRATEUR
NOM
SIGNAL
TYPE
SIGNAL
POSITION
SUR FICHE
INTERFACE
15
16
Corner
Signal
+24 Vdc
J10, pin 5
J10, pin 6
Le signal « Corner » est actif haut.
Corner 0 Vdc =
le Contrôle Table de découpe signale
au Générateur la condition de découpe normale.
Corner +24 VCC = le Contrôle Table de découpe signale
au Générateur la proximité à un coin.
PREFLOW
BORNES DU
CONNECTEUR
CNC SUR
GÉNÉRATEUR
NOM
SIGNAL
TYPE
SIGNAL
POSITION
SUR FICHE
INTERFACE
17
18
Preflow
Signal
+24 Vdc
J11, pin 5
J11, pin 6
Le signal « Preflow » est actif haut.
Preflow 0 Vdc =
le Contrôle Table de découpe signale
au Générateur de NE PAS activer la
fonction « Preflow ».
Preflow +24 VCC = le Contrôle Table de découpe signale
au Générateur d'activer la fonction
«Preflow».
CUT/MARK
BORNES DU
CONNECTEUR
CNC SUR
GÉNÉRATEUR
NOM
SIGNAL
TYPE
SIGNAL
POSITION
SUR FICHE
INTERFACE
19
20
Cut/Mark
Signal
+24 Vdc
J11, pin 7
J11, pin 8
Le signal «Cut/Mark» est actif haut.
Cut/Mark 0 VCC = le Contrôle Table de découpe signale
au Générateur la condition de découpe normale.
Cut/Mark +24 VCC= le Contrôle Table de découpe commande au Générateur d'activer le
mode «Marquage».
3.2.3 Signaux numériques de générateur à contrôle
pantographe.
CÂBLAGE D'UNE SORTIE NUMÉRIQUE À RELAIS
PROCESS ACTIVE
BORNES DU
CONNECTEUR
CNC SUR
GÉNÉRATEUR
NOM
SIGNAL
TYPE
SIGNAL
POSITION
SUR FICHE
INTERFACE
27
28
Process
Active
C terminal
NO contact
J3, pin 3
J3, pin 4
Le signal « Process Active » est actif haut (contact fermé).
Quand le Contrôle Table de découpe initialise le signal
numérique «Start» (Marche), le procédé de découpe
démarre avec le gaz preflow, suivi par l'opération de découpe est ensuite par le gaz postflow.
À partir du démarrage du gaz preflow jusqu'à la fin du
gaz postflow, le Générateur initialise le signal «Process
Active». Le Générateur est en train d'exécuter le procédé.
3.2.4 Signaux analogiques de générateur à contrôle
pantographe.
CÂBLAGE D'UNE SORTIE ANALOGIQUE DE TENSION
ISOLÉE.
tension contacts
courant contacts
fréquence de commutation
24 Vdc / 120 Vac;
1 Adc / 0,5 Aac max;
15 Hz max.
ARC TRANSFER.
BORNES DU
CONNECTEUR
CNC SUR
GÉNÉRATEUR
NOM
SIGNAL
TYPE
SIGNAL
POSITION
SUR FICHE
INTERFACE
12
14
Arc
Transfer
NO contact
C terminal
J4, pin 1
J4, pin 3
Le signal «Arc Transfer» est actif haut (contact fermé).
Le signal «Arc Transfer» reste actif pendant la durée de la
découpe, y compris la phase de défoncement.
POWER SOURCE READY
BORNES DU
CONNECTEUR
CNC SUR
GÉNÉRATEUR
25
26
NOM
SIGNAL
TYPE
SIGNAL
POSITION
SUR FICHE
INTERFACE
Power
Source
ready
C terminal
J3, pin 5
NO contact
J3, pin 6
Le signal «Power Source Ready» est actif haut (contact
fermé).
Le signal «Power Source Ready» reste actif au cours
du temps où le Générateur est prêt pour découper. Dès
qu'un message d'erreur est visualisé dans le Générateur,
ou bien si le «Robot Ready» est désactivé par le Contrôle
Table de découpe, le signal «Power Source Ready» cesse
d'être actif. Le signal «Power Source Ready» peut alors
détecter les erreurs du Générateur ainsi que les erreurs de
la Table de découpe.
tension de sortie
courant de sortie
fréquence de sortie
0 ÷ 10 Vdc;
20 mA max;
5 Hz max.
VALEUR DE
PLEINE ÉCHELLE
POUR SIGNAL
I_ARC-ISO
DIP1
1
DIP1
2
10 V
5V
OFF
ON
OFF
ON
DIP 1
123
REMARQUE: Les deux sections 1 et 2 de DIP1 doivent
être toujours dans les mêmes positions (ex. : les deux sur
ON ou les deux sur OFF). Le même pour DIP2.
CÂBLAGE D'UNE SORTIE ANALOGIQUE DE TENSION
NON ISOLÉE.
V_Arc-ISO.
BORNES DU
CONNECTEUR
CNC SUR
GÉNÉRATEUR
11
7
NOM
SIGNAL
TYPE
SIGNAL
analog out+
V_Arc-ISO
(0÷5V) (0÷10V) analog out-
POSITION
SUR FICHE
INTERFACE
J5, pin 3
J5, pin 4
“«V_Arc-ISO» est le signal concernant la tension d’arc à la
sortie du Générateur (tension «Électrode-pièce à usiner»),
fourni d'une façon isolée et réduite.
Le signal «I_Arc-ISO» est disponible avec les valeurs de
pleine échelle suivantes :
• tension de 0 à 5V, correspondant au courant d’arc de 0
à 250A (rapport réduction = 1/50) ;
• tension de 0 à 10V, correspondant au courant d’arc de 0
à 250A (rapport réduction = 1/25).
La valeur de pleine échelle est déterminée par la position
des DIP switch Dip1 sur la fiche Interface (voir fig. 15).
tension de sortie
impédance de sortie
0 ÷ 250 Vdc;
10 Kohm, approx.
V_Arc-NO-ISO.
BORNES DU
CONNECTEUR
CNC SUR
GÉNÉRATEUR
9
8
NOM
SIGNAL
POSITION
SUR CIRCUIT
TORCHE +
MESURE
TYPE
SIGNAL
V_Arc-NO-ISO analog out+
(0÷250V)
analog out-
J8, pin 1
J8, pin 1
«V_Arc-ISO» est le signal concernant la tension d’arc à la
sortie du Générateur (tension «Électrode-pièce à usiner»),
fourni d'une façon directe et NON isolée.
Le signal «V_Arc-NO-ISO» est disponible avec des valeurs de tension 0 ÷ 250 V CC et avec la borne positive
(potentiel de la pièce à usiner) reliée électriquement au
potentiel de masse de l'installation.
Le potentiel d'«Électrode» est fourni avec une résistance
d'environ 10 Kohm, connecté en série à la sortie.
3.2.5 Signal d'arrêt d'urgence pour générateur
CABLAGE ENTREE ARRET D'URGENCE.
DIP 3
DIP 1
Fig. 13
Tension d'entrée 24 VCC ;
Courant absorbé 20 mA maximum
EMERGENCY A
La machine est fournie avec la sortie de la tension d’arc
réduite isolée à 1/50 Varc.
BORNES DU
CONNECTEUR
CNC SUR
GÉNÉRATEUR
21
22
124
NOM
SIGNAL
Emergency
A
TYPE
SIGNAL
Contact NC
Contact NC
POSITION À
L'INTÉRIEUR
DU GÉNÉRATEUR
Contrôle TL
ligne
Contrôle TL
ligne
«Emergency A» est le signal d'arrêt d'urgence fourni au
Générateur par le Contrôle Table de découpe ou par les
dispositifs de protection de l'installation. Il doit être fourni
par le contact d'un relais ou d'un dispositif de sécurité ;
l’intervention sur le dispositif de sécurité comporte l'ouverture du contact et l'arrêt immédiat du Générateur, avec
l'ouverture du contacteur en ligne dans le Générateur. Par
conséquent, le Générateur coupe l'alimentation aux circuits de puissance. Le signal «Emergency A» est actif bas
(contact ouvert): pour que le Générateur soit prêt pour la
découpe, le contact doit être fermé. «Emergency A» arrête immédiatement le débit de courant du Générateur.
Le tableau de contrôle visualise le message «OFF rob».
EMERGENCY B
BORNES DU
CONNECTEUR
CNC SUR
GÉNÉRATEUR
23
24
NOM
SIGNAL
Emergency
B
TYPE
SIGNAL
Contact NC
Contact NC
POSITION À
L'INTÉRIEUR
DU GÉNÉRATEUR
Contrôle TL
ligne
Contrôle TL
ligne
«Emergency B» est le signal d'arrêt d'urgence fourni au
Générateur par le Contrôle Table de découpe ou par les
dispositifs de protection de l'installation. Il doit être fourni
par le contact d'un relais ou d'un dispositif de sécurité ;
l’intervention sur le dispositif de sécurité comporte l'ouverture du contact et l'arrêt immédiat du Générateur, avec
l'ouverture du contacteur en ligne dans le Générateur. Par
conséquent, le Générateur coupe l'alimentation aux circuits de puissance. Le signal «Emergency B» est actif bas
(contact ouvert): pour que le Générateur soit prêt pour
la découpe, le contact doit être fermé. «Emergency B»
arrête immédiatement le débit de courant du Générateur.
Le tableau de contrôle visualise le message «OFF rob».
REMARQUE: un connecteur multibroches avec des signaux supplémentaires (voir Appendice)
est disponible en option.
3.3 RACCORDEMENT DE LA CONSOLE GAS
3.3.1 Console Gaz manuelle PGC-3 et PGC-2
• • Fixer la console gaz au-dessus du générateur ou de la
table de découpe et brancher les masses à une installation de mise à la terre efficace, conformément au schéma
reporté dans la figure 24 de l’Appendice 5.2.
Les deux unités PGC-3 et PGC-2 sont raccordées entre
elles par :
- la connexion entre CN6 et CN7 ;
- le tuyau entre la sortie « plasma cutflow » de PGC-3 et
l’entrée « plasma » de PGC-2
• Raccorder la gaine de tuyaux art. 1166 en serrant les
tuyaux aux sorties des gaz correspondantes et en veillant
à respecter les marquages (plasma preflow, secondary
preflow/cutflow et auxiliary sur PGC-3 ; plasma cutflow
sur PGC-2) ; visser le connecteur électrique à la sortie
CN05 (Cf. la partie gauche de la figure 16).
• Raccorder l’autre bout de la gaine art. 1166 aux consoles
vannes PVC (art. 469) pour les tuyaux «plasma», à tuyaux
«secondary» et «auxiliary», en veillant à respecter les marquages. Fixer la console PVC sur la tête de la table de
découpe, à proximité de la torche (Cf. la partie gauche de
la figure 16).
• Enfin, raccorder la gaine art. 1189 en vissant le connecteur électrique à la sortie CN04 (Cf. la partie gauche de la
figure 16).
3.3.2 Console Gaz automatique APGC.
• Fixer la console gaz au-dessus du générateur ou de la
table de découpe et brancher les masses à une installation de mise à la terre efficace, conformément à la fig. 24
reportée dans l’Appendice 5.2.
• Raccorder la gaine de tuyaux art.1166 en serrant les
tuyaux aux sorties des gaz correspondantes et en veillant à respecter les marquages (plasma preflow - cutflow,
secondary preflow-cutflow et auxiliary) ; visser le connecteur électrique à la sortie CN05 (voir Fig. 17).
• Raccorder l’autre bout de la gaine art. 1166 à la console
vannes PVC (art.469) pour les tuyaux « plasma », sur «
secondary » et « auxiliary », en veillant à respecter les
marquages. Fixer la console PVC sur la tête de la table
de découpe, à proximité de la torche (Cf. la partie gauche
de la figure 16).
Fig. 16
125
• Enfin, raccorder la connexion art. 1189 en vissant le
connecteur électrique à la sortie CN04 (voir Fig. 17).
Vérifier que l’air (AIR) est toujours raccordé, à la pression
adéquate, à la console gaz automatique comme il est utilisé en tant que gaz de « service ».
3.4.1 Applications sur table de découpe
• Raccorder le faisceau de tuyaux qui sortent de la torche
aux consoles vannes PVC (art.469) en les serrant aux sorties des gaz correspondantes et en respectant leur marquage (voir Fig. 18).
Fig. 17
3.3.3 Remarque sur le raccordement des gaz
Les filetages des entrées des gaz (INLET GAZ) sont respectivement 1/4G pour gaz air, Ar, N2, O2 et auxillary, et
1/8G pour les gaz H35 et F5.
La fourniture des gaz et l’entretien programmé/préventif de leur installation de distribution sont à la charge du
client. Nous rappelons qu’un entretien inadéquat de cette
installation peut provoquer de graves accidents.
Lire avec attention la « Fiche de données de sécurité »
de chaque gaz utilisé, de façon à ne pas sous-évaluer les
risques dérivant d’une utilisation incorrecte.
REMARQUE: Le choix du type de tuyau doit être effectué
en fonction du gaz utilisé (voir norme EN 559).
REMARQUE: l’utilisation de gaz d’une pureté inférieure
peut déterminer, pour chaque matériau spécifique, une
réduction de la vitesse, de la qualité et de l’épaisseur
maximum de découpe. De plus, la durée de vie des
consommables n’est plus garantie.
ATTENTION: quand on utilise de l’oxygène, toutes les
pièces qui entrent en contact avec ce gaz doivent être
sans huiles ni graisses.
• quand on sélectionne le programme de découpe MS
- O2/O2 (découpe d’acier doux avec gaz oxygène/oxygène), s’assurer que l’air (AIR) est raccordé à l’entrée de
la console gaz, car il est utilisé comme gaz de « preflow"
(prédébit).
• quand on sélectionne un courant de découpe supérieur
à 80A, s’assurer que l’air (AIR) ou l’azote (N2) sont raccordés à l’entrée de la console gaz (manuelle ou automatique) également sur le canal AUXILIARY.
3.4 RACCORDEMENT DES TORCHES CP 251G ET
CP450G
126
Fig. 18
• S’assurer, en utilisant une équerre, que la torche est perpendiculaire par rapport au plan de la table de découpe.
• Insérer le câble de la torche (art. 1224, 1225 ou 1237)
dans l’Unité HV19-1 (art. 464) de la façon indiquée sur la
partie droite de figure 19.
Fig. 19
3.4.2 Applications sur robot
• Raccorder le faisceau de tuyaux qui sortent de la torche
à l'’unité d'amorçage - consoles vannes HV19-PVC
(art.462) en les serrant aux sorties des gaz correspondantes et en respectant l’ordre indiqué par leur marquage.
• S’assurer, en utilisant une équerre, que la torche est perpendiculaire par rapport au plan de la table de découpe.
• Insérer le câble de la torche (art. 1222 ou Art.1223) dans
l’Unité d'amorçage - console vannes HV19-PVC (art. 462)
de la façon indiquée dans le paragraphe précédant
3.5 CARACTÉRISTIQUES DU LIQUIDE RÉFRIGÉRANT
Le générateur est fourni avec une petite quantité de liquide réfrigérant : c’est le client qui doit se charger de
remplir le réservoir avant d’utiliser la machine.
Utiliser exclusivement du liquide réfrigérant CEBORA
(art. 1514) et lire avec attention la Fiche de Données de
sécurité dans l’appendice pour assurer une utilisation en
sécurité et une conservation correcte. L’entrée du réservoir, d’une capacité de 10 litres, est située à l’arrière du
générateur, comme indiqué sur la fig. 20.
Remplir jusqu’au niveau maximum, puis, après la première mise en fonction du générateur, rajouter du liquide
pour compenser le volume présent dans les tuyaux.
REMARQUE: pendant l’utilisation du générateur et,
notamment, lors du remplacement de la torche ou des
consommables, il y a des petites fuites de liquide. Rajouter du liquide une fois par semaine jusqu’au niveau maximum.
REMARQUE: ensuite, le liquide réfrigérant doit être entièrement vidangé tous les 6 mois, indépendamment des
heures de service du générateur.
A
4 UTILISATION
4.1 DESCRIPTION DU PANNEAU DU GÉNÉRATEUR
Depuis le panneau du générateur, on active l’ensemble de
l’installation de découpe au moyen du bouton A : l’allumage du voyant B signale cette opération.
A = interrupteur de secteur.
B = voyant tension de secteur.
C = port série RS232.
D = fusible protection pompe du circuit de refroidissement (5A-250V-T).
E = presse-étoupe pour câble de secteur.
F = connecteur CNC de connexion à la table de découpe.
G = connecteur CN03 de connexion à la Console gaz.
H = bouchon du réservoir liquide réfrigérant.
I = indicateur de niveau liquide réfrigérant.
L = filtre entrée liquide réfrigérant.
M = robinet vidange réservoir liquide réfrigérant.
N = raccord rapide tuyau départ liquide réfrigérant.
O = raccord rapide tuyau retour liquide réfrigérant.
P = raccord torche.
Q = presse-étoupe pour câble de masse.
R = filtre retour liquide réfrigérant.
S = connecteur reliage au panneau à distance.
B
D
C
F
G
S
E
H
I
R
L
M
N
P
Q
O
Fig. 20
127
4.2
DESCRIPTION DU PANNEAU DE LA CONSOLE
GAZ MANUELLE ET UTILZACION (Fig. 21)
H: qui indique l’activation de la sélec-
tion de l’épaisseur du matériau à
couper.
I: LED qui indique l’activation de la sé lection de la vitesse de découpe.
L: LED qui indique l’activation de la sé lection de la vitesse de découpe.
M: LED qui indique le diamètre de la tuyère
à utiliser par rapport aux sélections
précédentes.
N: Afficheur qui visualise les valeurs des
paramètres à régler.
Depuis le panneau de la console gaz, on gère toutes les
fonctions de l’installation de découpe.
On sélectionne notamment le type de travail à exécuter,
c’est-à-dire découpe (CUT), marquage (MARK) ou test
d’étanchéité gaz (TEST) de l’installation.
A: Bouton de sélection mode de fonctionnement. À chaque pression du bouton, la LED de la
sélection correspondante s’allume:
B: LED mode découpe.
O: Bouton de réglage des paramètres.
C: LED mode marquage.
P: Afficheur qui visualise le type de gaz plasma
de découpe.
D: LED mode test.
E: Bouton de sélection des paramètres à régler.
À chaque pression du bouton, la LED de la sélection correspondante s’allume:
F: LED qui indique l’activation de la sé lection du type de matériau à couper.
G: LED qui indique l’activation de la sé lection de la combinaison de gaz
PLASMA/PROTECTION.
B
G
C
D
H
P
Q: Afficheur qui visualise le type de gaz de pro tection.
R: Afficheur qui visualise la pression du gaz
plasma pendant la découpe.
R
S
W
V
T
A
Q
F
E
U
I
X
L
N
Y
O
M
128
K
Z
Fig. 21
K: Bouton de réglage de la pression des gaz de
la console PGC-2.C-2.
S: Afficheur qui visualise la pression du gaz
plasma à l’amorçage.
T: Afficheur qui visualise la pression du gaz de
protection pendant la découpe.
U: Afficheur qui visualise la pression du gaz de
protection pendant la découpe.
V: Bouton de sélection des canaux gaz plasma
PRE/CUT FLOW et gaz de protection
PRE/CUT FLOW.
W: Bouton de validation de la programmation
paramètres : console prête pour CUT, MARK
ou TEST.
X: LED d’aide à la recherche de la pression cor
recte des gaz :
-pression faible = LED gauche allumée ;
-pression élevée = LED droite allumée ;
-pression correcte = les deux LEDs allumées.
Y: Boutons de réglage de la pression des gaz
de la console PGC-3.
4.2.1 Préparation et exécution de la découpe (CUT)
Après que l’on a mis sous tension l’installation au moyen
de l’interrupteur situé sur le panneau antérieur du générateur, l’allumage de la LED CUT B (voir Fig. 21) indique que
la machine est activée en mode « découpe ». Une série
de sélections/réglages doit être effectuée avant de procéder à la découpe, c’est pourquoi il faut s’assurer que la
touche RUN n’est pas appuyée (afficheurs PREFLOW et
CUTFLOW de Fig.21 du flux des gaz PLASMA et SECONDARY éteints).
Le premier réglage à effectuer, en séquence, est la sélection indiquée dans le tableau 1.
Maintenir le bouton appuyé sur la sélection du courant
(LED I allumée) pour accéder au mode réglage fin, indiqué
par la LED clignotante. Il est alors possible de régler le
courant, par pas de 1A, dans des intervalles fixes: [2050A], [70-90A], [110-120A].
Le deuxième réglage à effectuer, en séquence, est le réglage indiqué sur le tableau 2.
Z: LED qui indique l’activation de la console
PGC-2.
SÉLECTION
(en appuyant sur le bouton E)
DESCRIPTION
Type de matériau à couper
SÉLECTION
(en tournant le bouton O)
MS = Acier doux
SS = Acier inox
AL = Aluminium
t
Combinaison de gaz
(PLASMA/PROTECTION)
adaptée au matériau choisi
AIR/AIR - O2/AIR
O2/O2 - N2/N2
F5/N2 - H35/N2
Épaisseur du matériau à couper
Voir tableaux de découpe
Courant de découpe conseillé pour la
combinaison (MAT/GAZ/mm) choisie
Voir tableaux de découpe
Vitesse de découpe conseillée pour la
combinaison (MAT/GAZ/mm/A) choisie
Voir tableaux de découpe
Diamètre de la tuyère à utiliser pour la
combinaison (MAT/GAZ/mm/A) choisie
Voir tableaux de découpe
t
t
t
t
Tab. 1
129
SÉLECTION
(en appuyant sur le bouton V)
RÉGLAGE
(en tournant le bouton Y)
DESCRIPTION
Allumage afficheur R
PLASMA CUTFLOW
Jusqu’à l’allumage en même temps
des deux LEDs flèche X
Allumage afficheur S
PLASMA PREFLOW
Jusqu’à l’allumage en même temps
des deux LEDs flèche X
Allumage afficheur T
SECONDARY PREFLOW
Jusqu’à l’allumage en même temps
des deux LEDs flèche X
Allumage afficheur U
SECONDARY CUTFLOW
Jusqu’à l’allumage en même temps
des deux LEDs flèche X
t
t
t
Tab. 2
Quand on appuie une fois sur la touche SET, le débit de
gaz, pour chaque canal, s’affiche pendant 10 s ; s’il faut
continuer le réglage après ce délai, il faut appuyer de nouveau sur la touche. Quand on appuie sur la touche SET
après le dernier réglage, on quitte le mode de réglage ;
en appuyant encore sur la touche, on revient au premier
réglage et ainsi de suite.
Les LEDs flèche sous l’afficheur du canal correspondant indiquent le sens de réglage du bouton : quand la flèche gauche
est allumée, il faut augmenter le débit (sens des aiguilles d’une
montre), quand la flèche droite est allumée, il faut le diminuer
(sens inverse des aiguilles d’une montre). Lorsqu’on atteint le
débit correct, par rapport à la sélection effectuée dans le Tab.
1, les deux LEDs s’allument en même temps.
Une fois le mode réglage quitté, après avoir effectué les
réglages susmentionnés, il faut appuyer sur la touche
RUN : tous les afficheurs relatifs aux canaux PLASMA et
SECONDARY s’allument et le générateur est prêt pour la
découpe. Si l’on a sélectionné le gaz H35 ou F5, la LED de
la console gaz PGC-2 s’allume, elle aussi.
N.B. : quand on active l’installation, la dernière programmation utilisée est automatiquement proposée (par ex. MATGAZ-mm-A). Si, suite à un nouveau réglage, on change le
type du gaz, alors le système exécute automatiquement
la « purge », c’est-à-dire le vidage des tuyaux suivi de leur
nettoyage avec un flux actif pendant environ 10 s.
Après le signal de démarrage de la table de découpe, la
séquence ci-après est automatiquement activée :
- prédébit de 0,5 s avec le gaz sélectionné;
- impulsion en haute tension / haute fréquence;
- allumage de l’arc pilote;
- transfert de l’arc plasma (envoi à la CNC du signal « arc
transfer »);
- début du mouvement sur le plan x-y de la CNC à la fin
du temps « pierce delay time »;
Après le signal d’arrêt de la table de découpe, la séquence
ci-après est automatiquement activée :
- extinction de l’arc plasma;
- arrêt du mouvement sur le plan x-y de la CNC;
- post-débit avec le gaz sélectionné.
130
4.2.2 Préparation et exécution du marquage (MARK)
Après avoir mis sous tension l’installation au moyen de
l’interrupteur situé sur le panneau avant du générateur,
l’allumage du voyant MARK indique que la machine est
activée en mode « marquage ». Une série de sélections/
réglages doit être effectuée avant de procéder au marquage, c’est pourquoi il faut s’assurer que la touche RUN
n’est pas appuyée (afficheur PREFLOW - CUTFLOW de
Fig. 21 du flux des gaz PLASMA et SECONDARY éteints).
Le premier réglage à exécuter, en séquence, est celui de
Tab. 3.
Pour le deuxième réglage, se référer au Tab. 2 et aux remarques correspondantes.
SÉLECTION
(appuyer sur
le bouton E)
DESCRIPTION
type de matériau
à marquer
SÉLECTION
(tourner le
bouton O)
MS = acier
doux
SS = acier inoxidable
AL = Aluminium
t
combinaison de gaz
(PLASMA/SECONDARY)
adaptée au matériau
choisi
Ar/Ar
t
courant de découpe
Voir tableaux de
conseillé pour la
combinaison
découpe
(MAT/GAZ/mm)
Tab. 3
4.2.3 Exécution du test d’étanchéité gaz (TEST)
Après avoir mis sous tension l’installation au moyen de
l’interrupteur situé sur le panneau avant du générateur,
l’allumage du voyant TEST indique que la machine est
activée en mode « test ». Le test d’étanchéité doit être
exécuté périodiquement, de T01 à T05 pour vérifier s’il y a
des fuites de gaz dans les tuyaux, de leur entrée à l’arrière
de la console gaz jusqu’à l’entrée de la console vannes.
En outre, le test du flux TF6 permet de vérifier le flux du
canal auxiliaire AUX.
Il est possible de vérifier chaque canal séparément,
comme indiqué sur le Tab. 4:
SÉLECTION
(en tournant le bouton O)
DESCRIPTION
Test canal air / air
t
Test canal N2 / N2
4.2.4.1 Préparation et exécution du Marquage par
points (SPOT MARK)
Le marquage par points est un type de marquage particulier dont la trace consiste en un point et non en une ligne
ou un dessin, comme dans un marquage normal (voir
mode de fonctionnement MARK, par. 4.2.2).
Après avoir programmé certains paramètres depuis la
console gaz, il est possible de gérer et exécuter le marquage par points directement depuis la CNC, en maintenant les mêmes paramètres de découpe et les mêmes
consommables.
Régler les paramètres de marquage par points indiqués
ci-après, sélectionnables en succession en appuyant sur
le bouton E:
Après le réglage décrit ci-dessuset, au moyen d’un signal
numérique sur les broches correspondantes (voir Fig.
14), on passe du mode découpe au mode marquage par
points (CUT/SPOT MARK).
Test canal O2 / O2
SÉLECTION
(appuyer sur
le bouton E)
Test canal H35 / --
SEN
Spot Enable
(active/désactive
la fonction de marquage par points)
OFF = désactivée
ON = activée
SI
Spot Current
(courant de marquage par points)
De 10 à 39 A
ST
Spot Time
(temps de marquage par points)
OFF*
De 0.01 à 1.00 s
t
t
t
Test canal Ar / Ar
DESCRIPTION
SÉLECTION
(tourner le
bouton O)
t
t
Test canal AUX
t
t
Test complet (séquence
automatique temporisée
de T01, T02, T03, T04,
T05, T06)
Tab. 4
Quand on appuie sur la touche RUN, le test sélectionné
démarre : la machine exécute d’abord une « purge », puis
remplit les tuyaux avec le gaz et, ensuite, désactive les
électrovannes INLET GAZ et les électrovannes présentes
dans la console vannes.
Si le système ne détecte pas de fuite pendant le temps de
test, par exemple avec AIR/AIR, l’afficheur de la console
gaz visualise le message OK AIR (de même, pour les
autres gaz :OK N2, OK O2, OK H35 et OK Ar).
Quand on sélectionne le test T04, le voyant de la console
gaz PGC-2 s’allume pendant l’exécution du TEST.
4.2.4 Fonctions additionnelles (fonctions secondaires)
Dans les descriptions suivantes, nous nous référerons à
la Fig.21.
Avec l'installation en marche et en mode inactif (no RUN
: afficheurs R,S,T,U éteints), entrer dans le menu «fonctions secondaires» en appuyant en même temps sur les
touches A et E.
Tab. 5
* dans ce cas, la durée du marquage par points est
gérée au moyen du signal de Marche/Arrêt de la table
de découpe.Quand, en revanche, on programme le
temps, cette valeur représente la durée maximum du
marquage par points à partir du signal d’arc transféré.
4.2.4.2 Gestion du courant dans les angles de la pièce
usinée (CORNER)
La réduction du courant dans les angles de la pièce
usinée est une fonction utile quand elle est associée à
la réduction de la vitesse de découpe dans ces mêmes
angles. Cela permet d’éviter un enlèvement excessif de
métal dans l’angle.
Après avoir programmé certains paramètres depuis la
console gaz, il est possible de gérer et exécuter la fonction Corner directement depuis la CNC, en maintenant les
mêmes paramètres de découpe et les mêmes consommables.
Régler les paramètres Corner indiqués ci-après, sélectionnables en succession en appuyant sur le bouton E.
131
SÉLECTION
(appuyer sur
le bouton E)
DESCRIPTION
SÉLECTION
(tourner le
bouton O)
CEN
Corner Enable
(active/désactive la
fonction Corner)
OFF = désactivée
ON = activée
CI
Corner Current
(pourcentage du courant dans les angles
par rapport au courant de découpe)
De 50 à 100% *
ON, cette entrée analogique est ignorée par le générateur
et l’opérateur peut régler la valeur du courant dans les
angles directement depuis le panneau de la console gaz,
en agissant sur le bouton O.
Dans la figure ci-après, nous reportons la temporisation
des signaux:
t
t
Signal de courant
dans les angles
Courant de
découpe
CSD
Corner Slope Down
(pente de la rampe de
descente du courant)
De 1 à 100 A/
(s/100)
CSU
Corner Slope Up
(pente de la rampe de
montée du courant)
De 1 à 100 A/
(s/100)
Courant dans
les angles
t
Tab. 6
* Le réglage du courant dans les angles est subordonné
à la position du commutateur #2 du groupe DIP3 situé
sur la carte de contrôle à distance (voir Fig.15).
Avec le commutateur #2 sur la position OFF (configuration par défaut), la valeur du courant dans les angles est
réglée directement par la table de découpe au moyen de
l’entrée analogique correspondante (0-10V) (voir kit en
option art. 425) selon la relation décrite dans le tableau 7.
ENTREE
ANALOGIQUE
COURANT
DANS LES ANGLES
VALEUR
APPLIQUEE
0V
50%
½ du courant de
découpe
…
…
…
5V
75%
¾ du courant de
découpe
…
…
…
10V
100%
égale au
courant de
découpe
Tab. 7
Quand cette entrée analogique (0-10V) est déconnectée,
la valeur du courant dans les angles est fixe, elle correspond à 50% (par défaut) du courant de découpe.
En revanche, quand le commutateur #2 est positionné sur
132
4.2.4.3 Gestion du temps de refroidissement de la
torche à la fin de la découpe
À la fin de chaque découpe de la pièce à usiner, le flux
de gaz secondaire est activé de nouveau pour refroidir la
torche. La durée du flux est déterminée par le courant de
découpe et augmente en fonction du courant.
Parfois, en cas d'usinages spéciaux, il est nécessaire de
réduire cette durée.
L'opérateur peut régler la valeur du temps de Post-Flow
(PoF) directement du panneau de la console gaz en agissant sur le bouton O. Notamment, il peut réduire cette
durée à partir de la durée maximum, selon le courant de
découpe enregistré, jusqu'à la valeur minimum de 5 secondes.
SÉLECTION
(appuyer sur le
bouton E)
PoF
DESCRIPTION
SÉLECTION
(tourner le
bouton O)
Post Flow
(durée du flux de
refroidissement
de la torche à la
fin de la découpe)
De 5 à T s
(T=durée maximum en secondes, qui dépend
du courant de
découpe)
4.2.4.4 Affichage du débit du liquide de refroidissement (H2O)
Sous ce mode il est possible de visualiser sur l'afficheur N
le débit en litres/heure du liquide de refroidissement ; en
général, la valeur est environ de 3 litres/heure.
4.2.4.5 Exécution de la découpe sur tôles percées ou
grillées (SR)
Pour découper des tôles percées ou grillées, il est parfois
utile d'activer la fonction Self Restart. Cette fonction étant
activée, le générateur rallume l'arc à chaque interruption.
Il faut en outre prévoir la table de découpe pour ces types
de découpe.
SÉLECTION
(appuyer sur le
bouton E)
SR
DESCRIPTION
SÉLECTION
(tourner le
bouton O)
Self Restart
(abilita/disabilita OFF = désactivée
active/désactive
ON = activée
la fonction
de Self Restart)
4.2.4.6 Réglage fin du courant à distance (RRI)
Cette fonction, présente dans tous les cas dans le menu
« fonctions secondaires » de la console gaz, nécessite de
l’utilisation du kit art. 425, fourni en option.
La description complète est contenue dans la notice
d'emploi du kit optionnel.
4.2.5 CODES D'ERREUR
DESCRIPTION DE L'ERREUR
CODE
SOLUTION POSSIBLE
Bouton de marche (start) appuyé lors de la
mise sous tension ou de la réinitialisation
(passage au mode RUN) du générateur
Éteindre le générateur, désactiver la commande de marTRG
(Err. 53) che et remettre en fonction le générateur.
Surchauffe du transformateur de puissance
Vérifier si les tuyaux du circuit de refroidissement ou de
TH0
torche sont bouchés. Vérifier également l’intégrité du
(Err. 93) la
fusible de la pompe. Nettoyer le radiateur.
Surchauffe des modules : IGBT 1 / IGBT 2
Ne pas éteindre le générateur, pour maintenir le ventilaTH1
teur en fonction et obtenir un refroidissement rapide. Le
(Err. 74) fonctionnement normal est activé automatiquement dès
que la température revient dans les limites permises. Si
TH2
(Err. 77) le problème persiste, contacter le Service Après-vente de
CEBORA.
Débit inférieur à la limite du liquide de refroidissement
si les tuyaux du circuit de refroidissement ou de
H2O/ Vérifier
la
torche
bouchés. Vérifier également l’intégrité du
(Err 75) fusible desont
la pompe. Nettoyer le radiateur.
Faible pression dans un canal d'alimentation
gaz
Augmenter la pression du gaz correspondant au moyen
GAS LO du bouton prévu sur le panneau avant de la console gaz.
(Err. 78) Vérifier également la pression d'alimentation du gaz, qui
doit être de 8 bars environ.
Porte ouverte dans le générateur ou dans le
module d’amorçage HV19-1 ou HV19-PVC
OPN Contrôler la fermeture correcte du couvercle du généra(Err. 80) teur et/ou de l’unité HV19-1 ou HV19-PVC.
CNC éteint, en urgence ou non connectée au
générateur
rob
Mettre en fonction le CNC, sortir de l’urgence, contrôler le
(Err. 90) raccord générateur-CNC.
Erreur interne dans la mémoire du microprocesseur
Err 2
Contacter le Service Après-vente de CEBORA.
Le générateur ne communique pas avec la
console gaz
Err 6
Vérifier le branchement entre le générateur et la console
gaz. Si le problème persiste, contacter le Service Aprèsvente de CEBORA.
Le générateur ne communique pas avec le
circuit d'Interface
Err 7
Contacter le Service Après-vente de CEBORA.
La console gaz ne communique pas avec le
générateur
Err 9
Vérifier le branchement entre le générateur et la console
gaz. Si le problème persiste, contacter le Service Aprèsvente de CEBORA.
Tension continue inférieure à la valeur minimum acceptée sur le module IGBT2
Err 15
Contacter le Service Après-vente de CEBORA
Tension continue inférieure à la valeur minimum acceptée sur le module IGBT1
Err 16
Contacter le Service Après-vente de CEBORA
Détecté courant, à l'arc éteint, sur module
IGBT 1
Err 30
Contacter le Service Après-vente de CEBORA
Détecté courant, à l'arc éteint, sur module
IGBT2
Err 31
Contacter le Service Après-vente de CEBORA
Mesure hors échelle du courant sur module
IGBT1 pendant la découpe
Err 35
Contacter le Service Après-vente de CEBORA
133
DESCRIPTION DE L'ERREUR
CODE
SOLUTION POSSIBLE
Mesure hors échelle du courant sur module
IGBT2 pendant la découpe
Err 36
Contacter le Service Après-vente de CEBORA
Détecté courant dans le circuit arc pilote à
l'arc éteint.
Err 39
Contacter le Service Après-vente de CEBORA
Tension dangereuse : panne du circuit de
puissance
Err 40
Contacter le Service Après-vente de CEBORA
Détecté courant dans le circuit arc pilote pendant la découpe
Err 49
Contacter le Service Après-vente de CEBORA
Err 55
Remplacer l'électrode et/ou la buse. Vérifier que les
consommables sont montés correctement par rapport au
type de travail à effectuer. Vérifier également que le gaz de
découpe est correct.
Électrode usée
Erreur alignement entre les versions du
micrologiciel de : générateur, console gaz,
modulo interface CNC ; ou bien, erreur pendant la phase de mise à niveau automatique
effectuée par le générateur
Phase L1 inférieure au minimum
Contacter le Service Après-vente de CEBORA
Err 58
Err 61
Vérifier les fusibles du tableau électrique où le câble de
réseau du générateur est branché. Si le problème persiste,
contacter le Service Après-vente de CEBORA.
Err 62
Vérifier les fusibles du tableau électrique où le câble de
réseau du générateur est branché. Si le problème persiste,
contacter le Service Après-vente de CEBORA.
Err 63
Vérifier les fusibles du tableau électrique où le câble de
réseau du générateur est branché. Si le problème persiste,
contacter le Service Après-vente de CEBORA.
Err 64
Vérifier les fusibles du tableau électrique où le câble de
réseau du générateur est branché. Si le problème persiste,
contacter le Service Après-vente de CEBORA.
Purge des tuyaux gaz non effectuée complètement ou pression élevée dans un canal
d’alimentation gaz
Err 79
Contrôler les consommables ou réduire la pression d'alimentation.
Console gaz non connectée au générateur
Err 81
Contacter le Service Après-vente de CEBORA
Consoles gaz PGC-3 et PGC-2 ou bien
APGC-1 et APGC-2 déconnectées
Err 82
Vérifier le branchement entre le module PGC-3 ou bien
APGC-1 (en haut) et le module PGC-2 ou bien APGC-2
(en bas)
Phase L1 supérieure au maximum
Phase L2 inférieure au minimum
Phase L2 supérieure au minimum
134
4.3 DESCRIPTION DU PANNEAU DE LA CONSOLE
GAZ AUTOMATIQUE (FIG. 22)
Le panneau avant de la console gaz automatique est doté
d'un voyant multifonction, qui en indique la condition.
Et notamment:
Phase
Couleur du
Description
voyant
Carte électronique
Éteint
interne sans alimentation
Problèmes au miAmorçage du
croprocesseur de la
Rouge fixe
générateur
carte électronique
interne
Attente de communiRouge/Vert
cation avec le généraalterné
teur
Aucune communicaRouge/Vert
tion avec le généraalterné lent
teur
A regime
Fonctionnement
Vert fixe
régulier
Pour la gestion de la console gaz automatique (configuration des paramètres de coupe et de l'état RUN) il faut
brancher le panneau à distance art.460. Les instructions
complètes sont contenues dans la notice d'emploi du kit
optionnel.
Par contre, en cas d'interface numérique CANopen entre
table de découpe/robot et générateur et sans le dispositif
art.460, un logiciel spécial est nécessaire.
A=voyant multifonction
A
Fig. 22
135
4.4 QUALITÉ DE LA DÉCOUPE
La qualité de la découpe est influencée par plusieurs
paramètres et par leurs combinaisons: dans ce manuel,
dans la section Tableaux de Découpe, nous reportons
les réglages optimaux pour la découpe d’un matériau
spécifique. Cependant, suite aux inévitables différences
déterminées par l’installation sur différentes machines de
découpe et à la variation des caractéristiques des matériaux coupés, les paramètres optimaux peuvent subir
des petites variations par rapport aux indications des
tableaux. Les points traités ci-après peuvent aider l’utilisateur à apporter les petites variations nécessaires pour
obtenir une découpe de qualité.
Comme on peut le voir dans les tableaux de découpe, il
existe différentes sortes de consommables en fonction du
courant de découpe et des gaz utilisés.
Quand l’exigence d’augmenter la productivité est plus
importante, avec donc une vitesse de découpe élevée, il faut programmer le courant maximum admissible
et, donc, choisir la tuyère au diamètre le plus large. Au
PROBLÈME
Découpe inclinée
Pénétration insuffisante
Présence de
« bavures de faible vitesse »*
Présence de
« bavures de vitesse élevée »**
Bord de découpe arrondi
contraire, quand il faut privilégier la qualité de découpe
(perpendicularité et dimension de la saignée plus étroite),
il faut programmer le courant admissible minimum par
rapport au matériau usiné et à son épaisseur.
Avant de procéder à tout réglage, contrôler que :
la torche est perpendiculaire au plan de découpe; l’électrode, la tuyère et la buse de protection ne sont pas excessivement usées et que leur association est adaptée
au travail à exécuter; la direction de découpe, en fonction
de la forme à obtenir, est correcte. Nous rappelons que
le meilleur côté de découpe est toujours celui à droite
par rapport à la direction de mouvement de la torche (les
trous du diffuseur plasma utilisé sont disposés dans le
sens des aiguilles d’une montre).
Quand on doit découper des grosses épaisseurs, il faut
faire particulièrement attention pendant la phase de percement : il faut notamment essayer d’éliminer l’accumulation de matériau en fusion autour du trou d’attaque, de
façon à éviter des phénomènes de double arc quand la
torche passe de nouveau sur le point de départ. De plus,
il faut nettoyer la buse de protection des scories de métal
fondu qui peuvent adhérer dessus.
Le tableau 7 indique quelques-uns des problèmes les
plus fréquents et la solution correspondante.
CAUSE
SOLUTION
Électrode ou tuyère usée
Remplacer l’électrode et la buse
Distance trop élevée
Diminuer la distance
Vitesse de découpe trop élevée
Régler la vitesse
Vitesse de découpe trop élevée
Régler la vitesse
Tuyère de diamètre trop large par
rapport au courant programmé
Épaisseur de la pièce usinée excessive
par rapport au courant programmé
Mauvais contact électrique entre
câble de masse et plan de découpe
Consulter les Tableaux de Découpe
Augmenter le courant de découpe
Contrôler le serrage de la cosse du
câble de masse à la CNC
Vitesse de découpe trop faible
Régler la vitesse
Courant de découpe trop élevé
Diminuer le courant de découpe
Distance trop rapprochée
Augmenter la distance
Vitesse de découpe trop élevé
Régler la vitesse
Courant de découpe trop faible
Augmenter le courant de découpe
Distance trop élevé
Diminuer la distance
Vitesse de découpe trop élevé
Régler la vitesse
Distance trop élevé
Diminuer la distance
* Les bavures de faible vitesse (low speed dross) sont épaisses, de forme globulaire et faciles à éliminer. La saignée
de découpe (kerf) est plutôt ample.
** Les bavures de vitesse élevée (high speed dross) sont minces et difficiles à enlever. Le bord de découpe, dans le
cas d’une vitesse élevée, est plutôt rugueux.
Tab. 7
136
4.5 ENTRETIEN DE L'INSTALLATION
Un entretien adéquat de l'installation garantit des prestations optimales et une longue durée des composants,
y compris les consommables. Par conséquent, on recommande d'effectuer les opérations indiquées dans le
tableau ci-après
Fréquence
Opérations de maintenance
Contrôlez que la pression des gaz d'aliTous les jours
mentation est correcte
Contrôlez le bon fonctionnement des
ventilateurs du générateur, du groupe de
refroidissement et de la console de gaz
Toutes les
Contrôlez le niveau du liquide réfrigérant
semaines
Nettoyez les filets de la torche et Contrôlez qu'il n'y a pas de signes de corrosion ou de décharges électriques
Contrôlez les connexions de gaz, d'eau
et d'électricité pour vous assurer qu'il
n'y a ni craquelures, ni abrasions, ni
Tous les mois
fuites.
Exécutez le programme TEST par le
biais de la console de gaz.
Remplacez le liquide réfrigérant présent
dans l'installation
Nettoyez les filtres, externes et du réserTous les
voir, du groupe de refroidissement ;
semestres
Nettoyez le filtre de la console de gaz
Remplacez les joints toriques de la torche, en commandant le kit art. 1400
Si, suite à un contrôle, vous remarquez qu'un composant
est particulièrement usagé ou que son fonctionnement
n'est pas normal, contactez le service assistance CEBORA.
Pour la maintenance des pièces internes des différents
composants de l'installation, demandez l'intervention de
personnel qualifié. Il est notamment recommandé d'effectuer régulièrement les opérations répertoriées ci-après.
Pour tous les composants:
• Nettoyez l'intérieur à l'air comprimé (propre, sec et
sans huile) pour éliminer l'accumulation de poussière.
Utilisez si possible un aspirateur ;
• Contrôlez que les connexions électriques sont bien
serrées et qu'il n'y a pas de surchauffe.
Pour chaque composant:
Composant Opérations de maintenance
Nettoyez les radiateurs des modules
Générateur
IGBT à l'air comprimé en dirigeant le jet
d'air dessus.
Nettoyez le radiateur à l'air comprimé en
dirigeant le jet d'air dessus.
Groupe de
refroidisseContrôlez le circuit hydraulique interne
ment
pour vous assurer qu'il n'y a ni craquelures, ni fuites.
Contrôlez le circuit pneumatique interne
Console de
pour vous assurer qu'il n'y a ni craquegaz
lures, ni fuites.
Contrôlez le circuit pneumatique interConsole
ne pour vous assurer qu'il n'y a pas de
vannes
fuites.
Contrôlez que l'éclateur ne présente
pas de trop de noircissements et que la
distance entre les pointes est correcte.
Système
d'allumage
Contrôlez le circuit hydraulique interne
pour vous assurer qu'il n'y a ni craquelures, ni fuites.
Vérifiez aussi régulièrement la mise à la terre de l'installation. En particulier, en suivant le schéma de la fig. 24,
contrôlez que chaque câble est bien serré entre la vis et
l'écrou correspondants.
137
5 ANNEXE
FICHE DE SECURITE ITACA GP 73190-BIO
Fiche de sécurité du 08/07/2013 révision 1
SECTION 1 : Détermination de la substance ou du mélange et de la société/entreprise
1.1. Identificateur du produit
Identification du mélange :
Nom commercial :
Code commercial :
propylène glycol et tolyltriazole de sodium en solution aqueuse
ITACA GP 73190-BIO
02290
1.2. Usages pertinents de la substance ou du mélange et usages recommandés
Usage recommandé:
Bactériostatique anti-corrosif/antigel
1.3. Informations sur le fournisseur de la fiche de données de sécurité
Fournisseur :
I.T.A.C.A. S.r.l.- Via Remigia, 19 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) - Italie
Tél. +39 051 6257493 - Fax +39 051 6255978
Personne compétente responsable de la fiche de sécurité :
[email protected]
1.4. Numéro de téléphone d'urgence : +39 051 3140161 (horaire : 9:00-12:30, 14:30-18:00)
SECTION 2 : Détermination des dangers
2.1. Classification de la substance ou du mélange
Critères de la Directive 67/548/CE, 99/45/CE et modifications suivantes :
Propriétés / Symboles :
Aucun/e.
Effets physico-chimiques néfastes sur la santé et l'environnement : Aucun autre danger
2.2. Éléments d'étiquetage
La substance ne doit pas être considérée comme dangereuse aux termes de la directive 67/548/CEE et
ajustements successifs. Dispositions spéciales sur la base de l'Annexe XVII du REACH et ajustements successifs : Aucune
2.3. Autres dangers
Substances vPvB : Aucune - Substances PBT : Aucune
Autres dangers :
Aucun autre danger
SECTION 3 : Composition/Information sur les ingrédients
3.1. Substances : N.A.
3.2. Mélanges
Contient :
4(o 5)-metl-1H-benzotriazolide de sodium
n° CAS : 64665-57-2
n° EINECS : 265-004-9
n° Enregistrement REACH : n.d.
Substance en régime d'auto-classification ex art. 13 du Règlement (CE) n°1272/2008 et amendements successifs:
Percentage
Symbole
Dangers
Phrases
Toxicité aiguë par voie
< 0,5%
H302
orale, cat.4
Autres indications : Pour connaître le texte d'avertissement des dangers cités, il faut se référer au chapitre 16
SECTION 4 : Premiers secours
4.1. Description des premiers secours
En cas de contact avec la peau : Lavez abondamment avec de l'eau et du savon.
En cas de contact avec les yeux : Lavez immédiatement et abondamment avec de l'eau et consultez un médecin.
En cas d'ingestion :
Ne provoquez pas de vomissements. PROCÉDEZ IMMÉDIATEMENT À UNE VISITE
MÉDICALE.
En cas d'inhalation :
Conduisez le blessé en plein air et faites en sorte qu'il reste au chaud et au repos.
138
4.2. Principaux symptômes et effets, aigus ou retardés Aucun
4.3. Indication de l'éventuelle nécessité de consulter immédiatement un médecin et de recourir à des traitements spécifiques
Traitement :
Aucun
SECTION 5 : Mesures anti-incendie
5.1. Moyens d'extinction
Moyens d'extinction appropriés: Eau. - Dioxyde de carbone (CO2).
Moyens d'extinction auxquels il ne faut pas recourir pour des raisons de sécurité : Aucun en particulier
5.2. Dangers spéciaux dérivant de la substance ou du mélange
N'inhalez pas les gaz produits par l'explosion ou par la combustion
La combustion produit une fumée intense.
5.3. Recommandations pour les personnes chargées d'éteindre les incendies
Utilisez des équipements de protection respiratoire adaptés.
Récupérez séparément l'eau contaminée utilisée pour éteindre l'incendie. Ne la déversez pas dans le réseau
d'égouts. Si cela est possible du point de vue de la sécurité, éloignez les conteneurs non endommagés se
trouvant dans la zone de danger immédiat.
SECTION 6 : Mesures en cas de dissémination accidentelle
6.1. Précautions personnelles, dispositifs de protection et procédures en cas d'urgence
Endossez les équipements de protection individuelle
Mettez les personnes en lieux sûr.
Consultez le mesures de protection exposées au points 7 et 8
6.2. Précautions environnementales
Empêchez la pénétration dans le sol/sous-sol. Empêchez le ruissellement dans les eaux superficielles ou
dans le réseau d'égouts.
Retenez l'eau de lavage contaminée et éliminez-la.
En cas de fuite de gaz ou de pénétration dans les cours d'eau, sol ou réseau d'égouts, informez les autorités compétentes.
Matériel adéquat pour la récupération : matière absorbante, organique, sable
6.3. Méthodes et matériel de confinement et de nettoyage
Lavez abondamment à l'eau.
6.4. Références à d'autres sections
Cf. également paragraphes 8 et 13
SECTION 7 : Manipulation et stockage
7.1. Précautions pour une manipulation sans danger.
Évitez le contact avec la peau et les yeux ainsi que l'inhalation de vapeurs et de brouillards.
N'utilisez pas de conteneurs vides avant qu'ils n'aient été nettoyés.
Avant d'effectuer des transferts, assurez-vous que les conteneurs ne contiennent pas de résidus de matières incompatibles.
Défaites vos vêtements contaminés et changez-vous avant d'accéder à une zone de restauration.
Ne buvez pas et ne mangez pas pendant le travail.
Pour les équipements de protection recommandés, référez-vous également au paragraphe 8.
7.2. Conditions pour un stockage sans danger, y compris les incompatibilités éventuelles
À tenir à l'écart de la nourriture, des boissons et des aliments pour animaux.
Matières incompatibles :
Aucune en particulier. Référez-vous également au paragraphe 10 suivant.
Information pour les locaux : Pièces correctement aérées.
7.3. Utilisations finales
Aucune utilisation particulière
SECTION 8 : Contrôle de l'exposition/protection individuelle
8.1. Paramètres de contrôle
Les limites d'exposition pendant le travail ne sont pas disponibles
139
Valeurs limites d'exposition DNEL : N.A.
Valeurs limites d'exposition PNEC : N.A.
8.2. Contrôle de l'exposition
Protection des yeux :
Non requis pour l'usage normal. Dans tous les cas, travaillez en vertu de
bonnes pratiques de travail.
Protection de la peau :
Aucune précaution spéciale n'est à adopter pour l'usage normal.
Protection des mains :
Non requis pour l'usage normal.
Protection respiratoire :
Non nécessaire pour l'usage normal.
Risques thermiques :
Aucun
Contrôles de l'exposition environnementale : Aucun
SECTION 9 : Propriétés physiques et chimiques
9.1. Informations sur les propriétés physiques et chimiques fondamentales
Aspect et couleur:
liquide incolore
Odeur:
perceptible
Seuil d'odeur:
non défini
pH:
8,4
Point de fusion/congélation:
-15 °C
Point d'ébullition initial et intervalle d'ébullition: 102/105°C à 760 mmHg
Inflammabilité solides/gaz:
non applicable
Limite supérieure/inférieure d’inflammabilité ou explosion:
Inf 3,2%-Sup. 15,3%
Densité des vapeurs:
1,9 (air=1)
Point d'éclair:
110°C (v.a.) °C
Vitesse d'évaporation:
non définie
Pression de vapeur:
< 8 Pa à 20°C
Densité relative:
1,02-1,04 g/cm3 20°C
Hydrosolubilité:
complète
Solubilité dans l'huile:
non définie
Coefficient de partage (n-octanol/eau):
non applicable
Température d'auto-inflammation:
non définie
Température de décomposition:
n.d.
Viscosité:
40 mPa/s
Propriétés explosives:
non applicable
Propriétés comburantes:
non applicable
9.2. Autres informations
Miscibilité:
eau, alcool, acétone, éthers de glycol
Liposolubilité:
non définie
Conductivité:
8+-2 uS/cm
Propriétés caractéristiques des groupes de substances Négligeable
SECTION 10 : Stabilité et réactivité
10.1. Réactivité :
Stable en conditions normales
10.2. Stabilité chimique :
Stable en conditions normales
10.3. Possibilité de réactions dangereuses
Peut générer des gaz inflammables au contact de métaux élémentaires (alcalis et terres alcalines), nitrures,
agents réducteurs forts.
Peut s'enflammer au contact de l'oxydation des acides minéraux, des métaux élémentaires (alcalis et terres
alcalines), nitrures, peroxydes et hydroperoxydes organiques, agents oxydants et réducteurs.
10.4. Conditions à éviter :
Stable en conditions normales.
10.5. Matières incompatibles : Aucune en particulier.
10.6. Produits de décomposition dangereux : Aucun.
SECTION 11 : Informations toxicologiques
11.1. Informations sur les effets toxicologiques
Informations toxicologiques concernant la substance : ITACA GP 73190-BIO
b) corrosion/irritation cutanée :
140
Test : LC50 - Voie : Inhalation - Espèce :
Rat 5 mg/l - Durée : 1h
Test : LD50 - Voie : Orale - Espèce : Rat 2000 mg/kg
Test : LD50 - Voie : Peau - Espèce : Lapin 2000 mg/kg
Sauf spécification contraire, les données requises par le Règlement 453/2010/CE indiquées ci-dessous sont
à considérées N.A. : a) toxicité aiguë ;
b) corrosion/irritation cutanée ;
c) lésions oculaires/irritations oculaires graves ;
d) sensibilisation respiratoire ou cutanée ;
e) mutagénicité des cellules germinales ;
f) cancérogénité ;
g) toxicité pour la reproduction ;
h) toxicité spécifique pour organes cibles (STOT) — exposition unique ;
i) toxicité spécifique pour organes cibles (STOT) — exposition répétée ;
j) danger en cas d'aspiration.
SECTION 12 : Informations écologiques
12.1. TToxicité
À utiliser selon les bonnes pratiques de travail en évitant de répandre le produit dans l'environnement.
ITACA GP 73190-BIO
a) Toxicité aquatique aiguë : Indicateur de résultat : LC50 - Espèce : Poissons 54900 mg/l - Durée en h : 96
Indicateur de résultat : LC50 - Espèce : Daphnie 34400 mg/l - Durée en h: 48
Indicateur de résultat : LC50 - Espèce : Algues 19000 mg/l - Durée en h : 96
c) Toxicité pour les bactéries : Indicateur de résultat : EC50 26800 mg/l - Durée en h : 0.5
12.2. Persistance et dégradabilité
ITACA GP 73190-BIO
Biodégradabilité : Rapidement dégradable - Test : N.A. - Durée : N.A. - % : 90 - Notes :
(% moyen) Test MITI - 28 d
12.3. Potentiel de bioaccumulation
ITACA GP 73190-BIO
Bioaccumulation:
Non bioaccumulable - Test : BCF - Facteur de bioconcentration - 0.92 Durée : N.A. - Notes : log P (o/w)
12.4. Mobilité dans le sol :
N.A.
12.5. Résultats de l'évaluation PBT et vPvB
Substances vPvB :
Aucune
Substances PBT :
Aucune
12.6. Autres effets nocifs :
Aucun
SECTION 13 : Considération sur l'élimination
13.1. Méthodes de traitement des déchets
À récupérer si possible. Opérez selon les réglementations locales et nationales en vigueur.
SECTION 14 : Informations sur le transport
14.1. Numéro ONU
14.2. Nom d'expédition de l’ONU
ADR Non soumis
IATA Non soumis
IMDG Non soumis
14.3. Transport en vrac conformément à l'annexe II de MARPOL 73/78 et le code IBC : N.A..
SECTION 15 : Informations sur la réglementation
15.1. Règles et législation sur la santé, la sécurité et l'environnement spécifiques à la substance ou au mélange
Décret législatif italien n° 52 du 03/02/1997 (Classification, emballage et étiquetage des substances dangereuses)
Décret législatif italien n° 65 du 14/03/2003 (Classification, emballage et étiquetage des préparations dangereuses)
Décret législatif italien n° 25 du 02/02/2002 (Risques liés à des agents chimiques au travail)
141
A. min. du ministère du travail italien du 26/02/2004 (Limites d'exposition professionnelle)
A. min. italien du 03/04/2007 (Mise en œuvre de la directive n° 2006/8/CE)
Règlement (CE) n° 1907/2006 (REACH)
Règlement (CE) n° 1272/2008 (CLP)
Règlement (CE) n° 790/2009 (ATP 1 CLP)
Règlement (CE) n° 286/2011 (ATP 2 CLP)
Règlement (UE) n° 453/2010 (Annexe I)
Restrictions relatives au produit ou aux substances contenues conformément à l'annexe XVII du Règlement
(CE) 1907/2006 (REACH) et ajustements successifs : Aucune
Le cas échéant, se référer à la réglementation suivante :
Circulaires ministérielles italiennes 46 et 61 (Amines aromatiques)
Décret législatif italien n° 238 du 21 septembre 2005 (Directive Seveso Ter)
Décret du Président de la République italienne 250/89 (Étiquetage des détergents).
D.L. italien n° 152 du 03/04/2006 Règles en matière d'environnement
15.2. Évaluation de la sécurité chimique : Non
SECTION 16 : Autres informations
Ce document a été rédigé par un technicien compétent en matière de SDS et qui a reçu une formation adéquate.
Texte des phrases utilisées dans le paragraphe 3 :
Phrases R :
Aucune
Phrases H :
H302 Nocif en cas d'ingestion
Principales sources bibliographiques :
ECDIN - Environmental Chemicals Data and Information Network Joint Research Centre, Commission of the European Communities
SAX's DANGEROUS PROPERTIES OF INDUSTRIAL MATERIALS Eight Edition - Van Nostrand Reinold
CCNL - Allegato 1 Istituto Superiore di Sanità - Inventario Nazionale Sostanze Chimiche
Les informations contenues dans ce document sont basées sur nos connaissances à la date indiquée ci-dessus.
Elles se réfèrent uniquement au produit n question et ne constituent aucun gage de qualités particulières.
L'utilisateur est tenu de vérifier la pertinence et l'exhaustivité de ces informations en vertu de l'utilisation
spécifique prévue.
Cette fiche annule et remplace toutes les éditions précédentes.
ADR :
Accord européen relatif au transport international des marchandises dangereuses par route.
CAS :
Chemical Abstracts Service (division de la American Chemical Society).
CLP :
Classification, étiquetage, emballage.
DNEL :
Niveau dérivé sans effet
EINECS :
Inventaire européen des produits chimiques commercialisés.
GefStoffVO : Règlement sur les substances et préparations dangereuses en Allemagne
GHS :
Système général harmonisé de classification et d'étiquetage des substances chimiques.
IATA :
Association du transport aérien international.
IATA-DGR : Règlement sur les marchandises dangereuses de l'« Association du transport aérien international ».
ICAO :
Organisation de l'aviation civile internationale.
ICAO-TI :
Instructions techniques de l'« Organisation de l'aviation civile internationale ».
IMDG :
Code maritime international des marchandises dangereuses
INCI :
Nomenclature internationale d'ingrédients cosmétiques
KSt :
Coefficient d'explosion.
LC50 :
Concentration létale pour 50% de la population d'essai.
LD50 :
Dose létale pour 50% de la population d'essai.
LTE :
Exposition à long terme.
PNEC :
Concentration estimée sans effet.
RID :
Règlement international concernant le transport des marchandises dangereuses par chemins de fer.
STE :
Exposition à court terme.
STEL :
Limite d'exposition à court terme.
STOT :
Toxicité spécifique d'organes.
TLV :
Valeur limite d'exposition.
TWATLV :
Valeur limite d'exposition pour une moyenne pondérée de 8 heures (ACGIH Standard).
WGK :
Classe de danger pour les eaux (Allemagne).
N.A. :
N.A.
N.D. :
142
5.1 KIT EN OPTION (ART. 425) POUR LA CONNEXION
À LA TABLE DE DÉCOUPE (FIG. 23)
Pour le montage du kit Art. 158, se référer aux instructions
correspondantes.
Fig.
2319
Fig.
143
5.2 SCHÉMA DE MISE À LA TERRE DE L’INSTALLA-TION DE DÉCOUPE (FIG. 24)
Utiliser des câbles de terre de section égale ou supérieure à 16 mm².
Art. 1159....
Art. 470-466
Art. 1166....
Art. 469
Art. 464
Art. 1189....
Art. 1224-1225-1237
Art. 955
Câble de
secteur
Ferrite
Barre de
cuivre
Fig. 24
144
145
ÍNDICE
1 MEDIDAS DE SEGURIDAD A ADOPTAR..............................................................................147
1.1 PLACA DE LAS ADVERTENCIAS......................................................................................147
2 DATOS TÉCNICOS.................................................................................................................148
2.1 DESCRIPCIÓN GENERAL DEL SISTEMA..........................................................................148
2.2 GENERADOR AL PLASMA PROF 254 HQC......................................................................149
2.3 CONSOLAS GASES..........................................................................................................150
2.3.1 Consola gases manual PGC-3 - PGC-2...................................................................150
2.3.2 Consola gases automática APGC.............................................................................151
2.4 CONSOLAS VÁLVULAS PVC.............................................................................................152
2.5 UNIDAD DE ENCENDIDO HV19-1.....................................................................................152
2.6 UNIDAD DE ENCENDIDO / CONSOLA VÁLVULAS HV19-PVC.........................................153
2.7 ANTORCHA CP450G.........................................................................................................154
2.8 ANTORCHA CP251G.........................................................................................................155
3 INSTALACIÓN .....................................................................................................................155
3.1 DESEMBALAJE Y ENSAMBLAJE......................................................................................155
3.2 LAS CONEXIONES DEL GENERADOR.............................................................................155
3.2.1 Conexión al pantógrafo CNC....................................................................................157
3.2.2 Señales digitales de control pantógrafo a generador...............................................158
3.2.3 Señales digitales de generador a control pantógrafo...............................................159
3.2.4 Señales analógicas de generador a control pantógrafo...........................................159
3.2.5 Señal de parada de emergencia para generador.....................................................160
3.3 CONEXIÓN DE LA CONSOLA GASES..............................................................................161
3.3.1 Consolas gas manual PGC-3 y PGC-2.....................................................................161
3.3.2 Consola gas automática APGC................................................................................161
3.3.3 Nota sobre la conexión de los gases........................................................................162
3.4 CONEXIÓN DE LAS ANTORCHAS CP 251G Y CP450G...................................................162
3.4.1 Aplicaciones en pantógrafo......................................................................................162
3.4.2 Aplicaciones en robot...............................................................................................162
3.5 REQUISITOS DEL LÍQUIDO REFRIGERANTE...................................................................163
4 EMPLEO
.....................................................................................................................163
4.1 DESCRIPCIÓN DEL PANEL DEL GENERADOR................................................................163
4.2 DESCRIPCIÓN DEL PANEL DE LA CONSOLA GASES.....................................................164
4.2.1 Preparación y ejecución del corte (CUT)..................................................................165
4.2.2 Preparación y ejecución del marcado (MARK).........................................................166
4.2.3 Ejecución de las pruebas de retención gas (TEST)..................................................167
4.2.4 Funciones adicionales (segundas funciones)............................................................167
4.2.4.1 Preparación y ejecución del Marcado Spot (SPOT MARK).........................167
4.2.4.2 Gestión de la corriente en los ángulos de la pieza en trabajo (CORNER)....167
4.2.4.3 Gestión del tiempo de enfriamiento de la antorcha después del corte.......168
4.2.4.4 Visualización caudal del líquido refrigerante (H2O)......................................168
4.2.4.5 Ejecución del corte en chapas perforadas o de rejilla (SR)..........................168
4.2.4.6 Regulación fina de la corriente a distancia (RRI)..........................................169
4.2.5 Código de error.........................................................................................................169
4.3 DESCRIPCIÓN DEL PANEL DE LA CONSOLA GAS AUTOMÁTICA..................................171
4.4 CALIDAD DEL CORTE.......................................................................................................172
4.5 MANTENIMIENTO DEL SISTEMA......................................................................................173
5 APÉNDICE
..................................................................................................................... 174
5.1 KIT OPCIONAL (ART. 425) PARA LA CONEXIÓN AL PANTÓGRAFO...............................179
5.2 ESQUEMA DE CONTACTO DE TIERRA DEL SISTEMA.....................................................180
146
MANUAL DE INSTRUCCIONES PARA EL SISTEMA DE CORTE AL PLASMA
IMPORTANTE: ANTES DE LA PUESTA EN OBRA SÍRVASE LEER EL CONTENIDO DE ESTE MANUAL Y, SUCESIVAMENTE, CONSERVARLO DURANTE TODA LA VIDA
OPERATIVA DEL APARATO EN LUGAR CONOCIDO POR
LOS OPERADORES.
ESTE APARATO DEBE SER UTILIZADO ÚNICAMENTE
PARA REALIZAR OPERACIONES DE CORTE.
1 MEDIDAS DE SEGURIDAD A ADOPTAR
EL CORTE AL ARCO PUEDE SER NOCIVO
PARA EL OPERADOR Y PARA TERCERAS
PERSONAS, por lo que el usuario debe ser capacitado
respecto de los riesgos que a continuación se indican, derivados de las operaciones de corte. Para informaciones
más detalladas rogamos solicitar el manual cód. 3.300.758.
RUIDO.
Este aparato de por sí no produce ruidos superiores a los 80dB. El procedimiento de corte plasma/soldadura podría producir niveles de ruido
superiores a tal límite; por consiguiente, los utilizadores
deberán poner en practica las precauciones previstas
por la ley.
PACE-MAKERCAMPOS ELECTROMAGNÉTICOS- Pueden ser dañosos.
• La corriente eléctrica que atraviesa cualquier
conductor
produce
campos
electromagnéticos(EMF). La corriente de
soldadura o de corte genera campos electromagnéticos alrededor de los cables y
generadores.
• Los campos magnéticos derivados de corrientes elevadas pueden incidir en el funcionamiento del pacemaker.
Los portadores de aparatos electrónicos vitales (pacemakers) deberían consultar al médico antes de aproximarse a la zona de operaciones de soldadura al arco, de
corte, desbaste o soldadura por puntos.
• La exposición a los campos electromagnéticos de la
soldadura o del corte podrían tener efectos desconocidos sobre la salud.
Cada operador, para reducir los riesgos derivados de la
exposición a los campos electromagnéticos, tiene que
atenerse a los siguientes procedimientos:
- Colocar el cable de masa y de la pinza portaelectrodo o de la antorcha de manera que permanezcan flanqueados. Si posible, fijarlos junto con cinta adhesiva.
- No envolver los cables de masa y de la pinza portaelectrodo o de la antorcha alrededor del cuerpo.
- Nunca permanecer entre el cable de masa y el de la
pinza portaelectrodo o de la antorcha. Si el cable de
masa se encuentra a la derecha del operador también
el de la pinza portaelectrodo o de la antorcha tienen
que quedar al mismo lado.
- Conectar el cable de masa a la pieza en tratamiento lo
más cerca posible a la zona de soldadura o de corte.
- No trabajar cerca del generador.
EXPLOSIONES.
• No soldar en proximidad de recipientes a presión o en presencia de polvo, gas o vapores explosivos. Manejar con cuidado las bombonas y
los reguladores de presión utilizados en las operaciones
de soldadura.
COMPATIBILIDAD ELECTROMAGNÉTICA
Este aparato se ha construido de conformidad a las indicaciones contenidas en la norma armonizada IEC 6097410 (Cl. A) y se deberá usar solo de forma profesional
en un ambiente industrial. En efecto, podrían presentarse potenciales dificultades en el asegurar la
compatibilidad electromagnética en un ambiente diferente del industrial.
RECOGIDA Y GESTIÓN DE LOS RESIDUOS DE
APARATOS ELÉCTRICOS Y ELECTRÓNICOS
¡No está permitido eliminar los aparatos eléctricos junto con los residuos sólidos urbanos! Según lo establecido por la Directiva Europea 2002/96/CE
sobre residuos de aparatos eléctricos y electrónicos y
su aplicación en el ámbito de la legislación nacional, los
aparatos eléctricos que han concluido su vida útil deben
ser recogidos por separado y entregados a una instalación de reciclado ecocompatible. En calidad de propietario de los aparatos, usted deberá solicitar a nuestro
representante local las informaciones sobre los sistemas
aprobados de recogida de estos residuos. ¡Aplicando lo
establecido por esta Directiva Europea se contribuye a
mejorar la situación ambiental y salvaguardar la salud
humana!
EN EL CASO DE MAL FUNCIONAMIENTO, PEDIR LA
ASISTENCIA DE PERSONAL CUALIFICADO.
1.1 PLACA DE LAS ADVERTENCIAS
El texto numerado que sigue corresponde a los apartados numerados de la placa.
1. Las chispas provocadas por el corte pueden causar
explosiones o incendios.
1.1 Mantener los materiales inflamables lejos del área de
corte.
1.2 Las chispas provocadas por el corte pueden causar
incendios. Tener un extintor a la mano de manera
que una persona esté lista para usarlo.
1.3 Nunca cortar contenedores cerrados.
2. El arco plasma puede provocar lesiones y quemaduras.
2.1 Desconectar la alimentación eléctrica antes de desmontar el soplete.
2.2 No tener el material cerca del recorrido de corte.
2.3 Llevar una protección completa para el cuerpo.
3. Las sacudidas eléctricas provocadas por el soplete
o el cable pueden ser letales. Protegerse adecuadamente contra el riesgo de sacudidas eléctricas.
3.1 Llevar guantes aislantes. No llevar guantes mojados
o dañados.
3.2 Asegurarse de estar aislados de la pieza a cortar y
del suelo.
3.3 Desconectar el enchufe del cable de alimentación antes de trabajar en la máquina.
4. Inhalar las exhalaciones producidas durante el corte
puede ser nocivo a la salud.
4.1 Mantener la cabeza lejos de las exhalaciones.
147
1
1.1
1.2
5.1 Llevar casco y gafas de seguridad. Usar protecciones adecuadas para orejas y batas con el cuello abotonado. Usar máscaras con casco con filtros de gradación correcta. Llevar una protección completa para
el cuerpo.
6. Leer las instrucciones antes de usar la máquina o de
ejecutar cualquiera operación con la misma.
7. No quitar ni cubrir las etiquetas de advertencia.
1.3
?
2
2.1
2.2
2 DATOS TÉCNICOS
2.3
2.1 DESCRIPCIÓN GENERAL DEL SISTEMA
F
OF
3
3.1
4
4.1
5
5.1
3.2
4.2
3.3
4.3
7
6
G
kl
a
g
xm
b
Ghgopglòdfòxlc òkvfàlxcvò l+dòvòùx
g
n zx
n
,
sx h
xn m j
x
n
m ks j
su zx ks
k
w
e kx
sd n sk
h cm
js
jk c
sd
jk
xc
h
Sm,nxcv,mzx.c ierlòdfb-.èeì’,c mdlò
g
hsjkklasjlòsòlxc,òz
tg
a
h
jhgfjksdhfjksdklcsmkldc
3098464
4.2 Usar un sistema de ventilación forzada o de descarga
local para eliminar las exhalaciones.
4.3 Usar un ventilador de aspiración para eliminar las exhalaciones.
5. Los rayos del arco pueden herir los ojos y quemar la
piel.
El Plasma Prof 254 HQC (Art. 955), que incluye la unidad de encendido HV19-1 (Art. 464) o HV-PVC (Art. 462),
la consola gases manual PGC-3 – PGC-2 (Art. 470) o la
consola gases automática APGC (Art. 466), la consola
válvulas PVC (Art. 469) y la antorcha CP251G (Art. 1237)
o CP450G (diversos artículos dependiendo de la aplicación), es un sistema para corte al plasma multigas mecanizado, completamente gestionado mediante microprocesador, capaz de suministrar una corriente máx. de
250A al 100% de factor de uso.
Todos los parámetros de proceso (material, gases, espesor y corriente) pueden ser configurados desde la consola gases y, en función de esta configuración, automáticamente se indican los flujos optimizados de los gases.
A través de un puerto RS232, presente en el panel trasero del generador, es posible adquirir fácilmente –mediante un ordenador personal- el estado de todos los
parámetros operativos; ello entrega una visión completa
de la situación de trabajo y puede ayudar en el caso de
eventuales malfuncionamientos.
A través del mismo RS232 también será posible actualizar el software de la máquina.
Para obtener un corte optimizado de los materiales metálicos, el sistema utiliza diferentes gases tales como: aire,
nitrógeno N2, oxígeno O2, mezcla H35 (35% hidrógeno
H2 / 65% argón Ar), mezcla F5 (5% hidrógeno H2 / 95%
nitrógeno N2). Las combinaciones de estos últimos son
Art. 1169....
Art. 470-466
Art. 1166....
Art. 464
Art. 1189....
Art. 11224-1225-1237
Art. 469
Art. 955
148
Fig. 1
propuestas de modo automático, en función del material
seleccionado.
Es posible efectuar el marcado con el gas argón Ar, propuesto también éste de modo automático.
Se encuentran disponibles diferentes sets de productos
consumibles, en función de la corriente de corte y del
gas utilizado, calibrados y testados a fin de obtener la
máxima calidad de corte.
DATOS TÉCNICOS
2.2 GENERADOR AL PLASMA PROF 254 HQC
Refrigeración
El Plasma Prof 254 HQC es un generador de corriente
constante, 250 A máx. al 100% de factor de uso, que
cumple con lo dispuesto por las normativas IEC 60974-1,
60974-2 y 60974-10.
En él se encuentra el microprocesador que gestiona el
sistema en su totalidad, cuyo software puede ser actualizado a través del puerto RS232, situado en el panel trasero.
En la parte trasera se encuentra también la unidad de refrigeración, que comprende depósito, bomba, radiador,
filtro y caudalímetro.
681
Tensión nominal en vacío (Uo)
315 V
Corriente máx. en salida (I2)
250 A
Tensión de salida (U2)
170 V
Factor de uso (duty cycle)
100% @ 250A
Temperatura máx. ambiente
Grado de protección de la carcasa
40 °C
Por aire, con ventilación forzada
IP21S
Peso neto
406 kg
Tensiónes y corrientes máx. nominales de alimentación:
220/230 V, 3 ~, 50/60 Hz, 145 A
380/400 V, 3 ~, 50/60 Hz, 76 A
415/440 V, 3 ~, 50/60 Hz, 70 A
GRUPO DE REFRIGERACIÓN DE LA ANTORCHA
Potencia nominal de refrigeración
a 1 l/min a 25°C
1.7 kW
Presión máx.
0.45 MPa
1252
953
CG
Fig. 2
149
2.3 CONSOLAS GASES
65% argón Ar) y F5 (mezcla al 5% hidrógeno H2 y 95%
nitrógeno N2).
La consola gases es un dispositivo destinado a gestionar
la selección de los parámetros de proceso y la regulación
de los flujos de gas, conforme con lo dispuesto por la normativa IEC 60974-8. Contiene electroválvulas, reductores
y transductores de presión, así como tarjetas electrónicas
para la alimentación y control de dichos componentes.
DATOS TÉCNICOS
2.3.1 Consola gases manual PGC-3 - PGC-2
Está dividida en dos unidades: la PGC-3, alimentada con
gas aire, argón Ar, nitrógeno N2 y oxígeno O2 y la PGC-2,
alimentada con gas H35 (mezcla al 35% hidrógeno H2 y
GAS
USADO
TÍTULO
PRESIÓN MÁX.
DE ENTRADA
CAUDAL
Aire
limpio, seco y sin
aceite según norma
ISO 8573-1: 2010.
0.8 MPa (8 bar)
Clase 1.4.2 (particulado-agua-aceite)
220 l/min
Argón
99.997%
0.8 MPa (8 bar)
70 l/min
Nitrógeno 99.997%
0.8 MPa (8 bar)
150 l/min
Oxígeno
0.8 MPa (8 bar)
90 l/min
H35
F5
Mezcla:
35% hidrógeno,
0.8 MPa (8 bar)
65% argón
Mezcla:
5% hidrógeno, 95% 0.8 MPa (8 bar)
nitrógeno
130 l/min
30 l/min
lla norma ISO 8573-1: 2010 prevé, para la Clase 1.4.2:
*• Particulado:
≤ 20.000 partículas sólidas por m3 de aire con
198
289
M
• Agua:
6
• Aceite:
dimensiones entre 0,1 y 0,5 µm;
≤ 400 partículas sólidas por m3 de aire con
dimensiones entre 0,5 y 1,0 µm;
≤ 10 partículas sólidas por m3 de aire con dimensiones entre 1,0 y 5,0 µm.
el punto de rocío bajo presión del aire tiene que
ser inferior o igual a 3°C.
la concentración total de aceite tiene que ser
inferior o igual a 0,1 mg por m3 de aire.
Factor de uso
100%
Grado de protección de la carcasa
IP 23
Peso neto
20 kg
380
315
354
Fig. 3
150
99.95%
*
2.3.2 Consola gases automática APGC
Está dividida en dos unidades: una unidad superior, alimentada con gas aire, argón Ar, nitrógeno N2 y oxígeno
O2 y una inferior, alimentada con gas H35 (mezcla al 35%
hidrógeno H2 y 65% argón Ar) y F5 (mezcla al 5% hidrógeno H2 y 95% nitrógeno N2).
DATOS TÉCNICOS
GAS
USADO
TÍTULO
PRESIÓN MÁX.
DE ENTRADA
CAUDAL
Aire
limpio, seco y sin
aceite según norma
ISO 8573-1: 2010.
0.8 MPa (8 bar)
Clase 1.4.2 (particulado-agua-aceite)
220 l/min
Argón
99.997%
0.8 MPa (8 bar)
70 l/min
Nitrógeno 99.997%
0.8 MPa (8 bar)
150 l/min
Oxígeno
0.8 MPa (8 bar)
90 l/min
H35
F5
*
99.95%
Mezcla:
35% hidrógeno,
0.8 MPa (8 bar)
65% argón
Mezcla:
5% hidrógeno, 95% 0.8 MPa (8 bar)
nitrógeno
130 l/min
30 l/min
lla norma ISO 8573-1: 2010 prevé, para la Clase 1.4.2:
*• Particulado:
≤ 20.000 partículas sólidas por m3 de aire con
289
198
• Agua:
• Aceite:
M
6
dimensiones entre 0,1 y 0,5 µm;
≤ 400 partículas sólidas por m3 de aire con
dimensiones entre 0,5 y 1,0 µm;
≤ 10 partículas sólidas por m3 de aire con dimensiones entre 1,0 y 5,0 µm.
el punto de rocío bajo presión del aire tiene que
ser inferior o igual a 3°C.
la concentración total de aceite tiene que ser
inferior o igual a 0,1 mg por m3 de aire.
Factor de uso
100%
Grado de protección de la carcasa
IP 23
Peso neto
20 kg
352
315
354
Fig. 4
151
2.4 CONSOLAS VÁLVULAS PVC
La consola válvulas PVC es un dispositivo previsto para
gestionar el intercambio de gas durante los pasos de encendido-transferencia y durante el apagado.
Contiene electroválvulas, válvulas antirretorno y reductores de presión.
El peso neto del PVC (Fig. 5) es de 3,2 kg.
250
320
124
200
155
Ø 5,5
145
70
M6
205
240
Fig. 5
200
2.5 UNIDAD DE ENCENDIDO HV19-1
La unidad de encendido HV19-1 es un dispositivo que
suministra el impulso de alta frecuencia/alta tensión (14
kV) necesario para activar el arco eléctrico en el interior
de la antorcha, entre electrodo y tobera.
Conforme con lo dispuesto por la normativa IEC 60974-3.
Puede ser montado en cualquier posición y la apertura de
la tapa provoca la detención del sistema.
Fig. 6
DATOS TÉCNICOS
Tensión de pico (Upk)
14 kV
Factor de uso (duty cycle)
100 % @ 420 A
Grado de protección
de la carcasa
Peso neto
152
IP 23
6,5 kg
2.6 UNIDAD DE ENCENDIDO / CONSOLA VÁLVULAS
HV19-PVC
La unidad de encendido / consola válvulas es un dispositivo que desempeña una doble función:
- suministra el impulso de alta frecuencia/alta tensión (14
kV), necesario para activar el arco eléctrico en el interior
de la antorcha, entre electrodo y tobera;
- gestiona el intercambio de los gases en los pasos de
encendido/traslado y en el apagado. Contiene electroválvulas, válvulas antirretorno y reductores de presión.
Conforme con lo dispuesto por la normativa IEC 60974-3.
Generalmente se utiliza en sistemas robotizados.
La apertura de la tapa provoca una detención del sistema.
14 kV
Factor de uso (duty cycle)
100 % @ 420 A
IP 23
10 kg
188
M6
240
238
Grado de protección
de la carcasa
Peso neto
487
Tensión de pico (Upk)
300
DATOS TÉCNICOS
Fig. 7
153
2.7 ANTORCHA CP450G
La CP450G es una antorcha multigás enfriada con refrigerante líquido, adecuada para el corte inclinado (bevel
cutting), conforme con lo dispuesto por la normativa IEC
60974-7.
Es idónea para el uso de gases plasma tales como: aire,
argón Ar, nitrógeno N2, oxígeno O2, mezcla H35 (35 %
hidrógeno H2 / 65 % argón Ar) y mezcla F5 (5 % hidrógeno H2 / 95 % nitrógeno N2) y gases secundarios tales
Aplicaciones robotizadas
154
como: aire, argón Ar, nitrógeno N2, oxígeno O2 y gases
auxiliares tales como: aire y nitrógeno N2. Utilizada con
el generador Plasma Prof 420 HQC, la corriente máx. de
corte es 420 A al 100 % de factor de uso.
Existen varias versiones de la antorcha CP450G en función de la aplicación: en pantógrafo o bien en sistemas
robotizados.
El peso neto de la antorcha con cable oscila entre 8 kg y
12 kg, según las diferentes longitudes.
Fig. 8
Aplicaciones en pantógrafo
2.8 ANTORCHA CP251G (Fig. 9)
3 INSTALACIÓN
La antorcha CP251G es una antorcha multigas enfriado
con refrigerante líquido, conforme con lo dispuesto por
la normativa IEC 60974-7. Es adecuada para el uso de
gases plasma tales como: aire, argón Ar, nitrógeno N2,
oxígeno O2, mezcla H35 (35% hidrógeno H2 – 65% argón
Ar) y mezcla F5 (5% hidrógeno H2 – 95% nitrógeno N2) y
de gases secundarios tales como: aire, argón Ar, nitrógeno N2 y oxígeno O2.
Utilizado con el generador Plasma Prof 254 HQC, la corriente máx. de corte es 250 A al 100% de factor de uso.
El peso neto de la antorcha con cable de 4 m, 6 m y 9 m
de longitud es, respectivamente, de 6 kg, 7,5 kg y 10 kg.
La instalación del sistema debe ser efectuada por personal cualificado. Todas las conexiones deben cumplir con
lo dispuesto por las normas vigentes y ser realizadas con
plena observancia de la ley sobre prevención de accidentes (véase CEI 26-23 / IEC-TS 62081).
Controlar que el cable de alimentación permanezca desconectado durante la fase completa de la instalación.
Se debe respetar rigurosamente el esquema de contacto
de tierra que aparece en el Apéndice 5.2.
3.1 DESEMBALAJE Y ENSAMBLAJE
Para desplazar el generador se debe usar una carretilla
elevadora. Para retirar la plataforma de madera que forma
parte del embalaje:
• desenroscar los cuatro tornillos de fijación a la plataforma de madera;
• elevar el generador mediante carretilla elevadora; posicionar las horquillas de la carretilla considerando el centro
de gravedad del generador (véase Fig. 2).
El sistema de refrigeración toma el aire en la parte trasera
del generador y lo hace salir a través de la rejilla de la parte delantera. Posicionar el generador dejando una amplia
zona de ventilación y mantener una distancia mínima de 1
m respecto de posibles paredes.
3.2 LAS CONEXIONES DEL GENERADOR.
414
Ø 51
Todas las conexiones deben ser ejecutadas por personal
cualificado.
• El generador se suministra preparado para la tensión de
alimentación de 400 V trifásica. Para otras alimentaciones:
desmontar la parte lateral derecha del generador (véase
lista de recambios), quitar la tapa que cubre las borneras y
operar en ellas de la manera ilustrada en figura 10:
139
Fig. 10
Fig. 9
155
NOTA: las borneras de 3 polos situadas en la parte superior izquierda y derecha se refieren al transformador
auxiliar y al transformador de servicio. En el caso de alimentación de 230 V trifásica, cortocircuitar también el primer borne inferior izquierdo con el último inferior derecho
(véase Fig. 8 recuadro 230 V) usando el cable suministrado adjunto (posicionado con una abrazadera en la tapa).
Controlar que la tensión de alimentación corresponda a la
que se indica en la placa de datos del generador.
El conductor amarillo-verde del cable de alimentación
debe ser conectado a un contacto de tierra eficiente del
sistema (véase esquema en el Apéndice 5.2-Fig.24); los
restantes conductores deben ser conectados a la línea de
alimentación mediante un interruptor en lo posible colocado en proximidad de la zona de corte, para permitir un
apagado veloz en caso de emergencia. La capacidad del
interruptor electromagnético o de los fusibles debe ser
igual a la corriente I1 máx. consumida por el aparato. La
corriente máx. I1 aparece indicada en la placa de datos
situada en la parte trasera de la máquina, en correspondencia con la tensión U1 de alimentación.
Eventuales alargadores deben ser de sección adecuada
para la corriente I1 máx. consumida.
• Después de dicha operación, proseguir con el enlace de
las diferentes conexiones (Fig. 11).
Acoplar la conexión de enlace art. 1169, con sus respectivos cables, en la conexión del soplete G del generador
y enroscar a fondo los 3 tornillos de fijación. Apretar el
cable negro de potencia en el borne B (-), conectar los
dos cablecitos de la seguridad en la bornera C y el faston
del cable rojo del arco piloto en el respectivo cable A con
faston macho. Apretar el terminal del cable masa en el
borne H (+), tal como se ilustra en la figura, y los tubos
del agua de refrigeración E y F, prestando atención a la
correspondencia de los colores (E-rojo = agua caliente,
retorno; F-azul = agua fría, impulsión).
Acoplar el otro extremo de la conexión art. 1169 en la
Unidad HV19-1 (art. 464) procediendo de la manera indicada en la parte derecha de la figura 10 (cable negro de
potencia en el borne B (-) y faston del cable rojo del arco
piloto en A).
B
A
Fig. 12
La Unidad HV19-1 debe ser conectada a masa directamente en el pantógrafo (mediante los 4 tornillos de fijación indicados en la figura 6), dejándola en posición que
permita su apertura.
Con referencia a la Fig.13, enchufar la conexión art.1189
en el conector B (correspondiente a la consola gas); el
enchufe de conexión al pantógrafo al conector A; por último, la eventual conexión art.1199 al conector C (correspondiente al panel remoto).
B
C
A
Fig. 13
A
F
B
E
H
G
156
Fig. 11
C
3.2.1 Conexión al pantógrafo CNC
En el caso de generador provisto de interfaz digital, consultar la documentación específica.
NOTA: Para el conector CNC se entrega adjunto el conector volante macho (AMP P/N 182926-1- Fig. 14) con los
respectivos pins; el resto de la conexión al pantógrafo es
de cargo del cliente.
Conector AMP
P/N 182926-1
Fig. 14
157
3.2.2 Señales digitales de control pantógrafo a generador.
CABLAJE DE UNA ENTRADA DIGITAL
SPOT MARK.
TERMINALES
DEL CONECTOR NOMBRE
CNC SOBRE
SEÑAL
GENERADOR
5
6
TIPO
SEÑAL
Señal
Spot
+24 Vdc
POSICIÓN
SOBRE
TARJETA
INTERFAZ
J10, pin 7
J10, pin 8
ILa señal "Spot" es activa alta.
Spot 0 Vdc
= el Control del Pantógrafo señala al
Generador la condición de corte normal.
Spot +24 Vdc = el Control del Pantógrafo manda al
Generador que active la modalidad
“Marcado Spot”.
CORNER (ÁNGULO)
Nivel lógico bajo
0 ÷ +7,5 Vdc;
Nivel lógico alto
+14,5 ÷ +24 Vdc;
Corriente de entrada
2,5 mA, max.;
Frecuencia de entrada 100 Hz, max.;
Potencial de referencia para cada entrada (Gnd) J1, pin 2,
sobre tarjeta interfaz.
ROBOT READY.
TERMINALES
DEL CONECTOR NOMBRE
CNC SOBRE
SEÑAL
GENERADOR
1
2
Robot
Ready
TIPO
SEÑAL
Señal
+24 Vdc
POSICIÓN
SOBRE
TARJETA
INTERFAZ
J10, pin 3
J10, pin 4
TERMINALES
DEL CONECTOR CNC
SOBRE GENERADOR
NOMBRE
SEÑAL
15
16
Corner
TIPO
SEÑAL
Señal
+24 Vdc
POSICIÓN
SOBRE
TARJETA
INTERFAZ
J10, pin 5
J10, pin 6
La señal “Corner” está activada arriba.
Corner 0 Vcc = el Control Pantógrafo señala al Generador la situación de corte normal.
Corner +24 Vcc = el Control Pantógrafo señala al Generador la aproximación a un ángulo.
PREFLOW (PREFLUJO)
TERMINALES
DEL CONECTOR CNC
SOBRE GENERADOR
NOMBRE
SEÑAL
17
18
Preflow
TIPO
SEÑAL
POSICIÓN
SOBRE
TARJETA
INTERFAZ
La señal "Robot Ready" es activa alta.
Para que el Generador esté listo para el corte es necesaria una tensión de +24Vdc.
El Control Pantógrafo programa esta señal cuando está
listo para el corte.
La falta de la señal “Robot Ready” para inmediatamente el proceso de corte con visualización en el Tablero de
control del mensaje “rob” centelleante.
NOTA: Si no es activa la señal “Robot Ready” tampoco es
adquirida la señal digital o analógica.
La señal “Preflow” está activada arriba.
Preflow 0 Vcc =
el Control Pantógrafo señala al Generador NO activar la función “Preflow”.
Preflow +24 Vcc = el Control Pantógrafo manda al Generador activar la función “Preflow”.
START.
CUT/MARK (CORTE/MARCA)
TERMINALES
DEL CONECTOR
CNC SOBRE
GENERADOR
NOMBRE
SEÑAL
3
4
Start
TIPO
SEÑAL
Señal
+24 Vdc
POSICIÓN
SOBRE
TARJETA
INTERFAZ
J10, pin 1
J10, pin 2
La señal “Start” es activa alta y pone en marcha el proceso de corte.
El proceso permanece activo todo el tiempo en que está
presente la señal “Start”.
Excepciones: -La señal "Robot Ready" es ausente.
-La señal “Power Source Ready” es ausente (ej.: sobretemperatura, nivel insuficiente
del líquido, etc.).
158
TERMINALES
DEL CONECTOR CNC
SOBRE GENERADOR
NOMBRE
SEÑAL
19
20
Cut/Mark
Señal
+24 Vdc
TIPO
SEÑAL
Señal
+24 Vdc
J11, pin 5
J11, pin 6
POSICIÓN
SOBRE
TARJETA
INTERFAZ
J11, pin 7
J11, pin 8
La señal “Cut/Mark” está activada arriba.
Cut/Mark 0 Vcc =
el Control Pantógrafo señala al
Generador la situación de corte
normal.
Cut/Mark +24 Vcc = el Control Pantógrafo señala al
Generador activar la modalidad
"Marcado".
3.2.3 Señales digitales de generador a control pantógrafo.
CABLAJE DE UNA SALIDA DIGITAL DE RELÉ
PROCESS ACTIVE (PROCESO ACTIVO)
TERMINALES
DEL CONECTOR NOMBRE
CNC SOBRE
SEÑAL
GENERADOR
27
28
Process
Active
TIPO SEÑAL
POSICIÓN
SOBRE
TARJETA
INTERFAZ
Terminal C
Contacto NO
J3, pin 3
J3, pin 4
La señal “Process Active” está activada arriba (contacto
cerrado).
Cuando el Control Pantógrafo inicializa la señal digital
“Start” (Iniciar), el proceso de corte comienza con el gas
de preflujo, seguido por la operación de corte y sucesivamente por el gas de postflujo.
Desde el inicio del gas preflujo hasta el fin del gas
postflujo, el Generador inicializa la señal “Process Active”. El Generador está ejecutando el proceso.
3.2.4 Señales analógicas de generador a control pantógrafo.
CABLAJE DE UNA SALIDA ANALÓGICA DE TENSIÓN
AISLADA.
tensión contactos
24 Vdc / 120 Vac;
corriente contactos
1 Adc / 0,5 Aac max;
frecuencia de conmutación
15 Hz max.
ARC TRANSFER.
TERMINALES
DEL CONECTOR NOMBRE
CNC SOBRE
SEÑAL
GENERADOR
12
14
Arc
Transfer
TIPO SEÑAL
POSICIÓN
SOBRE
TARJETA
INTERFAZ
Contacto NO
Terminal C
J4, pin 1
J4, pin 3
ILa señal “Arc Transfer” es activa alta (contacto cerrado).
La señal “Pilot Arc On” permanece activa durante el corte, incluida la fase de desfonde.
POWER SOURCE READY (GENERADOR LISTO)
TERMINALES
DEL CONECTOR NOMBRE
CNC SOBRE
SEÑAL
GENERADOR
25
26
Power
Source
ready
TIPO SEÑAL
POSICIÓN
SOBRE
TARJETA
INTERFAZ
Terminal C
J3, pin 5
Contacto NO
J3, pin 6
La señal “Power Source Ready” está activada arriba (contacto cerrado).
La señal “Power Source Ready” permanece activada por
el tiempo en que el Generador está listo para cortar. Apenas aparece un mensaje de error en el Generador, o bien
la señal “Robot Ready” (Robot Listo) es desactivada por
el Control Pantógrafo, la señal “Power Source Ready”
deja de estar activada. Ello significa que la señal “Power
Source Ready” puede detectar tanto errores del Generador como errores del Pantógrafo.
Tensión de salida
Corriente de salida
Frecuencia de Salida
0 ÷ 10 Vdc;
20 mA max;
5 Hz max.
VALOR DE FONDO DE LA ESCALA DE LA SEÑAL
I_ARC-ISO
DIP1
1
DIP1
2
10 V
5V
OFF
ON
OFF
ON
DIP 1
159
NOTA: Las dos secciones 1 y 2 de DIP1 tienen que estar siempre en posiciones iguales (ej.: ambas en ON o ambas en Off).
CABLAJE DE UNA SALIDA ANALÓGICA DE TENSIÓN
NO AISLADA.
V_Arc-ISO.
TERMINALES
DEL CONECTOR CNC
SOBRE
GENERADOR
11
7
NOMBRE
SEÑAL
TIPO
SEÑAL
analog out+
V_Arc-ISO
(0÷5V) (0÷10V) analog out-
POSICIÓN
SOBRE
TARJETA
INTERFAZ
J5, pin 3
J5, pin 4
“V_Arc-ISO” es la señal relativa a la tensión de arco en salida del Generador (tensión "electrodo-pieza a trabajar"),
proporcionada en modo aislado y reducido.
La señal “V_Arc-ISO” está disponible con los siguientes
valores de fondo de escala:
• tensión de 0 a 5V, correspondiente a la tensión de arco
de 0 a 250V (relación de reducción = 1/50);
• tensión de 0 a 10V, correspondiente a la tensión de arco
de 0 a 250V (relación de reducción = 1/25).
El valor de fondo de escala depende de la posición de
los dip-switches DIP1 en la tarjeta Interfaz (véase Fig. 15).
ensión de salida
Impedancia de Salida
0 ÷ 250 Vdc;
10 Kohm, aproximadamente.
V_Arc-NO-ISO.
TERMINALES
DEL CONECTOR CNC
SOBRE
GENERADOR
9
8
NOMBRE
SEÑAL
TIPO
SEÑAL
V_Arc-NO-ISO analog out+
(0÷250V)
analog out-
POSICIÓN
EN CIRCUITO
ANTORCHA +
MEDIDA
J8, pin 1
J8, pin 1
“V_Arc-NO-ISO” es la señal relativa a la tensión de arco
en salida del Generador (tensión "electrodo-pieza a trabajar"), proporcionada en modo directo y NO aislado.
La señal “V_Arc-NO-ISO” está disponible con valories de
tensión 0 ÷ 250 Vdc y con el terminal positivo (potencial
de la pieza a trabajar) eléctricamente conectado al potencial de masa del sistema. El potencial de “electrodo”
es proporcionado con un resistor de 10 Kohm, aproximadamente, insertado en serie en la salida.
3.2.5 Señal de parada de emergencia para generador
CABLEADO DE LA ENTRADA DE EMERGENCIA.
DIP 3
DIP 1
Fig. 15
Tensión de entrada 24 Vcc;
corriente consumida 20 mA máx.
EMERGENCY A
La máquina se entrega con la salida de la tensión de arco
reducida aislada a 1/50 Varc.
TERMINALES
DEL CONECTOR CNC
SOBRE
GENERADOR
21
22
160
NOMBRE
SEÑAL
Emergency
A
TIPO SEÑAL
Contacto NC
Contacto NC
UBICACIÓN
DENTRO DEL
GENERADOR
Control TL
línea
Control TL
línea
“Emergency A” es la señal de parada de emergencia suministrada al Generador por el Control Pantógrafo o por
los dispositivos de protección del Sistema. Debe ser suministrada por el contacto de un relé o dispositivo de
seguridad; la intervención en el dispositivo provoca la
apertura del contacto y, por lo tanto, la parada inmediata
del Generador, con la apertura del contactor de línea interno del Generador. De esta forma el Generador queda
desprovisto de alimentación en los circuitos de potencia.
La señal “Emergency A” está activada abajo (contacto
abierto): para dejar el Generador listo para el corte se
requiere el cierre del contacto. “Emergency A” interrumpe
de inmediato el suministro de corriente del Generador. En
el Panel de Control aparece el mensaje “OFF rob”.
EMERGENCY B
TERMINALES
DEL CONECTOR CNC
SOBRE
GENERADOR
23
24
NOMBRE
SEÑAL
Emergency
B
TIPO SEÑAL
Contacto NC
Contacto NC
UBICACIÓN
DENTRO DEL
GENERADOR
Control TL
línea
Control TL
línea
“Emergency B” es la señal de parada de emergencia suministrada al Generador por el Control Pantógrafo o por
los dispositivos de protección del Sistema. Debe ser suministrada por el contacto de un relé o dispositivo de seguridad; la intervención en el dispositivo provoca la apertura del contacto y, por lo tanto, la parada inmediata del
Generador, con la apertura del contactor de línea interno
del Generador. De esta forma el Generador queda desprovisto de alimentación en los circuitos de potencia. La
señal “Emergency B” está activada abajo (contacto abierto): para dejar el Generador listo para el corte se requiere el cierre del contacto. “Emergency B” interrumpe de
inmediato el suministro de corriente del Generador. En el
Panel de Control aparece el mensaje “OFF rob”.
NOTA: está disponible, como kit opcional, un conector
multipolar con señales adicionales (véase apéndice)
3.3 CONEXIÓN DE LA CONSOLA GASES
3.3.1 Consolas gas manual PGC-3 y PGC-2
• Fijar la consola gas sobre el generador o bien sobre el
pantógrafo y conectar las masas a un sistema eficiente de
tierra según el esquema de fig. 24 en apéndice 5.2.
Las dos unidades PGC-3 y PGC-2 están conectadas en
conjunto mediante:
- la conexión entre CN6 y CN7
- el tubo entre la salida “plasma cutflow” (corte flujo plasma) de PGC-3 y la entrada “plasma” de PGC-2
• Conectar el haz de tubos art.1166 y apretar los tubos a
las respectivas salidas de los gases, prestando atención a
la correspondencia de las marcas (plasma preflow, secondary preflow/cutflow y auxiliary (preflujo plasma, preflujo/
corte flujo secundario y auxiliar) en la PGC-3; plasma cutlow (corte flujo) en la PGC-2); enroscar el conector eléctrico en la salida CN05 (véase parte izquierda de fig. 16).
• Conectar el otro extremo del art. 1166 a la consola válvulas PVC (art. 469) para los tubos “plasma”, a “secondary” (secundario) y “auxiliary” (auxiliar), prestando atención a la correspondencia de las marcas. Fijar la PVC en
el cabezal del pantógrafo, en proximidad de la antorcha
(véase parte derecha de fig. 16).
• Efectuar por último la conexión del art. 1189 enroscando el conector eléctrico en la salida CN04 (véase parte
izquierda de fig. 16).
3.3.2 Consola gas automática APGC.
• Fijar la consola gas sobre el generador o bien sobre el
pantógrafo y conectar las masas a un sistema eficiente de
tierra según el esquema de fig. 24 en apéndice 5.2.
• Conectar el haz de tubos art.1166 apretando los tubos
a las respectivas salidas de los gases, prestando atención
a la correspondencia de las marcas (plasma preflow - cutflow, secondary preflow - cutflow y auxiliary); enroscar el
conector eléctrico en la salida CN05 (véase fig.17).
• Conectar el otro extremo del art. 1166 a la consola válvulas PVC (art. 469) para los tubos “plasma”, a “secondary” y “auxiliary”, prestando atención a la correspondencia de las marcas de los tubos gas. Fijar la PVC en
el cabezal del pantógrafo, en proximidad de la antorcha
(véase parte derecha de fig. 16).
Fig. 16
161
• Efectuar por último la conexión del art. 1189 enroscando el conector eléctrico en la salida CN04 (véase fig. 17).
Controlar que el aire (AIR) esté siempre conectado, a la
presión adecuada, a la consola gas automática ya que es
usado como gas de “servicio”.
• Conectar el haz de tubos que sale de la antorcha a la
consola de válvulas PVC (art.469), apretándolos en las
respectivas salidas de los gases y siguiendo el orden indicado por la marca presente en los mismos (véase Fig. 18).
Fig. 17
3.3.3 Nota sobre la conexión de los gases
Los roscados de las entradas de los gases (INLET GAS)
son, respectivamente, 1/4G para gases aire, Ar, N2, O2 y
auxiliares y 1/8G para gases H35 y F5.
El suministro de los gases así como el mantenimiento
programado/preventivo del sistema de distribución de
los mismos queda a cargo del cliente. Se recuerda que
la falta de mantenimiento del sistema puede ser causa de
graves accidentes.
Léase atentamente la “Ficha de Seguridad” relativa a
cada gas usado a fin de no subestimar peligros derivados
de un uso impropio.
NOTA: La elección del tipo de tubo debe efectuarse en
función del gas utilizado (véase la norma EN 559).
NOTA: el uso de gas de pureza inferior puede causar, para
cada material específico, una reducción de la velocidad,
de la calidad y del espesor máximo de corte. Además no
queda garantizada la duración de los consumibles.
ATENCIÓN: al utilizar gas oxígeno, es indispensable que
todo lo que entra en contacto con el gas esté exento de
aceites y grasas.
• al seleccionar el programa de corte MS - O2/O2 (corte
de acero dulce con gas oxígeno/oxígeno), controlar que
el aire (AIR) esté conectado a la entrada de la consola
gas, ya que se utiliza como gas de “preflow”.
• al seleccionar una corriente de corte superior a 80 A,
controlar que el aire (AIR) o el nitrógeno (N2) conectado a
la entrada de la consola gas (manual o automática) también esté conectado en el canal AUXILIARY.
3.4 CONEXIÓN DE LAS ANTORCHAS CP 251G Y
CP450G
3.4.1 Aplicaciones en pantógrafo
162
Fig. 18
• Utilizar una escuadra para controlar que la antorcha esté
perpendicular respecto del plano de corte del pantógrafo.
• Introducir el cable de la antorcha (art.1224, 1225 o 1237)
en la Unidad HV19-1 (art. 464) de la manera ilustrada en
la parte derecha de la figura 19.
Fig. 19
3.4.2 Aplicaciones en robot
• Conectar el haz de tubos que sale de la antorcha a
la unidad de encendido / consola válvulas HV19-PVC
(art.462), apretando los tubos en las respectivas salidas
de los gases y siguiendo el orden indicado por la marca
presente en los mismos.
• Utilizar una escuadra para controlar que la antorcha esté
perpendicular respecto del plano de corte del pantógrafo.
• Introducir el cable de la antorcha (art.1222 o art.1223)
en la unidad de encendido / consola válvulas HV19-PVC
(art. 462) y proceder de la misma manera ilustrada en el
precedente apartado.
3.5 REQUISITOS DEL LÍQUIDO REFRIGERANTE
El generador se entrega con una cantidad mínima de líquido refrigerante. Queda a cargo del cliente la operación
de llenado del depósito antes de usar el sistema.
Usar únicamente líquido refrigerante CEBORA (art. 1514)
y leer atentamente el MSDS del apéndice para su uso seguro y correcta conservación.
La entrada del depósito, de 10 litros de capacidad, se encuentra en la parte trasera del generador, tal como se ilustra
en fig.20.
Llenar hasta el nivel máx. y, después del primer encendido
del sistema, rellenar a fin de compensar el volumen de líquido presente en los tubos.
NOTA. Durante el uso del sistema y, en particular, durante
la sustitución del soplete o de los consumibles, se verifican
pequeñas pérdidas de líquido. Rellenar semanalmente a fin
de restablecer y mantener el nivel máximo.
NOTA, Después de 6 meses el líquido refrigerante debe ser
sustituido por completo, independientemente del número
de horas de trabajo del sistema.
A
4 EMPLEO
4.1 DESCRIPCIÓN DEL PANEL DEL GENERADOR
Desde el panel delantero del generador se enciende el
sistema en su totalidad mediante el mando A: el encendido del testigo B señala dicha operación.
A = Interruptor de red.
B = Piloto testigo de red.
C = Puerto serie de entrada RS232.
D = Fusible de protección bomba circuito de refrigeración (5 A-250 V-T).
E = Pasacable para cable red.
F = Conector CNC conexión al pantógrafo.
G = Conector CN03 conexión a la consola gases.
H = Tapón depósito líquido refrigerante.
I = Indicador de nivel líquido refrigerante.
L = Filtro envío líquido refrigerante.
M = Grifo de vaciado depósito líquido refrigerante.
N = Conexión rápida tubo impulsión líquido refrigerante.
O = Conexión rápida tubo retorno líquido refrigerante.
P = Conexión soplete.
Q = Pasacable para cable masa.
R = Filtro retorno líquido refrigerante.
S = Conector de enlace al panel remoto.
B
D
C
F
G
S
E
H
I
R
L
M
N
P
Q
O
Fig. 20
163
4.2
DESCRIPCIÓN DEL PANEL DE LA CONSOLA
GASES (Fig. 21)
G: Led que señala la modalidad selec-
ción de la combinación gas PLAS-
MA/SECONDARY.
H: Led que señala la modalidad selec-
ción del espesor del material a cortar.
I: Led que señala la modalidad selec-
ción de la corriente de corte.
L: Led que señala la modalidad selec-
ción de la velocidad de corte.
M: Led que señala el diámetro de la bo-
quilla a utilizar con referencia a las
selecciones precedentes.
N: Display que muestra los valores de
los parámetros en regulación.
O: Mando de regulación de los parme-
tros.
Desde el panel de la consola gases se gestionan todas
las funciones del sistema. En particular se selecciona el
tipo de trabajo a efectuar, es decir, corte (CUT), marcado
(MARK), o test de hermeticidad gases (TEST) del sistema.
A:
Botón de selección modalidad de trabajo.
Cada vez que se presiona este botón, se
enciende el led correspondiente a la
selección efectuada:
B: Led modalidad corte.
C: Led modalidad marcado.
D: Led modalidad test.
P: Display que muestra el tipo de gas plasma
de corte.
E:
Botón de selección parámetros a regular.
Cada vez que se presiona este botón, se
enciende el led correspondiente a la
selección efectuada:
F: Led que señala la modalidad selec ción del tipo de material a cortar.
B
G
C
D
H
P
Q: Display que muestra el tipo de gas secunda rio de corte.
R: Display que muestra la presión del gas
plasma durante el corte
R
S
W
V
T
A
Q
F
E
U
I
X
L
N
Y
O
M
164
K
Z
Fig. 21
S: Display que muestra la presión del gas
plasma en encendido.
T: Display que muestra la presión del gas
secundario en encendido.
U: Display que muestra la presión del gas
secundario durante el corte.
4.2.1 Preparación y ejecución del corte (CUT)
V: Botón de selección de los canales gas
plasma PRE/CUT FLOW y secondary
PRE/CUT FLOW.
W: Botón de confirmación configuración pará metros: consola lista para CUT, MARK o
TEST.
X:
Led de ayuda búsqueda presión correcta de
los gases:
-presión baja = led de izquierda encendido.
-presión alta = led de derecha encendido.
-presión correcta = ambos leds encendidos.
Y: Mando de regulación de la presión de los
gases de la consola PGC-3.
SELECCIÓN
(presionando el botón E)
Z: Led que señala la activación de la consola
PGC-2.
K: Mando de regulación de la presión de los
gases de la consola PGC-2. della console
PGC-2.
Después de encender el sistema mediante el interruptor
situado en el panel delantero del generador, el encendido
del led CUT B (véase Fig. 21) indica que la máquina está
en modalidad “corte”. Ante todo se debe efectuar una serie de selecciones/regulaciones y, por lo tanto, controlar
que la tecla RUN no esté presionada (displays PREFLOW
y CUTFLOW de Fig.21 del flujo de los gases PLASMA y
SECONDARY apagados).
La primera preparación a efectuar, en secuencia, es la selección indicada en la tabla 1.
Manteniendo presionado el botón en la selección de la
corriente (led I encendido), se entra en modalidad fina,
indicada mediante parpadeo del led. De esta forma es
posible regular la corriente, con steps de 1A, según intervalos preestablecidos: [20-50A], [70-90A], [110-120A].
La segunda preparación a efectuar, en secuencia, es la
regulación indicada en la tabla 2.
DESCRIPCIÓN
Tipo de material a cortar
SELECCIÓN
(girando el mando O)
MS = Acero suave
SS = Acero inox.
AL = Aluminio
t
Combinación de gases
(PLASMA/SECONDARY)
adecuada para el material elegido
AIR/AIR - O2/AIR
O2/O2 - N2/N2
F5/N2 - H35/N2
Espesor del material a cortar
Véanse tablas de corte
Corriente de corte sugerida para la
combinación (MAT/GAS/mm) elegida
Véanse tablas de corte
Velocidad de corte sugerida para la
combinación (MAT/GAS/mm/A) elegida
Véanse tablas de corte
Diámetro de la boquilla a usar para la
combinación (MAT/GAS/mm/A) elegida
Véanse tablas de corte
t
t
t
t
Tab. 1
165
SELECCIÓN
(presionando el botón V)
REGULACIÓN
(girando el mando Y)
DESCRIPCIÓN
Encendido del display R
PLASMA CUTFLOW
Hasta obtener el encendido simultáneo
de los dos leds flecha X
Encendido del display S
PLASMA PREFLOW
Hasta obtener el encendido simultáneo
de los dos leds flecha X
Encendido del display T
SECONDARY PREFLOW
Hasta obtener el encendido simultáneo
de los dos leds flecha X
Encendido del display U
SECONDARY CUTFLOW
Hasta obtener el encendido simultáneo
de los dos leds flecha X
t
t
t
Tab. 2
Mediante una presión del botón SET se activa durante
10 s el flujo de gas para cada canal: a continuación, si
se desea continuar la regulación es necesario presionar
nuevamente el botón.
Re-presionando el botón SET después de la última regulación, se sale de la modalidad de regulación. Con una
sucesiva presión del botón se retorna a la primera regulación y así sucesivamente. Los leds tipo flecha situados
bajo el display del canal correspondiente indican el sentido de regulación del mando: si está encendido el del lado
izquierdo se deberá incrementar el flujo (sentido horario);
se debe hacer lo contrario en cambio para el del lado derecho (sentido antihorario). Al alcanzarse el flujo correcto,
en base a la selección efectuada en Tabla 1, se obtiene el
encendido de ambos leds.
Una vez fuera de la modalidad de regulación, después de
efectuar las indicadas preparaciones, se debe presionar
el botón RUN: con ello se encienden todos los displays
relativos a los canales PLASMA y SECONDARY, mientras
que el generador queda listo para efectuar el corte. En
caso de haber seleccionado el gas H35 o F5, se encenderá el led de la consola gases PGC-2.
NOTA. Al encender el sistema aparece memorizada la última configuración de trabajo realizada (por ej. MAT-GASmm-A). Si en la sucesiva regulación se cambia el tipo de
gas, automáticamente será ejecutada una purga del sistema, es decir, un vaciado de los tubos y consiguiente
limpieza mediante flujo activo durante unos 10 s.
Después de la señal de arranque desde el pantógrafo, se
activa en automático la siguiente secuencia:
-Preflujo de 0,5 s con el gas seleccionado.
-Impulso de Alta tensión / Alta frecuencia.
-Encendido del arco piloto.
-Traslado del arco plasma (envío al CNC de la señal “arc
transfer”).
-Inicio del movimiento sobre el plano x-y del CNC al término del “piece delay time”.
Al enviar la señal de parada desde el pantógrafo, se activa de modo automático la siguiente secuencia:
-Apagado del arco plasma.
166
-Término del movimiento sobre el plano x-y del CNC.
-Postflujo con el gas seleccionado.
4.2.2 Preparación y ejecución del marcado (MARK)
Después de encender el sistema mediante el interruptor
situado en el panel delantero del generador, el encendido
del led MARK indica que la máquina se encuentra en modalidad de “marcado”. Ante todo es necesario efectuar
una serie di selecciones/regulaciones y, por lo tanto, controlar que el botón RUN (EJECUTAR) no esté presionado
(display PREFLOW-CUTFLOW de Fig.21 del flujo de los
gases PLASMA y SECONDARY apagados).
La primera predisposición a efectuar en secuencia es
aquella de Tab. 3.
Para la segunda predisposición véase aquella de Tab. 2
con las respectivas notas.
SELECCIÓN
(presionando
el botón E)
DESCRIPCIÓN
SELECCIÓN
(girando el
mando O)
tipo de material
a marcar
MS = Acero
Dulce
SS = Acero
Inoxidable
AL = Aluminio
combinación de
gases
(PLASMA/SECONDARY)
idónea para el material elegido
Ar/Ar
Corriente de corte
sugerida para la
combinación (MAT/
GAS/mm) elegida
Véanse tablas
de corte
t
t
Tab. 3
4.2.3 Ejecución de las pruebas de retención gas (TEST)
Después de encender el sistema mediante el interruptor
situado en el panel delantero del generador, el encendido
del led TEST indica que la máquina se encuentra en modalidad de “prueba”. Se debe ejecutar periódicamente la
prueba de retención, desde T01 hasta T05, para detectar
posibles pérdidas de gas en los tubos, desde la entrada
de ellos en la parte trasera de la consola gases hasta la
entrada de la consola válvulas. Además, la prueba de flujo
TF6 permite verificar el flujo del canal auxiliar AUX.
Es posible verificar cada canal singularmente, tal como se
muestra en Tab. 4:
SELECCIÓN
(girando el mando O)
DESCRIPCIÓN
Test canal air / air
t
Test canal N2 / N2
t
Test canal O2 / O2
4.2.4.1 Preparación y ejecución del Marcado Spot
(SPOT MARK/MARCA PUNTO)
El marcado spot es un particular tipo de marcado en que
la traza consiste en un punto, a diferencia de una línea
o de cualquier dibujo propio del marcado normal (véase
modalidad de trabajo MARK, apart. 4.2.2).
Después de haber programado algunos parámetros de la
consola gas, es posible gestionar y ejecutar el marcado
spot (punto) directamente desde el CNC, manteniendo
los mismos valores paramétricos de corte y los mismos
consumibles.
Establecer los valores de los parámetros de spot marking
(marcado punto) que a continuación se indican, a seleccionar en sucesión presionando el botón E:
Después de fijar los valores señalados, mediante una
señal digital en las respectivas clavijas (véase Fig.14) se
pasa de la modalidad corte a aquella del marcado punto
(CUT/SPOT MARK).
t
Test canal H35 / -t
DESCRIPCIÓN
SELECCIÓN
(girando el mando
O)
SEN
Spot Enable
(habilita/inhabilita
la función
del marcado spot)
OFF = inhabilitada
ON = habilitada
SI
Spot Current
(corriente de
marcado spot)
De 10 a 39 A
ST
Spot Time
(tiempo de
marcado spot)
OFF*
De 0.01 a 1.00 s
SELECCIÓN
(presionando
el botón E)
t
Test canal Ar / Ar
t
Test canal AUX
t
t
Test completo (secuencia
automática temporizada
de T01, T02, T03, T04,
T05 y T06)
Tab. 4
Presionando el botón RUN se activa la prueba seleccionada: ante todo la máquina efectúa una “purga” y a continuación los tubos son llenados con el gas; sucesivamente son
desactivadas las electroválvulas de INLET GAS (ENTRADA
GAS) y aquellas presentes en la consola válvulas.
Si no se detectan pérdidas durante el tiempo de prueba, por ejemplo con AIR/AIR, el display de la consola gas
muestra el mensaje OK AIR (lo mismo vale para los demás gases: OK N2, OK O2, OK H35 y OK Ar).
En caso de que haya sido seleccionada la prueba T04,
durante la PRUEBA se enciende el led de la consola gas
PGC-2.
4.2.4 Funciones adicionales (segundas funciones)
En las siguientes descripciones se hará referencia a la
Fig.21.
Con el sistema encendido y en modalidad inactiva (no
RUN: displays R,S,T,U apagados), entrar en el menú “segundas funciones” presionando simultáneamente los botones A y E.
Tab. 6
* en tal caso, la duración del spot es gestionada me-
diante la señal de Start/Stop del pantógrafo. Si, viceversa, se programa el tiempo, entonces este valor representa la duración máxima del spot desde la señal de
arco transferido.
4.2.4.2 Gestión de la corriente en los ángulos de la
pieza qen trabajo (CORNER)
La reducción de la corriente en los ángulos de la pieza
que se está trabajando es una función útil cuando es
asociada a la reducción de la velocidad de corte en los
mismos. De tal modo se elimina la excesiva remoción de
metal en el ángulo.
Después de haber programado algunos parámetros de
la consola gas, es posible gestionar y ejecutar la función
Corner directamente desde el CNC, manteniendo los
mismos valores paramétricos de corte y los mismos consumibles.
Establecer los valores de los parámetros de corner que a
continuación se indican, a seleccionar en sucesión presionando el botón E:
167
SELECCIÓN
(presionando
el botón E)
DESCRIPCIÓN
SELECCIÓN
(girando el
mando O)
Corner Enable
OFF = inhabilitada
CEN (habilita/inhabilita la
ON = habilitada
función corner)
operador puede regular el valor de la corriente de corner
directamente desde el panel de la consola gas, operando
con el mando O.
En la figura siguiente, temporización de las señales:
t
CI
Corner Current
(porcentaje de la
corriente de corner
respecto de la corriente de corte)
Señal de Corner
Del 50 al 100% *
Corriente de corte
t
CSD
Corner Slope Down
(inclinación de la
rampa de bajada
de la corriente)
CSU
Corner Slope Up
(inclinación de la
rampa de subida de
la corriente)
Corriente de corner
De 1 a 100 A/
(s/100)
t
De 1 a 100 A/
(s/100)
Tab. 6
* La regulación de la corriente de corner está subordinada a la posición del interruptor # 2 del banco DIP3
presente en la tarjeta remota (véase Fig.15).
Con el interruptor # 2 en posición OFF (configuración predefinida), el valor de la corriente de corner es regulada
directamente desde el pantógrafo a través de la respectiva entrada analógica (0-10 V) (véase kit opcional art. 425)
según la relación indicada en la tabla 7.
ENTRADA
ANALÓGICA
CORRIENTE
DE CORNER
VALOR
ELEGIDO
0V
50%
½ de la corriente
de corte
…
…
…
5V
75%
¾ de la corriente
de corte
…
…
…
100%
igual a la
corriente de corte
10V
Tab. 7
En caso de que esa entrada analógica (0-10 V) esté desconectada, el valor de la corriente de corner permanece
fijado al valor de 50 % (predeterminado) de la corriente
de corte.
En cambio, con el interruptor # 2 en posición ON, la entrada analógica señalada es ignorada por el generador y el
168
4.2.4.3 Gestión del tiempo de enfriamiento de la antorcha después del corte
Al término de cada corte de la pieza que se está trabajando se reactiva el flujo de gas secundario para enfriar la
antorcha. La duración de este flujo depende de la corriente de corte y aumenta en función de la corriente misma.
A veces, para efectuar trabajos particulares, puede ser
útil reducir esa duración.
El operador puede regular el valor del tiempo de PostFlow (PoF) directamente desde el panel de la consola gas,
operando con el mando O. En particular, puede reducir el
tiempo de la duración máxima en función de la corriente
de corte programada hasta un mínimo de 5 segundos.
SELECCIÓN
(presionando el
botón E)
PoF
SELECCIÓN
(girando el
mando O)
De 5 a T s
Post Flow
(duración del flujo (T=duración máx.
de
enfriamiento en segundos, en
de la antorcha de- función de la corspués del corte)
riente de corte)
DESCRIPCIÓN
4.2.4.4 Visualización caudal del líquido refrigerante
(H2O)
En tal modalidad es posible visualizar en el display N el
caudal en litros/min del líquido de enfriamiento; en general, su valor es de unos 3 litros/minuto.
4.2.4.5 Ejecución del corte en chapas perforadas o
de rejilla (SR)
Para cortar chapas perforadas o de rejilla, con frecuencia
es útil activar la función Self Restart (Autorreinicio). Con
esta función activada, el generador reenciende el arco
cada vez que este se interrumpe. Además es necesario
preparar el pantógrafo para efectuar cortes de este tipo.
SELECCIÓN
(presionando el
botón E)
SR
DESCRIPCIÓN
SELECCIÓN
(girando el
mando O)
Self Restart
(habilita/inhabilita OFF = inhabilitada
la función
ON = habilitada
de self restart)
4.2.4.6 Regulación fina de la corriente a distancia
(RRI)
Esta función, presente siempre en el menú “segundas
funciones” de la consola gas, requiere el kit opcional art.
425.
Véase en el manual de instrucciones de este último la
descripción completa.
4.2.5 Código de error
DESCRIPCIÓN ERROR
CÓDIGO
POSIBLE SOLUCIÓN
Start presionado para encendido o reinicialización (paso a la modalidad RUN) del generador
Apagar el generador, quitar el mando de start y reencenTRG
(Err. 53) der el generador.
Sobretemperatura del transformador de
potencia
Verificar eventuales obstrucciones en los tubos del circuiTH0
de enfriamiento o de la antorcha. Controlar la integridad
(Err. 93) to
del fusible de la bomba. Limpiar el radiador.
Sobretemperatura de los módulos: IGBT 1 /
IGBT 2
No apagar el generador para mantener el ventilador en
TH1
funcionamiento y obtener así un rápido enfriamiento. El
(Err. 74) restablecimiento del funcionamiento normal se produce
de modo automático al retornar la temperatura dentro de
TH2
(Err. 77) los límites permitidos. Si el problema persiste, contactarse
con el Servicio de Asistencia CEBORA.
Flujo inferior al límite mínimo del líquido de
enfriamiento
eventuales obstrucciones en los tubos del circuiH2O/ Verificar
to
de
enfriamiento
o de la antorcha. Controlar la integridad
(Err 75) del fusible de la bomba.
Limpiar el radiador.
Presión baja en un canal de alimentación gas
Aumentar la presión del gas correspondiente mediante
GAS LO el mando presente en el panel frontal de la consola gas.
(Err. 78) Verificar además la presión de alimentación del gas, que
debe ser de unos 8 bares.
Portezuela abierta en el generador o en el
módulo de encendido HV19-1 o HV19-PVC
OPN Controlar el correcto cierre de la tapa del generador y/o
(Err. 80) de la unidad HV19-1 o HV19-PVC.
CNC apagado, en emergencia o bien no
conectado al generador
rob
Encender el CNC, salir de la emergencia, controlar la co(Err. 90) nexión del generador-CNC.
Error interno en la memoria del microprocesador
Err 2
Contactar con el Servicio de Asistencia CEBORA.
Err 6
Verificar la conexión entre el generador y la consola gas.
Si el problema persiste, contactarse con el Servicio de
Asistencia CEBORA.
El generador no se comunica con el circuito
interfaz
Err 7
Contactar con el Servicio de Asistencia CEBORA.
La consola gas no se comunica con el generador
Err 9
Verificar la conexión entre el generador y la consola gas.
Si el problema persiste, contactarse con el Servicio de
Asistencia CEBORA.
Tensión continua inferior al valor mínimo
aceptado en el módulo IGBT2
Err 15
Contactar con el Servicio de Asistencia CEBORA
Tensión continua inferior al valor mínimo
aceptado en el módulo IGBT1
Err 16
Contactar con el Servicio de Asistencia CEBORA
Corriente medida, con el arco apagado, en el
módulo IGBT 1
Err 30
Contactar con el Servicio de Asistencia CEBORA
Detectada corriente, con el arco apagado, en
el módulo IGBT2
Err 31
Contactar con el Servicio de Asistencia CEBORA
El generador no comunica con la consola gas
169
DESCRIPCIÓN ERROR
CÓDIGO
POSIBLE SOLUCIÓN
Medida fuera de escala de la corriente, en el
módulo IGBT1, durante el corte
Err 35
Contactar con el Servicio de Asistencia CEBORA
Medida fuera de escala de la corriente, en el
módulo IGBT2, durante el corte
Err 36
Contactar con el Servicio de Asistencia CEBORA
Detectada corriente, en el circuito de arco
piloto, con arco apagado.
Err 39
Contactar con el Servicio de Asistencia CEBORA
Tensión peligrosa: avería en el circuito de
potencia
Err 40
Contactar con el Servicio de Asistencia CEBORA
Detectada corriente, en el circuito arco piloto,
durante el corte
Err 49
Contactar con el Servicio de Asistencia CEBORA
Err 55
Sustituir electrodo y/o tobera. Verificar el correcto montaje de los consumibles en relación con el tipo de trabajo.
Controlar también la exactitud del gas de corte.
Electrodo agotado
Error de alineación entre las versiones del
firmware de: generador, consola gas, módulo
interfaz CNC; o bien, error durante la fase de
autoactualización realizada por el generador
fase L1 inferior al mínimo
Contactar con el Servicio de Asistencia CEBORA
Err 58
Err 61
Controlar los fusibles del cuadro eléctrico al que está conectado el cable red del generador. Si el problema persiste, contactarse con el Servicio de Asistencia CEBORA.
Err 62
Controlar los fusibles del cuadro eléctrico al que está conectado el cable red del generador. Si el problema persiste, contactarse con el Servicio de Asistencia CEBORA.
Err 63
Controlar los fusibles del cuadro eléctrico al que está conectado el cable red del generador. Si el problema persiste, contactarse con el Servicio de Asistencia CEBORA.
Err 64
Controlar los fusibles del cuadro eléctrico al que está conectado el cable red del generador. Si el problema persiste, contactarse con el Servicio de Asistencia CEBORA.
Vaciado de los tubos gas no completado o
presión alta en un canal de alimentación gas
Err 79
Controlar los consumibles o reducir la presión de alimentación.
Consola gas no conectada al generador
Err 81
Contactar con el Servicio de Asistencia CEBORA
Falta de conexión entre consola gas PGC-3 y
PGC-2 o bien APGC-1 y APGC-2
Err 82
Verificar la conexión entre el módulo PGC-3 o APGC-1
(aquel superior) y el módulo PGC-2 o bien APGC-2 (aquel
inferior)
fase L1 superior al máximo
fase L2 inferior al mínimo
fase L2 superior al máximo
170
4.3 DESCRIPCIÓN DEL PANEL DE LA CONSOLA GAS
AUTOMÁTICA (FIG. 22)
En el panel delantero de la consola gas automática está
presenta un led multifunción que señala su estado.
En particular:
Fase
Color LED
Descripción
Ausencia de alimenApagado
tación de la tarjeta
electrónica interna
Problemas en el
Encendido del
microprocesador de
Rojo fijo
generador
la tarjeta electrónica
interna
Espera de la comuniRojo/Verde
cación con el genealternado
rador
Rojo/Verde al- Falta de comunicaternado lento ción con el generador
En régimen
Funcionamiento
Verde fijo
normal
Para la gestión de la consola gas automática (configuración de los parámetros de corte y programación del
estado de RUN) es necesario conectar el panel remoto
art.460. Véase en el manual de instrucciones de este artículo la descripción del funcionamiento..
Por el contrario, con una interfaz digital CANopen entre
pantógrafo/robot y generador y en ausencia del art.460,
es necesario disponer de un aplicativo específico en el
control.
A=led led multifunción
A
Fig. 22
171
4.4 CALIDAD DEL CORTE
Varios son los parámetros y sus combinaciones que influyen en la calidad del corte: en la sección Tablas de
Corte, del presente manual se indican las regulaciones
optimizadas para el corte de un determinado material. Sin
embargo, debido a las inevitables diferencias debidas a la
instalación en diferentes pantógrafos y a la variación de
las características de los materiales cortados, los parámetros pueden sufrir pequeñas variaciones respecto de
las indicaciones de las citadas tablas. En los siguientes
párrafos se entregan indicaciones para ayudar al usuario
a introducir aquellas pequeñas modificaciones necesarias para obtener un corte de buena calidad.
Tal como se demuestra en las tablas de corte, existen diferentes sets de consumibles, en función de la corriente
de corte y de los gases utilizados. Si prevalecen requerimientos de alta productividad y, por ende, necesidad de
altas velocidades de corte, se debe programar la corriente máxima permitida y la boquilla de mayor diámetro. Por
el contrario, si la atención principalmente está dirigida a
la calidad del corte (mayor escuadrado y surco de corte
PROBLEMA
Corte inclinado
Insuficiente penetración
Presencia de
“rebabas de baja velocidad” *
Presencia de
“rebabas de alta velocidad” **
Borde de corte redondeado
(kerf) más estrecho), se debe programar la corriente mínima permitida para el material y el espesor con que se
está trabajando.
Antes de efectuar cualquier regulación, verificar que:
el soplete esté perpendicular respecto del plano de corte;
electrodo, boquilla, portaboquilla H2O y protección boquilla no estén excesivamente desgastados y que su
combinación sea adecuada para el trabajo a realizar;
la dirección de corte, en función de la figura a obtener,
sea correcta; recuérdese que el lado mejor de un corte
es siempre el derecho respecto de la dirección de movimiento del soplete (el difusor plasma utilizado tiene los
agujeros en sentido horario);
en caso de tener que cortar grandes espesores, prestar
particular atención durante la fase de desfonde: en particular, conviene tratar de quitar la acumulación de material
fundido en torno al agujero de inicio corte, a fin de evitar
fenómenos de doble arco cuando el soplete pasa nuevamente por el punto de partida. Además se debe mantener
siempre limpia la protección boquilla, eliminando posibles
escorias de metal fundido que allí se adhieren;
en la tabla 7 se indican algunos de los problemas más
frecuentes y su respectiva solución.
CAUSA
SOLUCIÓN
Electrodo o boquilla desgastada
Sustituir ambos
Stand off demasiado alto
Bajar el stand off
Velocidad de corte demasiado alta
Regular la velocidad
Velocidad de corte demasiado alta
Tobera con diámetro demasiado
grande respecto de la corriente
programada
Espesor excesivo de la pieza a
trabajar en relación con la corriente
programada
Cable de masa no está en buen contacto eléctrico con el plano de corte
Velocidad de corte demasiado baja
Regular la velocidad
Corriente de corte demasiado alta
Disminuir la corriente de corte
Stand off demasiado bajo
Alzar el stand off
Velocidad de corte demasiado alta
Regular la velocidad
Corriente de corte demasiado baja
Aumentar la corriente de corte
Stand off demasiado alto
Bajar el stand off
Velocidad de corte demasiado alta
Regular la velocidad
Stand off demasiado alto
Bajar el stand off
Controlar las Tablas de Corte
Aumentar la corriente de corte
Verificar el apriete del terminal de
masa al CNC
Regular la velocidad
* Las rebabas de baja velocidad (low speed dross) son rebabas espesas, de forma globular, fácilmente removibles.
El surco de corte (kerf) resulta ser más bien amplio.
** Las rebabas de alta velocidad (high speed dross) son rebabas delgadas, difíciles de eliminar. La pared del corte,
en el caso de velocidad muy alta, queda más bien rugosa.
Tab. 7
172
4.5 MANTENIMIENTO DEL SISTEMA
Un correcto mantenimiento del sistema garantiza las
mejores prestaciones y alarga la vida de todos sus componentes, incluidas las partes consumibles. Por lo tanto,
se aconseja ejecutar las operaciones que se señalan en
la siguiente tabla.
Período
Operaciones de mantenimiento
Controlar la correcta presión de los
Diariamente
gases de alimentación
Controlar el correcto funcionamiento de
los ventiladores del generador, del grupo de enfriamiento y de la consola gas
SemanalControlar el nivel del líquido refrigerante
mente
Limpiar las roscas de la antorcha y controlar que no haya signos de corrosión o
descargas eléctricas
Controlar las conexiones de gas, agua y
eléctricas respecto de grietas, abrasioMensualmennes o pérdidas
te
Ejecutar el programa TEST (PRUEBA) a
través de la consola gas
Sustituir el líquido refrigerante presente
en el sistema
Limpiar los filtros externos y del depósiSemestralto del grupo de enfriamiento
mente
Limpiar el filtro de la consola gas
Sustituir las juntas tóricas de la antorcha, ordenando para ello el kit art.1400
Para cada componente:
Componente Operaciones de mantenimiento
Limpiar con aria comprimido los radiaGenerador
dores de los módulos IGBT, dirigiendo el
chorro de aire hacia ellos
Limpiar con aria comprimido el radiador,
dirigiendo el chorro de aire hacia él
Grupo de
Controlar el circuito hidráulico interno
enfriamiento
verificando ausencia de grietas o pérdidas
Controlar el circuito neumático interConsola gas no verificando ausencia de grietas o
pérdidas
Consola vál- Controlar el circuito neumático interno,
vulas
verificando ausencia de pérdidas
Controlar que el espinterómetro no presente ennegrecimientos excesivos y que
se mantenga la correcta distancia entre
Unidad de
los platinos
encendido
Controlar el circuito hidráulico interno
verificando ausencia de grietas o pérdidas
Controlar también periódicamente el contacto eléctrico
de tierra del sistema. En particular, siguiendo el esquema
de fig.24, controlar que cada cable esté correctamente
apretado entre tuerca y tornillo.
Si al efectuar un control, se encuentra un componente
excesivamente desgastado o un mal funcionamiento,
contactarse con el Servicio de Asistencia CEBORA.
Para efectuar mantenimiento de las partes internas de los
componentes del sistema se debe solicitar la intervención
de personal cualificado. En particular, se aconseja ejecutar periódicamente las operaciones que a continuación
se indican.
Para todos los componentes:
• Limpiar las partes internas con aire comprimido (limpio, seco y sin aceite) para eliminar las acumulaciones
de polvo. De ser posible, usar un aspirador.
• Controlar que las conexiones eléctricas estén correctamente apretadas y sin indicios de recalentamientos.
173
5 APÉNDICE
FICHA DE SEGURIDAD ITACA GP 73190-BIO
Ficha de seguridad del 8/7/2013, revisión 1
SECCIÓN 1: Identificación de la sustancia o de la mezcla y de la sociedad/empresa
1.1. Identificador del producto
Identificación de la mezcla: Propilenglicol y toliltriazoles sódicos en solución acuosa
Nombre comercial:
ITACA GP 73190-BIO
Código comercial:
02290
1.2. Usos pertinentes identificados de la sustancia o mezcla y usos desaconsejados
Uso recomendado:
Bacteriostático anticorrosivo/anticongelante
1.3. Informaciones sobre el proveedor de la tarjeta de datos de seguridad
Proveedor:
I.T.A.C.A. S.r.l.- Via Remigia, 19 - 40068 San Lazzaro di Sávena (BO)
Tel. +39 051 6257493 - Fax +39 051 6255978
Persona competente responsable de la ficha de seguridad: email:
[email protected]
1.4. Número telefónico de emergencia: +39 051 3140161 (horario: 9:00-12:30, 14:30-18:00)
SECCIÓN 2: Identificación de los peligros
2.1. Clasificación de la sustancia o de la mezcla
Criterios de las Directivas 67/548/CE y 99/45/CE y sucesivas enmiendas:
Propiedad / Símbolos:
Ninguna.
Efectos fisicoquímicos perjudiciales para la salud y el ambiente: Ningún otro peligro
2.2. Elementos de la etiqueta
La sustancia no debe considerarse peligrosa según lo dispuesto por la directiva 67/548/CEE y sucesivas
adecuaciones. Disposiciones especiales en base al Anexo XVII del REACH y sus sucesivas adecuaciones:
Ninguna
2.3. Otros peligros
Sustancias vPvB: Ninguna / Sustancias PBT: Ninguna
Otros peligros:
Ningún otro peligro
SECCIÓN 3: Composición/informaciones sobre los ingredientes
3.1. Sustancias: N.A.
3.2. Mezclas
Contiene:
4 (o 5)-metl-1H-benzotriazol de sodio
n. CAS: 64665-57-2
n. EINECS: 265-004-9
n. Registro REACH: n.d.
Sustancia en régimen de autoclasificación según el art. 13 del Reglamento(CE) nº 1272/2008 y s.m.i.:
Porcentaje
Símbolo
Peligros
Frases
< 0,5%
Toxicidad oral aguda, cat. 4 H302
Ulteriores indicaciones: el texto de advertencia de los peligros citados puede ser consultado en el capítulo 16
SECCIÓN 4: Medidas de primeros auxilios
4.1. Instrucciones sobre primeros auxilios
En caso de contacto con la piel: Lavar abundantemente con agua y jabón.
En caso de contacto con los ojos: lavar de inmediato abundantemente con agua y consultar a un médico.
En caso de ingestión:
No provocar absolutamente vómito. OBTENER DE INMEDIATO LA
INTERVENCIÓN DE UN MÉDICO.
En caso de inhalación:
Poner a la persona accidentada al aire libre y mantenerla con abrigo y en
reposo.
174
4.2. Principales síntomas y efectos, sean agudos, sean retardados Ninguno
4.3. Indicación de la eventual necesidad de consultar inmediatamente a un médico y de tratamientos especiales
Tratamiento:
Ninguno
SECCIÓN 5: Medidas antiincendio
5.1. Medios de extinción
Medios de extinción idóneos: Agua. - Dióxido de carbono (CO2).
Medios de extinción que no deben ser utilizados por razones de seguridad: Ninguno en particular.
5.2. Peligros especiales derivados de la sustancia o de la mezcla
No inhalar los gases producidos por la explosión y la combustión.
La combustión produce humo pesado.
5.3. Recomendaciones para los encargados de extinguir incendios
Emplear aparatos respiratorios adecuados.
Recoger separadamente el agua contaminada utilizada para extinguir el incendio. No descargarla en la red
de alcantarillado.
De ser posible desde el punto de vista de la seguridad, sacar del área de inmediato peligro los contenedores no dañados.
SECCIÓN 6: Medidas para el caso de liberación accidental
6.1. Precauciones personales, dispositivos de protección y procedimientos para caso de emergencia
Usar/ponerse los dispositivos de protección individual.
Situar a las personas en lugar seguro.
Véanse las medidas protectoras expuestas en los puntos 7 y 8.
6.2. Precauciones ambientales
Impedir la penetración en el suelo/subsuelo. Impedir la descarga en las aguas superficiales o en la red de
alcantarillado.
Retener el agua de lavado contaminada y eliminarla.
En caso di fuga di gas o penetración en cursos de agua, suelo o red de alcantarillado, informar a las autoridades responsables.
Material idóneo para la captación: material absorbente, orgánico, arena
6.3. Métodos y materiales para efectuar contención y limpieza
Lavar con abundante agua.
6.4. Referencia a otros apartados
Véanse también los apartados 8 y 13
SECCIÓN 7: Manipulación y almacenamiento
7.1. Precauciones para una manipulación segura
Evítese el contacto con la piel y los ojos y la inhalación de vapores y nieblas.
No utilizar contenedores vacíos antes de que hayan sido limpiados.
Antes de efectuar operaciones de traslado, controlar que en los contenedores no haya materiales residuales
incompatibles.
Los indumentos contaminados deben ser sustituidos antes de entrar en las zonas de comedores.
Durante el trabajo no comer ni beber.
Véase también el apartado 8 en cuanto a los dispositivos de protección recomendados.
7.2. Condiciones para el almacenamiento seguro, incluidas eventuales incompatibilidades
Mantener lejos de alimentos, bebidas y forrajes.
Materiales incompatibles:
Ninguno en particular. Véase también el sucesivo apartado 10.
Indicación para los locales: Locales eficazmente ventilados.
7.3. Usos finales específicos
Ningún uso en particular
SECCIÓN 8: Control de la exposición/protección individual
8.1. Parámetros de control
No están disponibles límites de exposición laboral
175
Valores límite de exposición DNEL: N.A.
Valores límites de exposición PNEC: N.A.
8.2. Controles de la exposición
Protección de los ojos:
No requerido para el uso normal. Operar siempre según las buenas
prácticas laborales.
Protección de la piel:
No se requiere la adopción de ninguna precaución especial para el uso
normal.
Protección de las manos:
No requerido para el uso normal.
Protección respiratoria:
No necesaria para el uso normal.
Riesgos térmicos:
Ninguno
Controles de la exposición ambiental: Ninguno
SECCIÓN 9: Propiedades físicas y químicas
9.1. Informaciones sobre las propiedades físicas y químicas fundamentales
Aspecto y color:
líquido incoloro
Olor:
perceptible
Umbral de olor:
no determinado
pH:
8,4
Punto de fusión/congelación: -15 °C
Punto de ebullición inicial e intervalo de ebullición:
102/105 °C a 760 mmHg
Inflamabilidad sólidos/gases:
no aplicable
Límite superior/inferior de inflamabilidad o explosión:
Inf. 3,2 %-Sup. 15,3 %
Densidad de los vapores:
1,9 (aire = 1)
Punto de inflamabilidad:
110 °C (v.a.) ° C
Velocidad de evaporación:
no determinada
Presión de vapor:
< 8 Pa a 20 °C
Densidad relativa:
1,02-1,04 g/cm3 20 °C
Hidrosolubilidad:
completa
Solubilidad en aceite:
no determinada
Coeficiente de repartición (n-octanol/agua):
no aplicable
Temperatura de autoencendido: no determinada
Temperatura de descomposición:
n.d.
Viscosidad:
40 mPa/s
Propiedades explosivas:
no aplicables
Propiedades comburentes:
no aplicable
9.2. Otras informaciones
Mezclabilidad:
agua, alcohol, acetona, éteres de glicol
Liposolubilidad:
no determinada
Conductividad:
8+-2 uS/cm
Propiedades características de los grupos de sustancias
No significativas
SECCIÓN 10: Estabilidad y reactividad
10.1. Reactividad:
Estable en condiciones normales
10.2. Estabilidad química:
Estable en condiciones normales
10.3. Posibilidad de reacciones peligrosas
Puede generar gases inflamables en contacto con metales elementales (álcalis y alcalinotérreos), nitruros y
agentes reductores fuertes.
Puede inflamarse en contacto con ácidos minerales oxidantes, metales elementales (álcalis y alcalinotérreos), nitruros, peróxidos e hidroperóxidos orgánicos, agentes oxidantes y reductores.
10.4. Condiciones a evitar:
Estable en condiciones normales
10.5. Materiales incompatibles:
Ninguno en particular.
10.6. Productos de descomposición peligrosos: Ninguno.
SECCIÓN 11: Informaciones toxicológicas
11.1. Informaciones sobre los efectos toxicológicos
Informaciones toxicológicas relativas a la sustancia: ITACA GP 73190-BIO
176
b) corrosión/irritación cutánea:
Prueba: LC50 - Vía: Inhalación - Especie:
Rata 5 mg/l - Duración: 1 h
Prueba: LD50 - Vía: Oral - Especie: Rata 2000 mg/kg
Prueba: LD50 - Vía: Piel - Especie:
Conejo 2000 mg/kg
Salvo especificación en contrario, los datos requeridos por el Reglamento 453/2010/CE que a continuación
se indican deben entenderse N.A.:
a) toxicidad aguda;
b) corrosión/irritación cutánea;
c) lesiones oculares graves/irritaciones oculares graves;
d) sensibilización respiratoria o cutánea;
e) mutagenicidad de las células germinales;
f) cancerogenicidad;
g) toxicidad para la reproducción;
h) toxicidad específica para órganos expuestos (STOT) / exposición singular;
i) toxicidad específica para órganos expuestos (STOT) / exposición reiterada;
j) peligro en caso de aspiración.
SECCIÓN 12: Informaciones ecológicas
12.1. Toxicidad
Utilizar según las buenas prácticas laborales, evitando dispersar el producto en el ambiente.
ITACA GP 73190-BIO
a) Toxicidad acuática aguda: Extremo: LC50 - Especie: Peces 54900 mg/l / Duración h: 96
Extremo: EC50 - Especie: Dafnie 34.400 mg/l / Duración h: 48
Extremo: LC50 - Especie: Algas 19000 mg/l / Duración h: 96
c) Toxicidad por bacterias: Extremo: EC50 26800 mg/l / Duración h: 0.5
12.2. Persistencia y degradabilidad
ITACA GP 73190-BIO
Biodegradabilidad:
Rápidamente degradable / Prueba: N.A. / Duración: N.A. / %: 90 / Notas:
(% medio) Prueba MITI / 28 d
12.3. Potencial de bioacumulación
ITACA GP 73190-BIO
Bioacumulación:
No bioacumulable / Prueba: BCF / Factor de bioconcentración / 0.92 /
Duración: N.A. / Notas: log P (o/w)
12.4. Movilidad en el suelo:
N.A.
12.5. Resultados de la evaluación PBT y vPvB
Sustancias vPvB:
Ninguna
Sustancias PBT:
Ninguna
12.6. Otros efectos adversos:
Ninguno
SECCIÓN 13: Consideraciones sobre la remoción
13.1. Métodos de tratamiento de los desechos
Recuperar si es posible. Operar según las vigentes disposiciones locales y nacionales.
SECCIÓN 14: Informaciones sobre el transporte
14.1. Número ONU
14.2. Nombre de envío de la ONU
ADR No sujeto
IATA No sujeto
IMDG No sujeto
14.3. Transporte de carga a granel según el anexo II de MARPOL 73/78 y el código IBC: N.A.
SECCIÓN 15: Informaciones sobre la reglamentación
15.1. Leyes y disposiciones sobre salud, seguridad y ambiente específicas para la sustancia o la mezcla
D. Leg. n. 52 del 3/2/1997 (Clasificación, embalaje y etiquetado de sustancias peligrosas)
D. Leg. n. 65 del 14/3/2003 (Clasificación, embalaje y etiquetado de preparados peligrosos)
D. Leg. n. 25 del 2/2/2002 (Riesgos derivados de agentes químicos durante el trabajo)
D.M. Trabajo 26/02/2004 (Límites de exposición profesionales)
177
D.M. 03/04/2007 (Aplicación de la directiva n. 2006/8/CE)
Reglamento (CE) n. 1907/2006 (REACH)
Reglamento (CE) n. 1272/2008 (CLP)
Reglamento (CE) n. 790/2009 (ATP 1 CLP)
Reglamento (CE) n. 286/2011 (ATP 2 CLP)
Reglamento (UE) n. 453/2010 (Anexo I)
Restricciones relativas al producto o a las sustancias contenidas en base al Anexo XVII del Reglamento (CE)
1907/2006 (REACH) y sucesivas adecuaciones: Ninguna
En lo que sean aplicables, se deberán tomar como referencia las siguientes normativas:
Circulares ministeriales 46 y 61 (Aminas aromáticas).
D. Leg. n. 238 de 21 de septiembre de 2005 (Directiva Séveso Ter).
D.P.R. 250/89 (Etiquetado detergentes).
D.L. 3/4/2006 n. 152 Normas en materia ambiental.
15.2. Evaluación de la seguridad química: No
SECCIÓN 16: Otras informaciones
Este documento ha sido redactado por un técnico competente en materia de SDS que ha recibido formación adecuada.
Texto de las frases utilizadas en el apartado 3:
Frases R:
ninguna
Frases H:
H302 Nocivo por ingestión
Principales fuentes bibliográficas: ECDIN - Environmental Chemicals Data and Information Network Centro Común de Investigación, Comisión de las Comunidades Europeas
PROPIEDADES PELIGROSAS SAX DE MATERIALES INDUSTRIALES Octava Edición - Van Nostrand Reinold
CCNL / Anexo 1 Instituto Superior de Sanidad / Inventario Nacional de Sustancias Químicas
Las informaciones aquí entregadas se basan sobre nuestros conocimientos a la fecha antes indicada. Se
refieren únicamente al producto indicado y no constituyen garantía de cualidades particulares.
El usuario debe controlar la idoneidad e integridad de tales informaciones con relación al uso específico que
de ellas debe hacer.
Esta ficha anula y reemplaza toda edición precedente.
ADR:
Acuerdo europeo sobre transporte internacional por carretera de mercancías peligrosas.
CAS:
Chemical Abstracts Service (división de la American Chemical Society).
CLP:
Clasificación, Etiquetado, Embalaje.
DNEL:
Nivel derivado sin efecto.
EINECS:
Inventario europeo de las sustancias químicas europeas existentes en comercio.
GefStoffVO: Ordenanza sobre sustancias peligrosas en Alemania.
GHS:
Sistema global armonizado de clasificación y etiquetado de los productos químicos.
IATA:
Asociación para el transporte aéreo internacional.
IATA-DGR: Reglamento sobre mercancías peligrosas de la "Asociación para el transporte aéreo internacional".
ICAO:
Organización internacional para la aviación civil.
ICAO-TI:
Instrucciones técnicas de la "Organización internacional para la aviación civil" (ICAO).
IMDG:
Código marítimo internacional para las mercancías peligrosas
INCI:
Nomenclatura internacional de los ingredientes cosméticos.
KSt:
Coeficiente de explosión.
LC50:
Concentración letal para el 50 por ciento de la población de prueba.
LD50:
Concentración letal para el 50 por ciento de la población de prueba.
LTE:
Exposición a largo plazo.
PNEC:
Concentración prevista sin efecto.
RID:
Reglamento sobre transporte internacional de mercancías peligrosas por ferrocarril.
TE:
Exposición a breve plazo.
STEL:
Límite de exposición a corto plazo.
STOT:
Toxicidad órgano-específica.
TLV:
Valor límite de umbral.
TWATLV:
Valor límite de umbral para la media pesada en 8 horas. (ACGIH Estándar).
WGK:
Clase de peligro para las aguas (Alemania).
N.A.:
N.A.
N.D.:
178
5.1 KIT OPCIONAL (ART. 425) PARA LA CONEXIÓN
AL PANTÓGRAFO (FIG. 23)
Para el montaje del kit Art. 158 véanse las respectivas
instrucciones.
Fig. 23
179
5.2 ESQUEMA DE CONTACTO DE TIERRA DEL SISTEMA (FIG. 24)
Usar cables de tierra de sección igual o superior a 16 mm2.
Art. 1159....
Art. 470-466
Art. 1166....
Art. 469
Art. 464
Art. 1189....
Art. 1224-1225-1237
Art. 955
Cable de
red
Ferrita
Barra de cobre
Fig. 24
180
181
ÍNDICE
1 PRECAUÇÕES DE SEGURANÇA..........................................................................................183
1.1 CHAPA DAS ADVERTÊNCIAS ........................................................................................... 83
2 DADOS TÉCNICOS................................................................................................................184
2.1 DESCRIÇÃO GERAL DO EQUIPAMENTO.........................................................................184
2.2 GERADOR PLASMA PROF 254 HQC................................................................................185
2.3 PAINEL DO GÁS................................................................................................................186
2.3.1 Pinel do gas manual PGC-3 - PGC-2.......................................................................186
2.3.2 Pinel do gas manual PGC-3 - PGC-2.......................................................................187
2.4 CONSOLA DE VÁLVULAS PVC.........................................................................................188
2.5 UNIDADE DE IGNIÇÃO HV19-1.........................................................................................188
2.6 UNIDADE DE IGNIÇÃO – CONSOLA DE VÁLVULAS HV19-PVC......................................189
2.7 TOCHA CP450G.................................................................................................................190
2.8 TOCHA CP251G.................................................................................................................191
3 INSTALAÇÃO .....................................................................................................................191
3.1 DESEMBALAMENTO E MONTAGEM................................................................................191
3.2 LIGAÇÃO DO GERADOR...................................................................................................191
3.2.1 Ligação ao pantógrafo CNC.....................................................................................193
3.2.2 Sinais digitais do controlo do pantógrafo ao generador...........................................194
3.2.3 Sinais digitais do generador ao controlo do pantógrafo...........................................195
3.2.4 Sinais analógicos do generador ao controlo do pantógrafo.....................................195
3.2.5 Sinal de paragem de emergência para o gerador....................................................196
3.3 LIGAÇÃO DO PAINEL DO GÁS..........................................................................................197
3.3.1 Consola do gás manual PGC-3 e PGC-2.................................................................197
3.3.2 Consola do gás automática APGC...........................................................................197
3.3.3 Nota acerca da ligação dos gases...........................................................................198
3.4 LIGAÇÃO DOS MAÇARICOS CP 251G E CP450G............................................................198
3.4.1 Aplicações em pantógrafo......................................................................................... 98
3.4.2 Aplicações em robô..................................................................................................198
3.5 REQUISITOS DO LÍQUIDO REFRIGERANTE.....................................................................199
4 UTILIZAÇÃO
.....................................................................................................................199
4.1 DESCRIÇÃO DO PAINEL DO GERADOR..........................................................................199
4.2 DESCRIÇÃO DO PAINEL DO GÁS.................................................................................... 200
4.2.1 Preparação e execução do corte (CUT)....................................................................201
4.2.2 Preparação e execução da marcação (MARK)........................................................ 202
4.2.3 Execução do teste de vedação do gás (TEST)........................................................ 203
4.2.4 Funções suplementares (Segundas funções).......................................................... 203
4.2.4.1 Preparação e execução da Marcação Spot (SPOT MARK)........................ 203
4.2.4.2 Gestão da corrente nos cantos da peça em elaboração (CORNER).......... 203
4.2.4.3 Gestão do tempo de arrefecimento do maçarico no fim do corte.............. 204
4.2.4.4 Visualização da vazão do líquido refrigerante (H2O)................................... 204
4.2.4.5 Execução do corte em chapas furadas ou grelhas (SR)............................. 204
4.2.4.6 Regulação fina da corrente à distância (RRI).............................................. 205
4.2.5 Codici di errore........................................................................................................ 205
4.3 DESCRIÇÃO DO PAINEL DA CONSOLA DO GÁS AUTOMÁTICA.....................................207
4.4 QUALIDADE DO CORTE................................................................................................... 208
4.5 MANUTENÇÃO DO EQUIPAMENTO................................................................................ 209
5 APÊNDICE
.....................................................................................................................210
5.1 KIT OPCIONAL (ART. 425) PARA A CONEXÃO AO PANTÓGRAFO..................................215
5.2 ESQUEMA DE LIGAÇÃO À TERRA DO EQUIPAMENTO...................................................216
182
MANUAL DE INSTRUÇÕES PARA EQUIPAMENTO DE CORTE COM PLASMA
IMPORTANTE: ANTES DE PÔR O APARELHO A FUNCIONAR LEIA O CONTEÚDO DESTE MANUAL E CONSERVE-O DURANTE TODA A VIDA ÚTIL DO MESMO,
NUM LOCAL ACESSÍVEL AOS INTERESSADOS.
ESTE APARELHO DEVE SER UTILIZADO EXCLUSIVAMENTE PARA TRABALHOS DE CORTE.
1 PRECAUÇÕES DE SEGURANÇA
A SOLDADURA E O CISALHAMENTO A ARCO
PODEM SER NOCIVOS ÀS PESSOAS, portanto, o utilizador deve conhecer as precauções contra os
riscos, a seguir listados, derivantes das operações de
soldadura. Caso forem necessárias outras informações
mais pormenorizadas, consultar o manual cod 3.300.758
RUMOR
Este aparelho não produz rumores que excedem
80dB. O procedimento de cisalhamento plasma/
soldadura pode produzir níveis de rumor superiores a
este limite; portanto, os utilizadores deverão aplicar as
precauções previstas pela lei.
CAMPOS ELECTROMAGNÉTICOS - Podem ser nocivos.
· A corrente eléctrica que atravessa qualquer condutor produz campos electromagnéticos (EMF). A corrente de soldadura, ou
de corte, gera campos electromagnéticos
em redor dos cabos e dos geradores.
Os campos magnéticos derivados de correntes elevadas
podem influenciar o funcionamento de pacemakers. Os
portadores de aparelhos electrónicos vitais (pacemakers)
deverão consultar o médico antes de se aproximarem de
operações de soldadura por arco, de corte, desbaste ou
de soldadura por pontos.
A exposição aos campos electromagnéticos da soldadura, ou do corte, poderá ter efeitos desconhecidos para a
saúde.
Cada operador, para reduzir os riscos derivados da exposição aos campos electromagnéticos, deve respeitar
os seguintes procedimentos:
- Fazer de modo que o cabo de massa e da pinça de
suporte do eléctrodo, ou do maçarico, estejam lado a
ado. Se possível, fixá-los juntos com fita adesiva.
- Não enrolar os cabos de massa e da pinça de suporte
do eléctrodo, ou do maçarico, no próprio corpo.
- Nunca permanecer entre o cabo de massa e o da
pinça de suporte do eléctrodo, ou do maçarico. Se o
cabo de massa se encontrar do lado direito do operador, também o da pinça de suporte do eléctrodo, ou
do maçarico, deverá estar desse mesmo lado.
- Ligar o cabo de massa à peça a trabalhar mais próxima possível da zona de soldadura, ou de corte.
- Não trabalhar junto ao gerador.
EXPLOSÕES
· Não soldar nas proximidades de recipientes à
pressão ou na presença de pós, gases ou vapores explosivos. Manejar com cuidado as bombas
e os reguladores de pressão utilizados nas operações de
soldadura.
COMPATIBILIDADE ELECTROMAGNÉTICA
Este aparelho foi construído conforme as indicações
contidas na norma IEC 60974-10 (Cl. A) e deve ser usado somente para fins profissionais em ambiente industrial. De facto, podem verificar-se algumas dificuldades de compatibilidade electromagnética num
ambiente diferente daquele industrial.
ELIMINAÇÃO DE APARELHAGENS ELÉCTRICAS
E ELECTRÓNICAS
Não eliminar as aparelhagens eléctricas juntamente ao lixo normal!De acordo com a Directiva Europeia 2002/96/CE sobre os lixos de aparelhagens eléctricas e electrónicas e respectiva execução no âmbito
da legislação nacional, as aparelhagens eléctricas que
tenham terminado a sua vida útil devem ser separadas e
entregues a um empresa de reciclagem eco-compatível.
Na qualidade de proprietário das aparelhagens, deverá
informar-se junto do nosso representante no local sobre
os sistemas de recolha diferenciada aprovados. Dando
aplicação desta Directiva Europeia, melhorará a situação
ambiental e a saúde humana!
EM CASO DE MAU FUNCIONAMENTO SOLICITAR A ASSISTÊNCIA DE PESSOAS QUALIFICADAS.
1.1 CHAPA DAS ADVERTÊNCIAS
O texto numerado seguinte corresponde às casas numeradas da chapa.
1
1.1
1.2
1.3
?
2
2.1
2.2
2.3
F
OF
3
3.1
4
4.1
5
5.1
3.2
4.2
3.3
4.3
7
6
G
kl
a
g
xm
b
Ghgopglòdfòxlc òkvfàlxcvò l+dòvòùx
g
Sm,nxcv,mzx.c ierlòdfb-.èeì’,c mdlò
g
hsjkklasjlòsòlxc,òz
tg
n zx
n
,
sx h
xn m j
x
n
m ks j
su zx ks
k
w
e kx
sd n sk
h cm
js
jk c
sd
h
a
h
jhgfjksdhfjksdklcsmkldc
jk
xc
3098464
183
1.
1.1
1.2
1.3
2.
2.1
2.2
2.3
3.
3.1
3.2
3.3
4.
4.1
4.2
4.3
5.
5.1
6.
7.
As faíscas provocadas pelo corte podem provocar
explosões ou incêndios.
Mantenha os materiais inflamáveis afastados da área
de corte.
As faíscas provocadas pelo corte podem provocar incêndios. Tenha um extintor nas proximidades e faça
com que uma pessoa esteja sempre pronta a utilizá-lo.
Nunca corte recipientes fechados.
O arco de plasma pode provocar lesões e queimaduras.
Desligue a alimentação eléctrica antes de desmontar
o maçarico.
Não tenha o material nas proximidades do percurso
de corte.
Use uma protecção completa para o corpo.
Os choques eléctricos provocados pelo maçarico ou
pelo cabo podem ser mortais. Proteja-se adequadamente do perigo de choques eléctricos.
Use luvas isolantes. Não use luvas húmidas ou estragadas.
Certifique-se de estar isolado da peça a cortar e o chão.
Desligue a ficha do cabo de alimentação antes de
trabalhar na máquina.
Inalar as exalações produzidas durante o corte pode
ser nocivo para a saúde.
Mantenha a cabeça afastada das exalações.
Utilize um equipamento de ventilação forçada ou de
exaustão local para eliminar as exalações.
Utilize uma ventoinha de aspiração para eliminar as
exalações.
Os raios do arco podem queimar os olhos e a pele.
Use capacete e óculos de segurança. Utilize protecções adequadas para os ouvidos e camisas com o
colarinho abotoado. Utilize máscaras com capacete
com filtros de graduação correcta. Use uma protecção completa para o corpo.
Leia as instruções antes de utilizar a máquina ou
executar qualquer trabalho na mesma.
Não retire nem cubra as etiquetas de advertência.
2 DADOS TÉCNICOS
2.1 DESCRIÇÃO GERAL DO EQUIPAMENTO
O Plasma Prof 254 HQC (Art. 955), incluindo a unidade
de ignição HV19-1 (Art. 464) ou HV-PVC (Art. 462), painel do gás manual PGC-3 – PGC-2 (Art. 470) ou painel
do gás automático APGC (Art. 466), painel de válvulas
PVC (Art. 469) e maçarico CP251G (Art. 1237) ou CP450G
(vários artigos, dependendo da aplicação), é um equipamento de corte com plasma multigás, mecanizado, completamente comandado por microprocessador, capaz
de emitir uma corrente máxima de 250A com 100% de
factor de utilização.
Todos os parâmetros de processamento (material, gás,
espessura e corrente) são seleccionados no painel do
gás e, em função da sua selecção, serão automaticamente indicados os fluxos ideais dos gases.
Através de uma porta RS232, situada no painel traseiro do gerador, é possível receber facilmente, através de
um Computador Pessoal, o estado de todos os parâmetros operacionais; isso permite uma visão completa da
situação do trabalho e pode servir de auxílio em caso de
eventuais maus funcionamentos.
Através dessa mesma porta RS232 será também possível actualizar o software da máquina.
Para um corte perfeito de qualquer material metálico, o
equipamento utiliza diversos tipos de gases, tais como:
ar, azoto N2, oxigénio O2, mistura H35 (35% de hidrogénio H2 – 65% de árgon Ar), mistura F5 (5% de hidrogénio
H2 – 95% de azoto N2). As combinações destes últimos
são propostas automaticamente dependendo do material escolhido.
Depois é possível efectuar a marcação com árgon Ar,
também essa propostas em automático.
Encontram-se à disposição diferentes kits de consumíveis em função da corrente de corte e do gás usado, calibrados e ensaiados para obter a melhor qualidade de
corte.
Art. 1169....
Art. 470-466
Art. 1166....
Art. 464
Art. 1189....
Art. 11224-1225-1237
Art. 469
Art. 955
184
Fig. 1
2.2 GERADOR PLASMA PROF 254 HQC
DADOS TÉCNICOS
O Plasma Prof 254 HQC é um gerador de corrente constante, máx. 250A com 100% de factor de utilização, em
conformidade com as normativas IEC 60974-1, 60974-2
e 60974-10.
Esse inclui um microprocessador que efectua a gestão
de todo o equipamento e cujo software pode ser actualizado através da porta RS232 situada no painel traseiro.
Na parte traseira está instalado o grupo de arrefecimento, que inclui o depósito, a bomba, o radiador, o filtro e
um fluxómetro.
Tensão nominal a vazio (Uo)
315 V
Corrente máx. de saída (I2)
250 A
Tensão de saída (U2)
170 V
Factor de utilização (duty cycle)
100% @ 250A
Temperatura máx. do ambiente
Grau de protecção da carcaça
40 °C
A ar, com ventilação forçada
IP21S
Peso líquido
406 kg
Arrefecimento
Tensão e corrente máx. nominais de alimentação:
220/230 V, 3 ~, 50/60 Hz, 145 A
380/400 V, 3 ~, 50/60 Hz, 76 A
415/440 V, 3 ~, 50/60 Hz, 70 A
GRUPO DE ARREFECIMENTO TOCHA
681
Potência nominal de arrefecimento
a 1 l/min a 25°C
1.7 kW
Pressão máx
0.45 MPa
1252
953
CG
Fig. 2
185
2.3 PAINEL DO GÁS
de árgon Ar) e F5 (mistura a 5% de hidrogénio H2 e 95%
de azoto N2).
O painel do gás é um dispositivo para a selecção dos
parâmetros de processamento e a regulação dos fluxos
de gás, em conformidade com a normativa IEC 609748. Contém electroválvulas, redutores e transdutores de
pressão, bem como placas electrónicas para a alimentação e o controlo desses componentes.
DADOS TÉCNICOS
2.3.1 Pinel do gas manual PGC-3 - PGC-2
Está dividido em duas unidades: a PGC-3, alimentada a
ar, árgon Ar, azoto N2 e oxigénio O2, e a PGC-2, alimentada a gás H35 (mistura a 35% de hidrogénio H2 e 65%
GASES
USADOS
TITULAÇÃO
PRESSÃO MÁX.
DE ENTRADA
CAUDAL
Ar
Limpo, seco e sem
óleo, de acordo
com a norma ISO
8573-1: 2010. Clas- 0.8 MPa (8 bar)
se 1.4.2 (particulado-água-óleo)
220 l/min
Árgon
99.997%
0.8 MPa (8 bar)
70 l/min
Nitrogénio 99.997%
0.8 MPa (8 bar)
150 l/min
Oxigénio
0.8 MPa (8 bar)
90 l/min
0.8 MPa (8 bar)
130 l/min
0.8 MPa (8 bar)
30 l/min
H35
F5
99.95%
Mistura:
35% hidrogénio,
65% árgon
Mistura:
5% hidrogénio,
95% nitrogénio
a norma ISO 8573-1: 2010 prevê, para a Classe 1.4.2:
*• Particulado:
≤ 20.000 partículas sóldidas por m3 de ar, com
198
289
M
• Água:
6
• Óleo:
dimensões entre 0.1 e 0.5 µm;
≤ 400 partículas sólidas por m3 de ar com dimensões entre 0.5 e 1.0 µm;
≤ 10 partículas sólidas por m3 de ar com dimensões entre 1.0 e 5.0 µm.
o ponto de orvalho em pressão do ar deve ser
inferior ou igual a 3°C.
a concentração total de óleo deve ser inferior ou
igual a 0,1 mg por m3 de ar.
Factor de utilização (duty cycle)
100%
Grau de protecção da carcaça
IP 23
Peso líquido
20 kg
380
315
354
Fig. 3
186
*
2.3.2 Pinel do gas manual PGC-3 - PGC-2
Está dividido em duas unidades: um parte superior, alimentada a ar, árgon Ar, azoto N2 e oxigénio O2, e um
parte inferior, alimentada a gás H35 (mistura a 35% de
hidrogénio H2 e 65% de árgon Ar) e F5 (mistura a 5% de
hidrogénio H2 e 95% de azoto N2).
DADOS TÉCNICOS
GASES
USADOS
TITULAÇÃO
PRESSÃO MÁX.
DE ENTRADA
CAUDAL
Ar
Limpo, seco e sem
óleo, de acordo
com a norma ISO
8573-1: 2010. Clas- 0.8 MPa (8 bar)
se 1.4.2 (particulado-água-óleo)
220 l/min
Árgon
99.997%
0.8 MPa (8 bar)
70 l/min
Nitrogénio 99.997%
0.8 MPa (8 bar)
150 l/min
Oxigénio
0.8 MPa (8 bar)
90 l/min
0.8 MPa (8 bar)
130 l/min
0.8 MPa (8 bar)
30 l/min
H35
F5
*
99.95%
Mistura:
35% hidrogénio,
65% árgon
Mistura:
5% hidrogénio,
95% nitrogénio
a norma ISO 8573-1: 2010 prevê, para a Classe 1.4.2:
*• Particulado:
≤ 20.000 partículas sóldidas por m3 de ar, com
289
198
• Água:
• Óleo:
M
dimensões entre 0.1 e 0.5 µm;
≤ 400 partículas sólidas por m3 de ar com dimensões entre 0.5 e 1.0 µm;
≤ 10 partículas sólidas por m3 de ar com dimensões entre 1.0 e 5.0 µm.
o ponto de orvalho em pressão do ar deve ser
inferior ou igual a 3°C.
a concentração total de óleo deve ser inferior ou
igual a 0,1 mg por m3 de ar.
6
Factor de utilização (duty cycle)
100%
Grau de protecção da carcaça
IP 23
Peso líquido
20 kg
352
315
354
Fig. 4
187
2.4 CONSOLA DE VÁLVULAS PVC
A consola de válvulas PVC é um dispositivo destinado à
gestão das trocas de gás nas passagens ignição-transferência e na desligação.
Contém eletroválvulas, válvulas anti-retorno e redutores
de pressão.
O peso líquido da PVC (Fig. 5) é de 3,2 kg.
250
320
124
200
155
Ø 5,5
145
70
M6
205
240
Fig. 5
200
2.5 UNIDADE DE IGNIÇÃO HV19-1
A unidade de ignição HV19-1 é um dispositivo destinado
a fornecer o impulso de alta frequência-alta tensão (14
kV) necessário para a ignição do arco elétrico dentro do
maçarico, entre o elétrodo e a agulheta. Essa está em
conformidade com a normativa IEC 60974-3.
Pode ser montada em qualquer posição e a abertura da
tampa provoca a interrupção do equipamento.
Fig. 6
DADOS TÉCNICOS
Tensão de pico (Upk)
14 kV
Fator de utilização (duty cycle)
100% @ 420A
Grau de proteção da carcaça
IP 23
Peso líquido
6.5 kg
188
2.6 UNIDADE DE IGNIÇÃO – CONSOLA DE VÁLVULAS
HV19-PVC
A unidade de ignição – consola de válvulas é um dispositivo que desempenha uma dupla função:
- fornece o impulso de alta frequência-alta tensão (14 kV)
necessário para a ignição do arco elétrico dentro do maçarico, entre o elétrodo e a agulheta.
- gere a troca dos gases nas passagens ignição-transferência e na desligação. Contém eletroválvulas, válvulas
antirretorno e redutores de pressão. Essa está em conformidade com a normativa IEC 60974-3.
Geralmente é utilizada em equipamentos robotizados.
A abertura da tampa provoca a interrupção do equipamento.
14 kV
Fator de utilização (duty cycle)
100% @ 420A
Grau de proteção da carcaça
IP 23
Peso líquido
10 kg
188
M6
240
238
Tensão de pico (Upk)
487
300
DATI TECNICI
Fig. 7
189
2.7 TOCHA CP450G
A tocha CP450G é um maçarico multi-gás arrefecido com
refrigerante líquido, adequado para o corte inclinado (bevel cutting) e está em conformidade com a normativa IEC
60974-7.
É adequado para o uso de gás plasma, como: ar, árgon
Ar, azoto N2, oxigénio O2, mistura H35 (35% de hidrogénio H2 – 65% de árgon Ar) e mistura F5 (5% de hidrogénio
H2 – 95% de azoto N2); de gases secundários, como:
Aplicações robotizadas
190
ar, árgon Ar, azoto N2, oxigénio O2; de gases auxiliares,
como: ar e azoto N2. Utilizado com o gerador Plasma Prof
420 HQC, a corrente máx de corte é de 420A a 100% do
fator de utilização.
Há versões diferentes do maçarico CP450G em função
da aplicação: em pantógrafo ou em equipamentos robotizados.
O peso líquido do maçarico, completo com cabo, varia de
8 a 12 kg, dependendo dos vários comprimentos.
Fig. 8
Aplicações em pantógrafo
2.8 TOCHA CP251G (Fig. 9)
3 INSTALAÇÃO
A tocha CP251G es na tocha multigás arrefecida com refrigerante líquido, em conformidade com a normativa IEC
60974-7. És adequada ao uso de gás plasma tais como:
ar, árgon Ar, azoto N2, oxigénio O2, mistura H35 (35% de
hidrogénio H2 – 65% de árgon Ar) e mistura F5 (5% de hidrogénio H2 – 95% de azoto N2); e de gases secundários
tais como: ar, árgon Ar, azoto N2, oxigénio O2.
Utilizada com o gerador Plasma Prof 254 HQC, a corrente
máx. de corte é de 250A com 100% de factor de utilização.
O peso líquido da tocha, incluindo o cabo com comprimentos de 4, 6 e 9 m é, respectivamente, de 6, 7,5 e 10 kg.
A instalação do equipamento deve ser executada por
pessoal qualificado. As ligações devem estar todas em
conformidade com as normas em vigor e realizadas respeitando as leis de segurança contra acidentes (ver CEI
26-23 / IEC-TS 62081). Certifique-se que o cabo de alimentação esteja desligado durante todas as fases de instalação. Seguir escrupulosamente o esquema de ligação
à terra evidenciado no Apêndice 5.2.
3.1 DESEMBALAMENTO E MONTAGEM
Use um empilhador para deslocar o gerador.
Para retirar a palete de madeira da embalagem:
• desapertar os 4 parafusos de fixação à palete
• levantar o gerador com um empilhador e introduzir o
garfo de acordo com a posição do seu baricentro (Fig. 2).
O equipamento de arrefecimento capta o ar pela parte
traseira do gerador e descarrega-o pelas grelhas da parte
frontal. Colocar o gerador de modo a deixar uma ampla
zona de ventilação e manter uma distância de pelo menos 1 m de eventuais paredes.
3.2 LIGAÇÃO DO GERADOR.
414
Ø 51
As ligações devem ser todas efectuadas por pessoal
qualificado.
• O gerador é fornecido preparado para tensão de alimentação de 400V trifásica. mentação de 400V trifásica.
Para alimentações diferentes: desmontar a parte lateral
direita do gerador (ver a lista de peças), retirar a tampa
das placas de junções e proceder como indicado na figura 10:
139
Fig. 10
Fig. 9
191
NOTA: as placas de junções com 3 pólos em cima, respectivamente à esquerda e à direita referem-se ao transformador auxiliar e ao transformador de serviço.
Em caso de alimentação 230V trifásica, fazer também
uma ponte entre o primeiro borne em baixo à esquerda e
o último em baixo à direita (ver Fig. 8 quadro 230V) usando o cabo fornecido (instalado na tampa com uma braçadeira).Certifique-se que a tensão de alimentação corresponde à indicada na chapa de identificação do gerador.
O condutor amarelo-verde do cabo de alimentação deve
ser ligado a uma tomada de terra eficiente da instalação
eléctrica (ver o esquema no Apêndice 5.2-Fig. 24); os restantes condutores devem ser ligados à linha de alimentação, através de um interruptor colocado, de preferência,
junto à zona de corte para permitir a desligação rápida
em caso de emergência. A capacidade do interruptor
magnetotérmico ou dos fusíveis deve ser igual à corrente
I1 máx. consumida pelo aparelho. A I1 máx. está indicada
na chapa de identificação, na parte traseira da máquina,
junto da tensão U1 de alimentação.
Se for necessário usar extensões, essas devem ter uma
secção adequada à corrente I1 máx. consumida.
• Depois dessa operação, continuar com a ligação das
diferentes conexões (Fig. 11).
Introduzir a conexão de ligação art. 1169, com os respectivos cabos, na tomada do maçarico G do gerador e
apertar a fundo os 3 parafusos de fixação. Apertar o cabo
preto de alimentação no borne B (-), introduzir os dois
fios da segurança na placa de junções C e o terminal do
cabo vermelho do arco piloto no respectivo cabo A com
terminal macho.
Apertar o terminal do cabo de massa no borne H (+) como
indicado na figura e os tubos da água de arrefecimento
E e F, prestando atenção às cores (E-vermelho = água
quente, retorno; F-azul = água fria, ida).
Introduzir a outra extremidade da conexão art. 1169 na
Unidade HV19-1 (art. 464) como indicado na parte direita
da figura 10 (cabo preto de alimentação no borne B (-) e
terminal do cabo vermelho do arco piloto no A):
A Unidade HV19 deve ser ligada à massa, directamente
no pantógrafo (com os 4 parafusos de fixação ilustrados
na figura 6), numa posição tal que permita a sua abertura.
B
A
Fig. 12
Consultando a Fig.13, ligar a conexão art.1189 ao conector B (relativo à consola do gás); a conexão de ligação ao
pantógrafo no conector A; por fim, a eventual conexão
art.1199 ao conector C (relativa ao painel remoto):
B
C
A
Fig. 13
A
F
B
E
H
G
192
Fig. 11
C
3.2.1 Ligação ao pantógrafo CNC
Se o gerador estiver equipado com a interface digital consulte a respectiva documentação.
N.B.: para o conector CNC é fornecido em dotação o conector volante macho (AMP P/N 182926-1- Fig. 14) com
os respectivos pinos; o resto da conexão ao pantógrafo é
a cargo do cliente.
Conector AMP
P/N 182926-1
Fig. 14
193
3.2.2 Sinais digitais do controlo do pantógrafo ao
generador.
CABLAGEM DE UMA ENTRADA DIGITAL
SPOT MARK.
ERMINAIS DO
CONECTOR
CNC NO
GERADOR
NOME DO
SINAL
TIPO DE
SINAL
POSIÇÃO NA
PLACA DA
INTERFACE
5
6
Spot
Sinal
+24 Vdc
J10, pin 7
J10, pin 8
IO sinal “Spot” está activo alto.
Spot 0 Vcc
= o Controlo do Pantógrafo assinala ao
Gerador a condição de corte normal.
Spot +24 Vcc = o Controlo do Pantógrafo dá ordem ao
Gerador para activar a modalidade “Marcação Spot”.
CORNER
Nível lógico baixo
0 ÷ +7,5 Vdc;
Nível lógico alto +14,5 ÷ +24 Vdc;
Corrente de entrada
2,5 mA, max.;
Frequência de entrada 100 Hz, max.;
Potencial de referência para cada entrada (Gnd)
J1, pino 2, na placa da interface.
ROBOT READY.
ERMINAIS DO
CONECTOR
CNC NO
GERADOR
NOME DO
SINAL
TIPO DE
SINAL
POSIÇÃO NA
PLACA DA
INTERFACE
1
2
Robot
Ready
Sinal
+24 Vdc
J10, pin 3
J10, pin 4
IO sinal “Robot Ready” está activo alto.
Para ter o Gerador pronto para o corte é necessária uma
tensão de +24Vcc.
O Controlo do Pantógrafo deve programar este sinal logo
que estiver pronto para o corte.
A falta do sinal “Robot Ready” interrompe imediatamente
o processo de corte com a indicação no Painel de Controlo da mensagem “rob” a piscar.
NOTA: Se o sinal “Robot Ready” não está activo não é
adquirido nenhum sinal digital ou analógico.
START.
ERMINAIS DO
CONECTOR
CNC NO
GERADOR
NOME DO
SINAL
TIPO DE
SINAL
POSIÇÃO NA
PLACA DA
INTERFACE
3
4
Start
Sinal
+24 Vdc
J10, pin 1
J10, pin 2
O sinal “Start” está activo alto e inicia o processo de corte.
O processo permanece activo enquanto estiver presente
o sinal “Start”.
Excepções: -o sinal “Robot Ready” está ausente.
-o sinal “Power Source Ready” está ausente
(ex.: sobrecarga de temperatura, nível insuficiente do líquido, etc.).
194
ERMINAIS DO
CONECTOR
CNC NO
GERADOR
NOME DO
SINAL
TIPO DE
SINAL
POSIÇÃO NA
PLACA DA
INTERFACE
15
16
Corner
Sinal
+24 Vdc
J10, pin 5
J10, pin 6
O sinal “Corner” está ativo alto.
Corner 0 Vcc =
o Controlo Pantógrafo assinala ao Gerador a condição de corte normal.
Corner +24 Vcc = o Controlo Pantógrafo assinala ao Gerador a aproximação a um canto.
PREFLOW
ERMINAIS DO
CONECTOR
CNC NO
GERADOR
NOME DO
SINAL
TIPO DE
SINAL
POSIÇÃO NA
PLACA DA
INTERFACE
17
18
Preflow
Sinal
+24 Vdc
J11, pin 5
J11, pin 6
IO sinal “Preflow” está ativo alto.
Preflow 0 Vcc =
o Controlo Pantógrafo assinala ao
Gerador para NÃO ativar a função
“Preflow”.
Preflow +24 Vcc = o Controlo Pantógrafo dá ordem ao
Gerador para ativar a função “Preflow”.
CUT/MARK
ERMINAIS DO
CONECTOR
CNC NO
GERADOR
NOME DO
SINAL
TIPO DE
SINAL
POSIÇÃO NA
PLACA DA
INTERFACE
19
20
Cut/Mark
Sinal
+24 Vdc
J11, pin 7
J11, pin 8
O sinal “Cut/Mark” está ativo alto.
Cut/Mark 0 Vcc =
o Controlo Pantógrafo assinala ao
Gerador a condição de corte normal.
Cut/Mark +24 Vcc = o Controlo Pantógrafo assinala ao
Gerador para ativar a modalidade
"Marcação".
3.2.3 Sinais digitais do generador ao controlo do pantógrafo.
CABLAGEM DE UMA SAÍDA DIGITAL POR RELÉ
PROCESS ACTIVE
ERMINAIS DO
CONECTOR
CNC NO
GERADOR
NOME
DO SINAL
TIPO DE
SINAL
POSIÇÃO NA
PLACA DA
INTERFACE
27
28
Process
Active
Terminal C
Contato NO
J3, pin 3
J3, pin 4
O sinal “Process Active” está ativo alto (contacto fechado).
Quando o Controlo Pantógrafo inicializa o sinal digital
“Start”, o processo de corte inicia com o gas preflow, seguido da operação de corte e depois do gas postflow.
Desde o início do gas preflow até ao fim do gas postflow,
o Gerador inicializa o sinal “Process Active”. O Gerador
está a executar o processo.
3.2.4 Sinais analógicos do generador ao controlo do
pantógrafo.
CABLAGEM DE UMA SAÍDA ANALÓGICA DE TESÃO
ISOLADA.
Tensão nos contactos 24 Vdc / 120 Vac;
Corrente nos contactos 1 Adc / 0,5 Aac max;
Frequência de comutação
15 Hz max.
ARC TRANSFER.
ERMINAIS DO
CONECTOR
CNC NO
GERADOR
NOME
DO SINAL
TIPO DE
SINAL
POSIÇÃO NA
PLACA DA
INTERFACE
12
14
Arc
Transfer
Contato NO
Terminal C
J4, pin 1
J4, pin 3
O sinal “Arc Transfer” está activo alto (contacto fechado).
O sinal “Arc Transfer” permanece activo durante o corte,
incluindo a fase de afundamento.
POWER SOURCE READY
ERMINAIS DO
CONECTOR
CNC NO
GERADOR
25
26
NOME
DO SINAL
Power
Source
ready
Tensão de saída
Corrente de saída
Frequência de saída
0 ÷ 10 Vdc;
20 mA max;
5 Hz max.
TIPO DE
SINAL
POSIÇÃO NA
PLACA DA
INTERFACE
VALOR DO FUNDO DA ESCALA
PARA SINAL
I_ARC-ISO
DIP1
1
DIP1
2
Terminal C
J3, pin 5
Contato NO
J3, pin 6
10 V
5V
OFF
ON
OFF
ON
O sinal “Power Source Ready” está ativo alto (contacto
fechado).
O sinal “Power Source Ready” permanece ativo durante
o tempo em que o Gerador está pronto para cortar. Assim
que intervém uma mensagem de erro no Gerador, ou o sinal “Robot Ready” é desativado pelo Controlo Pantógrafo, o sinal “Power Source Ready” deixa de estar ativo.
Isso significa que o sinal “Power Source Ready” pode detetar erros do Gerador e erros do Pantógrafo.
DIP 1
195
NOTA: Ambas secções 1 e 2 de DIP1 devem estar sempre
em posições iguais (por ex.: ambas em ON ou ambas em
OFF). O mesmo aplica-se para DIP2.
V_Arc-ISO.
TERMINAIS
DO CONECTOR CNC NO
GERADOR
11
7
NOME DO
SINAL
TIPO DE
SINAL
analog out+
V_Arc-ISO
(0÷5V) (0÷10V) analog out-
POSIÇÃO
NA PLACA
DA INTERFACE
J5, pin 3
Tensão de saída
Impedância de saída
J5, pin 4
V_Arc-NO-ISO.
“V_Arc-ISO” é o sinal relativo à tensão do arco na saída
do Gerador (tensão “eléctrodo-peça em trabalho”), fornecido de modo isolado e reduzido.
O sinal “V_Arc-ISO” está disponível com os seguintes valores do fundo da escala:
• tensão de 0 a 5V, correspondente à tensão do arco de 0
a 250V (quociente de redução = 1/50);
• tensão de 0 a 10V, correspondente à tensão do arco de
0 a 250V (quociente de redução = 1/25).
O valor do fundo da escala depende da posição dos dip-switches Dip2 na placa de Interface (ver fig. 15).
TERMINAIS
DO CONECTOR CNC NO
GERADOR
9
8
0 ÷ 250 Vdc;
10 Kohm, aproximadamente.
NOME DO
SINAL
TIPO DE
SINAL
V_Arc-NO-ISO analog out+
(0÷250V)
analog out-
POSIÇÃO
NO CIRCUITO MAÇARICO +
MEDIDA
J8, pin 1
J8, pin 1
“V_Arc-NO-ISO” é o sinal relativo à tensão do arco na
saída do Gerador (tensão “eléctrodo-peça em trabalho”),
fornecido de modo directo e NÃO isolado.
O sinal “V_Arc-NO-ISO” está disponível com valores de
tensão de 0 a 250 Vcc e com o terminal positivo (potencial da peça em trabalho) ligado electricamente ao potencial de massa do equipamento.
O potencial de “eléctrodo” é fornecido com uma resistência de 10 KOhm, aproximadamente, inserida em série
com a saída..
3.2.5 Sinal de paragem de emergência para o gerador.
CABLAGEM DA ENTRADA DE EMERGÊNCIA.
DIP 3
DIP 1
Fig. 15
Tensão de entrada 24 Vcc;
Corrente consumida 20 mA máx
EMERGENCY A
A máquina é fornecida com a saída da tensão do arco
reduzida isolada a 1/50 Varc.
CABLAGEM DE UMA SAÍDA ANALÓGICA DE TENSÃO
NÃO ISOLADA.
TERMINAIS
DO CONECNOME
TOR CNC NO DO SINAL
GERADOR
21
22
196
Emergency
A
TIPO DE
SINAL
Contacto NC
Contacto NC
POSIÇÃO NO
INTERIOR DO
GERADOR
Controlo TL
linha
Controlo TL
linha
“Emergency A” é o sinal de paragem de emergência fornecido ao Gerador pelo Controlo Pantógrafo ou pelos
dispositivos de proteção do equipamento. Deve ser fornecido pelo contacto de um relé ou dispositivo de segurança; a intervenção no dispositivo provoca a abertura
do contacto e portanto a paragem imediata do Gerador,
com a abertura do contator de linha interno do Gerador.
O Gerador está assim sem alimentação nos circuitos de
potência. O sinal “Emergency A” está ativo baixo (contacto aberto): para ter o Gerador pronto para o corte, é necessário o fecho do contacto. “Emergency A” interrompe
imediatamente o fornecimento de corrente pelo Gerador.
No Painel de Controlo aparece a mensagem “OFF rob”.
EMERGENCY B
TERMINAIS
DO CONECNOME
TOR CNC NO DO SINAL
GERADOR
23
24
Emergency
B
TIPO DE
SINAL
Contacto NC
Contacto NC
POSIÇÃO NO
INTERIOR DO
GERADOR
Controlo TL
linha
Controlo TL
linha
“Emergency B” é o sinal de paragem de emergência fornecido ao Gerador pelo Controlo Pantógrafo ou pelos
dispositivos de proteção do equipamento. Deve ser fornecido pelo contacto de um relé ou dispositivo de segurança; a intervenção no dispositivo provoca a abertura
do contacto e portanto a paragem imediata do Gerador,
com a abertura do contator de linha interno do Gerador.
O Gerador está assim sem alimentação nos circuitos de
potência. O sinal “Emergency B” está ativo baixo (contacto aberto): para ter o Gerador pronto para o corte, é necessário o fecho do contacto. “Emergency B” interrompe
imediatamente o fornecimento de corrente pelo Gerador.
No Painel de Controlo aparece a mensagem “OFF rob”.
NOTA: está disponível, como kit opcional, um conector
multipolar com sinais suplementares (consultar o
apêndice)..
3.3 LIGAÇÃO DO PAINEL DO GÁS
3.3.1 Consola do gás manual PGC-3 e PGC-2
• Fixar a consola do gás por cima do gerador ou por cima
do pantógrafo e ligar as massas a um equipamento de
ligação à terra eficiente, seguido o esquema da fig. 24 no
apêndice 5.2.
As duas unidades PGC-3 e PGC-2, são ligadas juntas, do
modo seguinte:
- a conexão entre CN6 e CN7
- o tubo entre a saída “plasma cutflow” de PGC-3 e a
entrada “plasma” de PGC-2
• Ligar o feixe de tubos, art.1166, ligando os tubos às
respetivas saídas dos gases e prestando atenção às marcações (plasma preflow, secondary preflow/cutflow e auxiliary na PGC-3; plasma cutflow na PGC-2); enroscar o
conector elétrico na saída CN05 (ver a parte esquerda da
fig. 16).
• Ligar a outra extremidade do art.1166 à consola das
válvulas PVC (art.469) para os tubos “plasma”, “secondary” e “auxiliary”, prestando atenção às marcações. Fixar
a PVC à cabeça do pantógrafo, junto do maçarico (ver a
parte direita da fig. 16).
• Por fim, ligar a conexão art.1189 enroscando o conector
elétrico na saída CN04 (ver a parte esquerda da fig. 16).
3.3.2 Consola do gás automática APGC.
• Fixar a consola do gás por cima do gerador ou por cima
do pantógrafo e ligar as massas a um equipamento de
ligação à terra eficiente, seguido o esquema da fig. 24 no
apêndice 5.2.
• Ligar o feixe de tubos, art.1166, ligando os tubos às
respetivas saídas dos gases e prestando atenção às marcações (plasma preflow - cutflow, secondary preflow cutflow e auxiliary); enroscar o conector elétrico na saída
CN05 (ver a fig. 17).
• Ligar a outra extremidade do art.1166 à consola das
válvulas PVC (art.469) para os tubos “plasma”, “secondary” e “auxiliary”, prestando atenção às marcações dos
tubos do gás. Fixar a PVC à cabeça do pantógrafo, junto
do maçarico (ver a parte direita da fig. 16).
Fig. 16
197
• Por fim, ligar a conexão art.1189 enroscando o conector
elétrico na saída CN04 (ver a fig. 17).
Certificar-se que o ar (AIR) está sempre ligado, na pressão adequada, à consola do gás automática, pois é usada como gás de “serviço”.
de válvulas PVC (art.469) ligando-os às respetivas saídas
dos gases e seguindo a ordem indicada pelas marcações
nas mesmas (ver a Fig. 18).
Fig. 17
3.3.3 Nota acerca da ligação dos gases
As roscas das entradas dos gases (INLET GAS) são respetivamente 1/4G para gás ar, Ar, N2, O2 e auxiliary e
1/8G para gás H35 e F5.
O fornecimento dos gases, assim como a manutenção
programada/preventiva do equipamento de distribuição
dos mesmos, é a cargo do cliente. Lembramos que a falta
de manutenção do equipamento pode ser causa de acidentes graves.
Ler atentamente a “Ficha de Segurança” relativa a cada
gás usado, de modo a não desvalorizar perigos derivantes de um uso impróprio.
NOTA: A escolha do tipo de tubo deve ser efetuada em
função do gás utilizado (ver a norma EN 559).
NOTA: o uso de gás de pureza inferior pode levar, para
cada material, a uma redução da velocidade, da qualidade e da espessura máxima de corte. Também não é
garantida a duração dos consumíveis.
ATENÇÃO: quando se utiliza gás oxigénio, tudo o que
entra em contacto com o mesmo deve estar isento de
óleos e de gorduras.
• quando se seleciona o programa de corte MS - O2/O2
(corte de aço macio com gás oxigénio/oxigénio), certificar-se que o ar (AIR) está ligado à entrada da consola do
gás, pois é utilizado como gás de “preflow”.
• quando se seleciona uma corrente de corte superior a
80A, certificar-se que o ar (AIR) ou o azoto (N2) estão ligados á entrada da consola do gás (manual ou automática)
também no canal AUXILIARY.
3.4 LIGAÇÃO DOS MAÇARICOS CP 251G E CP450G
3.4.1 Aplicações em pantógrafo
• Ligar o feixe de tubos vindos do maçarico à consola
198
Fig. 18
• Certificar-se, com um esquadro, que o maçarico esteja
perpendicular à superfície de corte do pantógrafo.
• Introduzir o cabo do maçarico (art.1224, 1225 ou 1237)
na Unidade HV19-1 (art. 464) como ilustrado na parte direita da figura 19.
Fig. 19
3.4.2 Aplicações em robô
• Ligar o feixe de tubos vindos do maçarico à unidade de
ignição - consola de válvulas HV19-PVC (art.462) ligando-os às respetivas saídas dos gases e seguindo a ordem
indicada pelas marcações nas mesmas.
• Certificar-se, com um esquadro, que o maçarico esteja
perpendicular à superfície de corte do pantógrafo.
• Ligar o cabo do maçarico (art.1222 ou Art.1223) à unidade de ignição – consola das válvulas HV19-PVC (art.
462) e proceder do mesmo modo descrito no parágrafo
anterior.
3.5 REQUISITOS DO LÍQUIDO REFRIGERANTE
O gerador é fornecido com uma quantidade mínima de líquido refrigerante: é a cargo do cliente atestar o depósito
antes de usar o equipamento.
Use unicamente líquido refrigerante CEBORA (art. 1514) e
leia atentamente o MSDS em apêndice para o seu uso em
segurança e para a sua correcta conservação. A entrada
do depósito, com a capacidade de 10 litros, encontra-se na
parte traseira do gerador, como ilustrado na fig. 20.
Atestar até ao nível máx. e, depois da primeira ligação
do equipamento, atestar novamente para compensar o
volume de líquido presente nos tubos.
NOTA: durante o uso do equipamento e em especial na
substituição do maçarico ou dos consumíveis, verificam-se pequenas perdas de líquido. Atestar semanalmente
até ao nível máx.
NOTA: após 6 meses, o líquido refrigerante deve totalmente substituído, independentemente das horas de trabalho do equipamento.
4 UTILIZAÇÃO
4.1 DESCRIÇÃO DO PAINEL DO GERADOR (Fig. 17)
A
No painel frontal do gerador acende-se todo o equipamento por meio do manípulo A: o acendimento da lâmpada B assinala essa operação.
A = interruptor de alimentação.
B = lâmpada piloto de rede.
C = porta de entrada serial RS232.
D = fusível de protecção da bomba do circuito de
arrefecimento (5A-250V-T).
E = Bujão para o cabo de alimentação.
F = conector CNC de ligação ao pantógrafo.
G = conector CN03 de ligação ao Painel do Gás.
H = tampa do depósito de líquido refrigerante.
I
= indicador de nível do líquido refrigerante.
L = filtro de saída do líquido refrigerante.
M = torneira de esvaziamento do depósito do líquido
refrigerante.
N = tomada rápida do tubo de saída do líquido refri-
gerante.
O = tomada rápida do tubo de retorno do líquido refri
gerante.
P = tomada do maçarico.
Q = bujão para o cabo da massa.
R = filtro de retorno do líquido refrigerante.
S = conetor de ligação ao painel remoto.
B
D
C
F
G
S
E
H
I
R
L
M
N
P
Q
O
Fig. 20
199
4.2
DESCRIÇÃO DO PAINEL DO GÁS (Fig. 18)
H: Led que assinala a modalidade de
selecção da espessura do material a
cortar.
I: Led que assinala a modalidade de
selecção da corrente de corte.
L: Led que assinala a modalidade de
selecção da velocidade de corte.
M: Led que assinala o diâmetro do bico a
utilizar relativo às selecções anteriores.
N: Visor que mostra os valores dos
parâmetros em regulação.
No painel do gás efectua-se a gestão de todas as funções do equipamento. Em especial, selecciona-se o tipo
de trabalho a efectuar, ou seja, corte (CUT), marcação
(MARK), ou teste de retenção do gás (TEST) do equipamento.
A: Botão de selecção da modalidade de traba-
llho. Cada vez que se carrega neste botão
acende-se o led relativo à selecção:
B: Led da modalidade corte.
O: Manípulo de regulação dos parâme tros
C: Led da modalidade marcação.
D: Led da modalidade teste.
P: Visor que mostra o tipo de gás plasma de
corte.
E: Botão de selecção dos parâmetros a regular.
Cada vez que se carrega neste botão
acende-se o led relativo à selecção:
F: Led que assinala a modalidade de
selecção do tipo de material a cortar.
G: Led que assinala a modalidade de
selecção da combinação de gases
PLASMA/SECONDARY
B
G
C
D
H
P
Q: Visor que mostra o tipo de gás secundário
de corte.
R: Visor que mostra a pressão do gás plasma
durante o corte.
R
S
W
V
T
A
Q
F
E
U
I
X
L
N
Y
O
M
200
K
Z
Fig. 21
S: Visor que mostra a pressão do gás plasma
no arranquene.
T: Visor que mostra a pressão do gás secundá
rio no arranquee.
U: Visor que mostra a pressão do gás secundá
rio durante o corte
V: Botão de selecção dos canais de gás plasma
PRE/CUT FLOW e secondary PRE/CUT FLOW.
W: Botão de confirmação da programação dos
parâmetros: painel pronto para CUT, MARK
ou TEST.
X:
Led de ajuda na regulação da pressão correcta
dos gases:
-pressão baixa = led esquerdo aceso.
-pressão alta = led direito aceso.
-pressão correcta = ambos os leds acesos.
Y: Manípulos de regulação da pressão dos
gases do painel PGC-3.nsole PGC-3.
SELECÇÃO
(premindo o botão E)
Z: Led que assinala a activação do painel PGC-2.
K: Manípulo de regulação da pressão dos
gases do painel PGC-2.
4.2.1 Preparação e execução do corte (CUT)
Depois de ter ligado o equipamento no interruptor situado
no painel frontal do gerador, o acendimento do led CUT
B (ver Fig.21) indica que a máquina está na modalidade
“corte”. Primeiro é necessário efectuar uma série de selecções/regulações e portanto certifique-se que o botão
RUN não esteja premido (visor PREFLOW e CUTFLOW
da Fig.21 do fluxo dos gases PLASMA e SECONDARY
desligados).
A primeira preparação a efectuar, em sequência, é a selecção indicada na tabela 1.
Mantendo premido o botão na selecção da corrente (led
I aceso), entra-se na modalidade fina indicada pelo led
intermitente. Depois é possível regular a corrente, com
passos de 1A, em intervalos pré-definidos: [20-50A], [7090A], [110-120A].
A segunda preparação a efectuar, em sequência, é a regulação indicada na tabela 2.
DESCRIÇÃO
tipo de material a cortar
SELECÇÃO
(rodando o manípulo O)
MS = Aço macio
SS = Aço inox.
AL = Alumínio
t
combinação de gases
(PLASMA/SECONDARY)
adequada ao material escolhido
AIR/AIR - O2/AIR
O2/O2 - N2/N2
F5/N2 - H35/N2
Espessura do material a cortar
Ver tabelas de corte
Corrente de corte aconselhada para a
combinação (MAT/GÁS/mm) escolhida
Ver tabelas de corteo
Velocidade de corte aconselhada para a
combinação (MAT/GÁS/mm/A) escolhida
Ver tabelas de corte
Diâmetro do bico a usar para a combinação (MAT/GÁS/mm/A) escolhida
Ver tabelas de corte
t
t
t
t
Tab. 1
201
SELECÇÃO
(premindo o botão V)
REGULAÇÃO
(rodando o manípulo Y)
DESCRIÇÃO
Acendimento do visor R
PLASMA CUTFLOW
Até ao acendimento simultâneo
dos dois leds em seta X
Acendimento do visor S
PLASMA PREFLOW
Até ao acendimento simultâneo
dos dois leds em seta X
Acendimento do visor T
SECONDARY PREFLOW
Até ao acendimento simultâneo
dos dois leds em seta X
Acendimento do visor U
SECONDARY CUTFLOW
Até ao acendimento simultâneo
dos dois leds em seta X
t
t
t
Tab. 2
Premindo uma vez o botão SET, o fluxo de gás, para cada
canal, fica activo por 10 s: depois é necessário premi-lo
novamente se desejar continuar a regulação.
Premindo novamente o botão SET após a última regulação, sai-se da modalidade de regulação. Premindo mais
uma vez o botão regressa-se à primeira regulação e assim por diante.
Os leds em seta abaixo do visor do respectivo canal indicam o sentido de regulação do manípulo: se estiver aceso o da esquerda é necessário aumentar o fluxo (sentido
horário), vice-versa para o da direita (sentido anti-horário). Ao alcançar o fluxo correcto, em função da selecção
efectuada na Tab. 1, obtém-se o acendimento de ambos.
Saídos da modalidade de regulação, após a preparações acima mencionadas, deve-se premir o botão RUN:
acendem-se assim todos os visores relativos aos canais
PLASMA e SECONDARY e o gerador está pronto para
o corte. No caso em que tenha sido seleccionado o gás
H35 ou F5 acende-se o led do painel do gás PGC-2.
N.B. ao ligar o equipamento, fica memorizada a última
programação de trabalho (por ex.: MAT-GÁS-mm-A). Se,
na regulação seguinte for trocado o tipo de gás, é então
efectuado automaticamente o “purge” ou seja, primeiro
são esvaziados os tubos e depois é efectuada uma lavagem com fluxo activo durante aproximadamente 10 s.
Depois do sinal de arranque do pantógrafo, activa-se automaticamente a sequência seguinte:
-Preflow de 0,5 s com o gás seleccionado.
-Impulso de Alta tensão / Alta frequência.
-Acendimento do arco piloto.
-Transferência do arco plasma (envio ao CNC do sinal
“arc transfer”).
-Início do movimento na superfície x-y do CNC no final do
“pierce delay time”.
Ao sinal de paragem do pantógrafo, activa-se automaticamente a sequência seguinte:
-Desligamento do arco plasma.
-Final do movimento na superfície x-y do CNC.
-Postflow com o gás seleccionado.
202
4.2.2 Preparação e execução da marcação (MARK)
Depois de ter ligado o equipamento, no interruptor situado no painel frontal do gerador, o acendimento do led
MARK indica que a máquina está na modalidade “marcação”. Primeiro é necessário efetuar uma série de seleções/regulações e portanto é necessário certificar-se
que o botão RUN não esteja premido (visor PREFLOW-CUTFLOW da Fig.21 do fluxo dos gases PLASMA e SECONDARY desligados).
A prima configuração a efetuar, em sequência, é a da Tab. 3.
Para a segunda configuração consultar a da Tab. 2 com
as respetivas notas.
SELECÇÃO
(premindo o
botão E)
DESCRIÇÃO
SELECÇÃO
(rodando o
manípulo O)
tipo de material a
marcar
MS = Aço
macio
SS = Aço inox.
AL = Alumínio
combinação de
gases
(PLASMA/SECONDARY)
adequada ao material escolhido
Ar/Ar
Corrente de corte
aconselhada para a
combinação (MAT/
GÁS/mm) escolhida
Ver tabelas de
corte
t
t
Tab. 3
4.2.3 Execução do teste de vedação do gás (TEST)
Depois de ter ligado o equipamento, no interruptor situado no painel frontal do gerador, o acendimento do led
TEST indica que a máquina está na modalidade “teste”.
Deve-se executar periodicamente o teste de vedação, da
T01 a T05, para verificar eventuais fugas de gás pelos
tubos, desde a entrada dos mesmos na parte traseira da
consola do gás até à entrada da consola das válvulas.
Além disso, o teste de fluxo TF6 permite verificar o fluxo
do canal auxiliar AUX.
É possível verificar cada canal individualmente, como ilustrado na Tab. 4:
SELECÇÃO
(rodando o manípulo O)
DESCRIÇÃO
Teste do canal air / air
t
Teste do canal N2 / N2
t
4.2.4.1 Preparação e execução da Marcação Spot
(SPOT MARK)
A marcação spot é um tipo especial de marcação onde
o traço consiste num ponto, ao contrário de uma linha
ou qualquer desenho próprios da marcação normal (ver a
modalidade de trabalho MARK, par.4.2.2).
Depois de ter definido alguns parâmetros da consola do
gás, é possível gerir e executar a marcação spot diretamente pelo CNC, mantendo os mesmos parâmetros de
corte e os mesmos consumíveis.
Regular os parâmetros de spot marking abaixo-indicados, selecionáveis em sequência premindo o botão E:
Depois das regulações acima descritas, através de um
sinal digital nos respetivos pinos (ver a Fig.14) passa-se
da modalidade corte à de marcação spot (CUT/SPOT
MARK).
SELECÇÃO
(premindo o
botão E)
Teste do canal O2 / O2
DESCRIÇÃO
SELECÇÃO
(rodando o
manípulo O)
SEN
Spot Enable
(habilita/inabilita a
função
de marcação spot)
OFF = inabilitada
ON = habilitada
SI
Spot Current
(corrente de
marcação spot)
De 10 a 39 A
ST
Spot Time
(tempo de
marcação spot)
OFF*
De 0.01 a 1.00 s
t
Teste do canal H35 / --
t
t
Teste do canal Ar / Ar
t
t
Teste do canal AUX
t
Teste completo (sequência automática temporizada de T01, T02, T03,
T04, T05, T06)
Tab. 4
Premindo o botão RUN, inicia-se o teste selecionado: primeiro, a máquina executa uma “purga”, depois são enchidos os tubos com o gás e depois desativadas as eletroválvulas de INLET GAS e as presentes na consola das
válvulas.
Se não são detetadas perdas durante o tempo de teste,
por exemplo com AIR/AIR, o visor da consola de gás mostra a mensagem OK AIR (idem para os outros gases: OK
N2, OK O2, OK H35 e OK Ar).
No caso em que tenha sido selecionado o teste T04, durante o TESTE acende-se o led da consola do gás PGC-2.
4.2.4 Funções suplementares (Segundas funções)
Nas descrições seguintes, faz-se referência à Fig.21.
Com o equipamento ligado e na modalidade inativa (nenhum RUN: visor R,S,T,U desligados), entrar no menu “segundas funções” premindo simultaneamente os botões
A e E.
Tab. 5
* nesse caso, a duração do spot é gerida pelo sinal de
Start/Stop do pantógrafo. Se, pelo contrário, for definido o tempo, então esse valor representa a duração
máxima do spot desde o sinal de arco.
4.2.4.2 Gestão da corrente nos cantos da peça em
elaboração (CORNER)
A redução da corrente nos cantos da peça em elaboração
é uma funcionalidade útil quando associada à redução da
velocidade de cortes nos mesmos. Desse modo eliminase a remoção excessiva de metal no canto.
Depois de ter definido alguns parâmetros da consola do
gás, é possível gerir e executar a função Corner diretamente pelo CNC, mantendo os mesmos parâmetros de
corte e os mesmos consumíveis.
Regular os parâmetros de corner abaixo indicados, selecionáveis em sequência premindo o botão E.
203
SELECÇÃO
(premindo o
botão E)
DESCRIÇÃO
SELECÇÃO
(rodando o
manípulo O)
CEN
Corner Enable
(habilita/inabilita a
função corner)
OFF = inabilitada
ON = habilitada
CI
Corner Current
(percentagem da
corrente de corner
em relação à corrente
de corte)
o operador pode regular o valor da corrente de corner
diretamente no painel da consola do gás, atuando no
manípulo O.
Na figura abaixo, temporização dos sinais:
t
Sinal de Corner
De 50 a 100% *
Corrente de corte
t
CSD
Corner Slope Down
(pendência da rampa
de descida da corrente)
Corrente de corner
De 1 a 100 A/
(s/100)
t
CSU
Corner Slope Up
(pendência da rampa
de subida da corrente)
De 1 a 100 A/
(s/100)
Tab. 6
* A regulação da corrente de corner está dependente
da posição do switch #2 do banco DIP3 presente na
placa remote (ver a Fig.15).
Com o switch #2 na posição OFF (configuração predefinida) o valor da corrente de corner é regulado diretamente
pelo pantógrafo através da respetiva entrada analógica
(0-10V) (ver o kit opcional art. 425) de acordo com a relação descrita na tabela 7
ENTRADA
ANALÓGICA
CORRENTE
DE CORNER
VALOR
ATUADO
0V
50%
½ da corrente de
corte
…
…
…
5V
75%
¾ da corrente de
corte
…
…
…
10V
100%
igual à corrente
de corte
Tab. 7
No caso em que essa entrada analógica (0-10V) esteja
desligada, o valor da corrente de corner permanece fixo
no valor 50% (por defeito) da corrente de corte.
Vice-versa com o switch #2 na posição ON, a entrada analógica acima descrita é ignorada pelo gerador e
204
4.2.4.3 Gestão do tempo de arrefecimento do maçarico no fim do corte
No fim de cada corte da peça em elaboração, reativa-se
o fluxo de gás secundário para arrefecer o maçarico. A
duração desse fluxo depende da corrente de corte e aumenta em função da própria corrente.
Por vezes pode ser útil reduzir essa duração, em caso de
trabalhos especiais.
O operador pode regular o valor do tempo de Post-Flow
(PoF) diretamente no painel da consola do gás atuando
no manípulo O. Em particular, pode reduzir esse tempo
da duração máxima, dependente da corrente de corte definida, até um mínimo de 5 segundos.
SELECÇÃO
(premindo o
botão E)
PoF
SELECÇÃO
(rodando o
manípulo O)
De 5 a T s
Post Flow
(duração do fluxo (T=duração máx.
de arrefecimento em
segundos,
do maçarico no dependente da
fim do corte)
corrente de corte)
DESCRIÇÃO
4.2.4.4 Visualização da vazão do líquido refrigerante
(H2O)
Nessa modalidade é possível visualizar a vazão, no visor
N, em litros/min, do líquido de arrefecimento; normalmente o seu valor é de aproximadamente 3 litros/minuto.
4.2.4.5 Execução do corte em chapas furadas ou
grelhas (SR)
Frequentemente, para cortar chapas furadas ou grelhas,
é útil ativar a função Self Restart. Com essa função ativada, o gerador reacende o arco sempre que este se interrompe. Também é necessário configurar o pantógrafo
para cortes deste tipo.
SELECÇÃO
(premindo o
botão E)
SR
DESCRIÇÃO
SELECÇÃO
(rodando o
manípulo O)
Self Restart
(habilita/inabilita
a função
de self restart)
OFF = inabilitada
ON = habilitada
4.2.4.6 Regulação fina da corrente à distância (RRI)
Essa funcionalidade, sempre presente no menu “segundas funções” da consola do gás, necessita do kit opcional art.425.
Consultar o manual de instruções deste último para a descrição completa.
4.2.5 CODICI DI ERRORE
DESCRIÇÃO DO ERRO
Start premido no acendimento ou no rearme
(passagem à modalidade RUN) do gerador
CÓDIGO
POSSÍVEL SOLUÇÃO
TRG
Desligar o gerador, remover o comando de start e reacen(Err. 53) der o gerador.
Sobrecarga de temperatura do transformador
Verificar eventuais entupimentos dos tubos do circuito
TH0
de potência
arrefecimento ou do maçarico. Verificar o estado do
(Err. 93) de
fusível da bomba. Limpar o radiador.
Sobrecarga de temperatura dos módulos:
IGBT 1 / IGBT 2
Não desligar o gerador, para manter o ventilador a funcioTH1
nar e obter assim um arrefecimento rápido. O restabele(Err. 74) cimento do funcionamento normal é automático quando
a temperatura regressa aos limites consentidos. Se o
TH2
(Err. 77) problema persistir, contactar o Serviço de Assistência
CEBORA.
Fluxo inferior ao limite mínimo do liquido de
arrefecimento
eventuais entupimentos dos tubos do circuito
H2O/ Verificar
de
arrefecimento
do maçarico. Verificar o estado do
(Err 75) fusível da bomba.ou
Limpar o radiador.
Pressão baixa num canal de alimentação de
gás
Aumentar a pressão do respetivo gás no manípulo situado
GAS LO no painel frontal da consola do gás. Verificar também a
(Err. 78) pressão de alimentação do gás, a qual deve ser aproximadamente 8 bar.
Porta aberta no gerador ou no módulo de
ignição HV19-1 ou HV19-PVC
OPN Verificar o fecho da tampa do gerador e/ou da unidade
(Err. 80) HV19-1 ou HV19-PVC.
CNC desligado, em emergência ou não ligado ao gerador
rob
Ligar o CNC, sair da emergência, verificar a ligação do
(Err. 90) gerador ao CNC.
Erro interno na memória do microprocessador
Err 2
Contatar o Serviço de Assistência CEBORA.
O gerador não comunica com a consola do
gás
Err 6
Verificar a ligação entre o gerador e a consola do gás. Se
o problema persistir, contactar o Serviço de Assistência
CEBORA.
O gerador não comunica com a o circuito
interface
Err 7
Contactar o Serviço de Assistência CEBORA.
A consola do gás não comunica com o gerador
Err 9
Verificar a ligação entre o gerador e a consola do gás. Se
o problema persistir, contactar o Serviço de Assistência
CEBORA.
Tensão contínua inferior ao valor mínimo
aceite no módulo IGBT2
Err 15
Contactar o Serviço de Assistência CEBORA.
Tensão contínua inferior ao valor mínimo
aceite no módulo IGBT1
Err 16
Contactar o Serviço de Assistência CEBORA.
Detetada corrente no módulo IGBT 1, com o
arco desligado
Err 30
Contactar o Serviço de Assistência CEBORA.
Detetada corrente no módulo IGBT2, com o
arco desligado
Err 31
Contactar o Serviço de Assistência CEBORA.
Medição fora da escala da corrente, no
módulo IGBT1, durante o corte
Err 35
Contactar o Serviço de Assistência CEBORA.
Medição fora da escala da corrente, no
módulo IGBT2, durante o corte
Err 36
Contactar o Serviço de Assistência CEBORA.
205
DESCRIÇÃO DO ERRO
CÓDIGO
POSSÍVEL SOLUÇÃO
Detetada corrente no circuito de arco piloto,
com o arco desligado.
Err 39
Contactar o Serviço de Assistência CEBORA.
Tensão perigosa: avaria no circuito de potência
Err 40
Contactar o Serviço de Assistência CEBORA.
Detetada corrente no circuito de arco piloto,
durante o corte
Err 49
Contactar o Serviço de Assistência CEBORA.
Err 55
Substituir o elétrodo e/ou a agulheta. Verificar a montagem correta dos consumíveis em relação ao tipo de
trabalho. Verificar também se o gás de corte está certo.
Elétrodo consumido
Erro de alinhamento entre as versões de
firmware do: gerador, consola do gás, módulo interface CNC; ou, erro durante a fase de
auto upgrade atuada pelo gerador
fase L1 inferior ao mínimo
Contactar o Serviço de Assistência CEBORA.
Err 58
Err 61
Verificar os fusíveis do quadro elétrico ao qual está ligado
o cabo de rede do gerador. Se o problema persistir, contactar o Serviço de Assistência CEBORA.
Err 62
Verificar os fusíveis do quadro elétrico ao qual está ligado
o cabo de rede do gerador. Se o problema persistir, contactar o Serviço de Assistência CEBORA.
Err 63
Verificar os fusíveis do quadro elétrico ao qual está ligado
o cabo de rede do gerador. Se o problema persistir, contactar o Serviço de Assistência CEBORA.
Err 64
Verificar os fusíveis do quadro elétrico ao qual está ligado
o cabo de rede do gerador. Se o problema persistir, contactar o Serviço de Assistência CEBORA.
Esvaziamento dos tubos do gás não completado ou pressão alta num canal de alimentação do gás
Err 79
Verificar os consumíveis ou reduzir a pressão de alimentação.
Consola do gás não ligada ao gerador
Err 81
Contactar o Serviço de Assistência CEBORA.
Falta de ligação entre as consolas do gás
PGC-3 e PGC-2 ou APGC-1 e APGC-2
Err 82
Verificar a ligação entre o módulo PGC-3 ou APGC-1 (o
superior) e o módulo PGC-2 ou APGC-2 (o inferior)
fase L1 superior ao máximo
fase L2 inferior ao mínimo
fase L2 superior ao máximo
206
4.3 DESCRIÇÃO DO PAINEL DA CONSOLA DO GÁS
AUTOMÁTICA (FIG. 22)
O painel frontal da consola do gás automática mostra um
led multifuncional, o qual define o seu estado.
Em particular:
Fase
Cor do LED
Descrição
Ausência de aliDesligado
mentação da placa
eletrónica interna
Ligação do
Problemas no microVermelho
gerador
processador da placa
contínuo
eletrónica interna
Vermelho/Ver- Aguardar comunide alternado cação com o gerador
Vermelho/Ver- Falta de comunicação
de alternado com o gerador
lento
Em regime
Verde
Funcionamento
contínuo
regular
Para a gestão da consola do gás automática (configuração dos parâmetros de corte e configuração do estado
de RUN) é necessário ligar o painel remoto art.460. Consultar o manual de instruções desse artigo para a descrição do funcionamento.
Vice-versa, com uma interface digital CANopen entre o
pantógrafo/robô e o gerador e na ausência do art.460, é
necessário ter um aplicativo específico no controlo.
A=led multifuncional
A
Fig. 22
207
4.4 QUALIDADE DO CORTE
São diversos os parâmetros e as combinações desses que
influenciam a qualidade do corte: neste manual estão indicadas, na secção Tabelas de Corte, as regulações melhores para o corte de um determinado material. Todavia,
devido às inevitáveis diferenças devidas à instalação em
diferentes pantógrafos e à variação das características dos
materiais cortados, os parâmetros ideais poderão sofrer
pequenas variações em relação às indicadas nas tabelas
acima indicadas. Os pontos seguintes podem ajudar o utilizador a efectuar pequenas alterações necessárias para a
obtenção de um corte de boa qualidade. Como mostrado
nas tabelas de corte, existem diferentes kits de consumíveis em função da corrente de corte e dos gases usados.
Se houver exigências de elevada produtividade, e portanto necessidade de velocidades de corte elevadas,
deve-se programar a corrente máxima admitida e o bico
de diâmetro maior. Vice-versa, se a atenção for dirigida
à qualidade do corte (maior esquadria e sulco de corte
(kerf) mais estreito) deve-se programar a corrente mínima
admitida para o material e a espessura em trabalho.
PROBLEMA
Corte inclinado
Antes de efectuar qualquer regulação, verifique se:
O maçarico está perpendicular à superfície de corte.
O Eléctrodo, o bico, o porta-bico H2O e a protecção do
bico não estejam demasiado gastos e que a sua combinação corresponde ao trabalho desejado.
A direcção de corte, em função da figura a obter, esteja correcta. Lembre-se que o lado melhor de um corte é sempre
o direito em relação à direcção de movimento do maçarico
(o difusor de plasma usado tem os furos no sentido horário).
No caso em que se devam cortar grandes espessuras,
deve-se prestar uma atenção especial durante a fase de
afundamento: em particular, tentar retirar a acumulação
de material fundido em redor do furo de início do corte,
de modo a evitar fenómenos de arco duplo quando o maçarico passa novamente no ponto de início. Para além
disso, mantenha sempre limpa a protecção do bico de
eventuais resíduos de metal fundido que aí se tenham
acumulado.
A tabela 3 indica alguns dos problemas mais frequentes e
a respectiva solução.
CAUSA
SOLUÇÃO
Eléctrodo ou bico gastos
Substituir ambos
Stand off demasiado alto
Abaixar o stand off
Velocidade de corte demasiado elevada Regular a velocidade
Velocidade de corte demasiado elevada Regular a velocidade
Penetração insuficiente
Presença de “rebarbas de
baixa velocidade” *
Presença de “rebarbas de
alta velocidade” **
Bordo de corte arredondado
*
Bico com diâmetro muito grande em
relação à corrente definida
Verificar as Tabelas de Corte
Espessura excessiva da peça em laboração em relação à corrente definida
Aumentar a corrente de corte
Cabo de terra com mau contacto
eléctrico com a superfície de corte
Verificar o aperto do terminal de
terra ao CNC
Velocidade de corte demasiado baixa
Regular a velocidade
Corrente de corte demasiado elevada
Diminuir a corrente de corte
Stand off demasiado baixo
Alçar o stand off
Velocità di taglio troppo alta
Regular a velocidade
Corrente de corte demasiado baixa
Aumentar a corrente de corte
Stand off demasiado alto
Abaixar o stand off
Velocidade de corte demasiado elevada Regular a velocidade
Stand off demasiado alto
Abaixar o stand off
As rebarbas de baixa velocidade (low speed dross) são rebarbas espessas, de forma globular, facilmente elimináveis. O sulco de corte (kerf) é bastante amplo.
** As rebarbas de alta velocidade (high speed dross) são rebarbas finas, difíceis de eliminar. A parede do corte,
em caso de velocidade muito elevada, apresenta-se muito rugosa.
Tab. 7
208
4.5 MANUTENÇÃO DO EQUIPAMENTO
Uma manutenção correta do equipamento assegura o
desempenho ideal e prolonga a vida útil de todos os seus
componentes, incluindo as partes consumíveis. Portanto,
aconselha-se a execução dos trabalhos listados na tabela seguinte.
Período
Trabalhos de manutenção
Verificar a pressão correta dos gases de
Diariamente
alimentação
Verificar o funcionamento correto das
ventoinhas do gerador, do grupo de
arrefecimento e da consola do gás
SemanalVerificar o nível do líquido refrigerante
mente
Limpar as roscas do maçarico e verificar que não haja sinais de corrosão ou
descargas elétricas
Verificar a presença de fendas, abrasões
ou fugas nas conexões do gás, água e
Mensalmente elétricas
Executar o programa TEST na consola
do gás.
Substituir o líquido refrigerante presente
no equipamento
Limpar os filtros, externos e do depósiSemestralto, do grupo de arrefecimento;
mente
Limpar o filtro da consola do gás
Substituir os O-ring do maçarico, encomendando o kit art.1400
Para todos os componentes:
• Limpar o interior com ar comprimido (limpo, seco e
sem óleo) para eliminar as acumulações de pó. Se
possível, usar um aspirador;
• Verificar se as ligações elétricas estão bem apertadas
e não apresentam sobreaquecimentos.
Para cada componente:
Componente Trabalhos de manutenção
Limpar com ar comprimido os radiadoGerador
res dos módulos IGBT, dirigindo o jato
de ar para os mesmos.
Limpar o radiador com ar comprimido,
Grupo de ar- dirigindo o jato de ar para o mesmo.
refecimento Verificar a presença de fendas ou fugas
no circuito hidráulico interno.
Consola do
Verificar a presença de fendas ou fugas
gás
no circuito pneumático interno.
Consola das Verificar a presença de fugas no circuito
válvulas
pneumático interno.
Verificar se o espinterómetro não se
apresenta demasiado negro e que seja
respeitada a distância correta entre as
Unidade de
pontas;
ignição
Verificar a presença de fendas ou fugas
no circuito hidráulico interno.
Verificar também, periodicamente, a ligação à terra do
equipamento. Em particular, seguindo o esquema da
fig.24, verificar se os cabos estão todos bem apertados,
entre o parafuso e a porca.
Se, após uma verificação, se nota um componente demasiado consumido, ou com funcionamento irregular, contactar o Serviço de Assistência CEBORA.
Para uma manutenção das partes internas dos vários
componentes do equipamento, pedir a intervenção de
pessoal qualificado. Em especial, aconselha-se executar
periodicamente os trabalhos a seguir indicados.
209
5 APÊNDICE
FICHA DE SEGURANÇA ITACA GP 73190-BIO
Ficha de segurança de 8/7/2013, revisão 1
SECÇÃO 1: Identificação da substância ou da mistura e da sociedade/empresa
1.1. Identificador do produto
Identificação da mistura:
Nome comercial:
Código comercial:
Glicol propilénico e toliltriazóis de sódio em solução aquosa
ITACA GP 73190-BIO
02290
1.2. Usos pertinentes identificados da substância ou mistura e usos desaconselhados
Uso recomendado:
Bacteriostático anticorrosivo/anticongelante
1.3. Informações acerca do fornecedor da ficha de dados de segurança
Fornecedor:
I.T.A.C.A. S.r.l.- Via Remigia, 19 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO)
Tel. +39 051 6257493 - Fax +39 051 6255978
Pessoa competente responsável da ficha de segurança: email:
[email protected]
1.4. Número de telefone de emergência: +39 051 3140161 (horário: 9:00-12:30, 14:30-18:00)
SECÇÃO 2: Identificação dos perigos
2.1. Classificação da substância ou da mistura
Critérios das Diretivas 67/548/CE, 99/45/CE e emendas posteriores:
Propriedades/Símbolos:
Nenhuma.
Efeitos físico-químicos nocivos para a saúde humana e para o ambiente: Nenhum outro perigo
2.2. Elementos do rótulo
A substância não deve ser considerada perigosa nos termos da diretiva 67/548/CEE e adaptações posteriores .Disposições especiais em função do Anexo XVII do REACH e adaptações posteriores: Nenhuma
2.3. Outros perigos
Substâncias vPvB: Nenhuma - Substâncias PBT: Nenhuma
Outros perigos:
Nenhum outro perigo
SECÇÃO 3: Composição/informações acerca dos ingredientes
3.1. Substâncias: N.A.
3.2. Misturas
Contém:
4(ou 5)-metil-1H-benzotriazol de sódio
n.º CAS: 64665-57-2
n.º EINECS: 265-004-9
n.º Registo REACH: n.d.
Substância em regime de auto classificação de acordo com o art. 13 do Regulamento (CE) n.º1272/2008 e smi:
Percentagem
Símbolo
Perigos
Frases
< 0,5%
Tox. aguda oral, cat.4
H302
Outras indicações: o texto da advertência dos perigos citados pode ser consultado no capítulo 16
SECÇÃO 4: Medidas de pronto-socorro
4.1. Descrição das medidas de pronto-socorro
Em caso de contacto com a pele:
Lavar abundantemente com água e sabão.
Em caso de contacto com os olhos: lavar imediatamente e abundantemente com água e consultar um
médico.
Em caso de ingestão:
Não provocar vómitos de modo nenhum. CONSULTAR
IMEDIATAMENTE UM MÉDICO.
Em caso de inalação:
Levar o acidentado para o ar livre e mantê-lo quente e em repouso.
210
4.2. Sintomas e efeitos principais, quer agudos, quer retardados Nenhum
4.3. Indicação da eventual necessidade de consultar imediatamente um médico e de tratamentos especiais
Tratamento:
Nenhum
SECÇÃO 5: Medidas anti-incêndio
5.1. Meios de extinção
Meios de extinção adequados: Água. - Dióxido de carbono (CO2).
Meios de extinção que não devem ser utilizados por razões de segurança: Nenhum em especial.
5.2. Perigos especiais derivados da substância ou da mistura
Não inalar os gases produzidos pela explosão e pela combustão.
A combustão produz fumo denso.
5.3. Recomendações para os encarregados da extinção de incêndios
Utilizar sistema de respiração adequados.
Recolher separadamente a água contaminada, utilizada para extinguir o incêndio. Não despejá-la na rede
de esgotos.
Se possível, por questões de segurança, afastar da área de perigo imediato todos os recipientes não atingidos.
SECÇÃO 6: Medidas em caso de derramamento acidental
6.1. Precauções pessoais, dispositivos de proteção e procedimentos em caso de emergência
Usar os dispositivos de proteção individual.
Afastar as pessoas para um local seguro.
Consultar as medidas de proteção expostas nas alíneas 7 e 8.
6.2. Precauções ambientais
Impedir a penetração no solo/subsolo. Impedir o defluxo para as águas superficiais ou para a rede de esgotos.
Recolher a água de lavagem contaminada e eliminá-la.
Em caso de fuga de gás ou penetração em cursos de água, solo ou esgotos, informar as autoridades competentes.
Material adequado para a recolha: material absorvente, orgânico, areia
6.3. Métodos e materiais para a recolha e para a limpeza
Lavar com água abundante.
6.4. Referência a outras secções
Ver também os parágrafos 8 e 13
SECÇÃO 7: Manipulação e armazenamento
7.1. Precauções para um manuseamento em segurança
Evitar o contacto com a pele e os olhos, a inalação de vapores e fumos.
Não utilizar recipientes vazios antes de terem sido limpos.
Antes das operações de transferência, certificar-se que não haja resíduos de materiais incompatíveis nos
recipientes.
As roupas contaminadas devem ser substituídas antes de entrar em refeitórios.
Não comer nem beber durante o trabalho.
Consultar também o parágrafo 8 para os dispositivos de proteção aconselhados.
7.2. Condições para o armazenamento em segurança, incluindo eventuais incompatibilidades
Manter afastado de alimentos, bebidas e rações.
Matérias incompatíveis:
Nenhuma em especial. Consultar também o parágrafo 10.
Indicação para os locais: Locais bem arejados.
7.3. Usos finais específicos
Nenhum uso especial
SECÇÃO 8: Controlo da exposição/proteção individual
8.1. Parâmetros de controlo
Não estão disponíveis limites de exposição durante o trabalho
Valores limite de exposição DNEL: N.A.
Valores limite de exposição PNEC: N.A.
211
8.2. Controlos da exposição
Proteção dos olhos:
Não é necessária para o uso normal. Trabalhar sempre de acordo com as boas
práticas de trabalho.
Proteção da pele:
Não é necessária qualquer precaução especial para o uso normal.
Proteção das mãos:
Não é necessária para o uso normal.
Proteção respiratória:
Não é necessária para o uso normal.
Riscos térmicos:
Nenhum
Controlos da exposição ambiental:
Nenhum
SECÇÃO 9: Propriedades físico-químicas
9.1. Informações acerca das propriedades físico-químicas fundamentais
Aspeto e cor:
líquido incolor
Cheiro:
percetível
Limite de cheiro:
indeterminado
pH:
8,4
Ponto de fusão/congelamento: -15 °C
Ponto de ebulição inicial e intervalo de ebulição:
102/105°C a 760 mmHg
Inflamabilidade de sólidos/gases:
não aplicável
Limite superior/inferior de inflamabilidade ou de explosão:
Inf 3,2%-Sup. 15,3%
Densidade dos vapores:
1,9 (ar=1)
Ponto de inflamação:
110°C (v.a.) ° C
Velocidade de evaporação:
indeterminada
Pressão do vapor:
< 8 Pa a 20°C
Densidade relativa:
1,02-1,04 g/cm3 20°C
Hidrossolubilidade:
completa
Solubilidade em óleo:
indeterminada
Coeficiente de repartição (n-otanol/água):
não aplicável
Temperatura de autoignição:
indeterminada
Temperatura de decomposição: n.d.
Viscosidade:
40 mPa/s
Propriedades explosivas:
não aplicável
Propriedades comburentes:
não aplicável
9.2. Outras informações
Miscibilidade:
água, álcool, acetona, glicóis éteres
Lipossolubilidade:
indeterminada
Condutibilidade:
8+-2 uS/cm
Propriedades características dos grupos de substâncias
Não relevante
SECÇÃO 10: Estabilidade e reatividade
10.1. Reatividade:
Estável em condições normais
10.2. Estabilidade química:
Estável em condições normais
10.3. Possibilidade de reações perigosas
Pode formar gases inflamáveis em contacto com metais elementares (álcalis e terras alcalinas), nitretos,
agentes redutores fortes.
Pode inflamar-se em contacto com ácidos minerais oxidantes, metais elementares (álcalis e terras alcalinas), nitretos, peróxidos e hidroperóxidos orgânicos, agentes oxidantes e redutores.
10.4. Condições a evitar:
Estável em condições normais
10.5. Materiais incompatíveis:
Nenhuma em especial.
10.6. Produtos de decomposição perigosos: Nenhum.
SECÇÃO 11: Informações toxicológicas
11.1. Informações acerca dos efeitos toxicológicos
Informações toxicológicas relativas à substância: ITACA GP 73190-BIO
b) corrosão/irritação cutânea:
Teste: LC50 - Via: Inalação - Espécie: Rato 5 mg/l - Duração: 1h
Teste: LC50 - Via: Oral - Espécie:
Rato 2000 mg/kg
Teste: LC50 - Via: Pele - Espécie:
Coelho 2000 mg/kg
212
Salvo se especificado em contrário, os dados requeridos pelo Regulamento 453/2010/CE abaixo indicados
devem ser considerados N.A.: a) toxicidade aguda;
b) corrosão/irritação cutânea;
c) lesões oculares graves/irritações oculares graves;
d) sensibilização respiratória ou cutânea;
e) mutagenicidade das células germinais;
f) carcinogenicidade;
g) toxicidade para a reprodução;
h) toxicidade específica para órgãos alvo (STOT) — exposição individual;
i) toxicidade específica para órgão alvo (STOT) — exposição contínua;
j) perigo em caso de aspiração.
SECÇÃO 12: Informações ecológicas
12.1. Toxicidade
Utilizar de acordo com as boas práticas de trabalho, evitando derramar o produto no meio ambiente.
ITACA GP 73190-BIO
a) Toxicidade aquática aguda: Endpoint: LC50 - Espécie: Peixes 54900 mg/l - Duração h: 96
Endpoint: EC50 - Espécie: Dáfnias 34400 mg/l - Duração h: 48
Endpoint: LC50 - Espécie: Algas 19000 mg/l - Duração h: 96
c) Toxicidade para as bactérias: Endpoint: EC50 26800 mg/l - Duração h: 0,5
12.2. Persistência e degradabilidade
ITACA GP 73190-BIO
Biodegradabilidade:
Rapidamente degradável - Teste: N.A. - Duração: N.A. - %: 90 - Notas::
(% média) Teste MITI - 28 d
12.3. Potencial de bioacumulação
ITACA GP 73190-BIO
Bioacumulação:
Duração:
Não bioacumulável - Teste: BCF - Fator de bioconcentração - 0,92 N.A. - Notas:: log P (o/w)
12.4. Mobilidade no solo:
N.A.
12.5. Resultados da avaliação PBT e vPvB
Substâncias vPvB:
Nenhuma
Substâncias PBT:
Nenhuma
12.6. Outros efeitos adversos:
Nenhum
SECÇÃO 13: Considerações acerca da eliminação
13.1. Métodos de tratamento dos lixos
Recuperar, se possível. Proceder de acordo com as disposições locais e nacionais vigentes.
SEZIONE 14: Informazioni sul trasporto
14.1. Numero ONU
14.2. Nome di spedizione dell’ONU
ADR Non soggetto
IATA Non soggetto
IMDG Non soggetto
14.3. Trasporto di rinfuse secondo l’allegato II di MARPOL 73/78 ed il codice IBC: N.A.
SECÇÃO 15: Informações acerca da regulamentação
15.1. Normas e legislação sobre a saúde, segurança e ambiente, específicas para a substância ou mistura
Dec. Leg. n.º 52 de 3/2/1997 (Classificação, embalagem e rotulagem de substâncias perigosas)
Dec. Leg. n.º 65 de 14/3/2003 (Classificação, embalagem e rotulagem de preparações perigosas)
Dec. Leg. n.º 25 de 2/2/2002 (Riscos derivados de agentes químicos durante o trabalho)
D.M. Trabalho 26/02/2004 (Limites de exposição profissional)
D.M. 03/04/2007 (Atuação da Diretiva n.º 2006/8/CE)
Regulamento (CE) n.º 1907/2006 (REACH)
Regulamento (CE) n.º 1272/2008 (CLP)
Regulamento (CE) n.º 790/2009 (ATP 1 CLP)
213
Regulamento (CE) n.º 286/2011 (ATP 2 CLP)
Regulamento (UE) n.º 453/2010 (Anexo I)
Restrições relativas ao produto ou às substâncias contidas em função do Anexo XVII do Regulamento (CE)
1907/2006 (REACH) e adaptações posteriores: Nenhuma
Onde aplicáveis, consultar as seguintes normativas:
Circulares ministeriais 46 e 61 (Aminas aromáticas).
Dec. Leg. n.º 238 de 21 de Setembro de 2005 (Diretiva Seveso Ter).
D.P.R. 250/89 (Rotulagem de detergentes).
Dec. Lei n.º 152 de 3/4/2006 Normas em matéria ambiental
15.2. Avaliação da segurança química: Não
SECÇÃO 16: Outras informações
Este documento foi redigido por um técnico competente em matéria de SDS e que recebeu formação adequada.
Texto das frases utilizadas no parágrafo 3:
Frases R:
nenhuma
Frases H:
H302 Nocivo se ingerido
Principais fontes bibliográficas: ECDIN - Environmental Chemicals Data and Information Network Joint Research Centre, Commission of the European Communities
SAX's DANGEROUS PROPERTIES OF INDUSTRIAL MATERIALS Eight Edition - Van Nostrand Reinold
CCNL - Anexo 1 Instituto Superior de Saúde - Inventário Nacional de Substâncias Químicas
As informações aí contidas baseiam-se nos nossos conhecimentos na data acima indicada. Referem-se
unicamente ao produto indicado e não constituem garantia de qualidades especiais.
O utilizador deve certificar-se da idoneidade e da integridade dessas informações em relação à utilização
específica que deve efetuar.
Esta ficha anula e substitui qualquer edição anterior.
ADR:
Acordo europeu relativo ao transporte internacional por estrada de mercadorias
perigosas.
CAS:
Chemical Abstracts Service (divisão da American Chemical Society).
CLP:
Classificação, Rotulagem, Embalagem.
DNEL:
Nível derivado sem efeito.
EINECS:
Inventário europeu das substâncias químicas europeias existentes no comércio.
GefStoffVO:
Despacho sobre as substâncias perigosas na Alemanha.
GHS:
Sistema global harmonizado de classificação e de rotulagem dos produtos químicos.
IATA:
Associação para o transportes aéreo internacional.
IATA-DGR:
Regulamento sobre as mercadorias perigosas da "Associação para o transporte
aéreo internacional".
ICAO:
Organização internacional para a aviação civil.
ICAO-TI:
Instruções técnicas da "Organização internacional para a aviação civil" (ICAO).
IMDG:
Código marítimo internacional para as mercadorias perigosas
INCI:
Nomenclatura internacional dos ingredientes cosméticos.
KSt:
Coeficiente de explosão.
LC50:
Concentração letal para 50 por cento da população de teste.
LD50:
Dose letal para 50 por cento da população de teste.
LTE:
Exposição a longo prazo.
PNEC:
Concentração prevista sem efeitos.
RID:
Regulamento relativo ao transporte internacional de mercadorias perigosas por
via ferroviária.
STE:
Exposição a curto prazo.
STEL:
Limite de exposição a curto prazo.
STOT:
Toxicidade específica dos órgãos
TLV:
Valor limite.
TWATLV:
Valor limite para a média pesada em 8 horas. (ACGIH Standard).
WGK:
Classe de perigo para as águas (Alemanha).
N.A.
N.A.
N.D.:
214
5.1 KIT OPCIONAL (ART. 425) PARA A CONEXÃO AO
PANTÓGRAFO (FIG. 23)
Para a montagem do kit Art. 425, consultar as respectivas
instruções.
215
5.2 ESQUEMA DE LIGAÇÃO À TERRA DO EQUIPAMENTO(FIG. 24)
Usar cabos de terra de secção igual ou superior a
16 mm2.
Art. 1159....
Art. 470-466
Art. 1166....
Art. 469
Art. 464
Art. 1189....
Art. 1224-1225-1237
Art. 955
Cabo de
alimentação
Ferrite
Barra de cobre
Fig. 24
216
217
SISÄLTÖ
1 TURVAOHJEET .....................................................................................................................219
1.1 VAROITUSKILPI.................................................................................................................219
2 TEKNISET TIEDOT................................................................................................................ 220
2.1 LAITTEEN YLEISKUVAUS................................................................................................. 220
2.2 PLASMA PROF 254 HQC -VIRTALÄHDE..........................................................................221
2.3 KAASUKONSOLI.............................................................................................................. 222
2.3.1 Kaasukonsoli oppaat PGC-3 - PGC-2..................................................................... 222
2.3.2 Kaasukonsoli automaattinen APGC......................................................................... 223
2.4 PVC-VENTTIILIKONSOLI...................................................................................................224
2.5 HV19-1-SYTYTYSLAITE....................................................................................................224
2.6 SYTYTYSLAITE – HV19-PVC-VENTTIILIKONSOLI............................................................225
2.7 CP450G-POLTIN............................................................................................................... 226
2.8 CP251G-POLTIN................................................................................................................227
3 ASENNUS
.....................................................................................................................227
3.1 PAKKAUKSESTA PURKAMINEN JA ASENNUS................................................................227
3.2 VIRTALÄHTEEN LIITÄNTÄ..................................................................................................227
3.2.1 Liitäntä CNC-plasmaleikkuriin.................................................................................. 229
3.2.2 Digitalset signaalit plasmaleikkurin ohjauslaitteesta virtalähteeseen....................... 230
3.2.3 Digitalset signaalit virtalähteestä plasmaleikkurin ohjauslaitteeseen........................231
3.2.4 Analogiset signaalit virtalähteestä plasmaleikkurin ohjauslaitteeseen......................231
3.2.5 Virtalähteen hätäseissignaali.................................................................................... 232
3.3 KAASUKONSOLIN LIITÄNTÄ............................................................................................ 233
3.3.1 Käsin ohjattava PGC-3 ja PGC-2 -kaasukonsoli...................................................... 233
3.3.2 Automaattinen APGC-kaasukonsoli......................................................................... 233
3.3.3 Kaasujen liitäntää koskeva huomautus.................................................................... 234
3.4 CP251G- JA CP450G-POLTTIMIEN LIITÄNTÄ.................................................................. 234
3.4.1 Käyttö plasmaleikkurissa......................................................................................... 234
3.4.2 Käyttö robottijärjestelmässä.................................................................................... 234
3.5 JÄÄHDYTYSNESTETTÄ KOSKEVAT VAATIMUKSET....................................................... 235
4 KÄYTTÖ
.................................................................................................................... 235
4.1 VIRTALÄHTEEN KÄYTTÖPANEELIN KUVAUS................................................................. 235
4.2 KAASUKONSOLIN KÄYTTÖPANEELIN KUVAUS............................................................. 236
4.2.1 Leikkauksen (CUT) valmistelu ja suoritus..................................................................237
4.2.2 Merkkauksen (MARK) valmistelu ja suoritus............................................................ 238
4.2.3 Kaasun tiiviystestin (TEST) suoritus......................................................................... 239
4.2.4 Lisätoiminnot (toiset toiminnot)................................................................................ 239
4.2.4.1 Pistemerkkauksen (SPOT MARK) valmistelu ja suoritus............................. 239
4.2.4.2 Virran ohjaus työstettävän kappaleen kulmissa (CORNER)........................ 239
4.2.4.3 Polttimen jäähdytysajan hallinta leikkauksen jälkeen ................................... 40
4.2.4.4 Jäähdytysnesteen (H2O) virtauksen näyttö.................................................240
4.2.4.5 Reikä- tai ritilälevyjen leikkaus (SR)..............................................................240
4.2.4.6 Virran hienosäätö kauko-ohjauksella (RRI)...................................................241
4.2.5 Virhekoodit................................................................................................................241
4.3 AUTOMAATTISEN KAASUKONSOLIN KÄYTTÖPANEELIN KUVAUS...............................243
4.4 LEIKKAUSLAATU...............................................................................................................244
4.5 JÄRJESTELMÄN HUOLTO.................................................................................................245
5 LIITE
.....................................................................................................................246
5.1 LISÄSETTI (TUOTE 425) PLASMALEIKKURIN LIITÄNTÄÄN..............................................251
5.2 KONEEN MAADOITUSKAAVIO.........................................................................................252
218
KÄYTTÖOPAS PLASMALEIKKAUSKONEELLE
TÄRKEÄÄ: LUE TÄSSÄ KÄYTTÖOPPAASSA ANNETUT
OHJEET HUOLELLISESTI ENNEN KAARIHITSAUSLAITTEEN KÄYTTÖÖNOTTOA. SÄILYTÄ KÄYTTÖOPAS KAIKKIEN LAITTEEN KÄYTTÄJIEN TUNTEMASSA PAIKASSA
LAITTEEN KOKO KÄYTTÖIÄN AJAN. TÄTÄ LAITETTA SAA
KÄYTTÄÄ AINOASTAAN HITSAUSTOIMENPITEISIIN.
1 TURVAOHJEET
KAARIHITSAUS TAI -LEIKKUU VOIVAT AIHEUTTAA VAARATILANTEITA LAITTEEN KÄYTTÄJÄLLE TAI SEN YMPÄRILLÄ TYÖSKENTELEVILLE
HENKILÖILLE. Tutustu tämän vuoksi seuraavassa esittelemiimme hitsaukseen liittyviin vaaratilanteisiin. Mikäli
kaipaat lisätietoja, kysy käyttöopasta koodi 3.300.758
MELU.
Laite ei tuota itse yli 80 dB meluarvoja. Plasmaleikkuu- tai hitsaustoimenpiteiden yhteydessä voi
kuitenkin syntyä tätäkin korkeampia meluarvoja.
Laitteen käyttäjän on suojauduttava melua vastaan lain
määrittämiä turvavarusteita käyttämällä.
SÄHKÖ- JA MAGNEETTIKENTÄT voivat olla vaarallisia.
- Aina kun sähkö kulkee johtimen läpi muodostuu johtimen ympärille paikallinen sähkö- ja magneettikenttä EMF. Hitsaus-/ leikkausvirta synnyttää EMF -kentän kaapelien
ja virtalähteen ympärille.
- Korkean virran synnyttämä magneettikenttä vaikuttaa
haitallisesti sydämentahdistajan toimintaan. Henkilöt jotka joutuvat käyttämään elintärkeitä elektronisia laitteita
kuten sydämentahdistajaa, on aina otettava yhteyttä hoitavaan lääkäriin ennen kuin he alkavat käyttää kaarihitsaus, -leikkaus, -talttaus tai pistehitsaus laitteita.
- Kaari-hitsauksessa/- leikkauksessa syntyvät EMF-kentät voivat myös aiheuttaa muitakin vielä tuntemattomia
terveyshaittoja.
Kaikkien em. laitteiden käyttäjien tulee noudattaa seuraavia ohjeita minimoidakseen hitsauksessa / leikkauksessa syntyvien EMF-kenttien aiheuttamat terveysriskit:
- Suuntaa elektrodin / hitsauspoltinkaapeli ja maakaapeli
niin, että ne kulkevat rinnakkain ja varmista jos mahdollista kiinnittämällä ne toisiinsa teipillä.
- Älä koskaan kierrä elektrodi- / hitsauskaapeleita kehosi
ympärille.
- Älä koskaan asetu niin, että kehosi on elektrodi- / hitsauskaapelin ja maakaapelin välissä. Jos elektrodi- /
hitsauskaapeli sijaitsee kehosi oikealla puolella on
myös maajohto sijoitettava niin, että se sijaitsee kehosi
oikealla puolella.
- Liitä aina maajohto niin lähelle hitsaus / leikkaus kohtaa
kuin mahdollista.
- Älä työskentele hitsaus / leikkaus –virtalähteen välittömässä läheisyydessä.
RÄJÄHDYKSET
· Älä hitsaa paineistettujen säiliöiden tai räjähdysalttiiden jauheiden, kaasujen tai höyryjen läheisyydessä.
· Käsittele hitsaustoimenpiteiden aikana käytettyjä kaasupulloja sekä paineen säätimiä varovasti.
SÄHKÖMAGNEETTINEN YHTEENSOPIVUUS
Hitsauslaite on valmistettu yhdennetyssä normissa IEC
60974-10 (Cl. A) annettujen määräysten mukaisesti ja
sitä saa käyttää ainoastaan ammattikäyttöön teollisissa tiloissa. Laitteen sähkömagneettista yhteensopivuutta ei voida taata, mikäli sitä käytetään teollisista tiloista poikkeavissa ympäristöissä.
ELEKTRONIIKKA JÄTE JA ELEKTRONIIKKA
ROMU
Älä laita käytöstä poistettuja elektroniikkalaitteita
normaalin jätteen sekaan
EU:n jätedirektiivin 2002/96/EC mukaan, kansalliset lait
huomioiden, on sähkö- ja elektroniikkalaitteet sekä niihin
liittyvät välineet, lajiteltava ja toimitettava johonkin hyväksyttyyn kierrätyskeskuksen elektroniikkaromun vastaanottopisteeseen. Paikalliselta laite- edustajalta voi tiedustella lähimmän kierrätyskeskuksen vastaanottopisteen
sijaintia. Noudattamalla EU direktiiviä parannat ympäristön tilaa ja edistät ihmisten terveyttä.
PYYDÄ AMMATTIHENKILÖIDEN APUA, MIKÄLI LAITTEEN TOIMINNASSA ILMENEE HÄIRIÖITÄ.
1.1 VAROITUSKILPI
Seuraavat numeroidut tekstit vastaavat kilvessä olevia
numeroituja kuvia.
1
1.1
1.2
1.3
?
2
2.1
2.2
2.3
F
OF
3
3.1
4
4.1
5
5.1
3.2
4.2
3.3
4.3
7
6
G
kl
a
g
xm
b
Ghgopglòdfòxlc òkvfàlxcvò l+dòvòùx
g
Sm,nxcv,mzx.c ierlòdfb-.èeì’,c mdlò
g
hsjkklasjlòsòlxc,òz
tg
n zx
n
,
sx h
xn m j
x
n
m ks j
su zx ks
k
w
e kx
sd n sk
h cm
js
jk c
sd
h
a
h
jhgfjksdhfjksdklcsmkldc
jk
xc
3098464
219
1.
1.1
1.2
1.3
2.
2.1
2.2
2.3
3.
3.1
3.2
3.3
4.
4.1
4.2
4.3
5.
5.1
6.
7.
Leikkauksessa syntyvät kipinät saattavat aiheuttaa
räjähdyksen tai tulipalon.
Pidä syttyvät materiaalit etäällä leikkausalueelta.
Leikkauksessa syntyvät kipinät saattavat aiheuttaa
tulipalon. Pidä palonsammutinta laitteen välittömässä läheisyydessä ja varmista, että paikalla on aina
henkilö, joka on valmis käyttämään sitä.
Älä koskaan leikkaa suljettuja astioita.
Plasmakaari saattaa aiheuttaa haavoja tai palovammoja.
Katkaise sähkö ennen polttimen poistoa.
Älä pidä materiaalista kiinni leikkausreitin läheltä.
Käytä koko kehon suojausta.
Polttimen tai kaapelin aiheuttamat sähköiskut ovat
hengenvaarallisia. Suojaudu asianmukaisesti sähköiskuvaaralta.
Käytä eristäviä käsineitä. Älä käytä kosteita tai vaurioituneita käsineitä.
Eristä itsesi asianmukaisesti leikattavasta kappaleesta ja maasta.
Irrota pistotulppa ennen kuin suoritat toimenpiteitä
laitteeseen.
Leikkauksen aikana syntyvien savujen sisäänhengitys saattaa olla terveydelle haitallista.
Pidä pääsi etäällä savuista.
Poista savut koneellisen ilmanvaihto- tai poistojärjestelmän avulla.
Poista savut imutuulettimen avulla.
Valokaaren säteet saattavat aiheuttaa palovammoja
silmiin ja ihoon.
Käytä kypärää ja suojalaseja. Käytä asianmukaisia kuulosuojaimia ja ylös asti napitettua työpaitaa.
Käytä kokonaamaria ja suodatinta, jonka asteluku on
asianmukainen. Käytä koko kehon suojausta.
Lue ohjeet ennen laitteen käyttöä tai siihen suoritettavia toimenpiteitä.
Älä poista tai peitä varoituskilpiä.é coprire le etichette di avvertenza.
2 TEKNISET TIEDOT
2.1 LAITTEEN YLEISKUVAUS
Plasma Prof 254 HQC (tuote 955) on varustettu sytytyslaitteella HV19-1 (tuote 464) tai HV-PVC (tuote 462),
PGC-3 - PGC-2 -kaasukonsolilla (tuote 470) tai APGC
-Automaattinenkonsolilla (tuote 466), PVC (tuote 469)
-venttiilikonsolilla ja CP251G-polttimella (tuote 1273) tai
CP450G (useita artikkeleita sovelluksen mukaan). Se on
monikaasuinen, mekanisoitu ja täysin mikroprosessilla
ohjattu plasmaleikkauskone, joka kykenee syöttämään
250 A:n suurinta sallittua virtaa 100 %:n kuormitettavuudella.
Kaikki prosessiparametrit (materiaali, kaasu, paksuus ja
virta) voidaan valita kaasukonsolista. Jokaisella valinnalle
ilmoitetaan optimaalinen kaasun virtaus automaattisesti.
Virtalähteen takalevyyn sijoitetun RS232-portin kautta
voidaan hankkia tietokoneella helposti kaikkien toimintaparametrien tila. Siten on helppo tarkistaa kokonaistyötilanne ja selvittää mahdolliset toimintahäiriöt.
Saman RS232-portin kautta voidaan päivittää koneen
ohjelmisto.
Kone käyttää eri kaasuja leikatakseen kaikki metallimateriaalit optimaalisesti. Näitä ovat: ilma, typpi N2, happi O2,
seos H35 (35 % vetyä H2 - 65 % argonia Ar), seos F5 (5
% vetyä H2 - 95 % typpeä N2). Jälkimmäisten yhdistelmät tarjotaan automaattisesti valitun materiaalin mukaan.
Koneella voidaan suorittaa merkkaus argonkaasulla Ar,
joka myös tarjotaan automaattisesti.
Saatavilla on erilaisia käytetyn leikkausvirran ja kaasun
mukaisia kulutusosien settejä, jotka on kalibroitu ja testattu parhaan mahdollisen leikkauslaadun takaamiseksi.
Art. 1169....
Art. 470-466
Art. 1166....
Art. 464
Art. 1189....
Art. 11224-1225-1237
Art. 469
Art. 955
220
Kuva. 1
2.2 PLASMA PROF 254 HQC -VIRTALÄHDE
TEKNISET TIEDOT
Plasma Prof 254 HQC on vakiovirtalähde (maks. 250
A 100 %:n kuormitettavuudella), joka on IEC 60974-1,
60974-2 ja 60974-10 -standardien mukainen.
Siihen sisältyy mikroprosessori, joka ohjaa koko konetta
ja jonka ohjelmisto voidaan päivittää takalevyyn sijoitetun
RS232-portin kautta.
Takaosassa on jäähdytysyksikkö, johon sisältyy säiliö,
pumppu, jäähdytin, suodatin ja virtausmittari.
Nimellistyhjäkäyntijännite (Uo)
315 V
Maks.antovirta (I2)
250 A
Antojännite (U2)
170 V
Kuormitettavuus (käyttösuhde)
100% @ 250A
Suurin sallittu ympäröivä lämpötila
Suojausluokka
40 °C
Ilma, koneellisella
ilmanvaihdolla
IP21S
Nettopaino
406 kg
Jäähdytys
Nimellisliitäntäjännite ja suurin sallittu liitäntävirta:
220/230 V, 3 ~, 50/60 Hz, 145 A
380/400 V, 3 ~, 50/60 Hz, 76 A
415/440 V, 3 ~, 50/60 Hz, 70 A
JÄÄHDYTYSYKSIKKÖ
681
Nimellisjäähdytysteho
a 1 l/min a 25°C
1.7 kW
Suurin sallittu paine
0.45 MPa
1252
953
CG
Kuva. 2
221
2.3 KAASUKONSOLI
TEKNISET TIEDOT
Kaasukonsoli on laite, joka hallitsee prosessiparametrien
valintaa ja kaasun virtausten säätöä. Se on IEC 60974-8
-standardin mukainen. Se sisältää magneettiventtiilit, paineenalentimet ja paineanturit sekä elektroniset kortit näiden osien virransyöttöön ja ohjaukseen.
SUURIN SALLITTU SYÖTTÖPAINE
VIRTAUS
Ilma
Puhdasta, kuivaa ja
öljytöntä standardin
ISO 8573-1:2010
mukaan. Luokka
1.4.2 (hiukkasetvesi-öljy)
0.8 MPa (8 bar)
220 l/min
Argon
99.997%
0.8 MPa (8 bar)
70 l/min
Typpi
99.997%
0.8 MPa (8 bar)
150 l/min
Happi
99.95%
0.8 MPa (8 bar)
90 l/min
0.8 MPa (8 bar)
130 l/min
0.8 MPa (8 bar)
30 l/min
KÄYTETYT PITOISUUS
KAASUT
2.3.1 Kaasukonsoli oppaat PGC-3 - PGC-2
Se on jaettu kahteen yksikköön: PGC-3, johon syötetään
ilmakaasua, argonia Ar, typpeä N2 ja happea O2, ja PGC2, johon syötetään kaasua H35 (seos, jossa on 35 % vetyä H2 ja 65 % argonia Ar) ja F5 (seos, jossa on 5 % vetyä
H2 ja 95 % typpeä N2).
H35
F5
*
Seos:
35 % vetyä, 65 %
argonia
Seos:
5 % vetyä, 95 %
typpeä
standardin ISO 8573-1:2010 vaatimukset luokalle 1.4.2:
*• Hiukkaset:
≤ 20 000 kiinteää hiukkasta / m3 ilmaa; hiukkasko-
198
289
• Vesi:
M
• Vesi:
6
Kuormitettavuus (käyttösuhde)
100%
Suojausluokka
IP 23
Nettopaino
20 kg
380
315
354
Kuva. 3
222
ko 0,1 - 0,5 µm
≤ 400 kiinteää hiukkasta / m3 ilmaa; hiukkaskoko
0,5 - 1,0 µm
≤ 10 kiinteää hiukkasta / m3 ilmaa; hiukkaskoko
1,0 - 5,0 µm.
kastepisteen tulee olla ilmanpaineessa pienempi
tai yhtä suuri kuin 3°C.
kastepisteen tulee olla ilmanpaineessa pienempi
tai yhtä suuri kuin 3°C.
2.3.2 Kaasukonsoli automaattinen APGC
Se on jaettu kahteen yksikköön: yksikkö yläosassa, johon
syötetään ilmakaasua, argonia Ar, typpeä N2 ja happea
O2, ja yksi alaosassa, johon syötetään kaasua H35 (seos,
jossa on 35 % vetyä H2 ja 65 % argonia Ar) ja F5 (seos,
jossa on 5 % vetyä H2 ja 95 % typpeä N2).
TEKNISET TIEDOT
SUURIN SALLITTU SYÖTTÖPAINE
VIRTAUS
Ilma
Puhdasta, kuivaa ja
öljytöntä standardin
ISO 8573-1:2010
mukaan. Luokka
1.4.2 (hiukkasetvesi-öljy)
0.8 MPa (8 bar)
220 l/min
Argon
99.997%
0.8 MPa (8 bar)
70 l/min
Typpi
99.997%
0.8 MPa (8 bar)
150 l/min
Happi
99.95%
0.8 MPa (8 bar)
90 l/min
0.8 MPa (8 bar)
130 l/min
0.8 MPa (8 bar)
30 l/min
KÄYTETYT PITOISUUS
KAASUT
H35
F5
*
Seos:
35 % vetyä, 65 %
argonia
Seos:
5 % vetyä, 95 %
typpeä
standardin ISO 8573-1:2010 vaatimukset luokalle 1.4.2:
*• Hiukkaset:
≤ 20 000 kiinteää hiukkasta / m3 ilmaa; hiukkasko-
198
289
• Vesi:
M
• Vesi:
6
ko 0,1 - 0,5 µm
≤ 400 kiinteää hiukkasta / m3 ilmaa; hiukkaskoko
0,5 - 1,0 µm
≤ 10 kiinteää hiukkasta / m3 ilmaa; hiukkaskoko
1,0 - 5,0 µm.
kastepisteen tulee olla ilmanpaineessa pienempi
tai yhtä suuri kuin 3°C.
kastepisteen tulee olla ilmanpaineessa pienempi
tai yhtä suuri kuin 3°C.
Kuormitettavuus (käyttösuhde)
100%
Suojausluokka
IP 23
Nettopaino
20 kg
352
315
354
Kuva. 4
223
2.4 PVC-VENTTIILIKONSOLI
PVC-venttiilikonsoli on laite, joka hallitsee kaasunvaihtoa
sytytys-siirto- ja sammutusvaiheissa.
Se sisältää magneettiventtiilit, takaiskuventtiilit ja paineenalentimet.
PVC:nettopaino (kuva 5) on 3,2 kg.
320
200
124
155
250
Ø 5,5
145
70
M6
205
240
Kuva. 5
200
2.5 HV19-1-SYTYTYSLAITE
HV19-1-sytytyslaite on laite, joka antaa korkeataajuuskorkeajännitepulssin (14 kV) sähköisen valokaaren sytyttämiseksi polttimen sisälle elektrodin ja suuttimen välille.
Se on IEC 60974-3 -standardin mukainen.
Se voidaan asentaa mihin tahansa asentoon. Kannen
avaus aiheuttaa koneen pysäytyksen.
TEKNISET TIEDOT
Kuva. 6
Huippujännite (Upk)
14 kV
Kuormitettavuus (käyttösuhde)
100 % @ 420 A
Suojausluokka
IP 23
Nettopaino
6,5 kg
224
2.6 SYTYTYSLAITE – HV19-PVC-VENTTIILIKONSOLI
Sytytyslaite – venttiilikonsoli on laite, jolla on kaksi tehtävää:
- antaa korkeataajuus-korkeajännitepulssi (14 kV) sähköisen valokaaren sytyttämiseksi polttimen sisälle elektrodin
ja suuttimen välille
- hallita kaasunvaihtoa sytytys-siirto- ja sammutusvaiheissa. Se sisältää magneettiventtiilit, takaiskuventtiilit ja
paineenalentimet.
Se on IEC 60974-3 -standardin mukainen.
Sitä käytetään yleensä robottijärjestelmissä.
Kannen avaus aiheuttaa koneen pysäytyksen..
Kuormitettavuus (käyttösuhde)
100 % @ 420 A
Suojausluokka
IP 23
Nettopaino
10 kg
487
14 kV
188
M6
240
238
Huippujännite (Upk)
300
TEKNISET TIEDOT
Kuva. 7
225
2.7 CP450G-POLTIN
CP450G-poltin on IEC 60974-7 -standardin mukainen
monikaasupoltin, joka jäähdytetään jäähdytysnesteellä ja
joka soveltuu vinoon leikkaukseen (bevel cutting).
Siinä voidaan käyttää plasmakaasuina ilmaa, argonia Ar,
typpeä N2, happea O2, H35-seosta (35 % vetyä H2 – 65
% argonia Ar) ja F5-seosta (5 % vetyä H2 – 95 % typpeä
N2), toisiokaasuina ilmaa, argonia Ar, typpeä N2 ja hap-
Käyttö robottijärjestelmässä
226
pea O2 sekä apukaasuina ilmaa ja typpeä N2. Käytettäessä poltinta Plasma Prof 420 HQC -virtalähteen kanssa
suurin sallittu leikkausvirta on 420 A 100 %:n kuormitettavuudella.
CP450G-poltinta on saatavilla useina versioina riippuen
siitä, käytetäänkö sitä plasmaleikkurissa tai robottijärjestelmässä.
Kaapelilla varustetun polttimen nettopaino on 8–12 kg pituudesta riippuen
Kuva. 8
Käyttö plasmaleikkurissa
2.8 CP251G-POLTIN (KUVA 9)
3 ASENNUS
CP251G-poltin on monikaasupoltin, joka jäähdytetään
jäähdytysnesteellä IEC 60974-7 -standardin mukaan.
Se soveltuu plasmakaasuille, joita ovat: ilma, argon Ar, typpi N2, happi O2, seos H35 (35 % vetyä H2 - 65 % argonia
Ar) ja seos F5 (5 % vetyä H2 - 95 % typpeä N2); ja apukaasuille, joita ovat: ilma, argon Ar, typpi N2 ja happi O2.
Käytettäessä poltinta Plasma Prof 254 HQC -virtalähteen kanssa suurin sallittu leikkausvirta on 250 A 100 %:n
kuormitettavuudella.
4, 6 ja 9 m:n kaapelilla varustetun polttimen nettopaino on
vastaavasti 6, 7,5 ja 10 kg.
Ainoastaan ammattitaitoinen henkilö saa asentaa koneen.
Kaikki liitännät tulee tehdä voimassa olevien standardien
ja täysin työsuojelulain (katso CEI 26-23 / IEC-TS 62081)
mukaisesti.
Varmista, että virtakaapeli on kytketty irti kaikissa asennusvaiheissa.
Noudata tarkasti liitteen 5.2 maadoituskaaviota.
3.1 PAKKAUKSESTA PURKAMINEN JA ASENNUS.
Käytä virtalähteen siirtoon haarukkatrukkia.
Irrota pakkaukseen kuuluva puulava seuraavasti:
• ruuvaa irti 4 kiinnitysruuvia puulavasta
• nosta virtalähde haarukkatrukilla; ota haarukoiden asetuksessa huomioon virtalähteen painopiste (katso kuva 2).
Jäähdytysjärjestelmä ottaa ilman virtalähteen takaosasta
ja poistaa sen etuosan ritilöistä. Aseta virtalähde, niin että
eteen jää laaja ilmanvaihtoalue. Jätä vähintään 1 m:n etäisyys seiniin.
3.2 VIRTALÄHTEEN LIITÄNTÄ.
Ainoastaan ammattitaitoinen henkilö saa tehdä liitännät.
• Virtalähde toimitetaan esiasetettuna kolmivaiheiselle
400 V:n sähköjännitteelle. Muut sähköjännitteet: poista
virtalähteen oikeanpuoleinen sivulevy (katso varaosaluettelo), poista kytkentärimojen kansi ja säädä ne kuvan 10
mukaan:
414
Ø 51
139
Kuva. 10
Kuva. 9
HUOMAUTUS: ylhäällä vasemmalla on apumuuntajan
3-napainen kytkentärima ja oikealla käyttömuuntajan kytkentärima.
227
Jos koneeseen syötetään kolmivaiheista 230 V:n sähköjännitettä, oikosulje ensimmäinen liitin alhaalta vasemmalta ja alhaalta oikealta (katso kuvan 8 ruutu 230 V) ohessa
toimitetulla kaapelilla (asennettu nippusiteellä kanteen).
Varmista, että sähköjännite vastaa virtalähteen arvokilvessä annettua jännitettä.
Kytke virtakaapelin kelta/vihreä johdin koneen toimivaan
(katso liitteen 5.2 - kuvan 24 kaaviota) maadoitusnapaan.
Muut johtimet tulee kytkeä sähköverkkoon kytkimellä,
joka tulee pyrkiä sijoittamaan lähelle leikkausaluetta nopeaa sammutusta varten hätätilassa. Vikavirtakytkimen
tai sulakkeiden tehon tulee vastata koneen virrankulutusta I1max. I1max annetaan koneen takaosassa olevassa
arvokilvessä liitäntäjännitteen U1 kohdalla.
Jos käytät jatkojohtoa, sen läpimitan tulee sopia liitäntävirralle (I1max).
• Suorita tämän toimenpiteen jälkeen muut liitännät (kuva
11).
Liitä liitin (tuote 1169) johtimineen virtalähteen polttimen
liittimeen G ja ruuvaa 3 kiinnitysruuvia pohjaan asti. Kiinnitä musta tehojohdin napaan B (-), liitä kaksi suojajohdinta kytkentärimaan C ja pilottikaaren punaisen johtimen
faston-liitin johtimen A ulkokierteiseen faston-liittimeen.
Kiinnitä maadoituskaapelin liitin napaan H (+) kuvan mukaan ja jäähdytysveden letkut E ja F värien mukaan (E punainen = kuuma vesi, paluu; F - sininen = kylmä vesi,
syöttö).
Liitä liittimen (tuote 1169) toinen pää HV19-1-laitteeseen
(tuote 464) kuvan 10 oikealla puolella annetun kaavion
mukaan (musta tehojohdin napaan B (-) ja pilottikaaren
punaisen johtimen faston-liitin liittimeen A):
B
A
Kuva. 12
HV19-1-laite tulee maadoittaa suoraan plasmaleikkuriin
(kuvassa 6 näytetyllä 4 kiinnitysruuvilla) kohtaan, joka
mahdollistaa sen avauksen.
Liitä liitin (tuote 1189) plasmaleikkurin CN03-liittimeen ja
toinen liitin CNC-liittimeen kuvan 11 mukaan:
Liitä liitin (tuote 1189) liittimeen B (kaasukonsoli), plasmaleikkurin liitin liittimeen A ja lopuksi mahdollinen liitin (tuote 1199) liittimeen C (kauko-ohjain) (kuva 13).
B
C
A
Kuva. 13
A
F
B
E
H
G
228
Kuva. 11
C
3.2.1 Liitäntä CNC-plasmaleikkuriin.
Jos virtalähde on varustettu digitaalinen liitäntä, katso aihekohtaisia asiakirjoja.
HUOM: CNC-liittimelle toimitetaan ohessa ulkokierteinen
irtoliitin (AMP P/N tuote 182926-1; kuva 14) vastaavine
napoineen. Asiakkaan vastuulla on muu liitäntä plasmaleikkuriin.
liitin AMP
P/N 182926-1
Kuva. 14
229
3.2.2 Digitalset signaalit plasmaleikkurin ohjauslaitteesta virtalähteeseen.
DIGITAALISEN SISÄÄNTULON KAAPELIT
SPOT MARK.
CNCLIITTIMEN
NAVAT VIRTALÄHTEESSÄ
SIGNAALIN NIMI
SIGNAALIN
TYYPPI
SIJOITTELU
LIITYNTÄKORTISSA
5
6
Spot
Signaali
+24 Vdc
J10, pin 7
J10, pin 8
Korkea Spot-signaali on aktiivinen
Spot 0 Vdc
= plasmaleikkurin ohjauslaite ilmoittaa
virtalähteelle normaalista leikkaustilasta.
Spot +24 Vdc = plasmaleikkurin ohjauslaite ohjaa virtalähteen kytkemään pistemerkkaustilan
päälle.
CORNER
alhainen logiikkataso 0 - +7,5 Vdc
korkea logiikkataso
+14,5 - +24 Vdc
tulovirta
maks. 2,5 mA
tulotaajuus
maks. 100 Hz
viitepotentiaali jokaiselle sisääntulolle (Gnd) J1, napa 2,
liityntäkortissa
ROBOT READY.
CNCLIITTIMEN
NAVAT VIRTALÄHTEESSÄ
SIGNAALIN NIMI
SIGNAALIN
TYYPPI
SIJOITTELU
LIITYNTÄKORTISSA
1
2
Robot
Ready
Signaali
+24 Vdc
J10, pin 3
J10, pin 4
Korkea Robot Ready -signaali on aktiivinen.
Virtalähteen valmistelemiseksi leikkausta varten vaaditaan +24 Vdc:n jännite.
Plasmaleikkurin ohjauslaitteen tulee antaa tämä signaali
sen ollessa valmis leikkaukseen.
Jos Robot Ready -signaali puuttuu, leikkausprosessi keskeytyy välittömästi ja käyttöpaneelin näytöllä vilkkuu tunnus “rob”.
HUOMAUTUS: ellei Robot Ready -signaali ole aktiivinen,
digitaalisia tai analogisia signaaleja ei hankita.
START.
CNCLIITTIMEN
NAVAT VIRTALÄHTEESSÄ
SIGNAALIN NIMI
SIGNAALIN
TYYPPI
SIJOITTELU
LIITYNTÄKORTISSA
3
4
Start
Signaali
+24 Vdc
J10, pin 1
J10, pin 2
Korkea Start-signaali on aktiivinen ja leikkausprosessi käynnistyy. Prosessi pysyy käynnissä niin kauan, kun
Start-signaali on päällä.
Poikkeukset: - Robot Ready -signaali puuttuu.
- Power Source Ready -signaali puuttuu (esim: ylikuumeneminen, liian alhainen nestetaso jne.).
230
CNCLIITTIMEN
NAVAT VIRTALÄHTEESSÄ
SIGNAALIN NIMI
SIGNAALIN
TYYPPI
SIJOITTELU
LIITYNTÄKORTISSA
15
16
Corner
Signaali
+24 Vdc
J10, pin 5
J10, pin 6
Korkea Corner-signaali on aktiivinen.
Corner 0 Vdc = plasmaleikkurin ohjauslaite ilmoittaa
virtalähteelle normaalista leikkaustilasta.
Corner +24 Vdc = plasmaleikkurin ohjauslaite ilmoittaa
virtalähteelle lähestymisestä kulmaan.
PREFLOW
CNCLIITTIMEN
NAVAT VIRTALÄHTEESSÄ
SIGNAALIN NIMI
SIGNAALIN
TYYPPI
SIJOITTELU
LIITYNTÄKORTISSA
17
18
Preflow
Signaali
+24 Vdc
J11, pin 5
J11, pin 6
Korkea Preflow-signaali on aktiivinen.
Preflow 0 Vdc =
plasmaleikkurin ohjauslaite ilmoittaa
virtalähteelle, että Preflow-toimintoa
EI tule käynnistää.
Preflow +24 Vdc = plasmaleikkurin ohjauslaite käskee
virtalähdettä käynnistämään Preflowtoiminnon.
CUT/MARK
CNCLIITTIMEN
NAVAT VIRTALÄHTEESSÄ
SIGNAALIN NIMI
SIGNAALIN
TYYPPI
SIJOITTELU
LIITYNTÄKORTISSA
19
20
Cut/Mark
Signaali
+24 Vdc
J11, pin 7
J11, pin 8
Korkea Cut/Mark-signaali on aktiivinen.
Cut/Mark 0 Vdc = plasmaleikkurin ohjauslaite ilmoittaa
virtalähteelle normaalista leikkaustilasta.
Cut/Mark +24 Vdc = plasmaleikkurin ohjauslaite käskee
virtalähdettä
käynnistämään
merkkaustilan.
3.2.3 Digitalset signaalit virtalähteestä plasmaleikkurin ohjauslaitteeseen.
DIGITAALISEN RELEULOSTULON KAAPELIT
PROCESS ACTIVE
CNCLIITTIMEN
SIGNAANAVAT VIRTA- LIN NIMI
LÄHTEESSÄ
27
28
Process
Active
SIGNAALIN
TYYPPI
SIJOITTELU
LIITYNTÄKORTISSA
Napa C
Kosketin NO
J3, pin 3
J3, pin 4
Korkea Process Active -signaali on aktiivinen (kosketin
kiinni).
Kun plasmaleikkurin ohjauslaite antaa digitaalisen Startsignaalin, leikkausprosessi alkaa kaasun esivirtauksella,
jatkuu leikkaustoimenpiteellä ja päättyy kaasun jälkivirtaukseen.
Virtalähde antaa Process Active -signaalia kaasun esivirtauksen alusta kaasun jälkivirtauksen loppuun. Virtalähde
suorittaa prosessia.
3.2.4 Analogiset signaalit virtalähteestä plasmaleikkurin ohjauslaitteeseen.
ERISTETYN JÄNNITTEEN ANALOGISEN ULOSTULON
KAAPELIT.
koskettimien jännite
24 Vdc / 120 Vac
koskettimien virta
maks. 1 Adc / 0,5 Aac
muuntotaajuus maks. 15 Hz
ARC TRANSFER.
CNCLIITTIMEN
SIGNAANAVAT VIRTA- LIN NIMI
LÄHTEESSÄ
12
14
Arc
Transfer
SIGNAALIN
TYYPPI
SIJOITTELU
LIITYNTÄKORTISSA
Kosketin NO
Napa C
J4, pin 1
J4, pin 3
Korkea Arc Transfer -signaali on aktiivinen (kosketin kiinni).
Arc Transfer -signaali pysyy aktiivisena leikkauksen ajan
lävistysvaihe mukaan lukien.
POWER SOURCE READY
CNCLIITTIMEN
SIGNAANAVAT VIRTA- LIN NIMI
LÄHTEESSÄ
25
26
Power
Source
ready
SIGNAALIN
TYYPPI
SIJOITTELU
LIITYNTÄKORTISSA
Napa C
J3, pin 5
Kosketin NO
J3, pin 6
Korkea Power Source Ready -signaali on aktiivinen
(kosketin kiinni).
Power Source Ready -signaali pysyy päällä, kun virtalähde
on leikkausvalmiudessa. Jos virtalähde antaa virheviestin tai plasmaleikkurin ohjauslaite kytkee Robot Ready
-signaalin pois, Power Source Ready -signaali kytkeytyy
pois. Tämä tarkoittaa, että Power Source Ready -signaali
voi reagoida sekä virtalähteen että plasmaleikkurin virheeseen.
antojännite
antovirta
antotaajuus
0 - 10 Vdc
maks. 20 mA
maks. 5 Hz
V_ARC-ISO SIGNAALIN
SUURIN ARVO
DIP1
1
DIP1
2
10 V
5V
OFF
ON
OFF
ON
DIP 1
231
HUOMAUTUS: kummankin DIP2-osan 1 ja 2 tulee olla
samassa asennossa (kumpikin ON tai kumpikin OFF).
V_Arc-ISO.
CNCLIITTIMEN
NAVAT VIRTALÄHTEESSÄ
11
7
SIGNAALIN
NIMI
SIGNAALIN
TYYPPI
analog out+
V_Arc-ISO
(0÷5V) (0÷10V) analog out-
SIJOITTELU
LIITYNTÄKORTISSA
J5, pin 3
J5, pin 4
V_Arc-ISO on virtalähteen ulostulon kaarijännitteen (elektrodin ja työstettävän kappaleen välinen jännite) signaali,
joka annetaan eristettynä ja alennettuna.
V_Arc-ISO -signaali on saatavilla seuraavina suurimpina
arvoina:
• jännite 0 - 5 V, vastaa kaarijännitettä 0 - 250 V (alennussuhde = 1/50)
• jännite 0 - 10V, vastaa kaarijännitettä 0 - 250 V (alennussuhde = 1/25).
Suurin arvo riippuu liityntäkortin dip-kytkimien Dip1 asennosta. (Kuva. 13).
antojännite
0 - 250 Vdc
antoimpedanssi noin 10 Kohm.
V_Arc-NO-ISO.
CNCLIITTIMEN
NAVAT VIRTALÄHTEESSÄ
9
8
SIGNAALIN
NIMI
SIGNAALIN
TYYPPI
V_Arc-NO-ISO analog out+
(0÷250V)
analog out-
ASENTO
POLTINPIIRISSÄ +
MITTA
J8, pin 1
J8, pin 1
V_Arc-NO-ISO on virtalähteen ulostulon kaarijännitteen
(elektrodin ja työstettävän kappaleen välinen jännite) signaali, joka annetaan suoraan ja EI eristettynä.
V_Arc-NO-ISO-signaali on saatavilla 0 - 250 Vdc:n jännitearvoina ja plus-napa (työstettävän kappaleen potentiaali) sähköisesti kytkettynä koneen maapotentiaaliin.
Elektrodipotentiaali saadaan noin 10 Kohm:n resistorista,
joka on sarjakytketty ulostuloon.
3.2.5 Virtalähteen hätäseissignaali
HÄTÄTULON JOHDOTUS.
DIP 3
DIP 1
Tulojännite 24 Vdc
Virrankulutus maks. 20 mA
Fig. 13
EMERGENCY A
Kone toimitetaan kaarijännitteen ulostulo eristettynä ja
alennettuna 1/50 Varc:n arvoon.
ERISTÄMÄTTÖMÄN
JÄNNITTEEN
ULOSTULON KAAPELIT.
232
ANALOGISEN
CNC-LISIGNAAITÄNNÄT VIRLIN NIMI
TALÄHTEESSÄ
21
22
Emergency
A
SIGNAALIN
TYYPPI
Kosketin NC
Kosketin NC
SIJOITTELU
LIITYNTÄKORTISSA
Linjan TLsäätö
Linjan TLsäätö
Emergency A on plasmaleikkurin ohjauslaitteen tai järjestelmän turvalaitteiden virtalähteelle antama hätäseissignaali. Se tulee toimittaa releen tai turvalaitteen koskettimesta. Laitteen laukeaminen aiheuttaa koskettimen
aukeamisen ja virtalähteen välittömän pysäytyksen. Virtalähteen sisäinen linjakontaktori aukeaa. Virtalähde ei
siten saa virtaa tehopiireistä. Alhainen Emergency A -signaali on aktiivinen (kosketin auki): virtalähteen valmistelemiseksi leikkausta varten koskettimen tulee olla kiinni.
Emergency A pysäyttää virrantulon välittömästi virtalähteestä. Käyttöpaneelin näytöllä on OFF rob -viesti.
EMERGENCY B
CNC-LISIGNAAITÄNNÄT VIRLIN NIMI
TALÄHTEESSÄ
23
24
Emergency
B
SIGNAALIN
TYYPPI
Kosketin NC
Kosketin NC
SIJOITTELU
LIITYNTÄKORTISSA
Linjan TLsäätö
Linjan TLsäätö
Emergency B on plasmaleikkurin ohjauslaitteen tai järjestelmän turvalaitteiden virtalähteelle antama hätäseissignaali. Se tulee toimittaa releen tai turvalaitteen koskettimesta. Laitteen laukeaminen aiheuttaa koskettimen
aukeamisen ja virtalähteen välittömän pysäytyksen. Virtalähteen sisäinen linjakontaktori aukeaa. Virtalähde ei
siten saa virtaa tehopiireistä. Alhainen Emergency B -signaali on aktiivinen (kosketin auki): virtalähteen valmistelemiseksi leikkausta varten koskettimen tulee olla kiinni.
Emergency B pysäyttää virrantulon välittömästi virtalähteestä. Käyttöpaneelin näytöllä on OFF rob -viesti.
HUOMAUTUS: lisäsettinä saatavilla on moninapainen liitin lisäsignaaleilla (katso liitettä).
3.3 KAASUKONSOLIN LIITÄNTÄ
3.3.1 Käsin ohjattava PGC-3 ja PGC-2 -kaasukonsoli
• Kiinnitä kaasukonsoli virtalähteen tai plasmaleikkurin
yläpuolelle ja liitä maattojohtimet toimivaan maadoitusjärjestelmään liitteen 5.2 kaavion (kuva 24) mukaan.
PGC-3 ja PGC-2 on liitetty toisiinsa seuraavasti:
- CN6:n ja CN7:n välinen liitäntä
- PGC-3:n plasma cutflow -ulostulon ja PGC-2 plasmasisääntulon välinen letku
• Liitä letkuryhmä (tuote 1166) kiristämällä letkut kaasun
ulostuloihin. Varmista, että merkinnät vastaavat toisiaan
(plasma preflow, secondary preflow/cutflow ja auxiliary
PGC-3:ssa; plasma cutflow PGC-2:ssa). Ruuvaa sähköliitin kiinni CN05-ulostuloon (katso kuvan 16 vasenta osaa).
• Liitä tuotteen 1166 toinen pää PVC-venttiilikonsoliin
(tuote 469) plasma-, secondary- ja auxiliary-letkuille. Varmista, että merkinnät vastaavat toisiaan. Kiinnitä PVC
plasmaleikkurin päähän polttimen lähelle (katso kuvan 16
oikeaa osaa).
• Liitä lopuksi liitin (tuote 1189) ruuvaamalla sähköliitin
kiinni CN04-ulostuloon (katso kuvan 16 vasenta osaa).
3.3.2 Automaattinen APGC-kaasukonsoli
• Kiinnitä kaasukonsoli virtalähteen tai plasmaleikkurin
yläpuolelle ja liitä maattojohtimet toimivaan maadoitusjärjestelmään liitteen 5.2 kaavion (kuva 24) mukaan.
• Liitä letkuryhmä (tuote 1166) kiristämällä letkut kaasun
ulostuloihin. Varmista, että merkinnät vastaavat toisiaan
(plasma preflow/cutflow, secondary preflow/cutflow ja
auxiliary). Ruuvaa sähköliitin kiinni CN05-ulostuloon (kuva
17).
• Liitä tuotteen 1166 toinen pää PVC-venttiilikonsoliin
(tuote 469) plasma-, secondary- ja auxiliary-letkuille. Varmista, että kaasuletkujen merkinnät vastaavat toisiaan.
Kiinnitä PVC plasmaleikkurin päähän polttimen lähelle
(katso kuvan 16 oikeaa osaa).
Kuva. 16
233
• Liitä lopuksi liitin (tuote 1189) ruuvaamalla sähköliitin
kiinni CN04-ulostuloon (kuva 17).
Varmista, että ilma (AIR) on aina liitetty oikealla paineella
automaattiseen kaasukonsoliin, sillä sitä käytetään käyttökaasuna.
tamalla niissä olevien merkintöjen antamaa järjestystä
(kuva 18).
Kuva. 17
3.3.3 Kaasujen liitäntää koskeva huomautus
Kaasujen sisääntuloliitinten (INLET GAS) kierteet ovat
1/4G ilma-, Ar-, N2-, O2- ja apukaasuille ja 1/8G H35- ja
F5-kaasuille.
Asiakkaan vastuulla on kaasujen toimitus ja niiden jakelulaitteiston määräaikainen/ennaltaehkäisevä huolto. Muista, että laitteiston huollon laiminlyönti saattaa aiheuttaa
vakavia onnettomuuksia.
Lue jokaisen käytetyn kaasun käyttöturvallisuustiedote
huolellisesti, ettet aliarvoi virheellisestä käytöstä johtuvia
vaaroja.
HUOMAUTUS: letkutyypin valinta tulee tehdä käytetyn
kaasun mukaan (katso EN 559 -standardi).
HUOMAUTUS: Puhtaudeltaan alhaisen kaasun käyttö
saattaa aiheuttaa jokaisen materiaalin kohdalla nopeuden, laadun ja maksimiainevahvuuden alenemista. Kulutusosien kestoa ei lisäksi voida taata.
HUOMIO: happea käytettäessä kaikkien siihen koskevien
osien tulee olla öljyttömiä ja rasvattomia.
• Kun valitset leikkausohjelman MS - O2/O2 (pehmeän
teräksen leikkaus happi/happikaasulla), varmista että ilma
(AIR) on liitetty kaasukonsolin sisääntuloon, sillä sitä käytetään esivirtauskaasuna.
• Kun valitset yli 80 A:n hitsausvirran, varmista että ilma
(AIR) tai typpi (N2) on liitetty kaasukonsolin (käsin ohjattava tai automaattinen) sisääntuloon myös AUXILIARYkanavaan.
3.4 CP251G- JA CP450G-POLTTIMIEN LIITÄNTÄ
3.4.1 Käyttö plasmaleikkurissa
• Liitä polttimesta tuleva letkuryhmä PVC-venttiilikonsoliin
(tuote 469) kiristämällä ne kaasun ulostuloihin ja noudat-
234
Kuva. 18
• Varmista kulmamitalla, että poltin on samansuuntainen
plasmaleikkurin leikkaustason kanssa.
• Liitä polttimen kaapeli (tuote 1224, 1225 tai 1237) HV191-laitteeseen (tuote 464) kuvan 19 oikeassa osassa näytetyllä tavalla.
Kuva. 19
3.4.2 Käyttö robottijärjestelmässä
• Liitä polttimesta tuleva letkuryhmä HV19-PVC-sytytyslaitteeseen - venttiilikonsoliin (tuote 462) kiristämällä ne
kaasun ulostuloihin ja noudattamalla niissä olevien merkintöjen antamaa järjestystä.
• Varmista kulmamitalla, että poltin on samansuuntainen
plasmaleikkurin leikkaustason kanssa.
• Liitä polttimen kaapeli (tuote 1222 tai 1223) HV19-PVCsytytyslaitteeseen – venttiilikonsoliin (tuote 462) ja toimi
edellisessä kappaleessa annettujen ohjeiden mukaan
3.5 JÄÄHDYTYSNESTETTÄ KOSKEVAT VAATIMUKSET
Virtalähde toimitetaan varustettuna minimimäärällä jäähdytysnestettä: asiakkaan vastuulla on täyttää säiliö ennen
koneen käyttöä.
Käytä ainoastaan CEBORA-jäähdytysnestettä (tuote
1514) ja lue huolellisesti liitteenä toimitettu käyttöturvallisuustiedote käyttääksesi ja säilyttääksesi sitä turvallisesti
ja oikein.
10 litran säiliön sisääntulo on virtalähteen takaosassa kuten kuvassa 20.
Täytä max-tasoon asti ja täydennä koneen ensimmäisen
käynnistyksen jälkeen kompensoidaksesi putkissa olevan
nestemäärän.
HUOMAUTUS: Nestettä vuotaa hieman koneen käytön
aikana ja erityisesti vaihdettaessa poltin tai kulutusosia.
Täydennä viikottain max-tasoon asti.
HUOMAUTUS: 6 kuukauden jälkeen jäähdytysneste tulee
vaihtaa kokonaan koneen toimintatunneista riippumatta.
A
4 KÄYTTÖ
4.1 VIRTALÄHTEEN KÄYTTÖPANEELIN KUVAUS
Koko kone käynnistetään virtalähteen etupaneelista säätönupilla A: merkkivalo B ilmoittaa toimenpiteestä.
A
= virtakytkin
B
= virran merkkivalo
C = RS232-sarjaportti
D = jäähdytysjärjestelmän pumpun suojasulake (5A-
250V-T)
E
= virtakaapelin liitin
F
= CNC-liitin plasmaleikkuriin liitäntään
G = CN03-liitin kaasukonsoliin liitäntään
H = jäähdytysnestesäiliön tulppa
I
= jäähdytysnesteen tarkistusikkuna
L
= jäähdytysnesteen syöttösuodatin
M = jäähdytysnesteen säiliön tyhjennyshana
N = jäähdytysnesteen syöttöletkun pikaliitin
O = jäähdytysnesteen paluuletkun pikaliitin
P
= polttimen liitin
Q = maadoituskaapelin liitin.
R = jäähdytysnesteen paluusuodatin
S = kauko-ohjaimen liitin
B
D
C
F
G
S
E
H
I
R
L
M
N
P
Q
O
Kuva. 20
235
4.2
KAASUKONSOLIN KÄYTTÖPANEELIN KUVAUS
(Kuva. 18)
H: Leikattavan materiaalin paksuuden
valintatilan merkkivalo.
I: Leikkausvirran valintatilan merkki-
valo.
L: Leikkausnopeuden valintatilan merk kivalo.
M: Edellisten valintojen mukaisen suutti-
men halkaisijan merkkivalo.
N: Säädettävien parametrien arvojen
näyttö
Kaasukonsolin käyttöpaneelista hallitaan kaikkia koneen
toimintoja. Erityisesti siitä valitaan suoritettavan työn
tyyppi eli leikkaus (CUT), merkkaus (MARK) tai koneen
kaasutiiviystesti (TEST).
A: oimintatilan valintanäppäin
Aina kun painat näppäintä, valintaa vastaava
merkkivalo syttyy:
B: Leikkaustilan merkkivalo.
O: Parametrien säätönuppi.
C: Merkkaustilan merkkivalo.
P: Leikkausplasmakaasun tyypin näyttö.
D: Testitilan merkkivalo.
E: Säädettävien parametrien valintanäppäin.
Aina kun painat näppäintä, valintaa vastaava
merkkivalo syttyy:
F: Leikattavan materiaalityypin valinta-
tilan merkkivalo.
G: PLASMA/SECONDARY-kaasuyhdis telmän valintatilan merkkivalo.
B
G
C
D
H
P
Q: Leikkausapukaasun tyypin näyttö.
R: Plasmakaasun leikkauksen aikaisen paineen
näyttö.
R
S
W
V
T
A
Q
F
E
U
I
X
L
N
Y
O
M
236
K
Z
Kuva. 21
S: Plasmakaasun sytytyksen aikaisen paineen
näyttö.
T: Apukaasun sytytyksen aikaisen paineen
näyttöe.
U: Apukaasun leikkauksen aikaisen paineen
näyttö lio
V: PRE/CUT FLOW-plasmakaasu- ja PRE/CUT
FLOW-apukaasukanavien valintanäppäin.
W: Parametrien asetuksen vahvistusnäppäin:
konsoli valmis CUT-, MARK- tai TEST-toiminnolle .
X: Kaasujen oikean paineen hakuvalo
- alhainen paine = vasemmanpuoleinen merkkivalo
syttyy
- korkea paine = oikeanpuoleinen merkkivalo
syttyy
- oikea paine = kumpikin merkkivalo syttyy.
Y: PGC-3-konsolin kaasujen paineen säätönupit.
VALINTA
(paina näppäintä E)
Z: PGC-2-konsolin aktivoinnin merkkivalo.
K: PGC-2-konsolin kaasujen paineen säätönuppi.
4.2.1 Leikkauksen (CUT) valmistelu ja suoritus
Kun olet käynnistänyt koneen virtalähteen etupaneelissa
olevalla kytkimellä, CUT-merkkivalo syttyy (katso kuva 21)
osoittamaan, että kone on leikkaustilassa. Suorita ensin
sarja valintoja/säätöjä. Varmista, ettei RUN-näppäintä ole
painettu (kuvan 21 PLASMA- ja SECONDARY-kaasujen
virtauksen PREFLOW- ja CUTFLOW-näyttö sammunut).
Järjestyksessä ensimmäiseksi tulee suorittaa taulukossa
1 näytetty valinta.
Pidä virran valintanäppäin painettuna (merkkivalo I syttynyt) siirtyäksesi vilkkuvalla merkkivalolla osoitettuun hienosäätötilaan. Voit säätää virran vaiheessa 1A esiasetetuilla väleillä: [20-50A], [70-90A], [110-120A].
Järjestyksessä toiseksi tulee suorittaa taulukossa 2 näytetty säätö.
Painettaessa SET-näppäintä jokaisen kanavan kaasun vir-
KUVAUS
Leikattavan materiaalin tyyppi
VALINTA
(käännä säätönuppia O)
MS = Pehmeä teräs
SS = Ruostumaton teräs
AL = Alumiini
t
Valitulle materiaalille sopiva
kaasuyhdistelmä
(PLASMA/SECONDARY)
AIR/AIR - O2/AIR
O2/O2 - N2/N2
F5/N2 - H35/N2
Leikattavan materiaalin paksuus
Katso leikkaustaulukot
Valitulle yhdistelmälle (MAT/GAS/mm)
suositeltu leikkausvirta
Katso leikkaustaulukot
Valitulle yhdistelmälle (MAT/GAS/
mm/A) suositeltu leikkausnopeus
Katso leikkaustaulukot
Valitulle yhdistelmälle (MAT/GAS/
mm/A) käytettävän suuttimen halkaisija
Katso leikkaustaulukot
t
t
t
t
Taul. 1
237
VALINTA
(paina näppäintä V)
VALINTA
(käännä säätönuppia Y)
KUVAUS
PLASMA CUTFLOW
Kahden nuolivalon
X syttymiseen asti
PLASMA PREFLOW
Kahden nuolivalon
X syttymiseen asti
SECONDARY PREFLOW
Kahden nuolivalon
X syttymiseen asti
SECONDARY CUTFLOW
Kahden nuolivalon
X syttymiseen asti
näyttö R syttyy
t
näyttö R syttyy
t
näyttö T syttyy
t
näyttö U syttyy
Taul. 2
taus on päällä 10 s. Tämän jälkeen näppäintä tulee painaa
uudelleen säädön jatkamiseksi.
Paina SET-näppäintä uudelleen viimeisen säädön jälkeen
poistuaksesi säätötilasta. Näppäimen seuraava painaminen palauttaa ensimmäiseen säätöön jne.
Vastaavan kanavan näytön alla olevat nuolivalot osoittavat säätönupin säätösuunnan: jos vasemmanpuoleinen
valo on syttynyt, virtausta tulee kasvattaa (myötäpäivään)
ja päinvastoin oikeanpuoleisen valon kohdalla (vastapäivään). Kun virtaus on oikea taulukon 1 valinnan mukaan,
kumpikin valo syttyy.
Kun poistut säätötilasta yllä mainittujen valmistelujen
jälkeen, paina RUN-näppäintä: kaikki PLASMA- ja SECONDARY-kanavien näytöt syttyvät ja virtalähde on leikkausvalmiudessa. Jos valitset H35- tai F5-kaasun, PGC2-kaasukonsolin merkkivalo syttyy.
HUOM. Käynnistettäessä kone muistiin jää viimeinen
työasetus (esim. MAT-GAS-mm-A). Jos vaihdat kaasutyypin seuraavan säädön aikana, kone tyhjentää putket
automaattisesti ja puhdistaa ne sen jälkeen noin 10 s kestävällä virtauksella.
Plasmaleikkurin käynnistyssignaalin jälkeen seuraava jakso käynnistyy automaattisesti:
- Valitun kaasun 0,5 s kestävä esivirtaus
- Korkeajännite / korkeataajuuspulssi
- Pilottikaaren sytytys
- Plasmakaaren siirto (arc transfer -signaalin lähetys
CNC:lle)
- CNC:n x-y-tason liikkeen aloitus lävistyksen viiveajan
(pierce delay time) päätyttyä
Plasmaleikkurin pysäytyssignaalin jälkeen seuraava jakso
käynnistyy automaattisesti:
- Plasmakaaren sammutus
- CNC:n x-y-tason liikkeen lopetus
- Valitun kaasun jälkivirtaus
4.2.2 Merkkauksen (MARK) valmistelu ja suoritus
238
Kun olet käynnistänyt koneen virtalähteen etupaneelissa
olevalla kytkimellä, MARK-merkkivalo syttyy osoittamaan,
että kone on merkkaustilassa. Suorita ensin sarja valintoja/säätöjä. Varmista, ettei RUN-näppäintä ole painettu
(kuvan 21 PLASMA- ja SECONDARY-kaasun virtauksen
PREFLOW- ja CUTFLOW-näyttö sammunut).
Järjestyksessä ensimmäisenä suoritettava valmistelu
näytetään taulukossa 3.
Järjestyksessä toisena suoritettava valmistelu ja siihen
liittyvät huomautukset näytetään taulukossa 2.
VALINTA
(paina
näppäintä E)
KUVAUS
Merkattavan
materiaalin tyyppi
VALINTA
(käännä
säätönuppia O)
MS = Pehmeä
teräs
SS = Ruostumaton teräs
AL = Alumiini
t
kaasuyhdistelmä
(PLASMA/SECONDARY)
sopiva valitulle
materiaalille
Ar/Ar
Valitulle yhdistelmälle (MAT/GAS/mm)
suositeltu
leikkausvirta
Katso
leikkaustaulukot
t
Taul. 3
4.2.3
Kaasun tiiviystestin (TEST) suoritus
Kun olet käynnistänyt koneen virtalähteen etupaneelissa
olevalla kytkimellä, TEST-merkkivalo syttyy osoittamaan,
että kone on testitilassa. Tiiviystesti T01 - T05 tulee suorittaa määräajoin, jotta putkien kaasuvuodot havaitaan
koko väliltä kaasukonsolin takaosan sisääntulosta venttiilikonsolin sisääntuloon. Lisäksi virtaustestillä TF6 voidaan
tarkistaa virtaus AUX-apukaasukanavassa.
Jokainen kanava voidaan tarkistaa erikseen, kuten taulukossa 4 näytetään:
VALINTA
(käännä säätönuppia O)
KUVAUS
Kun olet asettanut parametrejä kaasukonsolista, voit hallita ja suorittaa pistemerkkauksen suoraan CNC:stä. Voit
säilyttää samat leikkausparametrit ja kulutusosat.
Säädä alla annetut pistemerkkauksen parametrit, jotka
valitaan peräkkäin painamalla näppäintä E:
Yllä selostettujen säätöjen jälkeen vastaavien napojen digitaalisen signaalin kautta (kuva 14) siirrytään leikkaustilasta pistemerkkaustilaan (CUT/SPOT MARK).
VALINTA
(paina
näppäintä E)
KUVAUS
VALINTA
(käännä
säätönuppia O)
SEN
Spot Enable
(kytkee päälle/pois
pistemerkkauksen)
OFF = pois
ON = päälle
SI
Spot Current
(pistemerkkauksen
virta)
10 - 39 A
Ilma / ilma -kanavan testi
t
N2 / N2 -kanavan testi
t
t
O2 / O2 -kanavan testi
t
H35 / -- -kanavan testi
t
t
ST
Ar / Ar -kanavan testi
Spot Time
(pistemerkkauksen
aika)
OFF*
0.01 - 1.00 s
Taul. 5
t
AUX-kanavan testi
t
Täydellinen testi (automaattinen ajastettu
järjestys T01, T02, T03,
T04, T05, T06)
Taul. 4
Kun painat RUN-näppäintä, valittu testi käynnistyy: kone
suorittaa ensin tyhjennyksen, minkä jälkeen putket täytetään kaasulla ja INLET GAS - ja venttiilikonsolin magneettiventtiilit kytketään pois.
Ellei vuotoja havaita testin aikana (esim. ILMA/ILMA-tapauksessa), kaasukonsolin näytöllä on viesti OK AIR (sama
koskee muita kaasuja: OK N2, OK O2, OK H35 ja OK Ar).
Jos valittu testi on T04, PGC-2-kaasukonsolin merkkivalo
syttyy testin aikana.
* Tässä tapauksessa pisteen kestoa hallitaan pla-
smaleikkurin käynnistys/pysäytyssignaalilla. Jos aika
asetetaan, se vastaa siirretyn kaarisignaalin pisteen
maksimikestoa.
4.2.4.2 Virran ohjaus työstettävän kappaleen kulmissa (CORNER)
Virran alennus työstettävän kappaleen kulmissa on hyödyllinen toiminto, kun se yhdistetään leikkausnopeuden
alennukseen samassa kohdassa. Siten metallia ei poisteta liikaa kulmasta.
Kun olet asettanut parametrejä kaasukonsolista, voit hallita ja suorittaa Corner-toiminnon suoraan CNC:stä. Voit
säilyttää samat leikkausparametrit ja kulutusosat.
Säädä alla annetut Corner-parametrit, jotka valitaan peräkkäin painamalla näppäintä E:
4.2.4 Lisätoiminnot (toiset toiminnot)
Seuraavat selostukset viittaavat kuvaan 21.
Kun kone on päällä ja ei-aktiivisessa tilassa (ei RUN: näytöt R,S,T,U sammuneet), siirry toisten toimintojen valikkoon painamalla yhtä aikaa näppäintä A ja E.
4.2.4.1 Pistemerkkauksen (SPOT MARK) valmistelu
ja suoritus
Pistemerkkaus on erikoismerkkausta, jossa jälki muodostuu pisteestä viivan tai muun normaalimerkkaukseen kuuluvan kuvion sijaan (katso MARK-toimintatila kappaleesta
4.2.2).
239
VALINTA
(paina
näppäintä E)
CEN
VALINTA
(käännä
säätönuppia O)
KUVAUS
Corner Enable
(kytkee päälle/pois
Corner-toiminnon)
Seuraavassa kuvassa annetaan signaalien ajastus:
OFF = pois
ON = päälle
Corner-signaali
t
CI
Corner Current
(Corner-virran
prosentti suhteessa
leikkausvirtaan)
50 - 100% *
Corner Slope Down
(virran laskuaika)
1 - 100 A/(s/100)
Corner Slope Up
(virran nousuaika)
1 - 100 A/(s/100)
Leikkausvirta
Corner-virta
t
CSD
t
CSU
Taul. 6
* Corner-virran säätö riippuu etäkortin DIP3-kytkinlevyn
kytkimen #2 asennosta (kuva 15).
Kun kytkin #2 on OFF-asennossa (oletusmääritys), plasmaleikkuri säätää Corner-virran arvon suoraan vastaavan analogisen sisääntulon kautta (0–10 V) (katso lisäsetti,
tuote 425) taulukon 7 mukaan.
ANALOGINEN
SISÄÄNTULO
CORNER-VIRTA
0V
50%
…
…
5V
75%
…
…
10V
100%
KÄYTETTY ARVO
VALINTA
(paina
näppäintä E)
PoF
½ leikkausvirrasta
…
¾ leikkausvirrasta
…
sama kuin
leikkausvirta
Taul. 7
Jos analoginen sisääntulo (0 - 10 V) on kytketty pois, Corner-virran arvoksi jää 50 % (oletusasetus) leikkausvirrasta.
Jos kytkin #2 on kytketty päälle, virtalähde ei huomioi
yllä mainittua analogista sisääntuloa. Käyttäjä voi säätää
Corner-virran arvon suoraan kaasukonsolin käyttöpaneelin säätönupilla O.
240
4.2.4.3 Polttimen jäähdytysajan hallinta leikkauksen
jälkeen
Työstettävän kappaleen jokaisen leikkauksen jälkeen apukaasun virtaus käynnistyy uudelleen polttimen
jäähdyttämiseksi. Virtauksen kesto riippuu leikkausvirrasta ja kasvaa virran mukaan.
Joissakin tapauksissa kestoa saattaa olla hyödyllistä
vähentää määrättyjä työstöjä varten.
Käyttäjä voi säätää jälkivirtausajan arvon (PoF) suoraan
kaasukonsolin käyttöpaneelin säätönupilla O. Erityisesti aika voidaan vähentää 5 sekunnin minimiarvoon asti
maksimikestosta, joka riippuu asetetusta leikkausvirrasta.
VALINTA
(käännä
säätönuppia O)
5-Ts
Jälkivirtaus
( p o l t t i m e n (T = leikkausvirrajäähdytysvirtauksen sta riippuva maks.
kesto
leikkauksen kesto sekunneissa)
jälkeen)
KUVAUS
4.2.4.4 Jäähdytysnesteen (H2O) virtauksen näyttö
Tässä tilassa voidaan näyttää jäähdytysnesteen virtaus
(litraa/min) näytöllä N. Yleensä sen arvo on noin 3 litraa/
minuutti.
4.2.4.5 Reikä- tai ritilälevyjen leikkaus (SR)
Reikä- tai ritilälevyjen leikkausta varten on usein hyödyllistä kytkeä päälle Self Restart -toiminto. Kun tämä toiminto on päällä, virtalähde sytyttää valokaaren uudelleen
aina, kun se katkeaa. Plasmaleikkuri tulee lisäksi esiasettaa tämän tyyppisiä leikkauksia varten.
VALINTA
(paina
näppäintä E)
SR
KUVAUS
VALINTA
(käännä
säätönuppia O)
Self Restart
(kytkee päälle/pois
self restart toiminnon)
OFF = pois
ON = päälle
4.2.4.6 Virran hienosäätö kauko-ohjauksella (RRI)
Kaasukonsolin toisten toimintojen valikossa olevaa toimintoa varten tarvitaan lisäsetti (tuote 425).
Katso lisäsetin täydellinen selostus käyttöoppaasta.
4.2.5 Virhekoodit
VIRHEEN KUVAUS
KOODI
MAHDOLLINEN KORJAUS
Käynnistyskytkin on painettuna käynnistettäessä tai kuitattaessa (siirtyminen RUNtilaan) virtalähde.
Sammuta virtalähde, kytke käynnistyskytkin pois ja käynTRG
(Err. 53) nistä virtalähde uudelleen.
Tehomuuntajan ylikuumeneminen
Tarkista, etteivät jäähdytysjärjestelmän tai polttimen letkut
TH0
tukossa. Tarkista, että pumpun sulake on ehjä.
(Err. 93) ole
Puhdista jäähdytin.
Yksiköiden ylikuumeneminen: IGBT 1 /
IGBT 2
Älä sammuta virtalähdettä, jotta tuuletin jää käyntiin ja
TH1
(Err. 74) nopeuttaa jäähdytystä. Normaali toimintatila palautuu automaattisesti lämpötilan palautuessa sallittuihin rajoihin.
TH2
Jos ongelma ei poistu, ota yhteys CEBORA-huoltopalve(Err. 77) luun.
Jäähdytysnesteen virtaus alittaa alarajan
etteivät jäähdytysjärjestelmän tai polttimen letkut
H2O/ Tarkista,
ole
tukossa.
Tarkista, että pumpun sulake on ehjä.
(Err 75) Puhdista jäähdytin.
Alhainen paine kaasukanavassa
kaasunpainetta kaasukonsolin etupaneelin
GAS LO Kasvata
säätönupilla.Tarkista
(Err. 78) tulee olla noin 8 bar. lisäksi kaasun syöttöpaine, jonka
Virtalähteen tai HV19-1 tai HV19-PVCsytytyslaitteen luukku on auki.
OPN Tarkista, että virtalähde ja/tai HV19-1- tai HV19-PVC-laite
(Err. 80) on suljettu asianmukaisesti.
CNC sammunut, hätätilassa tai ei liitetty
virtalähteeseen.
rob
Käynnistä CNC, kuittaa hätätila ja tarkista virtalähteen ja
(Err. 90) CNC:n liitäntä.
Mikroprosessorin muistin sisäinen virhe
Err 2
Ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
Virtalähde ei kommunikoi kaasukonsolin
kanssa.
Err 6
Tarkista virtalähteen ja kaasukonsolin välinen liitäntä. Jos
ongelma ei poistu, ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
Virtalähde ei kommunikoi liityntäpiirin kanssa.
Err 7
Ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
Kaasukonsoli ei kommunikoi virtalähteen
kanssa.
Err 9
Tarkista virtalähteen ja kaasukonsolin välinen liitäntä. Jos
ongelma ei poistu, ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
Tasajännite on sallitun minimiarvon
alapuolella IGBT 2 -yksikössä.
Err 15
Ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
Tasajännite on sallitun minimiarvon
alapuolella IGBT 1 -yksikössä.
Err 16
Ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
IGBT 1 -yksikössä on virtaa, kun kaari on
sammutettu.
Err 30
Ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
IGBT 2 -yksikössä on virtaa, kun kaari on
sammutettu.
Err 31
Ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
Virheellinen virta-arvo IGBT 1 -yksikössä
leikkauksen aikana
Err 35
Ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
Virheellinen virta-arvo IGBT 2 -yksikössä
leikkauksen aikana
Err 36
Ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
Pilottikaaren piirissä on virtaa, kun kaari on
sammutettu.
Err 39
Ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
Vaarallista jännitettä: tehopiirin vika
Err 40
Ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
Pilottikaaren piirissä on virtaa leikkauksen
aikana.
Err 49
Ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
241
VIRHEEN KUVAUS
Elektrodi on kulunut loppuun.
Laitteisto-ohjelmaversioiden yhteensopimattomuusvirhe: virtalähde, kaasukonsoli,
CNC-liittymäyksikkö; tai virhe virtalähteen
suorittaman itsepäivityksen aikana
Vaihe L1 minimiarvon alapuolella.
Vaihe L1 suurempi kuin suurin.
Vaihe L2 minimiarvon alapuolella.
Vaihe L2 suurempi kuin suurin.
KOODI
MAHDOLLINEN KORJAUS
Err 55
Vaihda elektrodi ja/tai suutin. Tarkista, että kulutusosat on
asennettu oikein työn tyypin mukaan.
Tarkista lisäksi, että leikkauskaasu on oikeaa.
Ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
Err 58
Err 61
Tarkista virtalähteen kaapelin liitäntäsähkötaulun sulakkeet. Jos ongelma ei poistu, ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
Err 62
Tarkista virtalähteen kaapelin liitäntäsähkötaulun sulakkeet. Jos ongelma ei poistu, ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
Err 63
Tarkista virtalähteen kaapelin liitäntäsähkötaulun sulakkeet. Jos ongelma ei poistu, ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
Err 64
Tarkista virtalähteen kaapelin liitäntäsähkötaulun sulakkeet. Jos ongelma ei poistu, ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
Kaasuputket eivät ole tyhjentyneet täydellisesti tai kaasukanavan paine on korkea.
Err 79
Kaasukonsolia ei ole liitetty virtalähteeseen.
Err 81
Ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
PGC-3- ja PGC-2- tai APGC-1- ja APGC2-kaasukonsolien välinen liitäntä puuttuu.
Err 82
Tarkista PGC-3- tai APGC-1-yksikön (ylempi) ja PGC-2- tai
APGC-2-yksikön (alempi) välinen liitäntä.
242
Tarkista kulutusosat tai laske kaasunpainetta.
4.3 AUTOMAATTISEN KAASUKONSOLIN KÄYTTÖPANEELIN KUVAUS (KUVA 22)
Automaattisen kaasukonsolin etupaneelissa on monitoiminen merkkivalo, joka määrittää sen tilan.
Erityisesti:
Vaihe
Merkkivalon
Kuvaus
väri
Sisäisen elektroniSammunut
sen kortin sähkö on
katkennut
Virtalähteen
Sisäisen elektronisen
Punainen
käynnistys
kortin mikroprosessokiinteä
rin ongelmia
Punainen/vih- Odottaa yhteyttä
reä, vuorottelu virtalähteeseen
Punainen/
Yhteyttä virtalähteevihreä, hidas seen ei saada
Toiminta-aluevuorottelu
ella
Asianmukainen toiVihreä kiinteä
minta
Automaattisen kaasukonsolin ohjausta varten (leikkausparametrien määritys ja RUN-tilan asetus) tulee liittää
kauko-ohjain (tuote 460). Katso tuotteen toiminnan selostus käyttöoppaasta.
Jos sen sijaan plasmaleikkurin/robotin ja virtalähteen
välissä on CAN open -digitaaliliittymä eikä tuotetta 460
ole, ohjauslaitteessa tulee olla asianmukainen sovellus.
A=monitoiminen merkkivalo
A
Kuva. 22
243
4.4 LEIKKAUSLAATU
Leikkauslaatuun vaikuttaa useita parametrejä ja niiden
yhdistelmiä: käyttöoppaan leikkaustaulukoissa annetaan
määrätyn materiaalin leikkauksen optimaaliset säädöt.
Erilaisiin plasmaleikkureihin asennuksesta ja leikattujen
materiaalien erilaisista ominaisuuksista johtuen optimaaliset parametrit saattavat poiketa hieman yllä mainittujen
taulukoiden tiedoista. Seuraavat kohdat saattavat auttaa
käyttäjää tekemään pieniä muutoksia leikkauslaadun parantamiseksi.
Kuten leikkaustaulukoissa on näytetty, saatavilla on erilaisia käytetyn leikkausvirran ja kaasun mukaisia kulutusosasettejä.
Jos tavoitteena on ennen kaikkea korkea tuotto ja siten
korkea leikkausnopeus, aseta suurin sallittu virta ja halkaisijaltaan suurempi suutin. Jos sen sijaan leikkauslaatua pidetään tärkeämpänä (parempi särmäys ja kapeampi
leikkausura), aseta työstettävälle materiaalille ja paksuudelle sallittu minimivirta.
ONGELMA
Vino leikkaus
Riittämätön tunkeutuminen
Jäystettä alhaisella nopeudella *
äystettä korkealla nopeudella **
Pyöristetty leikkausreuna
Tarkista seuraavat kohdat ennen säätöjä:
Poltin on samansuuntainen leikkaustason kanssa.
Elektrodi, suutin, suuttimen pidin H2O ja suuttimen suojus
eivät ole liian kuluneita ja niiden yhdistelmä vastaa valittua
työtä.
Leikkaussuunta on oikea halutulle kuviolle. Muista, että
paras leikkauspuoli on aina oikeanpuoleinen polttimen liikesuuntaan nähden (käytetyn plasmadiffuusorin reiät ovat
myötäsuunnassa).
Jos joudut leikkaamaan erittäin paksuja materiaaleja, ole
erityisen varovainen lävistysvaiheessa: pyri ennen kaikkea poistamaan sulaneen materiaalin kerääntymät leikkauksen aloitusreiän ympäriltä välttääksesi kaksoisvalokaari-ilmiöt polttimen kulkiessa uudelleen lähtökohdasta.
Poista lisäksi aina suuttimen suojukseen tarttunut sulanut
metallikuona.
Taulukko 8 sisältää joitakin yleisimpiä ongelmia ja niiden
korjaukset.
SYY
KORJAUS
Kulunut elektrodi tai suutin
Vaihda kumpikin
Liian suuri kaaren jännite
Pienennä kaaren jännitettä
Liian korkea leikkausnopeus
Säädä nopeutta
Liian korkea leikkausnopeus
Säädä nopeutta
Suuttimen halkaisija on liian suuri
asetetulle virralle
Tarkista leikkaustaulukot
Työstettävän kappaleen paksuus on
liian suuri asetetulle virralle
Kasvata leikkausvirtaa
Maadoituskaapelin sähkökosketus
leikkaustasoon ei ole hyvä
Tarkista, että CNC:hen kiinnitetty
maadoitusnapa on kiristetty
Liian alhainen leikkausnopeus
Säädä nopeutta
Liian korkea leikkausvirta
Vähennä leikkausvirtaa
Liian pieni kaaren jännite
Kasvata kaaren jännitettä
Liian korkea leikkausnopeus
Säädä nopeutta
Liian alhainen leikkausvirta
Kasvata leikkausvirtaa
Liian suuri kaaren jännite
Pienennä kaaren jännitettä
Liian korkea leikkausnopeus
Säädä nopeutta
Liian suuri kaaren jännite
Pienennä kaaren jännitettä
* Alhaisella nopeudella syntyvä kuona (low speed dross) on paksua, muodoltaan pallomaista ja helposti poistettavaa. Leikkausura (kerf) on leveähkö.
** Korkealla nopeudella syntyvä kuona (high speed dross) on ohutta ja vaikeasti poistettavaa. Erittäin korkealla nopeudella syntyvä leikkausreuna on rosoinen.
Taul. 8
244
4.5 JÄRJESTELMÄN HUOLTO
Järjestelmän asianmukainen huolto takaa parhaan
mahdollisen suorituskyvyn ja pidentää kaikkien komponenttien käyttöikää, kulutusosat mukaan lukien. Suorita
seuraavassa taulukossa luetellut toimenpiteet.
Aikaväli
Huoltotyöt
Päivittäin
Tarkista syöttökaasujen oikea paine.
Tarkista, että virtalähteen tuulettimet,
jäähdytysyksikkö ja kaasukonsoli toimivat asianmukaisesti.
Viikottain
Komponentti
Huoltotyöt
Generatore
Puhdista IGBT-yksiköiden jäähdyttimet paineilmalla suuntaamalla
ilmasuihku niihin.
Puhdista jäähdytin paineilmalla
suuntaamalla ilmasuihku siihen.
Tarkista jäähdytysnesteen määrä.
Puhdista polttimen kierteet ja tarkista,
ettei niissä ole merkkejä ruosteesta tai
sähköpurkauksista.
Tarkista, ettei kaasu-, vesi- ja sähköliittimissä ole rikkoutumia, hiertymiä tai
Kuukausittain vuotoja.
Suorita TEST-ohjelma kaasukonsolista.
Vaihda järjestelmän jäähdytysneste.
Puolivuosittain
Kaikki komponentit:
• Puhdista sisäpuoli paineilmalla (puhdas, kuiva ja
öljytön) poistaaksesi öljykerääntymät. Jos mahdollista,
käytä imuria.
• Tarkista, että sähköliittimet ovat kireällä ja etteivät ne
ole ylikuumentuneet.
Kaikki komponentit:
Jäähdytysyksikkö
Kaasukonsoli
Tarkista, ettei sisäisessä paineilmajärjestelmässä ole rikkoutumia
tai vuotoja.
Venttiilikonsoli
Tarkista, ettei sisäisessä paineilmajärjestelmässä ole vuotoja.
Puhdista jäähdytysyksikön ulkoiset ja
säiliön suodattimet.
Puhdista kaasukonsolin suodatin.
Vaihda polttimen O-rengas. Tilaa setti
(tuote 1400).
Jos huomaat tarkistuksessa liiallisesti kuluneen tai virheellisesti toimivan komponentin, ota yhteys CEBORA-huoltopalveluun.
Pyydä ammattitaitoista henkilöä suorittamaan järjestelmän eri komponenttien sisäisten osien huolto. Suorita
ennen kaikkea määräajoin seuraavassa luetellut toimenpiteet.
Tarkista, ettei sisäisessä hydraulijärjestelmässä ole rikkoutumia tai
vuotoja.
Sytytysyksikkö
Tarkista, ettei elektrodissa ja
suuttimessa ole mustumia ja että
kärkien väli on oikea.
Tarkista, ettei sisäisessä hydraulijärjestelmässä ole rikkoutumia tai
vuotoja.
Tarkista lisäksi määräajoin järjestelmän maadoitus. Tarkista erityisesti kuvan 24 kaavion avulla, että jokainen kaapeli on kiristetty hyvin ruuvin ja mutterin väliin.
245
5 LIITE
KÄYTTÖTURVALLISUUSTIEDOTE ITACA GP 73190-BIO
Käyttöturvallisuustiedote 08.07.2013, tark. 1
OSA 1: Aineen tai seoksen ja yhtiön tai yrityksen tunnistetiedot
1.1. Tuotetunniste
Seoksen tunnistetiedot:
Kauppanimi:
Tuotenumero:
1.2
Propyleeniglykoli ja natriumtolyylitriatsolit vesiliuoksessa
ITACA GP 73190-BIO
02290
Aineen tai seoksen merkitykselliset tunnistetut käytöt ja käytöt, joita ei suositella
Käyttötarkoitus:
Bakteriostaattinen korroosionestoaine/pakkasneste
1.3 Käyttöturvallisuustiedotteen toimittajan tiedot
Toimittaja:
I.T.A.C.A. S.r.l.- Via Remigia, 19 - IT-40068 San Lazzaro di Savena (BO) - Italia
Puh. +39 051 6257493 - Fax +39 051 6255978
Käyttöturvallisuustiedotteesta vastaavan toimivaltaisen henkilön sähköposti:
[email protected]
1.4 Hätäpuhelinnumero: +39 051 3140161 (klo 9.00–12.30, 14.30–18.00)
OSA 2: Vaaran yksilöinti
2.1. Aineen tai seoksen luokitus
Direktiivien 67/548/ETY, 99/45/EY ja niiden oikaisujen mukaiset luokitukset:
Ominaisuudet / Symbolit:
Ei mitään.
Fysikaalis-kemialliset ihmisten terveyteen tai ympäristöön kohdistuvat vaikutukset Ei muita vaaroja
2.2
Merkinnät
Ainetta ei ole luokitettu vaaralliseksi direktiivin 67/548/ETY ja sen muutosten mukaan. REACH-asetuksen
liitteen XVII ja sen muutosten mukaiset erityissäännökset: Ei mitään
2.3
Muut vaarat
vPvB-aineet: Ei mitään - PBT-aineet: Ei mitään
Muut vaarat:
Ei muita vaaroja
OSA 3: Koostumus ja tiedot ainesosista
3.1. Aineet: ei sovellettava
3.2
Seokset
Sisältö:
Natrium-4(tai 5)-metyyli-1H-bentsotriatsolidi
CAS-numero: 64665-57-2
EINECS-numero: 265-004-9
REACH-rekisteröintinro: ei määritetty
Euroopan parlamentin ja neuvoston asetuksen (EY) N:o 1272/2008 13 artiklan ja sen muutosten ja täydennysten mukaisesti itseluokiteltava aine:
Prosenttiosuus
Symboli
Vaarat
Lausekkeet
Välitön myrk. suun kaut< 0,5%
H302
ta, luokka 4
Lisätietoja: tässä kohdassa mainitun vaaralausekkeen täydellinen teksti on kohdassa 16
OSA 4: Ensiaputoimenpiteet
4.1. Ensiaputoimenpiteiden selostus
Jos kemikaalia joutuu iholle:
pese runsaalla vedellä ja saippualla.
Jos kemikaalia joutuu silmiin:
huuhdo välittömästi runsaalla vedellä ja ota yhteys lääkäriin.
Jos kemikaalia on nielty:
Ei saa missään tapauksessa oksennuttaa. OTA VÄLITTÖMÄSTI YHTEYS
LÄÄKÄRIIN.
Jos kemikaalia on hengitetty:
siirrä henkilö raittiiseen ilmaan ja pidä lämpimänä ja lepoasennossa.
246
4.2
Tärkeimmät oireet ja vaikutukset, sekä välittömät että viivästyneet Ei mitään
4.3
Mahdollisesti tarvittavaa välitöntä lääketieteellistä apua ja erityishoitoa koskevat ohjeet
Hoito:
Ei mitään
OSA 5: Palontorjuntatoimenpiteet
5.1. Sammutusaineet
Soveltuvat sammutusaineet: Vesi. - Hiilidioksidi (CO2).
Sammutusaineet, joita ei saa käyttää turvallisuussyistä: Ei erityisiä.
5.2
Aineesta tai seoksesta johtuvat erityiset vaarat
Älä hengitä räjähdys- tai palokaasuja.
Palossa muodostuu sankkaa savua.
5.3
Palontorjuntaa koskevat ohjeet
Käytettävä sopivaa hengityssuojainta.
Saastunut sammutusvesi on kerättävä talteen erikseen. Ei saa päästää viemäriverkostoon.
Siirrä ehjät säiliöt pois välittömältä vaara-alueelta, jos siitä ei aiheudu vaaraa.
OSA 6: Toimenpiteet onnettomuuspäästöissä
6.1. Varotoimenpiteet, henkilönsuojaimet ja menettely hätätilanteessa
Käytä henkilönsuojaimia.
Siirrä henkilöt turvalliseen paikkaan.
Katso suojatoimenpiteet kohdasta 7 ja 8.
6.2
Ympäristöön kohdistuvat varotoimet
Estä pääsy maahan/maaperään. Estä pääsy pintavesiin tai viemäriverkostoon.
Kerää likainen pesuvesi talteen ja hävitä.
Jos kaasua on vuotanut tai ainetta päässyt vesistöön, maahan tai viemäriverkostoon, ilmoita asianomaisille
viranomaisille.
Sopiva imeytysmateriaali: imukykyinen, orgaaninen materiaali, hiekka
6.3
Suojarakenteita ja puhdistusta koskevat menetelmät ja -välineet
Huuhdeltava runsaalla vedellä.
6.4
Viittaukset muihin kohtiin
Katso myös osat 8 ja 13
OSA 7: Käsittely ja varastointi
7.1. Turvallisen käsittelyn edellyttämät toimenpiteet
Aineen joutuminen iholle ja silmiin ja höyryn ja sumun hengittäminen on estettävä.
Älä käytä tyhjiä säiliöitä uudelleen ennen puhdistusta.
Varmista ennen täyttämistä toisella aineella, ettei säiliöihin ole jäänyt yhteensopimattomia materiaaleja.
Saastunut vaatetus tulee vaihtaa ennen ruokailutiloihin menoa.
Syöminen ja juominen on kiellettyä työskentelyn aikana.
Katso suositellut henkilönsuojaimet myös osasta 8.
7.2
Turvallisen varastoinnin edellyttämät olosuhteet, mukaan luettuina yhteensopimattomuudet
Säilytettävä erillään elintarvikkeista, juomista ja eläinten ruoista.
Yhteensopimattomat materiaalit:
Ei erityisiä. Katso myös osa 10.
Käyttötilaa koskevat ohjeet: Tila tuuletettava hyvin.
7.3
Erityinen loppukäyttö
Ei erityistä loppukäyttöä
OSA 8: Altistumisen ehkäiseminen ja henkilönsuojaimet
8.1. Valvontaa koskevat muuttujat
Työperäisen altistumisen raja-arvoja ei saatavilla
DNEL-altistumistaso: ei sovellettava
PNEC-altistumistaso: ei sovellettava
247
8.2
Altistumisen ehkäiseminen
Silmien suojaus:
Ei vaadita normaalikäytössä. Toimi kuitenkin hyvien toimintatapojen mukaisesti.
Ihon suojaus:
Ei vaadita erityisiä varotoimia normaalikäytössä.
Käsien suojaus:
Ei vaadita normaalikäytössä.
Hengityselinten suojaus:
Ei välttämätöntä normaalikäytössä.
Kuumista pinnoista johtuvat vaarat:
Ei mitään
Ympäristöaltistumisen torjuminen:
Ei mitään
OSA 9: Fysikaaliset ja kemialliset ominaisuudet
9.1. Fysikaalisia ja kemiallisia perusominaisuuksia koskevat tiedot
Olomuoto ja väri:
väritön neste
Haju:
havaittava
Hajukynnys:
ei määrätty
pH:
8,4
Sulamis/jäätymispiste: -15 °C
Kiehumispiste ja kiehumisalue:
102/105 °C 760 mmHg:ssä
Syttyvyys (kiinteät aineet, kaasut): ei sovellettavissa
Ylin/alin syttyvyys- tai räjähdysraja: alle 3,2 % – yli 15,3 %
Höyryntiheys:
1,9 (ilma=1)
Leimahduspiste:
110 °C (avokuppi) °C
Haihtumisnopeus:
ei määrätty
Höyrynpaine:
< 8 Pa 20 °C:ssa
Suhteellinen tiheys:
1,02-1,04 g/cm3 20°C
Vesiliukoisuus:
täysin vesiliukoinen
Öljyliukoisuus:
ei määritetty
Jakautumiskerroin (n-oktanoli/vesi): ei sovellettavissa
Itsesyttymislämpötila:
ei määritetty
Hajoamislämpötila:
ei määritetty
Viskositeetti:
40 mPa/s
Räjähtävyys:
ei sovellettavissa
Hapettavuus:
ei sovellettavissa
9.2
Muut tiedot
Sekoittuvuus:
Rasvaliukoisuus:
Johtokyky:
Aineryhmien tärkeät ominaisuudet
veteen, alkoholiin, asetoniin, glykolieettereihin
ei määrätty
8+-2 uS/cm
ei olennainen
OSA 10: Stabiilisuus ja reaktiivisuus
10.1. Reaktiivisuus:
Stabiili normaaleissa olosuhteissa
10.2 Kemiallinen stabiilisuus:
Stabiili normaaleissa olosuhteissa
10.3 Vaarallisten reaktioiden mahdollisuus
Voi kehittää syttyviä kaasuja joutuessaan kosketuksiin alkumetallien (alkalit ja maa-alkalit), nitridien ja voimakkaiden pelkistimien kanssa.
Voi syttyä joutuessaan kosketuksiin hapettavien mineraalihappojen, alkumetallien (alkalit ja maa-alkalit), nitridien, orgaanisten peroksidien ja vetyperoksidien sekä hapettimien ja pelkistimien kanssa.
10.4 Vältettävät olosuhteet:
Stabiili normaaleissa olosuhteissa
10.5 Yhteensopimattomat materiaalit: Ei erityisiä.
10.6 Vaaralliset hajoamistuotteet:
Ei mitään.
OSA 11: Myrkyllisyyteen liittyvät tiedot
11.1. Tiedot myrkyllisistä vaikutuksista
Aineen myrkyllisyyteen liittyvät tiedot: ITACA GP 73190-BIO
b) ihosyövyttävyys/ärsyttävyys:
Testi: LC50 - Altistumisreitti: hengitysteitse - Laji:
Rotta 5 mg/L - Kesto: 1 h
Testi: LD50 - Altistumisreitti: suun kautta - Laji: Rotta 2 000 mg/kg
Testi: LD50 - Altistumisreitti: ihon kautta - Laji: Kani 2 000 mg/kg
Ellei toisin ilmoiteta, komission asetuksessa (EU) N:o 453/2010 vaaditut, alla luetellut tiedot eivät ole soveltuvia:
248
a) välitön myrkyllisyys
b) ihosyövyttävyys/ihoärsytys
c) vakava silmävaurio/silmä-ärsytys
d) hengitysteiden tai ihon herkistyminen
e) sukusolujen perimää vaurioittavat vaikutukset
f) syöpää aiheuttavat vaikutukset
g) lisääntymiselle vaaralliset vaikutukset
h) elinkohtainen myrkyllisyys – kerta-altistuminen
i) elinkohtainen myrkyllisyys – toistuva altistuminen
j) aspiraatiovaara.
OSA 12: Tiedot vaarallisuudesta ympäristölle
12.1. Myrkyllisyys
Käytä hyvien toimintatapojen mukaisesti äläkä päästä ainetta ympäristöön.
ITACA GP 73190-BIO
a) Välitön myrkyllisyys vesieliöille: Päätepiste: LC50 - Laji: Kala 54 900 mg/L - Kesto h: 96
Päätepiste: EC50 - Laji: Vesikirppu 34 400 mg/L - Kesto h: 48
Päätepiste: LC50 - Laji: Levä 19 000 mg/L - Kesto h: 96
c) Myrkyllisyys bakteereille:
Päätepiste: EC50 26 800 mg/L - Kesto h: 0,5
12.2 Pysyvyys ja hajoavuus
ITACA GP 73190-BIO
Hajoavuus: Nopeasti hajoava - Testi: ei sovellettava - Kesto: ei sovellettava - %: 90 - Huomautuksia:
(% keskimääräinen) MITI-testi - 28 d
12.3 Biokertyvyyspotentiaali
ITACA GP 73190-BIO
Biokertyvyys: Ei biokertyvä - Testi: BCF - Biokertyvyystekijä - 0.92 - Kesto: ei sovellettava - Huomautuksia:
log Pow
12.4 Liikkuvuus maaperässä
ei sovellettava
12.5 PBT- ja vPvB-arvioinnin tulokset
vPvB-aineet:
ei mitään
PBT-aineet:
Ei mitään
12.6 Muut haittavaikutukset:
Ei mitään
OSA 13: Jätteiden käsittelyyn liittyvät näkökohdat
13.1. Jätteiden käsittelymenetelmät
Pyri ottamaan talteen. Noudata voimassa olevia paikallisia ja kansallisia asetuksia.
OSA 14: Kuljetustiedot
14.1. YK-numero
14.2 YK-lähetysnimi
ADR Ei sovelleta
IATA Ei sovelleta
IMDG Ei sovelleta
14.3 Kuljetus irtolastina MARPOL 73/78 -sopimuksen II liitteen ja IBC-säännöstön mukaisesti: ei sovellettava.
OSA 15: Lainsäädäntöä koskevat tiedot
15.1. Nimenomaisesti ainetta tai seosta koskevat turvallisuus-, terveys- ja ympäristösäännökset tai -lainsäädäntö
Lakiasetus N:o 52, 03.02.1997 (Vaarallisten aineiden luokitus, pakkaaminen ja merkintä)
Lakiasetus N:o 65 14.03.2003 (Vaarallisten valmisteiden luokitus, pakkaaminen ja merkintä)
Lakiasetus N:o 25 02.02.2002 (Työpaikalla esiintyviin kemiallisiin tekijöihin liittyvät riskit)
Ministeriön asetus Työ 26.02.2004 (Työperäisen altistumisen raja-arvot)
Ministeriön asetus 03.04.2007 (direktiivin 2006/8/EY täytäntöönpano)
Euroopan parlamentin ja neuvoston asetus (EY) N:o 1907/2006 (REACH)
Euroopan parlamentin ja neuvoston asetus (EY) N:o 1272/2008 (CLP)
Komission asetus (EY) N:o 790/2009 (ATP 1 CLP)
Komission asetus (EU) N:o 286/2011 (ATP 2 CLP)
249
Komission asetus (EU) N:o 453/2010 (Liite I)
Euroopan parlamentin ja neuvoston asetuksen (EY) N:o 1907/2006 (REACH) liitteen XVII ja sen muutosten
mukaisia tuotteita tai aineita koskevat rajoitukset: Ei mitään
Käytä viitteenä seuraavia määräyksiä soveltuvilta osilta:
Ministeriön kiertokirjeet 46 ja 61 (Aromaattiset amiinit)
Lakiasetus N:o 238, 21. syyskuuta 2005 (Seveso III -direktiivi)
Presidentin asetus 250/89 (Pesuaineiden pakkausmerkinnät)
Lakiasetus N:o 152 03.04.2006 Ympäristösäännökset
15.2 Kemikaaliturvallisuusarviointi: Ei
OSA 16: Muut tiedot
Asiakirjan on laatinut käyttöturvallisuustiedotteiden laadintaan pätevä henkilö, joka on saanut asianmukaisen
koulutuksen.
Osassa 3 käytettyjen lausekkeiden täydellinen teksti:
R-lausekkeet:
ei mitään
H-lausekkeet:
H302 Haitallista nieltynä.
Tärkeimmät kirjallisuusviitteet: ECDIN - Environmental Chemicals Data and Information Network Joint Research Centre, Commission of the European Communities
SAX's DANGEROUS PROPERTIES OF INDUSTRIAL MATERIALS Eight Edition - Van Nostrand Reinold
CCNL - Allegato 1 Istituto Superiore di Sanità - Inventario Nazionale Sostanze Chimiche (Kemiallisten aineiden kansallinen luettelo, liite 1)
Tiedotteen sisältämät tiedot perustuvat yllä mainittuna päivämääränä käytössämme olleisiin tietoihin. Ne
viittaavat ainoastaan ilmoitettuun tuotteeseen eivätkä muodosta minkäänlaista laatutakuuta.
Käyttäjän tulee varmistua tietojen soveltuvuudesta ja täydellisyydestä aineen määrätyssä käytössä.
Tämä käyttöturvallisuustiedote mitätöi ja korvaa kaikki aiemmat painokset.
ADR:
eurooppalainen sopimus vaarallisten tavaroiden kansainvälisistä tiekuljetuksista
CAS:
Chemical Abstracts Service (divisione della American Chemical Society).
CLP:
luokitus, merkinnät, pakkaaminen
DNEL:
johdettu vaikutukseton altistumistaso
EINECS:
Euroopassa kaupallisessa käytössä olevien kemiallisten aineiden luettelo
GefStoffVO:
vaarallisia aineita koskeva määräys Saksassa
GHS:
yleinen yhdenmukaistettu kemikaalien luokittelu- ja merkintäjärjestelmä
IATA:
kansainvälinen ilmakuljetusliitto
IATA-DGR:
kansainvälisen ilmakuljetusliiton määräys koskien vaarallisia aineita
ICAO:
kansainvälinen siviili-ilmailujärjestö
ICAO-TI:
kansainvälisen siviili-ilmailujärjestön (ICAO) tekniset ohjeet
IMDG:
vaarallisten aineiden kansainvälinen merikuljetussäännöstö
INCI:
kansainvälinen kosmeettisten ainesosien nimistö
KSt:
räjähdyskerroin
LC50:
tappava pitoisuus 50 % testipopulaatiosta
LD50:
tappava annos 50 % testipopulaatiosta
LTE:
pitkäaikainen altistuminen
PNEC:
todennäköisesti vaikutukseton pitoisuus
RID:
vaarallisten aineiden kansainvälisiä rautatiekuljetuksia koskeva ohjesääntö
STE:
lyhytaikainen altistuminen
STEL:
lyhyen aikavälin raja-arvo
STOT:
elinkohtainen myrkyllisyys
TLV:
kynnysraja-arvo
TWATLV:
keskimääräinen (painotettu) kynnysraja-arvo 8 tunnille päivässä (ACGIH-standardi).
WGK:
vesistöjen vaarantamisluokka (Saksa)
ei sovellettava
ei sovellettava
ei määritetty
250
5.1 LISÄSETTI (TUOTE 425)
LIITÄNTÄÄN (KUVA 23)
PLASMALEIKKURIN
Katso setin (tuote 158) asennus sen ohjeista.
Kuva. 23
251
5.2 KONEEN MAADOITUSKAAVIO (KUVA 24)
Käytä maajohtoja, joiden läpimitta on vähintään 16 mm2
Art. 1159....
Art. 470-466
Art. 1166....
Art. 469
Art. 464
Art. 1189....
Art. 1224-1225-1237
Art. 955
Virtakaapeli
Ferriitti
Kuparitanko
Kuva. 24
252
Schemi elettrici e Parti di ricambio
Electrical schematics and Spare parts
Schaltplan und Ersatzteile
Schémas électrique et Pièces détachées
Esquemas eléctricos y Partes de repuesto
Esquema eléctricos e Partes sobressalentes
Sähkökaavio ja Varaosat
253
Art. 955
254
Art. 955
255
Art. 470
256
Art. 466
257
Art. 462
258
Art. 469
Art. 464
CODIFICA COLORI
CABLAGGIO ELETTRICO
WIRING DIAGRAM
COLOUR CODE
CODIFICA COLORI
CABLAGGIO ELETTRICO
WIRING DIAGRAM
COLOUR CODE
A
NERO
BLACK
L
NROSA-NERO
PINK-BLACK
B
ROSSO
RED
M
GRIGIO-VIOLA
GREY-PURPLE
C
GRIGIO
GREY
N
BIANCO-VIOLA
WHITE-PURPLE
D
BIANCO
WHITE
O
BIANCO-NERO
WHITE-BLACK
E
VERDE
GREEN
P
GRIGIO-BLU
GREY-BLUE
F
VIOLA
PURPLE
Q
BIANCO-ROSSO
WHITE-RED
G
GIALLO
YELLOW
R
GRIGIO-ROSSO
GREY-RED
H
BLU
BLUE
S
BIANCO-BLU
WHITE-BLUE
K
MARRONE
BROWN
T
NERO-BLU
BLACK-BLUE
J
ARANCIO
ORANGE
U
GIALLO-VERDE
YELLOW-GREEN
I
ROSA
PINK
V
AZZURRO
BLUE
259
Art. 955
260
Art. 955
POS DESCRIZIONE
DESCRIPTION
POS DESCRIZIONE
DESCRIPTION
01
02
03
4.1
4.2
05
06
07
08
09
10
LEFT SIDE PANEL
LATERAL CLOSING PANEL
COVER
IGBT UNIT 1
IGBT UNIT 2
RC CIRCUIT
PRECHARGE CIRCUIT
POWER SUPPLY CIRCUIT
TRANSDUCER
SAFETY SWITCH
INSIDE BAFFLE
SERVICE
TRANSFORMER
AUXILIARY
TRANSFORMER
TRANSFORMER
SUPPORT
PRECHARGE CIRCUIT +
MAINS FILTER
INSIDE BAFFLE
TERMINAL BOARD
TERMINAL BOARD MAINS
SUPPORT
40
41
42
TERMINAL BOARD
TANK SUPPORT
FLOWMETER UNIT
REINFORCEMENT INSIDE
BAFFLE
RADIATOR
RADIATOR SUPPORT
MOTOR-FAN
MOTORPUMP SUPPORT
MOTORPUMP
INSIDE BAFFLE
TANK
CAP
CONNECTOR
PROTECTION
11
12
13
14
15
17
18
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
LATERALE SINISTRO
PANNELLO CHIUSURA
COPERCHIO
GRUPPO IGBT 1
GRUPPO IGBT 2
CIRCUITO R.C.
CIRCUITO PRECARICA
CIRCUITO ALIMENTAZ.
TRASDUTTORE
PULSANTE SICUREZZA
PIANO INTERMEDIO
TRASFORMATORE DI
SERVIZIO
TRASFORMATORE
AUSILIARIO
SUPPORTO
TRASFORMATORE
CIRCUITO PRECARICA +
FILTRO RETE
PIANO INTERMEDIO
MORSETTIERA
SUPPORTO
MORSETTIERA
TUNNEL GRUPPO DI
POTENZA
CONVOGLIATORE ARIA
TRASFOR. DI POTENZA
IMPEDENZA COMPLETA
PANNELLO COMANDI
PANNELLO CHIUSURA
PANNELLO ANTERIORE
FONDO
SUPPORTO MACCHINA
PORTALAMPADA
LAMPADA
INTERRUTTORE
SUPP. RESISTENZA
RESISTENZA
SUPPORTO
MORSETTIERA
CIRCUITO TORCIA +
MISURA
PROTEZIONE CIRCUITO
CIRCUITO INTERFACCIA
SUPPORTO CIRCUITO
ITERFACCIA
SUPPORTO ISOLANTE
POWER UNIT TUNNEL
AIR CONVEYOR
POWER TRANSFORMER
COMPLETE CHOKE
CONTROL PANEL
CLOSING PANEL
FRONT PANEL
BOTTOM
MACHINE FOOT
LAMP HOLDER
LAMP
SWITCH
RESISTOR SUPPORT
RESISTOR
TERMINAL BOARD
SUPPORT
TORCH+MEASURE
CIRCUIT
CIRCUIT PROTECTION
INTERFACE CIRCUIT
INTARFACE CIRCUIT
SUPPORT
ISOLATED SUPPORT
La richiesta di pezzi di ricambio deve indicare sempre:
numero di articolo, matricola e data di acquisto della
macchina, posizione e quantità del ricambio.
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
54
57
58
59
60
MORSETTIERA
SUPPORTO SERBATOIO
GRUPPO FLUSSIMETRO
RINFORZO PIANO
INTERMEDIO
RADIATORE
SUPPORTO RADIATORE
MOTOVENTOLA
SUPPORTO MOTOPOMPA
MOTORE + POMPA
PIANO INTERMEDIO
SERBATOIO
TAPPO SERBATOIO
PROTEZIONE
CONNETTORE
CONNESSIONE CON CONNETTORE 10 VIE
POTRAFUSIBILE
PRESSACAVO
SUPP. MOTOVENTOLA
PROTEZIONE
MOTOVENTOLA
PIASTRA CHIUSURA
SERBATOIO
61
PROTEZIONE MOTORE
62
63
64
CIRCUITO CONTROLLO
MOTORE + VENTOLA
TUNNEL + SUPPORTO
PROTEZIONE
MORSETTIERA
FILTRO AUTOPULENTE
PANNELLO POSTIORE.
RACCORDO TUBO ACQUA
LATERALE DESTRO
SUPPORTO IMPEDENZA
INDUTTANZA DI FILTRO
RETE
TELERUTTORE
CIRCUITO FILTRO
GRUPPO FILTRO
SUPPORTO CONNETTORI
CONNESSIONE CON
CONNETTORE A 5 VIE
CONNESSIONE CON
CONNETTORE A 37 VIE
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
10 POLES CONNECTOR
FUSE HOLDER
STRAIN RELIEF
MOTOR-FAN SUPPORT
MOTOR-FUN PROTECTION
GRID
CLOSING TANK PLATE
MOTOR PROTECTION
GRID
CONTROL CIRCUIT
MOTOR + FAN
TUNNEL + SUPPORT
TERMINAL BOARD
PROTECTION
SELF-CLEANING FILTER
BACK PANEL
WATER HOSE FITTING
RIGHT SIDE PANEL
CHOKE SUPPORT
MAINS FILTER
CONTACTOR
FILTER CIRCUIT
FILTER UNIT
CONNECTORS SUPPORT
5 POLE CONNECTOR
37 POLE CONNECTOR
When ordering spare parts please always state the machine item and serial number and its purchase data, the
spare part position and the quantity.
261
Art. 470
262
Art. 470
POS DESCRIZIONE
DESCRIPTION
01
SUPPORTO CIRCUITO
BOARD SUPPORT
02
CIRCUITO ALIMENTAZIONE + SERVIZI AUX
SUPPLY CIRCUIT+
AUX SERVICE
CIRCUITO ALIMENTAZIONE + SERVIZI
SUPPLY CIRCUIT+
SERVICE
04
FASCIONE
HOUSING
05
RACCORDO
06
POS DESCRIZIONE
DESCRIPTION
18
CONNESSIONE
TRASDUTTORE
TRANSDUCERS
CONNECTOR
19
FONDO+ PANNELLO
POSTERIORE
BOTTOM+BACK PANEL
20
GRUPPO RIDUTTORE
DI PRESSIONE
PRESSURE REGULATOR
FITTING
21
PANNELLO ANTERIORE
FRONT PANEL
ELETTROVALVOLA
SOLENOID VALVE
22
MANOPOLA
KNOB
07
RACCORDO PRESE MULTIPLE
FITTING
23
CIRCUITO PANNELLO
PANEL BOARD
24
TUBO GAS
GAS LEAD
08
RACCORDO PRESE MULTIPLE
FITTING
25
CONNESSIONE
CONNECTION
09
PIANO INTERMEDIO
INSIDE BAFFLE
26
FASCIONE
HOUSING
10
NIPPLO
NIPPLE
27
GRUPPO PLASMA
CUTFLOW
PLASMA CUTFLOW LEAD
11
MOTOVENTOLA
MOTOR-FAN
28
RACCORDO PRESE
MULTIPLE
FITTING
12
CONNESSIONE CON CONCONNECTO
NETTORE
29
SUPPORTO VALVOLA
VALVE SUPPORT
13
CIRCUITO CONNETTO.
FONDO + PANNELLO
POSTERIORE
BOTTOM+BACK PANEL
14
CONNESSIONE CON CONCONNECTOR
NETTORE
30
31
CONNESSIONE CON
CONNETTORE
CONNECTOR
32
PANNELLO ANTERIORE
FRONT PANEL
33
RIDUTTORE
PRESSURE REGULATOR
03
CONNECTOR BOARD
15
RACCORDO PRESE MULTIPLE
FITTING
16
RACCORDO
FITTING
17
RACCORDO
FITTING
La richiesta di pezzi di ricambio deve indicare sempre:
numero di articolo, matricola e data di acquisto della
macchina, posizione e quantità del ricambio.
When ordering spare parts please always state the machine item and serial number and its purchase data, the
spare part position and the quantity.
263
Art. 466
264
Art. 466
POS DESCRIZIONE
DESCRIPTION
POS DESCRIZIONE
DESCRIPTION
01
FASCIONE
HOUSING
19
MOTOVENTOLA
MOTOR-FAN
02
GRUPPO CAMOZZI
CAMOZZI UNIT
03
SUPPORTO REGOLATORE ADJUSTING SUPPORT
20
FONDO+ PANNELLO
POSTERIORE
BOTTOM+BACK PANEL
04
SUPPORTO CIRCUITO
21
GRUPPO FILTRO ARIA
AIR FILTER UNIT
05
CIRCUITO DI CONTROLLO CONTROL CIRCUIT
23
SUPPORTO RIDUTTORI
REGULATORS SUPPORT
06
CERNIERA
HINGE
24
07
CIRCUITO CONNETTORE
CONNECTOR BOARD
GRUPPO RIDUTTORE
DI PRESSIONE
PRESSURE REGULATOR
UNIT
08
ELETTROVALVOLA
SOLENOID VALVE
25
PANNELLO ANTERIORE
FRONT PANEL
09
RACCORDO
FITTING
26
FASCIONE
HOUSING
10
RACCORDO PRESE
MULTIPLE
FITTING
27
FONDO + PANNELLO
POSTERIORE
BOTTOM+BACK PANEL
11
RACCORDO CON PRESE
FITTING
28
PANNELLO ANTERIORE
FRONT PANEL
29
RACCORDO
FITTING
12
RACCORDO PRESE
MULTIPLE
FITTING
30
PIEDE IN GOMMA
RUBBER FOOT
13
PIANO INTERMEDIO
INSIDE BAFFLE
31
GRUPPO RIDUTTORE
14
RACCORDO CON PRESE
FITTING
PRESSURE REDUCER
UNIT
15
RACCORDO
FITTING
32
RACCORDO CON PRESE
FITTING
16
RACCORDO
FITTING
33
SUPPORTO VALVOLE
VALVES SUPPORT
17
CONNESSIONE
TRASDUTTORE
TRANSDUCERS
CONNECTOR
34
CONNESSIONE CON
CONNETTORE
CONNECTOR
35
RACCORDO
FITTING
18
CONNESSIONE CON
CONNETTORE
CONNECTOR
36
CIRCUITO SENSORE
PRESSIONE
PRESSURE SENSOR
CIRCUIT
CIRCUIT BOARD SUPPORT
La richiesta di pezzi di ricambio deve indicare sempre:
numero di articolo, matricola e data di acquisto della
macchina, posizione e quantità del ricambio.
When ordering spare parts please always state the machine item and serial number and its purchase data, the
spare part position and the quantity.
265
Art. 469
POS DESCRIZIONE
DESCRIPTION
POS DESCRIZIONE
01
FASCIONE
HOUSING
GRUPPO AUSILIARIO
PRE-CUTFLOW
GRUPPO RIDUTTORE
PRESSIONE AUSILIARIO
PRE-CUTFLOW
AUXILIARY UNIT
AUXILIARY PRESSURE
REGULATOR UNIT
05
GRUPPO PLASMA
PRE-CUTFLOW
PRE-CUTFLOW
PLASMA UNIT
06
FONDO
BOTTOM
07
CONNESSIONE CON CONCONNECTOR
NETTORE
GRUPPO SECONDARIO
PRE-CUTFLOW
PRE-CUTFLOW
SECONDARY UNIT
02
03
04
La richiesta di pezzi di ricambio deve indicare sempre:
numero di articolo, matricola e data di acquisto della
macchina, posizione e quantità del ricambio.
266
DESCRIPTION
When ordering spare parts please always state the machine item and serial number and its purchase data, the
spare part position and the quantity.
Art. 464
POS DESCRIZIONE
DESCRIPTION
POS DESCRIZIONE
01
FASCIONE
HOUSING
07
02
MORSETTIERA
TERMINAL BOARD
03
SUPPORTO
MORSETTIERA
TERMINAL BOARD
SUPPORT
04
ATTACCO CAVI
05
06
DESCRIPTION
10
CIRCUITO HF
SUPPORTO ATTACCO
TORCIA
TRASFORMATORE H.F.
HIGH-FREQ. CIRCUIT
THORCH CONNECTOR
SUPPORT
H.F. TRANSFORMER
CORDS CONNECTOR
11
BLOCCAGGIO
LOCKING DEVICE
PULSANTE
SWITCH
12
FONDO + PANNELLI
BOTTOM + PANELS
ISOLAMENTO
INSULATION
13
CIRCUITO FILTRO
FILTER CIRCUIT
08
267
Art. 462
268
Art. 462
POS DESCRIZIONE
DESCRIPTION
POS DESCRIZIONE
01
FASCIONE
HOUSING
14
02
MORSETTIERA
TERMINAL BOARD
TERMINAL BOARD
SUPPORT
15
03
SUPPORTO
MORSETTIERA
04
ATTACCO CAVI
CORDS CONNECTOR
05
PULSANTE
SWITCH
17
06
ISOLAMENTO
INSULATION
10
CIRCUITO HF
SUPPORTO ATTACCO
TORCIA
TRASFORMATORE H.F.
HIGH-FREQ. CIRCUIT
THORCH CONNECTOR
SUPPORT
H.F. TRANSFORMER
18
07
11
BLOCCAGGIO
12
13
08
DESCRIPTION
CONNESSIONE
SUPPORTO
ELETTROVALVOLE
CONNECTION
SOLENOID VALVES
SUPPORT
GRUPPO PLASMA
PRE-CUTFLOW
GRUPPO SECONDARIO
PRE-CUTFLOW
GRUPPO AUSILIARIO
PRE-CUTFLOW
GRUPPO RIDUTTORE DI
PRESSIONE
PRE-CUTFLOW
PLASMA UNIT
PRE-CUTFLOW
SECONDARY UNIT
PRE-CUTFLOW
AUXILIARY UNIT
PRESSURE REGULATOR
UNIT
20
BLOCCAGGIO
LOCKING DEVICE
LOCKING DEVICE
21
SUPPORTO BLOCCAGGIO
LOCKING DEVICE
SUPPORT
FONDO + PANNELLI
BOTTOM + PANELS
22
DISTANZIALE
SPACER
CIRCUITO FILTRO
FILTER CIRCUIT
La richiesta di pezzi di ricambio deve indicare sempre:
numero di articolo, matricola e data di acquisto della
macchina, posizione e quantità del ricambio.
16
19
When ordering spare parts please always state the machine item and serial number and its purchase data, the
spare part position and the quantity.
269
270
271
CEBORA S.p.A - Via Andrea Costa, 24 - 40057 Cadriano di Granarolo - BOLOGNA - Italy
Tel. +39.051.765.000 - Fax. +39.051.765.222
www.cebora.it - e-mail:
[email protected]
272